Ma ci sono sicuramente... il libro parte con la descrizione del goal all'Inter, parla del rapporto con fascetti... poi sicuramente andrà a parlare di Capello, degli anni romani, di Madrid, etc... il calcio è sicuramente la base.Mahor wrote: Temo dovrò lasciar perdere.
Però boh, la curiosità è tanta... più che altro perché spero di leggere qualche retroscena calcistico... la donna scambiata coi cornetti può anche far sorridere, ma sinceramente se devo leggere un libro tutto così evito volentieri... :lol2:
Sul discordo contesto... i suoi ragionamenti, le sue storie, etc... vanno però contestualizzate nel personaggio perchè altrimenti salta tutto e finiamo fuori strada. Dal contesto sociale in cui è cresciuto lui (a dieci 10 si faceva pagare per fare 1000 palleggi o per rompere "su punizione" le vetrate della scuola....), da un ragazzino per cui la scuola era solo un posto dove passare qualche mattina (non so neppure se abbia raggiunto la licenza media), che a 16 anni si trova improvvisamente e schifosamente ricco e famoso perchè sa calciare il pallone come pochi altri al mondo non è che si possa pretendere l'ironia superiore di Stefano Benni.
Ma è lo stesso concetto che si può applicare ad Iverson, a Maradona, ad Adriano... Non si può valutare questa gente con i nostri (miei, tuoi, etc...) parametri, scale di valori, etc... perchè vengono da un percorso formativo, culturale e sociale completamente diverso. O ci limitiamo al facile esercizio dell'etichetta moralista (è una subspecie umana e come tale va trattato) oppure, quando ci approciamo a loro, proviamo a valutarli cercando di entrare nella loro ottica. Che non vuol dire giustificare tutto quel che fanno... semplicemente si prova a capire.