Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Solo qui trovate i topic "contenitore" in cui parlare delle specifiche squadre NBA!
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maxdance
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Boston Celtics - Comunque sia andata è stato un successo

Post by maxdance »

Inanzitutto ci tengo a dire che sono d'accordissimo con Giordan per la chiusura del topic che, nelle ultime settimane, era diventato spazzatura, e dove io avevo smesso di scrivere.

Lo riapro subito per due motivi:

- Perchè oggi è il primo giorno del nuovo anno, quindi spero che ci sia un'aria nuova in questo topic, dove tutti i tifosi biancoverdi possano parlare della loro squadra del cuore e dove tutti gli altri tifosi siano i benvenuti per approfondire certi discorsi e parlare serenamente;

- Secondo perchè i gloriosi Boston Celtics hanno diritto di avere un topic suo: siamo la squadra più vittoriosa della storia e siamo i campioni NBA in carica.

Detto questo do il via al nuovo topic, e buon anno a tutti. 
Last edited by maxdance on 18/06/2010, 12:46, edited 1 time in total.
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Giordan
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by Giordan »

Benissimo: approfitto per dire anch'io la mia sul momento dei biancoverdi.

Un momento di appannamento dopo una lunga striscia di vittorie è fisiologico, ma fra i temi caldi al momento sul tappeto metterei:
- i Celtics e il nervosismo: perchè tutti questi tecnici e questa aggressività? Troppa o la giusta misura che serve per ripetersi?
- i Celtics e la panchina: le megatrade che hanno portato l'anno scorso Allen e Garnett hanno spolpato la panca. Lo scorso anno nel finale di stagione furono decisivi Posey, Cassell e Brown. Quest'anno si può pensare al repeat senza che torni un buon supporto dalla panca?

:dubbio:


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mookie#22
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by mookie#22 »

Da un lato a me pare che il roster, limitandosi a considerare nome per nome i giocatori, sia inferiore a quello dello scorso anno. L'assenza di Posey (pù che di Cassel e Brown) incide notevolmente nel giudizio. Però..

1. Rondo è diventato una delle (3?) migliori point guard della Eastern Conference, se mi è concesso direi che ora c'è un big 3,5;
2. Mai sottovalutare i role-players ed i gregari in genere dopo aver vinto un titolo: quasi sempre alzano il livello del gioco. Non mi sorprenderei di vedere Powe, Allen (Tony) o House "trasformarsi" durante i playoff.
3. Chissà che Ainge non porti un veterano per allungare la panchina  prima della deadline.

D'accordo con il pensiero-interrogativo di Max sul nervosismo della squadra biancoverde.
Una personale ipotesi è che KG e compagni vogliano dare continuamente una prova di forza, dominare la regular season ed arrivare ai PO da superfavoriti. Una sorta di "strategia del terrore" che non è poi tanto diversa da quella con cui Kicco concludeva il suo ultimo pezzo.

KG inculca una certa mentalità nei compagni, Boston acquisisce una precisa identità e ne consegue un preciso messaggio per gli altri. Ultimamente certi atteggiamenti sono così appariscenti che ci dev'essere uno scopo, no?

Anche perché in realtà squadre come i Celtics (o gli Spurs) non hanno così bisogno di finire in testa la RS. Saranno comunque i favoriti.
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Leonardo Ancilli
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by Leonardo Ancilli »

mookie#22 wrote: Anche perché in realtà squadre come i Celtics (o gli Spurs) non hanno così bisogno di finire in testa la RS. Saranno comunque i favoriti.
Non sono d'accordo io credo che quella tra Celtics Cavs e LA che strappa il fattore campo fino alla finale porta via il titolo, perchè questi sono campi praticamente inviolabili. Il resto dell'NBA a meno di inpiegabili trade è fuori gioco, anche se io credo che Portland ad ovest sarà una brutta gatta da pelare anche per i Lakers, ma non al punto di batterli in una serie senza il vantaggio del campo.

Che la panchina dei Celtics sia più debole nessun dubbio, è però vero che il quintetto è più forte, Rondo e Perkins hanno fatto un bel passo in vanti e Ray Allen sembra un'altro rispetto a quello della passata stagione dove per sua stessa ammissione ha avuto problemi alla caviglie dal primo all'ultimo giorno
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Kratòs
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by Kratòs »

mookie#22 wrote: KG inculca una certa mentalità nei compagni, Boston acquisisce una precisa identità e ne consegue un preciso messaggio per gli altri. Ultimamente certi atteggiamenti sono così appariscenti che ci dev'essere uno scopo, no?
secondo me no, però è una teoria interessante. diciamo che non mi stupirei se fosse effettivamente così...

quanto alla panchina celtica che alza il livello ai playoffs, invece, la vedo all'opposto: secondo me è proprio in quel tipo di gare che il loro contributo diminuisce parecchio, e per questo per una riconferma dei verdi vedo come indispensabile un rinforzo in quel settore, con giocatori esperti o comunque migliori di quelli che formano attualmente le seconde linee dei celtics...

poi quoto leonardo, anche per me la squadra che riuscirà ad avere il fattore campo dalla sua alla fine porta a casa il titolo, soprattutto per i lakers, per i quali questa condizione mi sembra più importante di quanto non sia per cavs o cetics.
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Dwayne
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by Dwayne »

mookie#22 wrote:Anche perché in realtà squadre come i Celtics (o gli Spurs) non hanno così bisogno di finire in testa la RS. Saranno comunque i favoriti.
Certo saranno sicuramente i favoriti per una serie ai paly-off, ma non bisogna sottovalutare squadre "emergenti": metterei Clevaland, squadra costruita intorna a James, ma anche Orlando e qualche altre incognita come Atlanta e Miami. Certo, non saranno allo stesso livello della squadra di Boston, ma possono dare parecchio filo da torcere ai campione in carica. Per chi menziona Portland sono d'accordo. Squadra molto forte che fino alla fine può dire la sua ad Ovest, ma bisogna considerare oltre a Spurs e Lakers anche Suns e Houston. I Boston vogliono spaventare gli avversari dimostrandosi dei bruti, ma stanno pagando la loro troppa foga.
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X-MAN
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by X-MAN »

a mio parere, ultime sconfitte a parte, senza un paio di innesti veterani (esterno e ala\centro), faranno più fatica del prevcisto a ripetrsi nonostante l'inizio fantastico. oggi PJ si è ritirato (  :notworthy: semplicemente MITICO), Mutumbo torna a Houston e in giro c'è poco altro, Walker?????.........  idem gli esterni, Marbury?????........ non so se siano praticabili ma li vedrei bene in questa loro seconda\terza vita.....buon anno
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by t mac num 1 »

io invece penso che i celtics abbiano come già detto una panchina troppo corta senza un vero 6 uomo, e i loro successi dipendono dal rendimento del quintetto base e in particolare di rondo e perkins; il fattore campo conterà molto perchè queste 3 squadre insieme in casa hanno un record di 49-2 quindi sono ingiocabili o quasi, detto ciò spero vivamente che in questo topic i vari tifosi di boston scrivano frequentemente commenti sull'andamento della loro squadra, cosa che nell'altro topic non avveniva e non di certo per colpa mia come qualcuno ha fatto credere
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doc G
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by doc G »

mookie#22 wrote: Da un lato a me pare che il roster, limitandosi a considerare nome per nome i giocatori, sia inferiore a quello dello scorso anno. L'assenza di Posey (pù che di Cassel e Brown) incide notevolmente nel giudizio. Però..

1. Rondo è diventato una delle (3?) migliori point guard della Eastern Conference, se mi è concesso direi che ora c'è un big 3,5;
2. Mai sottovalutare i role-players ed i gregari in genere dopo aver vinto un titolo: quasi sempre alzano il livello del gioco. Non mi sorprenderei di vedere Powe, Allen (Tony) o House "trasformarsi" durante i playoff.
3. Chissà che Ainge non porti un veterano per allungare la panchina  prima della deadline.

D'accordo con il pensiero-interrogativo di Max sul nervosismo della squadra biancoverde.
Una personale ipotesi è che KG e compagni vogliano dare continuamente una prova di forza, dominare la regular season ed arrivare ai PO da superfavoriti. Una sorta di "strategia del terrore" che non è poi tanto diversa da quella con cui Kicco concludeva il suo ultimo pezzo.

KG inculca una certa mentalità nei compagni, Boston acquisisce una precisa identità e ne consegue un preciso messaggio per gli altri. Ultimamente certi atteggiamenti sono così appariscenti che ci dev'essere uno scopo, no?

Anche perché in realtà squadre come i Celtics (o gli Spurs) non hanno così bisogno di finire in testa la RS. Saranno comunque i favoriti.
Complessivamente concordo con te, Michele, Rondo quest'anno è diventato ancora più protagonista e leader, del comprimario non ha più nulla, che poi sia la terza, la quinta o la sesta point guard all'est dice poco, è un giocatore ideale per il sistema dei celtics ed ormai ha la personalità, la maturità e la sicurezza per essere un leader. Deve assolutamente mettere a posto il tiro, è ancora troppo battezzabile, ma insomma, finchè i tre reggono non sarà un problema irrisolvibile.
I giovani della panchina, i vari Allen (che poi giovanissimo non è, ma solo ora sta riprendend a pieno dal bruttissimo infortunio), Powe, Davis potrebbero crescere ulteriormente, personalmente non amo i tiratori folli come House, ma in una squadra da titolo uno come lui in certi frangenti può servire.
Il problema che vedo senza Posey è uno ed uno solo: non vedo come possano pensare di schierare il quintetto basso, con KG e 4 esterni, contro avversarie di livello, e questo in alcune circostanze può essere un problema.
Ad esempio nella partita di Natale, senza voler dare ad una partita del primo terzo di regoular season più importanza di quanta ne abbia, si è visto che con un centro bloccato su Bynum i Celtics non riuscivano a rispondere ai giochi a due fra Bryant e Gasol, con Kobe che attirava i raddoppi molto perimetrale e li eludeva dando palla a Gasol, KG non poteva allontanarsi troppo dall'area, il suo compagno di reparto era troppo fermo, quindi Gasol ha goduto di uno spazio che con la sua mano, la sua visione di gioco e la sua completezza tecnica non ha avuto difficoltà a sfruttare. Spesso lo scorso anno con KG unico lungo, Posey in difesa usciva a pressare sui giochi a due come un ossesso ed i Lakers non riuscivano a tenere in difesa contro una squadra molto dinamica.
Problema irrisolvibile? No.
Soluzione in meno da poter sfruttare? Al momento si.
Non sarà neanche facilissimo colmare questo con un veterano, dato che non sono molti i giocatori a poter essere sfruttati in quel modo. Un Joe Smith, per fare un nome che è circolato, sarebbe ad esempio un ottima addizione, ma non è certo dinamico e mobile come Posey.
Per quanto riguarda KG ed i suoi atteggiamenti non mi pronuncio, a me personalmente non piacciono per niente, ed il fatto di dover inculcare una mentalità ai compagni aveva senso lo scorso anno, quest'anno, dopo un titolo, in una squadra che pare un gruppo di lupi famelici, meno. Però lo sport americano è questo, questi comportamenti sono frequenti fra molti giocatori, spesso di colore, e sono molto apprezzati da molti americani. L'alternativa per coloro che, come me, non li amano, è ignorarli o guardare altri sports. Dato che l'NBA mi piace troppo, preferisco far finta di nulla ed ignorarli.
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by lebronpepps »

doc G wrote:
Il problema che vedo senza Posey è uno ed uno solo: non vedo come possano pensare di schierare il quintetto basso, con KG e 4 esterni, contro avversarie di livello, e questo in alcune circostanze può essere un problema.
Ad esempio nella partita di Natale, senza voler dare ad una partita del primo terzo di regoular season più importanza di quanta ne abbia, si è visto che con un centro bloccato su Bynum i Celtics non riuscivano a rispondere ai giochi a due fra Bryant e Gasol, con Kobe che attirava i raddoppi molto perimetrale e li eludeva dando palla a Gasol, KG non poteva allontanarsi troppo dall'area, il suo compagno di reparto era troppo fermo, quindi Gasol ha goduto di uno spazio che con la sua mano, la sua visione di gioco e la sua completezza tecnica non ha avuto difficoltà a sfruttare. Spesso lo scorso anno con KG unico lungo, Posey in difesa usciva a pressare sui giochi a due come un ossesso ed i Lakers non riuscivano a tenere in difesa contro una squadra molto dinamica.
Problema irrisolvibile? No.
Soluzione in meno da poter sfruttare? Al momento si.
Non sarà neanche facilissimo colmare questo con un veterano, dato che non sono molti i giocatori a poter essere sfruttati in quel modo. Un Joe Smith, per fare un nome che è circolato, sarebbe ad esempio un ottima addizione, ma non è certo dinamico e mobile come Posey.
Joe Smith,se arriva,credo che vada a afre il PJ Brown della situazione,ovvero lungo in uscita dalla panchina...

Per quel che riguarda Posey la questione è più complessa e la tua fotografia tecnica è perfetta,i Celtics non potranno più giocare il quintetto con KG da 5 che in sostanza era il quintetto con cui si andava a giocare le fasi decisive della partita.
A questo aggiungerei anche il fatto che avere in squadra uno come Posey ti permetteva di avere in campo un giocatore che difende su più tipologie di giocatori,James poteva difendere dal 4 in giu,il suo presunto sostituto Allen, che pure male non sta facendo,può essere speso solo sulle guardie avversarie e ad esempio anche contro un Lebron andrebbe sotto dal punto di vista fisico,cosa che con Posey non sarebbe successa...
La questione Posey è secondo me la più spinosa perchè mentre un lungo in cerca di un anello per sostituire PJ Brown è tutto sommato facile da reperire Posey mi sembra un giocatore abbastanza unico nel pur variegato mondo NBA...

Per quel che riguarda il comportamento di Garnett questo può avere dei risvolti negativi come è avvenuto di recente ma vorrei ricordare che è proprio grazie a questo atteggiamento e questa mentalità inculcata dal Bigliettone che i Celtics sono diventati la macchina perfetta della passata stagione.
Per intenderci mentre il leader tecnico della squadra è Pierce il leader emotivo dei biancoverdi è chiaramente Garnett che con la sua spaventosa voglia di vincere e di lottare su ogni pallone condiziona inevitabilmente anche i compagni,inutile citare gli esempi di Perkins o House considerati dei piantagrane che con l'arrivo di KG sembrano perfettamente inseriti in un contesto di squadra così come i vari Powe e Davis chiaramente creature del numero 5 che rendono più di quello che effettivamente valgono...

Sempre per quel che riguarda le polemiche sugli atteggiamenti di Garnett voglio dire che lui è sempre stato questo tipo di persona ma chissà solo ora che ha finalmente iniziato a vincere viene messo sulla graticola mentre quando era solo e perdente a Minnesota nessuno tirava fuori questi discorsi sul Garnett scorretto...
E' ovvio che le vittorie oltre a portare tanto onore portano anche tanta invidia e lo stesso si può dire a proposito del rinnovato odio anti-Celtics...
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by t mac num 1 »

lebronpepps wrote: E' ovvio che le vittorie oltre a portare tanto onore portano anche tanta invidia e lo stesso si può dire a proposito del rinnovato odio anti-Celtics...
non è vero, dipende dal modo di porsi delle squadre, per esempio i celtics si fanno odiare non perchè vincono (o meglio hanno vinto un anno e non riusciranno mai a costruire una dinastia come altre squadre in passato) ma per gli atteggiamenti spavaldi e anti-sportivi di alcuni loro giocatori e dei tifosi, san antonio per esempio nonostante avesse in squadra giocatori non proprio corretti come horry e bowen non si fa odiare come loro perchè hanno un modo di porsi sempre umile e corretto e non escono mai dalle righe..

x questo confronto è necessario prendere i 2 rispettivi leader: duncan e garnett, TD con una leadership silenziosa, amichevole e sempre efficace mentre KG un leader emotivo e anti-sportivo; ciò sta a significare che l'atteggiamento di garnett non va giustificato da nessun lato della medaglia dove si voglia guardare 
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by lebronpepps »

t mac num 1 wrote: non è vero, dipende dal modo di porsi delle squadre, per esempio i celtics si fanno odiare non perchè vincono (o meglio hanno vinto un anno e non riusciranno mai a costruire una dinastia come altre squadre in passato) ma per gli atteggiamenti spavaldi e anti-sportivi di alcuni loro giocatori e dei tifosi, san antonio per esempio nonostante avesse in squadra giocatori non proprio corretti come horry e bowen non si fa odiare come loro perchè hanno un modo di porsi sempre umile e corretto e non escono mai dalle righe..

x questo confronto è necessario prendere i 2 rispettivi leader: duncan e garnett, TD con una leadership silenziosa, amichevole e sempre efficace mentre KG un leader emotivo e anti-sportivo; ciò sta a significare che l'atteggiamento di garnett non va giustificato da nessun lato della medaglia dove si voglia guardare 
Sono due modi di guardare la stessa cosa...
Io non ho giustificato i comportamenti di Garnett ma ho spiegato come questi siano fondamentali per quelle che sono le vittorie dei Celtics...
Non credo che gli Spurs non si facciano odiare, anzi ammetto di essere il primo ad averlo fatto, però questo non mi impedisce di apprezzare giocatori fantastici come Duncan e Horry la cui grandezza è sotto gli occhi di tutti.
Io non vorrei che alcuni atteggiamenti al limite da parte dei biancoverdi facciano passare in secondo piano la grandezza di giocatori come Garnett o Pierce...

Secondo me Boston non è una squadra antisportiva ma semplicemente sembra che abbiano più ''fame'' degli altri e questo a volte si traduce in atteggiamenti al limite ma ben venga quasta ''fame'' perchè porta una squadra secondo me dotata di minor talento (soprattutto dietro i Big Three) rispetto ad altre nella lega a raggiungere risultati come quelli che Boston sta raggiungendo...
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by mookie#22 »

Leonardo Ancilli wrote:
Dwayne wrote:
Faccio una precisazione su quella frase conclusiva che voi citate.
Non intendo dire che i Celtics o gli Spurs non abbiano rivali, anzi! Dico che sono un tipo di squadra che meno di altre soffre il fattore campo a sfavore. Ma queste due sono squadre che per esperienza e per mentalità difensiva riescono a vincere una serie anche quando per farlo devono vincerne almeno una fuori.
Da questo punto di vista mi sembrano messi meglio, seppur leggermente, anche di Lakers e Cavs.

Sulle altre antagoniste citate.. Miami mi sembra ancora troppo lontana per essere considerata una outsider per la finale ad est, Atlanta paradossalmente può far più paura ai Celtics che a Orlando e Cleveland, ma senza infortuni a LeBron è davvero difficile immaginare una finale ad est diversa da Boston-Cleveland.
Ad ovest come anti-Lakers citerei Spurs e Hornets, due squadre di cui si parla troppo poco, e possibili outsider Houston e Utah (se Deron e Booz..) ma Portland proprio no! Siamo seri, le possibilità che Roy & co. vincano una serie di playoff (quest'anno) sono più o meno quelle di non arrivarci affatto ai playoff.
doc G wrote:
Posey era un giocatore versatile su entrambe le metà campo, autentico oro per una squadra da titolo. La sua assenza può essere ovviata non semplicemente con UN giocatore che sale di livello, ma proprio per le ragioni che hai elencato tu, con PIÙ giocatori... il che ovviamente è più complicato da ottenere e forse pure meno efficace. In più c'è la questione Bynum+Gasol che citavi tu..
Non so, è ancora molto presto e bisogna vedere con che roster Boston si presenterà ai prossimi playoff, ma nonostante tutto non riesco a ritenere i Celtics una squadra peggiore della vecchia edizione.
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by Thug Lord »

mookie#22 wrote: Ad ovest come anti-Lakers citerei Spurs e Hornets, due squadre di cui si parla troppo poco, e possibili outsider Houston e Utah (se Deron e Booz..) ma Portland proprio no! Siamo seri, le possibilità che Roy & co. vincano una serie di playoff (quest'anno) sono più o meno quelle di non arrivarci affatto ai playoff.
Piccolo appunto sui Blazers:secondo me possono essere decisamente la sorpresa di quest'anno. Roy è un giocatore che nonostante i pochi anni di NBA sembra aver già una certa maturità, se Oden dovesse salire di colpi, non dico che battono Lakers e Spurs 4-0, ma siamo sicuri che perderebbero in modo scontato contro Jazz, Suns e Mavs? Poi Portland è uno degli ultimi palazzi dove uno vuole giocare contro.


Tornando ai Celtics, si è parlato di panchina sul banco degli imputati. Quello che chiedo, non vedendo molte partite di Boston è:Rivers poteva fare qualcosa per evitare questo 1-3 ad ovest, o semplicemente gli mancano le frecce(leggi panchina, posey..etc)?

Intanto si fanno più insistenti le voci di Marbury a Boston:
http://www.realgm.com/src_wiretap_archi ... th_boston/

...e da tifoso Lakers spero che ciò non accada perchè aumenterebbe notevolmente il vostro talento, vi darebbe un clutch player in più, un giocatore che è da marcare vicino(e non dalla linea del tiro libero :gazza:, facendoci ritornare alle rotazioni classiche) e un buon difensore(se vuole) che difficilmente potrebbe fallire in contesto così già inquadrato.
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Re: Boston Celtics - Stagione 2008-2009 - A caccia della riconferma

Post by Leonardo Ancilli »

Thug Lord wrote:
Tornando ai Celtics, si è parlato di panchina sul banco degli imputati. Quello che chiedo, non vedendo molte partite di Boston è:Rivers poteva fare qualcosa per evitare questo 1-3 ad ovest, o semplicemente gli mancano le frecce(leggi panchina, posey..etc)?
tutte e tre le sconfitte ad ovest sono maturate nella seconda parte dell'ultimo quarto con tutti i titolari in campo e quindi la panchina e Posey c'entrano poco o nulla. A LA se devo recriminare qualcosa, dico che abbiamo giochicchiato per tre quarti e mezzo solo per giocarsela nel finale, e li Kobe è stato immenso con 4 assist negli ultimi 6 possessi quando aveva sempre il raddoppio di KG addosso, diciamo Rivers ha preferito togliere i tiri decisivi dalle mani di Kobe e la scelta non ha pagato, ma in definitiva è la solita scelta con cui abbiamo vinto la finale.

A Golden State e Portland abbiamo giocato benino per tre quarti, a GS potevamo pure chiuderla senza problemi, poi due quarti periodi sciagurati a livello di scelte, non mi preoccupo molto, d'altrone quando fai striscie lunghissime di W a livello mentale accumuli tanta stanchezza che poi quando perdi viene fuori tutta insieme, lo stesso Ray Allen a metà dicembre evidenziava il fatto che per quanto fosse pressione positiva alla lunga sarebbe pesato. Sono convinto che se Boston perdeva una delle gare prima del tour ad ovest venivamo via dall'ovest con un record diverso, magari non cambiava nulla a LA ma a GS e Portland forse si.

Sono gli alti e bassi normali di una stagione in cui giochi 82 gare in 175 giorni, è così per noi per i Cavs e per LA che sembrava fosse uscita dalla Florida a pezzi e invece era solo due partite andate male, d'altronde l'NBA è una lega dove  se abbassi la guardia un attimo perdi anche con le squadre da lotteria.
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