Entrambi i paesi producono intorno al 50% per essere esatti (la Nabibia il 7 e il Kazhkistan intorno al 14%). Comunque non e` prorpio vero che come elemento e` distribuito in maniera uniforme per tutto il suolo terrestre, le quantita "minabili" sono abbastanza localizate, l'Austarlia dovrebbe averne almeno il 24% e il Canada un po di meno ..... Pero cio cambia poco, l'Italia non ha abbastanza uranio nel suolo per alimentare una centrale nucleare, quindi c'e poco da fare non si diventa energeticamente indipendenti. Da qualche parte deve arrivare, l'uranio, non sara l'Iran o la Nigeria, ma da qualche parte deve venire.The goat wrote: ecco questo è un punto su cui non viene fatta molta chiarezza.
anche qui ci sono due fazioni quasi agli antipodi ed ognuna delle due ci propina dati contrastanti a seconda di quelli che sono i propri interessi... chi dice che le scorte di uranio si stanno esaurendo e a supporto di ciò portano l'aumento del prezzo negli ultimi dieci anni, chi invece sostiene che abbiamo quantità di uranio pronti a soddisfare qualsiasi esigenza dell'uomo per i prossimi 1000 anni.
anche qui probabilmente la verità è nel mezzo...
quello che è certo è che l'uranio a differenza del petrolio è un minerale piuttosto abbondante sulla crosta terrestre.
i prezzi sono inferiori.
l'uranio, a differenza del petrolio, non è confinato solo in determinate zone che detengono la stragrande maggioranza del prodotto mondiale, ma è abbastanza sparso per tutto il suolo terrestre, permettendo una sorta di concorrenza. ed i maggiori produttori a differenza di qaunto si creda, sono canada e australia.
Oh, secondo la Nuclear Energy Agency con l'uso attuale ci dovrebbero essere scorte sufficienti per un centinaio di anni piu che 1000
Per l'intero documento: http://www.nea.fr/html/general/press/2008/2008-02.htmlBased on the 2006 nuclear electricity generation rate and current technology, the identified resource base will remain sufficient for 100 years.