NFL players health

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Angyair
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Re: NFL players health

Post by Angyair »

Direi che le punizioni date dalla lega ai Saints per il Bounty Program (indagini iniziate nel 2009 e che inizialmente avevano portato solo ad una "reprimenda" ed all'invito a smetterla) sono state anche un segnale mandato a tutti per far cercare di cambiare l'andazzo.
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Patamunzo
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Re: NFL players health

Post by Patamunzo »

Angyair wrote:Direi che le punizioni date dalla lega ai Saints per il Bounty Program (indagini iniziate nel 2009 e che inizialmente avevano portato solo ad una "reprimenda" ed all'invito a smetterla) sono state anche un segnale mandato a tutti per far cercare di cambiare l'andazzo.
Vero. Però è più facile punire un'azione che mira a far danno a qualcun altro, e che si può facilmente paragonare ad un crimine penale (è un po' come se uno decidesse di dare una man di botte a un suo conocrrente di lavoro, no?). E non è una regola, è una decisione scesa dall'alto. non amo molto questo modo di gestire le questioni a "segnali" perchè rischia di creare pesi e misure diversi in base al chi e al quando.
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Re: NFL players health

Post by vestanik »

Visto la politica della NFL sui tentativi di ridurre sempre più gli infortuni si fermeranno i giocatori che hanno avuto concussion in serie nel breve/medio periodo!
La velocità del gioco e l'atletismo dei giocatori sono a livelli talmente alti che è impensabile che non si debbano rivedere regole sul gioco e sull'entità degli infortuni!
Relativamente al fatto che questo possa essere controproducente per la lega e per i suoi interessi non sono affatto d'accordo: la gente vuole vedere lo spettacolo con i campioni in campo mica dei gladiatori che hanno come scopo l'annientamento dell'avversario: se bastasse solo fare correre il sangue nell'arena la XFL sarebbe ancora in auge e non avrebbe chiuso dopo una sola stagione! :laughing:
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Angyair
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Re: NFL players health

Post by Angyair »

Patamunzo wrote:
Angyair wrote:Direi che le punizioni date dalla lega ai Saints per il Bounty Program (indagini iniziate nel 2009 e che inizialmente avevano portato solo ad una "reprimenda" ed all'invito a smetterla) sono state anche un segnale mandato a tutti per far cercare di cambiare l'andazzo.
Vero. Però è più facile punire un'azione che mira a far danno a qualcun altro, e che si può facilmente paragonare ad un crimine penale (è un po' come se uno decidesse di dare una man di botte a un suo conocrrente di lavoro, no?). E non è una regola, è una decisione scesa dall'alto. non amo molto questo modo di gestire le questioni a "segnali" perchè rischia di creare pesi e misure diversi in base al chi e al quando.
Forse sono stato troppo sintetico e quindi non mi son spiegato bene: il "segnale" mandato dall'NFL voleva essere, secondo me, un invito a non enfatizzare proprio quella "retorica gladiatoria" e quell'accento sul "punire fisicamente gli avversari" molta in voga nei precedenti decenni, e nei films, che è stata evidenziata bene nel discorso di Williams nella riunione tecnica precedente la sfida con i 49ers. Non dimentichiamo il "rumore" che hanno fatto le dichiarazioni di Kurt Warner sul suo desiderio che i figli non decidano di seguire le sue orme e giocare a football per l'estrema fisicità del gioco e quindi l'alta probabilità di farsi male: questo tipo pensiero è "pericoloso" per l'NFL perché il principio di emulazione dei propri idoli è alla base del fatto che i bambini (che poi diventeranno tifosi "compratori" del prodotto e in misura piccolissima protagonisti in campo) seguano il football (da qui anche l'attenzione al comportamento extra-sportivo dei giocatori).
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Re: NFL players health

Post by porumboiu »

azazel wrote:
porumboiu wrote:speriamo che nel lungo periodo questa strategia dia i suoi frutti

domanda: nella CFL i giocatori sono più mingherlini e (forse) si azzoppano con meno frequenza. non è che bombando di meno i giocatori NFL, magari si arriverebbe a scontri meno duri e quindi infortuni meno gravi? :penso:
Bah..non so se prenderti sul serio o cosa :penso:
Secondo te è solo questione di "bombarsi meno" o che i giocatori NFL sono i migliori atleti/giocatori di football e quindi giocano a una velocità superiore a prescindere dal fatto che si "bombino di più" (cosa che hai deciso tu...)? poi si azzoppano meno? si? forse? è una tua invenzione? Ci sono dati?!
Allora la soluzione è far giocare i mingherlini, però poi non vogliano snaturare la "logica del gioco"?!?! :penso:

le mie erano solo domande, forse iperboliche, di uno che ha tanti dubbi e poche certezze. confrontando le partite di NFL con quelle di NCAA e CFL, mi è parso di notare una certa differenza fra la corporatura dei giocatori nelle diverse categorie (molto più grossi quelli NFL) e inoltre mi è parso di notare anche una maggior frequenza di infortuni nella NFL (basta vedere queste prime 2 weeks di pre-season: un bollettino di guerra). e mi chedevo se il doping in qualche modo c'entrasse qualcosa in tutto questo. ripeto: le mie non sono affermazioni, ma domande. fate conto che sono un bambino che vuole sapere come è fatto il mondo. e allora chiedo a quelli più grandi di me: è vero che nell'NFL, più che altrove, il doping è accettato? è vero che il doping, rendendo più veloci e possenti gli atleti, aumenta il rischio di infortuni? di una cosa però sono certo: riducendo la stazza e la velocità dei giocatori, non si snaturerebbe il gioco.
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Re: NFL players health

Post by Patamunzo »

Angyair wrote:
Forse sono stato troppo sintetico e quindi non mi son spiegato bene: il "segnale" mandato dall'NFL voleva essere, secondo me, un invito a non enfatizzare proprio quella "retorica gladiatoria" e quell'accento sul "punire fisicamente gli avversari" molta in voga nei precedenti decenni, e nei films, che è stata evidenziata bene nel discorso di Williams nella riunione tecnica precedente la sfida con i 49ers. Non dimentichiamo il "rumore" che hanno fatto le dichiarazioni di Kurt Warner sul suo desiderio che i figli non decidano di seguire le sue orme e giocare a football per l'estrema fisicità del gioco e quindi l'alta probabilità di farsi male: questo tipo pensiero è "pericoloso" per l'NFL perché il principio di emulazione dei propri idoli è alla base del fatto che i bambini (che poi diventeranno tifosi "compratori" del prodotto e in misura piccolissima protagonisti in campo) seguano il football (da qui anche l'attenzione al comportamento extra-sportivo dei giocatori).
Si era capito benissimo, tranquillo! :thumbup: E va benissimo. Quel che volevo dire io è che (1) non sono un fan di Goodell in veste sceriffo, ci sono altri modi per comminare punizioni, e (2) comunque questo non aiuta in situazioni come quella di Collie, in cui il giocatore si troverebbe a dover decidere se rischiare la salute per restare nel business, e l'eventuale danno potrebbe avvenire su un'azione di gioco normale, senza retorica gladiatoria aggiunta.
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Re: NFL players health

Post by Angyair »

Patamunzo wrote:
Angyair wrote:
Forse sono stato troppo sintetico e quindi non mi son spiegato bene: il "segnale" mandato dall'NFL voleva essere, secondo me, un invito a non enfatizzare proprio quella "retorica gladiatoria" e quell'accento sul "punire fisicamente gli avversari" molta in voga nei precedenti decenni, e nei films, che è stata evidenziata bene nel discorso di Williams nella riunione tecnica precedente la sfida con i 49ers. Non dimentichiamo il "rumore" che hanno fatto le dichiarazioni di Kurt Warner sul suo desiderio che i figli non decidano di seguire le sue orme e giocare a football per l'estrema fisicità del gioco e quindi l'alta probabilità di farsi male: questo tipo pensiero è "pericoloso" per l'NFL perché il principio di emulazione dei propri idoli è alla base del fatto che i bambini (che poi diventeranno tifosi "compratori" del prodotto e in misura piccolissima protagonisti in campo) seguano il football (da qui anche l'attenzione al comportamento extra-sportivo dei giocatori).
Si era capito benissimo, tranquillo! :thumbup: E va benissimo. Quel che volevo dire io è che (1) non sono un fan di Goodell in veste sceriffo, ci sono altri modi per comminare punizioni, e (2) comunque questo non aiuta in situazioni come quella di Collie, in cui il giocatore si troverebbe a dover decidere se rischiare la salute per restare nel business, e l'eventuale danno potrebbe avvenire su un'azione di gioco normale, senza retorica gladiatoria aggiunta.
Ah ok. Sul punto 1: si, ci sono altri modi di dare punizioni, ma i Saints erano stati avvisati che certe pratiche dovevano finire perché non gradite, loro (e probabile anche altri che invece non sono stati trovati con le mani nella marmellata) hanno continuato lo stesso e da qui la punizione data anche per mandare un segnale a tutti gli altri. Giusto? probabilmente no. Comprensibile? Fra punire uno, il più grave o il primo ad essere preso, per mandare un segnale anche agli altri o fra punire metà lega verrà scelta sempre la prima strada, anche per ragioni di marketing, e lo capisco tranquillamente (mettendomi nelle vesti di Goodell, meno in quelle di Vilma :biggrin: ).
Sul punto 2: centra la retorica gladiatoria, dal mio punto di vista, per quello che si diceva sul fatto che Collie deve decidere, per farla breve, tra soldi e salute. L'NFL non vuole far passare il messaggio che non si possano avere entrambe le cose e al tempo stesso vuole far capire che si prende cura dei propri giocatori quando stanno male (le battaglie sul CBA erano anche per quanto riguarda la parte della pensione e le politiche e l'attenzione verso gli ex con problemi di salute, anche psichiatrica, sono sempre più importanti nell'agenda dei capi del football).
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Re: NFL players health

Post by chinasky »

porumboiu wrote:
azazel wrote:
Bah..non so se prenderti sul serio o cosa :penso:
Secondo te è solo questione di "bombarsi meno" o che i giocatori NFL sono i migliori atleti/giocatori di football e quindi giocano a una velocità superiore a prescindere dal fatto che si "bombino di più" (cosa che hai deciso tu...)? poi si azzoppano meno? si? forse? è una tua invenzione? Ci sono dati?!
Allora la soluzione è far giocare i mingherlini, però poi non vogliano snaturare la "logica del gioco"?!?! :penso:

le mie erano solo domande, forse iperboliche, di uno che ha tanti dubbi e poche certezze. confrontando le partite di NFL con quelle di NCAA e CFL, mi è parso di notare una certa differenza fra la corporatura dei giocatori nelle diverse categorie (molto più grossi quelli NFL) e inoltre mi è parso di notare anche una maggior frequenza di infortuni nella NFL (basta vedere queste prime 2 weeks di pre-season: un bollettino di guerra). e mi chedevo se il doping in qualche modo c'entrasse qualcosa in tutto questo. ripeto: le mie non sono affermazioni, ma domande. fate conto che sono un bambino che vuole sapere come è fatto il mondo. e allora chiedo a quelli più grandi di me: è vero che nell'NFL, più che altrove, il doping è accettato? è vero che il doping, rendendo più veloci e possenti gli atleti, aumenta il rischio di infortuni? di una cosa però sono certo: riducendo la stazza e la velocità dei giocatori, non si snaturerebbe il gioco.
Intanto non è detto che giri più doping in Nfl che in NCAA, anzi... così come non è detto che ne giri più nel football piuttosto che nel rugby o nella marcia ma Schwazer fisicamente stava benissimo. No, le famose bombe (che poi ormai se ne possono prendere di tantissimi tipi senza infrangere la regola o, comunque, senza scendere a sostanze che si beccano solo dall'odore della piscia come EPO e nandrolone) non sono alla base dell'infortunio. Lo sono il fisico, la preparazione atletica da superman che rendono, come detto da aza, l'impatto estremamente violento. Non è un caso vedere infortuni più o meno lievi in preseasone e poi uqelli più gravi nelle prime 3 week di regular. Ne abbiamo parlato più volte da queste parti. Tanti mesi di pausa in Nfl, tante tipologie di allenamento diverse (i Bears per anni hanno preparato la stagione solo sul no-contact ad esempio, altre squadre affrontavano scrimmage un po' più tosti), mesi lontani da veri scatti, vere botte, veri placcaggi. E no, le bombe non c'entrano oppure dovremmo pensare che chi non si fa mai male in 10-15 anni di lega è un semidio e mai e poi mai si è bombato tanto che avanziamo le visite del garcon pipì in quanto non necessarie.

Per Collie: deve smettere. Tre commozioni cerebrali sono un'ira di dio. Come risolvere la questione? bah, bel casino... sicuramente l'educazione allo sport fin da quando si è piccoli come fatto notare da PM18 (aka AL12) è fondamentale, ma questo è uno sport dove difficilmente riuscirai ad evitare certe cose. Non saprei come sfangarla, di certo serve che nessuno si volti dall'altra parte e far sì che controlli e visite siano seri. Anche se, ovviamente, il giocatore che esce dal ghetto rischia anche due o tre commozioni pur di non schiattare povero, ma qui il discorso va allargato a quello di una società come quella americana (e non solo) dove lo sport, qualunque esso sia, è l'unica via d'uscita dalla giungla d'asfalto se si è dotati di un minimo di talento.

Divago un po' a proposito di bombe, giusto per chiarire il concetto già aperto da aza su Nfl-Canada-College. Ho un amico che ha iniziato a giocare a rugby a 15 anni... una decina di stagioni a Formigine, poi Modena in A e, da appena ultratrentenne, a Rovigo in Super 10 (si chiama così no?). Bene, già in A, e poi a Rovigo, erano quasi tutti il doppio di lui, anche i pariruolo... non è doping, è che stare dieci anni a formarsi a Formigine e fare lo stesso periodo a Viadana o Treviso cambia la musica. Così giocare in Nfl è il non plus ultra anche per la formazione definitiva del fisico e per ottenere il massimo dal proprio atletismo, bombe o non bombe. Giusto per dare un'idea eh, dopo anche io sono d'accordo che il passato di Nadal è pulito come il pannolino di mio figlio dopo che l'indossa per 5 ore... perché se a 6 anni cominci col tennis non è che a 17 anni puoi avere il fisico da palestrato eh...

Ma va beh, queste sono cazzate.
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Re: NFL players health

Post by Angyair »

chinasky wrote:come fatto notare da PM18 (aka AL12)
Tutto giusto, specie il fatto che in NCAA c'è molto probabilmente più doping che in NFL perché non ci sono assolutamente controlli antidoping (ed i fisici sono più piccoli anche perché trovi quelli che poi faranno il maestro di scuola, l'agente di commercio o il commesso da McDonald e non il giocatore di football professionista), ma questa perla mi ha fatto morire dalle risate. :biggrin:
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Re: NFL players health

Post by Peyton_Manning18 »

Comincio ad avere dei seri problemi di identità... :nonsa:
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Re: NFL players health

Post by porumboiu »

chi è AL12? :penso:

cmq da quello che mi dite, il doping non c'entra: i giocatori NFL sono più grossi e veloci perchè si allenano meglio e di più :truzzo:
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Re: NFL players health

Post by azazel »

porumboiu wrote:chi è AL12? :penso:

cmq da quello che mi dite, il doping non c'entra: i giocatori NFL sono più grossi e veloci perchè si allenano meglio e di più :truzzo:
E perché sono i migliori, scelti tra i migliori, per essere i migliori...poi ovviamente si doperanno, loro come il resto del mondo che fa sport a certi livelli per certi obiettivi, però possiamo mettere 2 mingherlini che si prendono a botte e stai sicuro che si fanno male lo stesso, ma soprattutto che senso avrebbe far giocare 2 mingherlini? Ci piace vedere il meglio...ma siamo OT, temo.
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Re: NFL players health

Post by azazel »

PS. AL12 = Andrew Luck 12....il nuovo nick di Peyton Manning 18 :biggrin:
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Re: NFL players health

Post by chinasky »

porumboiu wrote:chi è AL12? :penso:

cmq da quello che mi dite, il doping non c'entra: i giocatori NFL sono più grossi e veloci perchè si allenano meglio e di più :truzzo:
1) Come chi è?
2) Non è che non c'entra, c'entra come in ogni altro sport e non è che un infortunio in più o in meno siano evitabili attraverso il minor uso di bombe. Anche perché, ribadisco come già detto altre millemila volte, il doping è questione filosofica. Ci sono sostanze legali che diventano doping solo dopo un certo dosaggio e questo dosaggio, magari, negli anni è cambiato. Come il colesterolo... ed è successo. Poi non è che che nutrirsi di proteine, bevande strane o intrugli faccia bene, ma non necessariamente porta all'illegalità. Così come non è detto che i giocatori siano soggetti solo a intrugli "legali".

I giocatori di football sono grossi perché i centisti sono veloci, perché i cestisti schiacciano tanto e perché i calciatori giocano 80 partite l'anno con intervalli di pausa di due giorni. O perché i ciclisti fanno tante salite e i pugili si menano. E poi io sono uno che pensa che sei dopato se ti beccano. Tranne Nadal. :icon_paper:
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Re: NFL players health

Post by Angyair »

Cercando informazioni sugli infortuni nel football (l'obiettivo era cercare qualcosa che indicasse se esiste una relazione tra % d'infortuni e week di gioco perché ricordo di aver letto qualcosa che indicava come falso mito il fatto che nella week 1 ci siano più infortuni che nelle altre) ho trovato qualche dato interessante, un sito (http://www.livestrong.com/football-injuries/) con articoli da leggere (football a tutti i livelli, dai più piccoli ai senior) e un articolo che parla degli studi commissionati dall'NFL sull'Alzheimer negli ex giocatori ( http://www.nytimes.com/2009/09/30/sport ... .html?_r=1).
Alcuni dei dati che si notano maggiormente:
- il 62 % (per altri studi più del 50% comunque) degli infortuni avviene durante gli allenamenti e non in partita.
- nel football ci sono più infortuni rispetto al basket per es. ma minori di questi sono gravi (che ti facciano saltare almeno 10 mesi di gioco), da questo forse deriva anche la convinzione che i giocatori di football sono più "duri" e giocano sul dolore anche perchè nel basket quando ci si fà male saltano ginocchia o caviglie con cui non si può assolutamente giocare.
- "that Alzheimer’s disease or similar memory-related diseases appear to have been diagnosed in the league’s former players vastly more often than in the national population — including a rate of 19 times the normal rate for men ages 30 through 49."
- che alcuni problemi di salute tra gli ex giocatori hanno un tasso normale (problemi ai reni e alla prostata, tra l'altro strano perché se non erro i problemi ai reni sono più frequenti tra chi fa uso di doping), altri più alto (apnea durante il sonno, questo mi sa specie tra gli uomini di linea, e colesterolo elevato) e altri addirittura più basso(infarti e ulcere).
- secondo uno studio, tra il 1977 e il 2009, 41% di infortuni molto dannosi (cioè che abbiano avuto o ptevano avere un'impatto sulla vita della persona) a 126 giocatori sotto il livello pro sono avvenuti mentre questi stavano placcando, ed il 20% di questi, 62, mentre lo facevano con la testa giù. I placcati solo l'8.8% di questi, 27 giocatori, quelli che facevano il placcaggio durante un kickoff sono il 5.5%, 17 giocatori.
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