Il cap serve ai proprietari x sapere con certezza quale sarà il massimo di spesa.. insomma x programmare gli affari e nn avere brutte sorprese.Quello che non mi piace del cap e' proprio relativo a giocatori come Briere. Briere e' un giocatore che i Sabres hanno sviluppato dato che la sua vecchia squadra non credeva piu' in lui, ne hanno fatto una star e appena e' riuscito ad elevare il suo gioco rischiavano di perderlo per motivi di soldi.
E allora a che serve il cap?
Il fatto di equilibrare le forze in campo a beneficio della competizione (permettendo a tutte le squadre di essere in grado di battersi in sede di UFAgency) era solo un effetto collaterale del cap sbandierato x rendere la mera questione di soldi + digeribile agli occhi dell'opinione pubblica ed è stato solo parzialmente raggiunto, visto che la forbice tra floor e cap è piuttosto ampia e che con il crescere del cap (legato ai proventi della lega e molto significativo quest'anno) le squadre che si assesteranno vicino al minimo di spesa aumenteranno...
Inoltre ai propretari il fatto che le retribuzioni tra i giocatori siano inique interessa poco. E qui subentra il pb che neanche ai capi della NHLPA evidentemente interessa abbastanza, nel senso che i capi nn rappresentano allo stesso modo tutte le categorie di giocatori.. forse ci vorrebbero tre associazioni di giocatori distinte che rappresentino gli interessi delle diverse categorie (ma sarebbe ancora + difficile mettere d'accordo tutti).. in assenza di ciò, esiste un sistema di arbitrato ridicolo che va a penalizzare alcuni giocatori.. se Briere becca 5M ma sotto lo stesso cap devono rientrare anche gli ingaggi degli altri ecco che qualcuno beccherà meno del proprio valore di mercato..
Putroppo i proprietari che avevano l'assoluta priorità del cap hanno fatto concessioni su altri aspetti che penalizzano da un punto di vista tecnico/sportivo la costruzione di una squadra.
Correggetemi se sbaglio, ma un tempo gli unrestricted free agents erano tali punto e stop. Nel senso che una squadra che avesse voluto acquistare un RFA doveva pagare un pegno pesante in termini di scelte. NJ prese Stevens da STL se nn sbaglio e sganciò (proporzionalmente all'ingaggio con cui lo strappò) la bellezza di 5 prime scelte, analogamente (3 prime scelte) Hartford quando prese Wesley. Con le regole attuali se Buffalo nn avesse accettato il contratto di Briere alle cifre decise dall'arbitrato Daniel sarebbe diventato UFA. Mi piacerebbe funzionasse così invece:
A quel contratto (5M) corrisponde una predefinita compensazione (supponiamo 2 prime scelte); nel momento in cui Buffalo nn accetta quel contratto c'è una settimana in cui ogni squadra può decidere di rilevare quel contratto risarcendo Buffalo con 2 prime scelte. Nel momento in cui nessuno lo facesse, a Briere verrebbe scalata una % dell'ingaggio deciso dall'arbitrato. Se Buffalo ancora nn accettasse, altra settimana a disposizione x le altre squadre x metterlo sotto contratto pagando a Buffalo un pegno inferiore proporzionale al nuovo ingaggio.
Ma la concessione + significativa (e odiosa dal mio punto di vista) è quella che ha visto abbassarsi l'età della unrestricted free agency a 27 anni (da 31!) e addirittura a 7 anni di permanenza nella lega. Questo vuol dire che uno come Crosby sarà eleggibile x la UFA a 25 anni!
AL di là della fregatura che il cap rappresentava di x se x una squadra come Ottawa costruita attraverso il draft e costretta a cedere qualcuno del gruppo dei forti proprio nel momento giusto x la caccia alla Stanley, l'improvviso abbassamento dell'età di UFA li ha pure costretti a perderli senza risarcimento (Chara, e poteva fare la stessa fine pure Redden).
E' un sistema che riduce l'importanza del draft, ed esso rappresenta la risorsa principale x tenere la competizione il meno possibile dipendente dalla disponibilità economica..la quale diventa ovviamente decisiva nella free agency che è incrementata dal nuovo sistema.
Vero, ma nel momento in cui il tetto è linkato alle revenues complessive della lega e si alza, si sapeva sarebbe successo + o meno così.. piuttosto il sistema dell'arbitration andrebbe assolutamente cambiato.Questa off-season m'ha lasciato un po' perplesso. Arbitration esagerate, contratti che rimangono esagerati. Praticamente hanno abbassato i costi delle squadre che comunque i grandi contratti se li potevano permettere.
Attualmente contano le statistiche, ma da quel che si intuisce quasi solo dell'ultima stagione prima della scadenza contrattuale.
Dovrebbero essere pesate le carriere, considerata la produzione almeno degli ultimi tre anni, valutata la tendenza recente, tenuti in considerazioni gli infortuni (sia come situazione attuale che come media partite giocate in passato), e poi si, tenuta nel giusto conto l'ultima stagione.
Last but not least, le due parti in causa dovrebbero fare la loro richiesta sapendo che l'arbitrator dovrà scegliere una di quelle sulla base delle componenti suddette.
Se nn erro fino a poco prima della chiusura delle negoziazioni x il rinnovo del CBA si pensava che ci sarebbe stata una luxury tax vera e propria, poi nn fu così (anche se dopo un anno di hockey giocato nn ho + così ben presente i termini della questione come l'estate scorsa)Ci vorrebbe una specie di luxury tax, ma non come quella farsa che c'e' nel baseball..
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