Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
- Landon Donovan
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Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Forse non tutti sanno, che negli anni 20 fino al 32, esisteva un campionato professionistico di calcio in America, che godeva di una popolarità seconda solo a quella del Baseball e con un livello tecnico paragonabile a quello dei maggiori campionati in Europa, come dimostra anche l'ottima prestazione della nazionale USA nel 1930. Purtroppo in seguito della "grande depressione" nel 1932 la lega chiuse i battenti, per poi riprendere vita nel corso dei decenni a seguire senza molta fortuna fino alla metà degli anni 70 e fino agli anni 90 con la creazione della MLS. La grande depressione ha fatto scendere il calcio a un livello dilettantistico per decenni, con una notevole perdita di popolarità di questo sport, quindi c'è da chiedersi se la lega di allora non fosse finita in bancarotta e avesse mantenuto quella popolarità e livello anche nei decenni successivi, magari oggi ci ritroveremmo uan sorta di NBA del calcio, con una nazionale USA forte come la sua controparte nel Basket, ecc..
- blackiesan74
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
C'è sicuramente del vero in quel che dici, ma ricordiamoci sempre che la NASL stessa è fallita un po' per colpa sua (ingaggi stellari a giocatori a fine carriera e nessuna infrastruttura), un po' perché i proprietari delle squadre delle altre leghe (NFL in testa) misero i bastoni tra le ruote, impedendo ai network tv di firmare contratti vantaggiosi con la NASL.Landon Donovan wrote: Addirittura prime pagine di importanti testate sportive e non hanno parlato dei mondiali. Io lo dico sempre, la "grande depressione" di fine anni 20 e inizio anni 30 che ha fatto fallire la lega di allora, sommata al fatto che la federazione ha gestito in maniera dilettantistica il calcio nei decenni seguenti (causa anche mancanza di fondi e strutture), hanno affossato il calcio made in USA e lasciandolo a un livello dilettantistico. A quell'epoca il campionato di calcio era considerato per popolarità secondo solo alla MLB e qualitativamente era all'altezza dei più grandi campionati europei (è per questo che i mondiali del 30 c'è stata l'unica nazionale veramente competitiva della storia del calcio USA, fino a quella del 2002). Senza questi eventi negativi che hanno causato la fine di quella lega, probabilmente ora la MLS sarebbe un altra NBA. Comunque dai mondiali del 94 in poi c'è stato un aumento progressivo della popolarità del calcio (anche aiutato dalla fortissima nazionale femminile) e grazie alla Confederation dello scorso anno e questo inizio mondiale chi segue questo sport è ancora cresciuto.
Last edited by blackiesan74 on 25/06/2010, 20:19, edited 1 time in total.
"E che cosa sarebbe la Bi-zona? È forse la zona per tornare in serie B?" "No, Bi-zona sta per Bis-zona, cioè 2 volte zona. È come se a lei dico Bi-stro, che non è francese. Vuol dire 2 volte stronzo. Arrivederci"
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
se leggi gli articoli scritti da Franco capirai di come uno dei maggiori ostacoli sia stata la USSF, e se la NASL dalla fine della stagione 1980, quando si avvertirono i prmi sinistri scricchiolii avesse aumentato ogni anno di un unità in numero degli americani in campo ed in rosa e se la federazione fosse stata capace di portare a termine conratti di sponsorizzazione per il Team America nel 1983 in modo da attrarre i vari Ricky Davis e Steve Moyers per fare dei nomi, probabilmente la NASL non sarebbe fallita, però vabbè è inutile chiudere la stalla quando oramai son scappati i buoiLandon Donovan wrote: Addirittura prime pagine di importanti testate sportive e non hanno parlato dei mondiali. Io lo dico sempre, la "grande depressione" di fine anni 20 e inizio anni 30 che ha fatto fallire la lega di allora, sommata al fatto che la federazione ha gestito in maniera dilettantistica il calcio nei decenni seguenti (causa anche mancanza di fondi e strutture), hanno affossato il calcio made in USA e lasciandolo a un livello dilettantistico. A quell'epoca il campionato di calcio era considerato per popolarità secondo solo alla MLB e qualitativamente era all'altezza dei più grandi campionati europei (è per questo che i mondiali del 30 c'è stata l'unica nazionale veramente competitiva della storia del calcio USA, fino a quella del 2002). Senza questi eventi negativi che hanno causato la fine di quella lega, probabilmente ora la MLS sarebbe un altra NBA. Comunque dai mondiali del 94 in poi c'è stato un aumento progressivo della popolarità del calcio (anche aiutato dalla fortissima nazionale femminile) e grazie alla Confederation dello scorso anno e questo inizio mondiale chi segue questo sport è ancora cresciuto.
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Negli anni 70 c'è stato il primo vero tentativo di riportare in vita una lega decente, purtroppo come sempre fu gestita con i piedi, già il fatto che ci fossero due leghe con una considerata ufficiale e un altra che aveva gli sponsor era ridicolo. Comunque è vero la federazione ha il 90% delle colpe dell'insuccesso del calcio in America per decenni, per la sua spesso ridicola gestione. Tra l'altro anche negli anni 30, se ci fosse stata una gestione migliore si sarebbe potuta superare la crisi economica, come fece la MLB. Invece dei dirigenti incompetenti, fecero fallire la una lega di altissimo livello e i loro successori hanno continuato l'opera. Pensate che nel 1934 rischiarono di non partecipare al mondiale perchè si erano dimenticati di mandare la richiesta alla FIFA e che nel 50 per mettere su una squadra dovettero fare i provini in giro per il paese. Fortunatamente, dopo interi decenni di sprechi e cattiva gestione, dalla metà degli anni 90 finalmente c'è una dirigenza federale degna di questo nome e infatti i risultati si stanno vedendo.
Last edited by Landon Donovan on 25/06/2010, 16:54, edited 1 time in total.
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Questo topic secondo me è non necessario visto che si sta continuando la discussione altrove
[Edited by blackiesan74]: Ho preferito spostare la discussione nel topic che Landon ha creato, piuttosto che chiuderlo e continuare la discussione dove sarebbe stata OT. Continuiamo qui, ok?
[Edited by blackiesan74]: Ho preferito spostare la discussione nel topic che Landon ha creato, piuttosto che chiuderlo e continuare la discussione dove sarebbe stata OT. Continuiamo qui, ok?
Last edited by blackiesan74 on 25/06/2010, 17:55, edited 1 time in total.
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
io comunque penso che a livello di gioco e spettacolo il top negli Usa sia staro raggiunto negli anni 1976-80
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Li più che altro a parte i campioni stranieri come Pelè, ecc... Quel campionato era veramente poca cosa, negli anni 20 invece la lega di allora era a livello delle controparti europee, anche per via del fatto che in quella lega c'era molto di britannico nel modo di giocare.
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
insomma, c'erano fior fior di campioni e non solo nei Cosmos....
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Ce n'erano molti ad esempio i L.A. Aztecs avevano Cruijff e George Best
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
per cui era un campionato ad altissimo livello chissà quanto bisognerà aspettare per vedere qualcosa di simile ancora....
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Beh di altissimo livello non proprio, diciamo che era un campionato medio/scarso con tipo un campione per squadra. L'attuale MLS è anni luce più avanti sia a livello tecnico che come organizzazione.
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Ciao Landon, la tua analisi sulla "grande depressione" ed il suo effetto sul soccer è interessante, ma forse un pò fuorviante.
Vengo a spiegarmi: sicuramente il football, ancora football pure di là dell'oceano, era sicuramente praticato in due contesti quello delle comunità "straniere" più aggreganti e penso anche in ambito dei college nelle grandi città.
Ovvio che bisognerebbe analizzare dati sportivi, ma il contesto storico era davvero un altro e lo era anche per il calcio europeo. Ed allora penso ai due mondiali vinti dall'Italia di Pozzo e se ben ricordo vi era una gara nel 1938 contro gli Usa e fu un match senza molta storia.
Ed allora nella mia riflessione entra la Storia quella appunto con la "S" maiuscola. E mi sembra di poter dire senza problemi che le guerre, ed in particolor modo la seconda dovrebbe aver frenato maggiormente la sua diffusione. Poi se questa sia la causa del mancato professionismo non credo, perchè leggere la storia di Gehrig o Babe Ruth o Di Maggio nel baseball dovrebbe dirci l'opposto.
La mia sensazione è che molto dipese dai limiti e le scelte della federazione del tempo: si preferirono tanti tornei regionali anzichè un torneo nazionale e questo mi spinge a credere che abbia prodotto quel distacco che invece diversamente favori lo svilupparsi di quell''ancora rustico torneo di football americano degli anni '20 (ricordato nel film di Clooney "Leatherheads", tradotto in amore niente regole).
Vengo a spiegarmi: sicuramente il football, ancora football pure di là dell'oceano, era sicuramente praticato in due contesti quello delle comunità "straniere" più aggreganti e penso anche in ambito dei college nelle grandi città.
Ovvio che bisognerebbe analizzare dati sportivi, ma il contesto storico era davvero un altro e lo era anche per il calcio europeo. Ed allora penso ai due mondiali vinti dall'Italia di Pozzo e se ben ricordo vi era una gara nel 1938 contro gli Usa e fu un match senza molta storia.
Ed allora nella mia riflessione entra la Storia quella appunto con la "S" maiuscola. E mi sembra di poter dire senza problemi che le guerre, ed in particolor modo la seconda dovrebbe aver frenato maggiormente la sua diffusione. Poi se questa sia la causa del mancato professionismo non credo, perchè leggere la storia di Gehrig o Babe Ruth o Di Maggio nel baseball dovrebbe dirci l'opposto.
La mia sensazione è che molto dipese dai limiti e le scelte della federazione del tempo: si preferirono tanti tornei regionali anzichè un torneo nazionale e questo mi spinge a credere che abbia prodotto quel distacco che invece diversamente favori lo svilupparsi di quell''ancora rustico torneo di football americano degli anni '20 (ricordato nel film di Clooney "Leatherheads", tradotto in amore niente regole).
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
Per l'esattezza incontrarono l'Italia del 34 e presero 7 goals, però bisogna aggiungere che quella squadra era stata assemblata "alla buona" diciamo, visto che la lega nazionale di allora era stata cancellata 2 anni prima, la nazionale del 30 (con il campionato nazionale in corso) invece era molto più competitiva, aveva in squadra giocatori del calibro Bert Patenaude e infatti arrivò terza, nonostante in semifinale perse malamente con gli argentini, il che dovuto anche al fatto che nei primi minuti si infortunò il portiere che dovette continuare la partita con una distorsione e ad un infortunio di un altro giocatore (a quel tempo non esistevano le sostituzioni). Probabilmente se ci fossero stati dirigenti federali degni di questo nome, la lega di allora non sarebbe fallita come accadde per la NLB
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Re: Come sarebbe oggi il calcio made in USA, senza la "grande depressione"?
@NY Cosmos secondo me in questi ultimi 2 anni il livello tecnico è superiore a quello del 1976-80....infatti non bastava avere 3 o 4 squadre zeppe di campioni e le altre a fare da tappezzeria...oggi invece tutte le squadre MLS possono giocare per il rirolo e per ben figurare internazionalmente...certo ci sono sempre i New York Red Bull,i Los Angeles Galaxy il Real Salt Lake i Columbus Crew e i Seattle Soundres superiori di un gradino anche per la presenza di grandi campioni...ma il livello è più o meno lo stesso...vabbè i DC United no sono una squadra di zombie... :lol2:
Luigi Falconio