Eclipse612 wrote:
Questa volta ti correggo...non è assolutamente un'invenzione di Faso.
Mi sembra assurdo. Comunque:
L'opera viene pubblicata negli Stati Uniti con il titolo di The Catcher in the Rye ed allude ad una strofa di una nota poesia in Scots attribuita a Robert Burns, Comin' Through the Rye:
...
Il titolo nasce dalla storpiatura del primo verso che il protagonista opera involontariamente in uno dei passaggi più importanti del romanzo quando, interrogato dalla sorella Phoebe su cosa voglia veramente fare da grande, risponde, ispirandosi alla scena evocata dalla poesia di Burns, "colui che salva i bambini, afferrandoli un attimo prima che cadano nel burrone, mentre giocano in un campo di segale".
"Terzino nella grappa" non c'entra niente nè con una traduzione letterale, nè ambientale, nè figurativa, nè niente. Si parla di un campo di segale, di uno che li "afferra"... un "catcher in the rye". Potrebbe esserci qualche discorso col baseball, nel senso che il ricevitore è chi "afferra" i lanci, ma la metafora non è strettamente sportiva ma molto diretta con la frase detta da Caulfield.
"Terzino nella grappa" sarebbe una traduzione proponibile solo da chi:
- Conosce il baseball a sufficienza da sapere che il catcher ne sia un ruolo.
- Presuma il significato del titolo, senza conoscerlo (e dunque senza aver letto il libro), e voglia cambiarlo, preservandone la supposta identità sportiva.
- Voglia storpiare il senso il rye (e non capisco perchè) da segale a grappa (che suppongo sia vicina al rye whiskey, che comunque grappa non è).
Insomma, girandola e rigirandola, non ha senso.