Re: Draft 2007

Ange86
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Re: Draft 2007

Post by Ange86 »

thierry14 wrote:Boras mi pare sia anche l'agente di Clemens, giusto? E' un po' il Moggi della situazione?

Non è l'agente di Clemens. È uno degli agenti che si occupano di baseball più bravo (se lo si guarda dalla parte dei giocatori) o il peggiore (se lo si guarda del lato delle società). Per interderci è lui che ha fatto firmare ad A-Rod il contratto che è ancora in vigore adesso quando era ai Rangers per un valore (252 milioni di $) maggiore del valore della società stessa (all'epoca i Rangers erano valutati attorno ai 190 milioni di $). È anche l'agente di Zito,Damon,Varitek,Beltran.
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Re: Draft 2007

Post by Tasco »

anche di matsuzaka...infatti si dice che era lui la ragione che ha fatto sudare l'intera rs nation per mesi! :stralol:
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Re: Draft 2007

Post by Mr. October »

rene144 wrote:Effettivamente, credo che un'altra cosa debba essere detta.
Ho letto (e non solo qui) tanti complimenti a Sox, Angels e Yankees per le scelte degli ultimi 2-3 anni. Sono fesserie che dimostrano come molti non capiscano bene come si sia evoluto il draft.



Avevo sentito parlare della firmabilità ma non credevo che fosse un problema così serio e così ghettizzante.....................a questo punto ripensando a Hughes,più che la lungimiranza di Cashman ad influire è stata la portata dell'investimento,giusto?
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Re: Draft 2007

Post by ItalianBlueJay »

Tasco wrote:anche di matsuzaka...infatti si dice che era lui la ragione che ha fatto sudare l'intera rs nation per mesi! :stralol:

nonchè di Zito e del nuovo arrivato Porcello....ha le mani dappertutto insomma.. :gazza:
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Re: Draft 2007

Post by rene144 »

Spike83 wrote:da tifoso yankees, probabilmente questo metodo ci favorisce, anche se sicuramente non è equo.
non so bene come funzioni, però come rimedio credo che basterebbe potersi dichiarare eleggibili al draft solo una volta, massimo due, e avere signing bonus fissi in base alle posizioni di scelta. poi, spesa l'ultima eleggibilità disponibile, se non si firma con la squadra che ti ha scelto, mettere ad esempio una regola che per tipo 2-3 anni non si possa firmare per un'altra organizzazione.


Selig ha raccomandato alle squadre di non superare la "slot money" ossia una cifra definita equa a seconda della posizione di draft. Il primo può prendere 3 milioni ad esempio, poi tra i 2 e i 3 e via dicendo... ma tanto non frega niente a nessuno.

Mr. October wrote:Avevo sentito parlare della firmabilità ma non credevo che fosse un problema così serio e così ghettizzante.....................a questo punto ripensando a Hughes,più che la lungimiranza di Cashman ad influire è stata la portata dell'investimento,giusto?


Assolutamente si. E non solo per lui. Fino ad alcuni anni fa era un problema limitato a 4-5 giocatori per draft. Adesso invece è un problema che NON riguarda 4-5 giocatori in pratica! La qualità del draft di alcune squadre negli anni recenti si è alzata a dismisura. Quest'anno i primi 4 dovevano essere Price, Wieters, Porcello e Harvey. Il primo è andato dove doveva, gli altri 3 sono clienti di Boras e sono scivolati, Wieters alla 5, Porcello alla 27 e Harvey alla 118.

Succede che giocatori come Porcello o Harvey possono ricattare le squadre perchè tecnicamente hanno svariati altri draft davanti a sè. Moustakas è un cliente di Boras ma è andato comunque alla 2 perchè è un senior universitario, quindi è "quasi" obbligato a firmare in ogni caso. Gli altri invece ricatteranno le squadre e se non avranno dei mega-bonus o un contratto MLB (tipo Hansen e Hochevar negli ultimi 2 anni) andranno al college.

E' assurdo sentire che Harvey e Grandal fossero i migliori liceali nelle rispettive posizioni e siano andati entrambi fuori dalle 100. Per Grandal è "abbastanza" comprensibile, nel senso che è un catcher e quindi c'è molto da lavorare, però nonostante ciò sembra che per i Red Sox non sarà possibile firmarlo perchè pretende così tanti soldi che neanche Boston potrà dargli (non quest'anno, in cui le firme di Hagadone, Dent e Middlebrooks sono più importanti)! Probabilmente andrà all'università e rientrerà in anni successivi al draft ed andrà al primo giro con un bonus enorme.
Harvey ha minacciato di andare a North Carolina e vuole un bonus alla Andrew Miller per firmare con gli Angels. Forse gli daranno quei soldi e faranno un affarone, ma è comunque assurdo.

Ripeto, le seconde, terze e quarte scelte degli Yankees sono state definite eccellenti (secondo alcuni anche migliori di Brackman). Hanno preso gente come Suttle, Carpenter ed Angelini che meritavano le prime 50-70 scelte, e li firmeranno (almeno 2 dei 3).

Ormai i colpi di genio sono relegati alle scelte oltre il decimo giro. Ad esempio l'anno scorso i Sox hanno preso LaPorta, ma lui non ha firmato perchè si fidava delle sue abilità, ed infatti quest'anno è andato al primo giro e prenderà una marea di soldi. Questo per dimostrare che anche quando effettivamente hai buone capacità di osservazione, se il giocatore crede in sè stesso può comunque rifiutarsi di firmare...

Keith McLeod è quello che decide per i Red Sox, ma comunque il suo lavoro è stato molto semplificato in anni recenti. Se Lester arriva al secondo giro (e Hagadone al giro supplementare) è chiaro che poi lui sia bravo a draftarlo, però è anche vero che il suo lavoro sia molto ma molto ma molto più semplice. Parlando solo dei Sox, nel 2005 Ellsbury è stato "pescato" alla grande, ma Hansen, che invece doveva essere il fuoriclasse (uno da top 5) è scivolato fino alla 26 perchè nessuno voleva avere a che fare con Boras (ed anche i Red Sox hanno dovuto concedergli un contratto da major league!).

Parlando di Hughes. Nel 2004 andò agli Yankees e fu una grande scelta. Ma questo perchè quelle che spendono molto che sceglievano prima presero: Verlander alla 2, Jered Weaver alla 12, Scott Elbert alla 17. E sono tutti giocatori "paragonabili" per bravura a Hughes... i Red Sox non avevano scelte, e i Blue Jays cannarono alla grande prendendo Purcey.

Ad onor del vero, Hughes rientra ancora tra le "buone" scelte. Per quanto sia stato influenzato dai soldi, quello è stato il primo draft in cui le cose sono DAVVERO cambiate. Fino a quel punto, anche se chiedevano molti soldi i giocatori, non erano insuperabili i bonus. Hughes prese 1 milione e mezzo. Tanto per una scelta numero 23 di 18 anni (per molte squadre davvero troppo), ma una cifra tutto sommato tollerabile. Il problema fu che Boras prese Jered Weaver e Stephen Drew e disse no a qualsiasi offerta per mesi. Li portò lontano. Dopo vari mesi (si poteva firmare fino ad una settimana prima del draft dell'anno seguente) firmarono entrambi per un bonus di 4 milioni a testa. E lì le cose sono definitivamente cambiate.

Nel 2005 e nel 2006 le cose sono davvero andate a sud. E lo vediamo adesso. Gli ultimi due draft di squadre come Yankees e Red Sox sono stati fenomenali...

E' vero che nel 2005 CJ Henry e Hansen (più il primo del secondo) si sono rivelati scarsi, però sono andati a Yankees e Red Sox. Nel 2005 Maybin è andato alla 9, ma ha preso 2,7 milioni... I Red Sox hanno avuto ottimi prezzi da Ellsbury, Buchholz e Bowden, ma li hanno scelti tra i primi 40. Però Henry, Hansen e Maybin rimangono casi relativamente isolati. Nel 2006 invece il problema fa il salto di qualità e diventa diffuso in pratica tra tutti.
Crollano Miller (alla 6, Detroit), Kershaw (alla 7, Dodgers), Lincecum (10, Giants), Hank Conger (25, Angels), Ian Kennedy (21, Yankees), Daniel Bard (28, Red Sox), Kris Johnson (40, Red Sox), Joba Chamberlain (41, Yankees). Mi sono limitato al primo giro perchè la storia va avanti ovviamente. I Red Sox scelgono anche Caleb Clay e Jason Place che sono 18enni che alla fine costano poco, ma spendono tantissimo in Bard e Johnson. Miller prende una valanga di soldi (6 milioni), Kershaw 2,3 uscendo dal liceo.
Nel frattempo ovviamente salgono dei figuranti come Greg Reynolds (2, Rockies), Brad Lincoln (4, Pirates), Kiker (12, Rangers), Colvin (13, Cubs), Willems (18, Nationals) solo per citarne alcuni. Non parliamo di gente "scarsa", ma di gente che va nettamente sopra al proprio valore e chi li sceglie ne è consapevole. Intanto i Jays continuano nel 2005 e 2006 a spendere valanghe di soldi ma sbagliano clamorosamente le scelte con Ricky Romero ad esempio.

Come vediamo ci sono stati casi isolati nel 2004  e poi la situazione è peggiorata nel 2005 e drasticamente nel 2006. Questo draft è stato un autentico disastro, perchè che un top5 (Harvey) vada alla 118 è semplicemente osceno.

Ripeto, negli anni scorsi erano casi isolati che riguardavano i giocatori (Lester, o Hughes), poi sono diventati casi che riguardavano le squadre, adesso le eccezioni sono i giocatori che NON ricattano le squadre. E' un problema davvero troppo troppo grave perchè Selig non faccia niente a riguardo...

Quest'anno alcune squadre hanno anche cambiato attitudine. Gli O's hanno preso Wieters e sarà la prima volta in cui Angelos dovrà confrontarsi con Boras. I Nationals hanno fatto 3 ottime scelte, anche se il resto del draft è stato COMPLETAMENTE NULLO (non hanno più soldi per prendere nessuno dopo quei 3). Ma rimane il fatto che a questo punto ci siano problemi consistenti...
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Re: Draft 2007

Post by Ange86 »

rene144 wrote:Selig ha raccomandato alle squadre di non superare la "slot money" ossia una cifra definita equa a seconda della posizione di draft. Il primo può prendere 3 milioni ad esempio, poi tra i 2 e i 3 e via dicendo... ma tanto non frega niente a nessuno.

Secondo me basterebbe che Selig trasformi questa raccomandazione in obbligo. In questo modo tutte le squadre potrebbero scegliere chiunque e chi verrebbe scelto avrebbe meno argomenti per rifiutare la firma.
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Re: Draft 2007

Post by rene144 »

Ange86 wrote:Secondo me basterebbe che Selig trasformi questa raccomandazione in obbligo. In questo modo tutte le squadre potrebbero scegliere chiunque e chi verrebbe scelto avrebbe meno argomenti per rifiutare la firma.


Interessante, ma Selig è un cerchiobottista. Non può prendere posizioni così drastiche. Perchè pensi che non ci siano serrate da quasi 3 lustri? Tutti vanno d'amore e d'accordo, ma questo è perchè lui riesce a mettere tutti (o quasi) d'accordo.
Per come è strutturato attualmente il draft guadagnano tantissimo i giocatori, che spesso si scelgono anche le squadre. Un agente può andare tranquillamente a dire "guardate che se ci scegliete, noi non firmiamo" e poi magari un Hughes, un Lincecum, un Papelbon scivola fino alla squadra di suo gradimento, al di là dei soldi che richiedono (che rimangono lo snodo fondamentale però). Se Selig cambiasse le cose, si troverebbe l'MLBPA contro in maniera feroce.

Ci guadagnano le grandi squadre. Non devo neanche spiegare il perchè ovviamente.

Ci perdono le piccole. Ma è vero? No. Ci perdono i tifosi delle piccole squadre, ed i valori tecnici delle piccole squadre. Ecco, così è meglio. I proprietari non ci perdono. Prendono una marea di soldi tramite gli accordi del CBA. Le grandi immettono soldi nel mercato, ma questo spinge i loro payrolls, quindi poi tramite gli accordi devono sganciare ai proprietari delle piccole un sacco di soldi. Poi certo Loria ha sgarrato nel 2006 e gli accordi sono stati lievemente cambiati, ma rimane la sostanza che molti proprietari fanno la stagione quasi gratis con tutti i soldi che incassano. Oppure si vedono assegnare All Star Games. In ogni caso fanno soldi. Certo, poi perdono, certo devono ingoiare qualche boccone amaro, ma alla fine i loro soldini li fanno tranquillamente ed è questo che conta: far soldi.

Al baseball conviene vedere Papelbon ai Red Sox e Hughes agli Yankees piuttosto che a Pirates e Royals. Sai che duelli sul monte? Sai quanto pagano di diritti? E' l'era d'oro del baseball, stanno arrivando soldi da tutte le parti, ma arrivano con le Subway Series o con l'ALCS in 7 partite tra Yankees e Red Sox, mica arrivano col duellone tra Reds e Nationals per la peggiore squadra della NL. E quindi è meglio che i migliori giocatori vadano nelle squadre migliori. Tanto poi anche se si sbilanciano i valori tecnici, col revenue sharing i soldi girano anche nelle piccole. Perdiamo i valori tecnici, è vero, ma, come detto, gli unici che ci perdono sono i tifosi, perchè i proprietari delle squadre piccole fanno i loro bei soldini.

Detto questo, il sistema rimane così. Sono tutti felici. Se Selig cercasse di migliorare dal punto di vista tecnico e della competitività le cose, i valori sarebbero più omogenei, ma quale sarebbe il risultato? Meno campioni nelle grandi, meno appeal televisivo, meno soldi che girano e conseguentemente meno revenue sharing anche per le piccole. Sarebbero felici i tifosi delle piccole, ma nessun altro, a partire dai giocatori stessi. E siccome per far felice la minoranza le regole non vengono cambiate, presumibilmente rimarrà tutto così com'è.

Eppure qualcosa dovrà essere cambiato per forza alla fine. Tra un paio d'anni Detroit avrà in rotazione Bonderman-Verlander-Miller-Porcello-Free Agent fortissimo, e tutto questo solo perchè ha trattato il draft come una specie di free agency con quei 3 (tranne Bonderman). E diventerà troppo. Perchè non può essere che ad un certo punto gli Yankees tirino fuori Hughes, Chamberlain, Kennedy, Clippard e Betances (a prescindere da quanto forti siano realmente e da come maturino alla fine) e possano anche prendere Johan Santana, Roy Oswalt o Brandon Webb, mentre Tim Stauffer diventa la quarta scelta assoluta (e firma per 750K) o Ben Revere va via al primo giro invece che fuori dai primi 250 solo per la firmabilità. Insomma, si sta esagerando ed entro un paio d'anni dovranno veramente confrontarsi con quello che sta per accadere.
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Re: Draft 2007

Post by kromfel »

Uno scenario davvero sconfortante, Porcello doveva essere la seconda scelta del draft e finisce alla 27, con quel bonus che si prenderà vicino ai 10 milioni.
Moustakas però è un giocatore di High School e non un college player, non mi sembra così sicuro che firmi per kansas City; e le cifre non saranno per niente basse e il suo manager è Boras.
I Royals negli ultimi 2 anni potevano avere Miller e Porcello,hanno preso Hochevar e Moustakas.. :penso:
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Re: Draft 2007

Post by rene144 »

kromfel wrote: Uno scenario davvero sconfortante, Porcello doveva essere la seconda scelta del draft e finisce alla 27, con quel bonus che si prenderà vicino ai 10 milioni.


Secondo me sarebbe stato Wieters il secondo... Porcello però era il secondo pitcher. Non c'è molta differenza in ogni caso.

Moustakas però è un giocatore di High School e non un college player, non mi sembra così sicuro che firmi per kansas City; e le cifre non saranno per niente basse e il suo manager è Boras.


Non ha una posizione difensiva, non ha avuto offerte prestigiose dai college. E' un senior liceale che rischia di finire in una squadra "poco" importante per lui. Nonostante i paragoni con Alex Rodriguez fatti da Boras, sembra che rischi di diventare un pesce fuor d'acqua in molte situazioni. Secondo alcuni è il nuovo Chase Utley (e dovrà spostarsi in seconda base). Altri lo paragonano a Brandon Wood (e non è un grande complimento). Per altri ancora è una pippa. In ogni caso, gli conviene nettamente firmare adesso, prima di andare al college, essere spostato in seconda base e magari giocare un po' peggio in un college non di altissimo livello... Per moltissimi analisti firmerà e di solito sulla firmabilità ci prendono.........
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Re: Draft 2007

Post by thierry14 »

Sto leggendo Moneyball e volevo chiedere a rene come (e se è) cambiato il metodo di scelta dei giocatori nel draft in seguito al metodo Beane. Chiedo a rene ma ovviamente ognuno è il benvenuto.
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Re: Draft 2007

Post by rene144 »

beh, ci sono fondamentalmente 4 organizzazioni basate su modelli sabermetrici in MLB, che seguono anche grossomodo i principi di Moneyball. Parliamo di Toronto (ma Ricciardi secondo me è il peggiore GM sabermetrico che ci sia), San Diego, Boston ed Oakland. Sono squadre di grande successo, piaccia o no. San Diego quest'anno ha preso maree di giocatori dal college. Quello che però bisogna capire di Moneyball è che non riguarda semplicemente la firma di giocatori sovrappeso o di college. Riguarda lo sfruttamento delle inefficienze del mercato. Anni fa si pensava solo ai giocatori col "tetto" massimo. Ovviamente si prendevano giocatori di liceo, grezzi, talentuosi e ricchi di potenziale.
Beane ha capito sostanzialmente di poter prendere giocatori più "sicuri" come sviluppo. Con potenziale inferiore, ma sicuramente solidi. Giocatori che avrebbero chiesto meno soldi, che avrebbero contribuito maggiormente, e le cui qualità erano più facilmente analizzabili grazie alle statistiche accumulate al college, contro avversari di levatura molto simile al singolo A. Dunque ha sfruttato una lacuna del mercato. E' andato a prendere giocatori sottovalutati, sottopagandoli ed ottenendo da loro più di quanto sia costato acquisirli.

Molti non hanno capito questo concetto. Hanno pensato che Moneyball significasse prendere giocatori senza talento, con alta OBP, giocatori di college. Non è così. Moneyball cerca di far risparmiare, privilegiando l'acquisizione del talento sottovalutato. Negli ultimi anni molti giocatori di college sono stati scelti, riequilibrando la situazione del mercato del draft. Non esistendo più la lacuna di cui parlavamo, Beane stesso ha ripreso a draftare giocatori direttamente dal liceo.

La filosofia di Moneyball è che le squadre con meno soldi non possono competere con quelle ricche seguendo gli stessi ragionamenti. Non avrebbe senso d'altronde... se Beane pensasse come Cashman, prenderebbe solo i suoi scarti e rifiuti, e non avrebbe una possibilità su un milione di batterlo. Invece ha usato l'intelletto. Ha preso giocatori con qualità non generalmente apprezzate, il cui prezzo era molto inferiore. Ha sfruttato dunque i buchi del mercato. E per le squadre minori deve essere sempre così. C'è chi sfrutta le lacune cedendo e ricostruendo (Marlins). C'è chi crea un farm system pazzesco (DBacks ad esempio). E c'è chi cerca di fare di tutto, cerca di innovare e cerca di essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza, come Oakland appunto. Gli A's negli ultimi 6 anni hanno vinto più di tutti tranne gli Yankees, con 1/4 del payroll. I risultati avuti negli ultimi anni dalle squadre "sabermetriche" avrebbero dovuto aprire gli occhi a tutti. E invece no. E invece vengono sottovalutati dai Plaschke, Bissinger, Chass e Joe Morgan del mondo, che li deridono, dicendo che Boston abbia vinto solo 1 titolo con Epstein, che Oakland non abbia vinto niente e via dicendo. Inutile cercare di spiegare loro quanto siano idioti. Ma alla fine, come in tutte le cose, i dinosauri moriranno e si andrà avanti. Beane è un genio, ma forse è solo il precursore alla fine dei conti. Io Theo me lo tengo stretto...
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Re: Draft 2007

Post by thierry14 »

rene144 wrote:beh, ci sono fondamentalmente 4 organizzazioni basate su modelli sabermetrici in MLB, che seguono anche grossomodo i principi di Moneyball. Parliamo di Toronto (ma Ricciardi secondo me è il peggiore GM sabermetrico che ci sia), San Diego, Boston ed Oakland.


Puoi farmi qualche esempio della gestione sabermetrica dei RedSox? Ho visto che addirittura Bill James lavora per Boston. Mi interessa 'sta cosa e pensavo solo le squadre povere avessero interesse ad utilizzare questo tipo di analisi, invece pure Boston ch "teoricamente" potrebbe fregarsene e continuare con il metodo tradizionale...
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Re: Draft 2007

Post by rene144 »

thierry14 wrote:Puoi farmi qualche esempio della gestione sabermetrica dei RedSox? Ho visto che addirittura Bill James lavora per Boston. Mi interessa 'sta cosa e pensavo solo le squadre povere avessero interesse ad utilizzare questo tipo di analisi, invece pure Boston ch "teoricamente" potrebbe fregarsene e continuare con il metodo tradizionale...


Se si può usare un metodo migliore, lo si fa a prescindere dai soldi. Da quando siamo diventati sabermetrici, siamo andati ad un Little di distanza da un titolo, ne abbiamo vinto un altro e siamo diventati una potenza assoluta.

La sabermetrica, se appropriatamente utilizzata (leggi: se non sei JP Ricciardi), può migliorare l'utilizzo dei fondi a propria disposizione. Lo studio dell'oggettività permette di analizzare quali aspetti siano sottovalutati nel baseball odierno e quali lati del gioco o della costruzione del roster possano essere migliorati.

Vediamo giusto alcuni esempi.

- Bill James, analizzando le prestazioni di un giovane prima base di Minnesota, disse che se fosse riuscito ad evitare gli infortuni dovuti alla massa muscolare, venendo esentato dal giocare in difesa, avrebbe avuto enormi possibilità di diventare un fuoriclasse. Quel giocatore è stato acquisito per un pezzo di pane, perchè nessuno lo aveva valutato adeguatamente. Oggi quel giocatore batte terzo nel lineup e fa il DH, ed è diventato Big Papi.
- Tutti hanno sottovalutato la crescita di alcuni prospetti dei Red Sox, che battevano "adeguatamente" (leggi: non battevano .400 di BA), ma che camminano tantissimo e vedono tantissimi lanci. C'erano miliardi di punti interrogativi sulle teste di Youkilis e Pedroia, visto lo scarso talento puro di cui sono dotati. Ebbene, il loro talento scarso ma solidissimo, e la loro capacità di camminare tantissimo li ha portati ad essere giocatori formidabili, nonostante pochissimi avessero previsto la loro esplosione. Baseball America quest'anno non ha messo Pedroia tra i 100 migliori prospetti in circolazione. PECOTA, il sistema di valutazione informatizzato (e dunque basato sui numeri, sulla similarità di giocatori precedenti, sui numeri di minors, ecc, ecc) di Baseball Prospectus invece lo ha messo come sesto nella propria lista. Inutile dire chi abbia avuto ragione. Quelli che si basano sugli scout (e basta) non avrebbero mai preso Dustin.
- C'era un giovane closer proveniente dalla Louisiana, uno che faceva tanti K, che secondo gli scout era bravo si, ma gli mancava "qualcosa". Per i sabermetrici non gli mancava niente: tantissimi K, relativamente poche BB (che sarebbero migliorate con lo sviluppo), relativamente pochi HR. Nel 2002 gli Oakland Athletics (squadra sabermetrica per eccellenza) lo avevano scelto al quarantesimo giro, senza ottenerne la firma. L'anno successivo i Sox l'hanno preso al quarto giro, 114esimo giocatore scelto in totale, e l'hanno firmato per due soldi perchè nessuno (evidentemente tranne gli Athletics) se lo filava minimamente. Quel giocatore, da allora, nelle sue stagioni piene da professionista ha avuto le seguenti medie ERA: 2.64 (A avanzato), 2.48 (AA), 2.93 (AAA), 2.65 (primi mesi in MLB), 0.92 (l'anno scorso in MLB). Quel giocatore è Jonathan Papelbon ovviamente.

Sono veramente solo la punta dell'iceberg. L'attitudine della squadra è molto particolare. Camminano tantissimo. Valutano l'OBP (giustamente) molto più della BA (una delle statistiche più sopravvalutate), vedono molti lanci e sono sempre in base. Non regalano out, fanno pochissimi bunt, stancano i partenti buttandoli fuori dalle partite.

Avere un approccio matematico va ben oltre quello che ho detto, ma potrei scrivere un libro (Michael Lewis l'ha fatto in effetti) per spiegare ciò che viene fatto. Io ho solo sottolineato alcune cose.

Ciò che bisogna capire comunque dell'approccio sabermetrico è che tutte le mosse devono avere un riscontro oggettivo. Non ci si basa su "sensazioni". Non ci si basa su "impressioni". A volte si sbaglierà comunque, ma di certo molto meno. Non si può prevedere come reagiranno Clement o Renteria a Boston, ma si può chiaramente vedere che Pedroia sia un giocatore molto migliore di Loretta (a Boston molti volevano tenerlo, perchè aveva "dimostrato" di essere un giocatore valido - falso peraltro - mentre Pedroia non aveva "dimostrato" niente - evidentemente le minor leagues non esistono per certa gente) e puntare su di lui senza indugio.

C'è molto da dire, ma il punto è che ogni mossa di Theo Epstein ha un suo perchè, al contrario delle mosse di Colletti ad esempio, che prende Pierre perchè "fa accadere le cose". Non a caso l'unica cosa in cui fino a quest'anno Theo abbia preso spesso abbagli è stato il bullpen. I rilievi sono quanto di più "oscillante" come prestazioni. Ti trovi un Seanez che da fenomenale diventa una schifezza improvvisamente. Succede a quasi tutti i rilievi che non si chiamino Papelbon, K-Rod, Rivera, ecc. Prendiamo Lidge, Valverde, Turnbow, Chris Ray quest'anno. Per questo motivo però Theo ha puntato sulla costruzione del bullpen dall'interno (Delcarmen, Papelbon, Hansen, Gabbard, in parte Okajima) anzichè andare in giro a spendere soldi negli altri rilievi MLB, che costano molto più delle soluzioni interne e non danno molte più certezze. Per intenderci, cos'ha fatto quest'anno? Ha lanciato Papelbon, ha preso Okajima che costava pochissimo. Ha preso Romero a pochi soldi. Ha preso Pineiro offrendogli una valanga di incentivi (che non maturerà), ha confermato tutti i giocatori a stipendio minimo, Snyder, Lopez, Corey, Burns, Delcarmen, Breslow, Hansen, ecc. In questo modo, bastava che funzionassero in 2-3 per avere un ottimo bullpen. Siamo stati fortunati e finora sono andati bene quasi tutti... ma anche se così non fosse stato, in AAA avremmo avuto tante alternative. Ad esempio Breslow meriterebbe la promozione, ma non c'è spazio. Anche su questo alla fine ha avuto ragione Theo.

Ripeto, sono solo esempi e passerei giornate a parlare del lavoro sabermetrico di Boston (ma anche delle altre squadre che praticano - bene - questi principi), ma non è che si possa davvero parlare di tutto tutto. Rimane il fatto che le squadre sabermetriche siano tutte molto forti, e non è un caso. Poi c'è a chi piacciono Reds e Pirates per come vengono gestiti, ma diciamo che io mi discosto :forza:
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thierry14

Re: Draft 2007

Post by thierry14 »

E Francona che tipo di approccio ha? Ora lascia stare che non ti piace come manager, però immagino che anche lui abbia la stessa ottica dell'azienda. E' stato preso per questo motivo o per quale altro? Cioè, Francona per far giocare Youkilis o Pedroia immagino dia anche lui importanza alla sabermetrica. O si limita a creare i "giusti" compromessi perché una squadra come i RedSox non può permettersi di non arrivare alla Post Season?
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Re: Draft 2007

Post by Spike83 »

thierry14 wrote:E Francona che tipo di approccio ha? Ora lascia stare che non ti piace come manager, però immagino che anche lui abbia la stessa ottica dell'azienda. E' stato preso per questo motivo o per quale altro? Cioè, Francona per far giocare Youkilis o Pedroia immagino dia anche lui importanza alla sabermetrica. O si limita a creare i "giusti" compromessi perché una squadra come i RedSox non può permettersi di non arrivare alla Post Season?


stessa ottica...forse...ma credo che nel vostro roster youkilis sia il miglior 1b che avete (rispetto a hinske per esempio, considerando ortiz un dh...) e pedroia il miglior 2b che avete (anche se cora per un certo periodo in attacco è andato alla grande, c'è da considerare che pedroia all'inizio era rookie, e spesso si alternava a cora per un graduale inserimento, ma adesso si è conquistato il posto da titolare a suon di numeri, obp, bb, ecc).
per cui credo che anche un manager che non si basa sulla sabermetrica li avrebbe messi entrambi col vostro roster attuale.
poi ovvio che magari francona se avesse potuto scegliere lui il roster avrebbe preferito qualcun altro, magari uno dei veterani che ama tanto (tenere loretta in 2b per esempio), ma credo che la squadra gliela faccia grossomodo theo...
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