Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
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San Nicola il miracolo fallo tu...
Questo non vuole essere il solito topic su una squadra di calcio, anche perché la Bari è superiore a queste cose.
Vuole essere semplicemente il racconto di una vera e propria guerra al limite del paradosso che da ormai diversi anni sta andando avanti fra la dirigenza della Bari e gli Ultras. Una guerra che sembrava non poter trovare nè fine, nè tantomeno soluzione.
Ma che oggi...
Quelle che all'inizio sembravano normali scaramucce fra società e gruppi organizzati, come se ne vedono tante, adesso è diventata qualcosa di più. Un conlitto profondo. Uno scontro fra un'intera città di quasi 400 mila abitanti ed una famiglia di potere.
Uno scontro che si sta allargando a macchia d'olio e che vede adesso coinvolti in prima persona il sindaco, le autorità politiche e religiose, il presidente russo Putin ed un santo. San Nicola di Bari.
E se dei politici e dei russi ce se ne può pure fregare, quando entra in gioco San Nicola (che a Bari ha la stessa venerazione di San Gennaro a Napoli o di Elvis a Memphis)... beh la faccenda assume altre connotazioni.
E qualcosa inizia a muoversi. O almeno così si dice in giro.
E si muove perchè se anche giornali e televisioni locali pronte fino a qualche mese fa a mettersi proni di fronte ai Matarreses ed oscurare qualsiasi forma di protesta nei loro confronti, iniziano a parlarne... beh, vuol dire che forse l'epoca della famiglia più potente della Puglia magari è giunta al capolinea.
Del resto, Punta Perotti è lì a dimostrarlo.
Ma andiamo con ordine.
Tutto inizia alcuni or sono con normali contestazioni nei confronti di una società che sembra non avere ambizioni, disposta a vivacchiare fra la A e la B. Pronta ad intascarsi i soldi dalla vendita sia dei prodotti di un vivaio che rimane fra i più floridi d'Italia (ricordiamo solo negli ultimi anni i vari Cassano, Ventola, Bigica, Amoruso), sia dei giovani scelti dalla lungimiranza di un ex ds, che non aveva nulla da imparare da nessuno - Carlo Regalia - e che a Bari sono esplosi (sempre solo negli ultimi anni i vari Zambrotta, De Ascentis, Kennet Anderson, per finire a quelli meno giovani come Protti, senza dimenticare che per Bari sono passati giocatori come Boban, Jarni).
Ma si sa come vanno a finire queste cose. Se vendi e non compri, il primo anno può andarti bene perchè peschi l'ugandese sfigato che nessuno si inculava e che sfonda. Il secondo magari pure. Il terzo scendi.
E magari non risali più. Specie se come negli ultimi anni la situazione diventa da operetta.
Niente più campagna acquisti. Solo giocatori svincolati che accettano di scendere in campo per un pugno di noccioline.
E al classico Matarrese Vattene, si aggiunge:
"Un pugno di contestatori isolati" è la costante replica della Famiglia.
Frattanto si finisce in C e si viene ripescati perchè oramai nel calcio la classifica non la fa più il campionato, ma i Tar e i tribunali.
La contestazione aumenta.
Matarrese finge di vendere la Bari, chiedendo cifre spropositate rispetto al valore di una società che non produce utili.
Le varie cordate fanno marcia indietro e Vincenzo può permettersi di dire "Noi volevamo vendere, ma non ci sono acquirenti".
Poi una frase che nessuno avrebbe voluto sentire esce dalla bocca del presidente, una gaffe come nella buona tradizione di famiglia:
"Piuttosto che vendere, qui sfascio tutto".
E' la fine. O forse l'inizio. Ormai la rottura è insanabile.
I pochi isolati contestarori diventano sempre di più. Fino a diventare una... marea.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso o la miccia che ha dato fuoco alle polveri è l'arrivo di Putin a Bari nel vertice intergovernativo fra Italia e Russia.
Perchè proprio a Bari? E qui entra in gioco San Nicola. Il Santo, ex vescovo di Myra, che più di ogni altro è venerato ad est degli Urali, colui che ad oriente viene definito senza mezzi termini il Dio Russo e che ha reso Bari per i russi nel corso dei secoli la più importante meta di pellegrinaggio dopo Gerusalemme.
Il gemellaggio fra il capoluogo pugliese e Mosca parte da motivaizoni religiosi. Lo scambio di regali (Putin ha regalato alla città una statua del santo), Bari ha risposto donando alla Federazione Russa la Chiesa Orotodossa, fra le più importanti in Europa.
Succede che Putin arriva a Bari per il suo solito giro religioso e per incontrare Prodi.
E succede che trova una città tempestata di manifesti, cartelli, richieste, implorazioni (alcuni anche in cirillico di modo che fosse chiaro). Succede che scopre una realtà calcistica che probabilmente ignorava.
E se persino il sindaco si fa portavoce di un malcontento comune, Putin non può restare indifferente.
Si parla di politica al vertice. Di economia. E di calcio.
Vladimir promette il suo interessamento. Parla di una cordata di imprenditori disposti a rilevare la società e lo stadio (altro nodo cruciale della questione fra la Famiglia e il comune), dietro ai quali ci sarebbe il Roman del Chelsea, che come tutti i russi avrebbe anche altri interessi nella città biancorossa, al di fuori di quelli calcistici.
I russi vogliono la Bari, sembra certo.
Ma quello che è certissimo è che i baresi vogliono i russi.
Ora è da giorni che si dice che la trattativa dovrebbe essere a buon punto, ma ancora non se ne sa nulla.
Qualcuno giura di aver visto Abramovich al S.Nicola in occasione del match perso con il Cesena e la tifoseria ovviamente sogna ad occhi aperti.
Nel frattempo giusto per ribadire il concetto, alle vie tapezzate di manifesti e volantini, agli striscioni, alle vere e proprie gare di geniale fantasia per ribadire il concetto, in occaione dell'esibizione in quel di Bari delle frecce tricolori per la festa patronale, uno striscione spunta sul frangiflutti.
Ehm... quaranta metri di striscione.
.
Qualcosa si muove. Proprio mentre la Bari è nuovamente sull'orlo della C.
Vuole essere semplicemente il racconto di una vera e propria guerra al limite del paradosso che da ormai diversi anni sta andando avanti fra la dirigenza della Bari e gli Ultras. Una guerra che sembrava non poter trovare nè fine, nè tantomeno soluzione.
Ma che oggi...
Quelle che all'inizio sembravano normali scaramucce fra società e gruppi organizzati, come se ne vedono tante, adesso è diventata qualcosa di più. Un conlitto profondo. Uno scontro fra un'intera città di quasi 400 mila abitanti ed una famiglia di potere.
Uno scontro che si sta allargando a macchia d'olio e che vede adesso coinvolti in prima persona il sindaco, le autorità politiche e religiose, il presidente russo Putin ed un santo. San Nicola di Bari.
E se dei politici e dei russi ce se ne può pure fregare, quando entra in gioco San Nicola (che a Bari ha la stessa venerazione di San Gennaro a Napoli o di Elvis a Memphis)... beh la faccenda assume altre connotazioni.
E qualcosa inizia a muoversi. O almeno così si dice in giro.
E si muove perchè se anche giornali e televisioni locali pronte fino a qualche mese fa a mettersi proni di fronte ai Matarreses ed oscurare qualsiasi forma di protesta nei loro confronti, iniziano a parlarne... beh, vuol dire che forse l'epoca della famiglia più potente della Puglia magari è giunta al capolinea.
Del resto, Punta Perotti è lì a dimostrarlo.
Ma andiamo con ordine.
Tutto inizia alcuni or sono con normali contestazioni nei confronti di una società che sembra non avere ambizioni, disposta a vivacchiare fra la A e la B. Pronta ad intascarsi i soldi dalla vendita sia dei prodotti di un vivaio che rimane fra i più floridi d'Italia (ricordiamo solo negli ultimi anni i vari Cassano, Ventola, Bigica, Amoruso), sia dei giovani scelti dalla lungimiranza di un ex ds, che non aveva nulla da imparare da nessuno - Carlo Regalia - e che a Bari sono esplosi (sempre solo negli ultimi anni i vari Zambrotta, De Ascentis, Kennet Anderson, per finire a quelli meno giovani come Protti, senza dimenticare che per Bari sono passati giocatori come Boban, Jarni).
Ma si sa come vanno a finire queste cose. Se vendi e non compri, il primo anno può andarti bene perchè peschi l'ugandese sfigato che nessuno si inculava e che sfonda. Il secondo magari pure. Il terzo scendi.
E magari non risali più. Specie se come negli ultimi anni la situazione diventa da operetta.
Niente più campagna acquisti. Solo giocatori svincolati che accettano di scendere in campo per un pugno di noccioline.
E al classico Matarrese Vattene, si aggiunge:
"Un pugno di contestatori isolati" è la costante replica della Famiglia.
Frattanto si finisce in C e si viene ripescati perchè oramai nel calcio la classifica non la fa più il campionato, ma i Tar e i tribunali.
La contestazione aumenta.
Matarrese finge di vendere la Bari, chiedendo cifre spropositate rispetto al valore di una società che non produce utili.
Le varie cordate fanno marcia indietro e Vincenzo può permettersi di dire "Noi volevamo vendere, ma non ci sono acquirenti".
Poi una frase che nessuno avrebbe voluto sentire esce dalla bocca del presidente, una gaffe come nella buona tradizione di famiglia:
"Piuttosto che vendere, qui sfascio tutto".
E' la fine. O forse l'inizio. Ormai la rottura è insanabile.
I pochi isolati contestarori diventano sempre di più. Fino a diventare una... marea.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso o la miccia che ha dato fuoco alle polveri è l'arrivo di Putin a Bari nel vertice intergovernativo fra Italia e Russia.
Perchè proprio a Bari? E qui entra in gioco San Nicola. Il Santo, ex vescovo di Myra, che più di ogni altro è venerato ad est degli Urali, colui che ad oriente viene definito senza mezzi termini il Dio Russo e che ha reso Bari per i russi nel corso dei secoli la più importante meta di pellegrinaggio dopo Gerusalemme.
Il gemellaggio fra il capoluogo pugliese e Mosca parte da motivaizoni religiosi. Lo scambio di regali (Putin ha regalato alla città una statua del santo), Bari ha risposto donando alla Federazione Russa la Chiesa Orotodossa, fra le più importanti in Europa.
Succede che Putin arriva a Bari per il suo solito giro religioso e per incontrare Prodi.
E succede che trova una città tempestata di manifesti, cartelli, richieste, implorazioni (alcuni anche in cirillico di modo che fosse chiaro). Succede che scopre una realtà calcistica che probabilmente ignorava.
E se persino il sindaco si fa portavoce di un malcontento comune, Putin non può restare indifferente.
Si parla di politica al vertice. Di economia. E di calcio.
Vladimir promette il suo interessamento. Parla di una cordata di imprenditori disposti a rilevare la società e lo stadio (altro nodo cruciale della questione fra la Famiglia e il comune), dietro ai quali ci sarebbe il Roman del Chelsea, che come tutti i russi avrebbe anche altri interessi nella città biancorossa, al di fuori di quelli calcistici.
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Ma quello che è certissimo è che i baresi vogliono i russi.
Ora è da giorni che si dice che la trattativa dovrebbe essere a buon punto, ma ancora non se ne sa nulla.
Qualcuno giura di aver visto Abramovich al S.Nicola in occasione del match perso con il Cesena e la tifoseria ovviamente sogna ad occhi aperti.
Nel frattempo giusto per ribadire il concetto, alle vie tapezzate di manifesti e volantini, agli striscioni, alle vere e proprie gare di geniale fantasia per ribadire il concetto, in occaione dell'esibizione in quel di Bari delle frecce tricolori per la festa patronale, uno striscione spunta sul frangiflutti.
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Qualcosa si muove. Proprio mentre la Bari è nuovamente sull'orlo della C.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
The goat wrote:Questo non vuole essere il solito topic su una squadra di calcio, anche perché la Bari è superiore a queste cose.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
The goat wrote:
Qualcosa si muove. Proprio mentre la Bari è nuovamente sull'orlo della C.
ricordo che ad inizio stagione goat si lamentava della decisione di mandare in b la juve,decisione che avrebbe tarpato le ali a squadre con ambizioni di promozione come il bari
cmq questo è un altro discorso......appoggio la mozione dei tifosi baresi,a patto che ad andarsene via siano tutti i matarrese e nn solo uno
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
spero per voi che i russi vi prendano.
al verona è stata la stessa situazione, con pastorello, per un bel pò di anni.
matarrese via da bari e via dall'italia
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
kobe 84 wrote:ricordo che ad inizio stagione goat si lamentava della decisione di mandare in b la juve,decisione che avrebbe tarpato le ali a squadre con ambizioni di promozione come il bari
cmq questo è un altro discorso......appoggio la mozione dei tifosi baresi,a patto che ad andarsene via siano tutti i matarrese e nn solo uno
ricordo che alla pausa natalizia dopo la vittoria a lecce, la Bari era (un po' a sorpresa) in piena corsa Playoff.
Poi se al mercato di gennaio invece di rinforzare la squadra, vista l'opportunità che ti si presenta, vendi i pezzi migliori e non li sostituisci, il crollo è inevitabile.
se poi cacci l'allenatore e lo sostituisci con uno da museo delle cere...
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
kobe 84 wrote:ricordo che ad inizio stagione goat si lamentava della decisione di mandare in b la juve,decisione che avrebbe tarpato le ali a squadre con ambizioni di promozione come il bari
ahahuahuahuahu vero, me l'ero scordato
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
The goat wrote:
Qualcosa si muove. Proprio mentre la Bari è nuovamente sull'orlo della C.
Oh, più di sei punti non possiamo darvi.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
la bari tornerà grande!!! tempo 2 3 anni con i russi e farà la champions con inter, milan e roma (cit.)
Join the third.
This is unbelievably believable.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
Matarrese la vergogna di ogni barese
Ci nan zomp iè matarres!!
Via quest'uomo dalla città
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
aza come rockfeller.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
in occasione della festa di san Nicola presidio dei tifosi del Bari in centro...
speriamo bene, questa è una lotta che va avanti da anni, si trascina stancamente e reca soltanto danni alla città...
durante il girone di andata si era un pò riacceso l'entusiasmo (sopito) della tifoseria barese, la squadra otteneva buoni risultati sul campo e la cornice di pubblico alla bomboniera era ottima in alcune partite di cartello (bari-bologna 10000 spettatori, bari-napoli addirittura 15000)...
poi la squadra non ha saputo proseguire lungo il percorso tracciato fino al giro di boa del campionato, i limiti di una rosa corta, attanagliata dagli infortuni, e l'incapacità di lottare a certi livelli (da troppo tempo ormai) sono venuti a galla...
La famiglia Matarrese credo sia una delle poche ad aver tratto grossi vantaggi economici investendo (si fa per dire ) nel mondo del calcio, è arrivata l'ora che si facciano da parte... purtroppo non han voluto vendere a Divella per ragioni politiche, un altro fantomatico imprenditore del nord (tale Cazzaniga) stava trattando l'acquisto della società, ma si è rivelato tutto un bluff... ora pompano la piazza sventolando la pista russa, non ci facciamo illusioni, qui abbiam smesso di sognare sette anni fa....
siamo arrivati a un punto di non ritorno e lo striscione "Bari con un sogno nel cuore, Matarrese col tumore" ne è l'emblema...
si parla di possibili tafferugli per la prossima gara interna, in modo da far saltare il banco per la gara con la juve, staremo a vedere...
speriamo bene, questa è una lotta che va avanti da anni, si trascina stancamente e reca soltanto danni alla città...
durante il girone di andata si era un pò riacceso l'entusiasmo (sopito) della tifoseria barese, la squadra otteneva buoni risultati sul campo e la cornice di pubblico alla bomboniera era ottima in alcune partite di cartello (bari-bologna 10000 spettatori, bari-napoli addirittura 15000)...
poi la squadra non ha saputo proseguire lungo il percorso tracciato fino al giro di boa del campionato, i limiti di una rosa corta, attanagliata dagli infortuni, e l'incapacità di lottare a certi livelli (da troppo tempo ormai) sono venuti a galla...
La famiglia Matarrese credo sia una delle poche ad aver tratto grossi vantaggi economici investendo (si fa per dire ) nel mondo del calcio, è arrivata l'ora che si facciano da parte... purtroppo non han voluto vendere a Divella per ragioni politiche, un altro fantomatico imprenditore del nord (tale Cazzaniga) stava trattando l'acquisto della società, ma si è rivelato tutto un bluff... ora pompano la piazza sventolando la pista russa, non ci facciamo illusioni, qui abbiam smesso di sognare sette anni fa....
siamo arrivati a un punto di non ritorno e lo striscione "Bari con un sogno nel cuore, Matarrese col tumore" ne è l'emblema...
si parla di possibili tafferugli per la prossima gara interna, in modo da far saltare il banco per la gara con la juve, staremo a vedere...
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
The goat wrote:Questo non vuole essere il solito topic su una squadra di calcio, anche perché la Bari è superiore a queste cose.
Intanto però il topic porta bene ai biancorossi che vanno a vincere addirittura in trasferta a Rimini per 1-0.
Gol di Santoruvo al 13' del secondo tempo ,ora il Bari è a quota 43.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
Forse, più che goat, ci sarebbe da ringraziare l'arbitro Marelli...Small Ticket wrote:Intanto però il topic porta bene ai biancorossi che vanno a vincere addirittura in trasferta a Rimini per 1-0.
Gol di Santoruvo al 13' del secondo tempo ,ora il Bari è a quota 43.
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
margheritoni10 wrote:Forse, più che goat, ci sarebbe da ringraziare l'arbitro Marelli...
Quoto.
".....più che altro orientato verso la gnocca!" J. Calà
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Re: San Nicola il miracolo fallo tu...
scandoloso l'arbitraggio.
un gol annullato senza motivo al rimini ed un rigore grosso quanto una casa prima concesso e poi negato!
come la juve! siamo come la juve!
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