dieci episodi?
- l'arrivo a Valencia: esco dall'areoporto, 38 gradi e palme ad attendermi. Non male, penso!
Avevo prenotato un albergo, che non sapevo dov'era ma che sapevo essere vicino all'areoporto. Esco e lo vedo...non so però come raggiungerlo!
Considerato che per la prima volta ero fuori di casa, quindi senza aiuto immediato monetario dei parents, decido di andarci a piedi senza chiamare un taxi....
alla fine l'ho raggiunto a piedi con le valigie, scavalcando un muro, attraversando due strade che poi ho scoperto essere le tangenziali per l'aereoporto
e saltando su un ponte. Ah, quando c'era l'attività fisica!
Spettacolare poi l'arrivo in camera con il Valencia che batteva il Depor 5-1 a La Coruna, il primo messaggio a Redo(che postò sul forum) e il taxista del giorno dopo, che mi disse: "Italiano? Verona? Martin Laursen!"
- i primi 17 giorni senza trovare appartamento: avrò percorso non so quanti km, chiamato non so quanti annunci con il mio spagnolo maccheronico: "Hola, soy Alberto, como Alberto Sordi"
ho dormito in 6 posti diversi, su divani, per terra, solo su materassi...venendo sfrattato da un ostello
Però alla fine ho raggiunto il mio obiettivo, quello di vivere cioè NON con italiani
- i 4 viaggi, 2 con le associazioni erasmus (barca e andalusia) e 2 con gli amici (alicante e portogallo).
Ricordo soprattutto i dieci chupiti che bevvi prima di partire per l' Andalusia: salii sul pulman ed ero bianco cadaverico...dopo 30' di pullman dormendo, mi risvegliai con la pressione penso a 60-20
.
Del Portogallo ricordo il sottoscritto che, alle 6 di mattina, arriva in Portogallo con il nostro camioncino, mentre i 7 amici/che dormono e il sole sorge. PRICELESS
- la ragazza francese
Elodie, di Aix, molto bella per le mie aspettative
Però...però era francese!
Quasi una sessantottina...
- las fallas, festa assurda
Venti giorni di spari, di feste, soprattutto gli ultimi 5 giorni.
Arrivai al sabato, giorno clou, con 39.8 di febbre, ma dissi: la serata finale non me la perdo nemmeno se muoio. Mi feci accompagnare da un mio amico e , non so come, vidi la falla del municipio alta 40 metri bruciare, con i resti che volavano in cielo e scendevano su di noi
Tornai a casa, come MJ aggrappato a Pippen dopo il flue game
- le varie feste in casa degli altri, quando non conoscevi nemmeno il proprietario, entravi, bevevi, conoscevi gente
Ne feci solo una a casa mia: arrivai in ritardo e c'erano piu di 90 persone
A un certo punto un 50enne mi disse: quien es alberto? eres tu capullo?
e io, nella mia mente: cazzo, il padrone di casa
si, soy yo.
Capullo, finalmente te conozco. Soy el jefe, vamos a beber algo!
son pazzi, pazzi
- la grande famiglia latina che ho trovato li: italiani, portoghesi, spagnoli. e il mio inquilino tedesco, alex
- le mattine, dopo le feste, a camminare per il centro di Valencia...o per la ciudad de las artes y de las ciencias. A pensare, pensare pensare
- essere lontano da casa mentre a casa un familiare sta morendo...è veramente pazzesco, non sai che fare e ti ritrovi perso.
- la fiesta de despedida: non piango, non piango, non piango.
vedo un mio grande amico...bum...un'ora di lacrime
perchè nulla, mai, sarebbe stato come quell'anno.