Play.it Usa Forum

Travis Bickle wrote:Senza andare troppo lontano mi pare giusto citare anche i Mavs dell' anno scorso che, con un record spaventoso e il seppur contestatissimo MVP della stagione, sono stati eliminati con una delle più grandi sorprese della storia NBA... Senza contare che anche l' anno prima, molti ancora non si spiegano come abbia fatto a perdere un titolo già vinto in gara 7 con gli spurs...

kobeMVP wrote:Beh dallas di l'anno scorso non era male xo i jazz di stockton to malone x me sono i più forti...

luciusnba wrote:tzara bel commento, nn ho capito però bene la frase finale, tu dici i jazz del biennio sono la squadra piu forte di tutti i tempi in assoluto, cioè anche tra quelle che hanno vinto?

tzara wrote:Avevo scritto un post lunghissimo, ma si è impallato il pc mentre lo postavo. Peccato. Faccio un riassunto.

Secondo me, l'asse play/pivot rimane ora e per sempre il cardine per l'interpretazione offensiva di questo gioco. Le uniche variazioni a questo concetto sono raprresentate da 1) la costruzione di un sistema organizzato e molto rigido, nel quale ogni elemento del quintetto ha un suo ruolo difficilmente ricopribile dall'altro, e nel quale le qualità e il talento di ognuno di essi è esaltata dal compagno in maniera vicendevole, come ad esempio i Kings di Adelman (organizzazione difficle da ottenere, in quanto necessita del posto giusto e del momento giusto) oppure da 2) un sistema che sfrutti le capacità di una "scheggia impazzita", ossia un giocatore di talento tecnico e atletico visibilmente superiore agli altri, e che sappia uscire dallo schema o dagli schemi sucitati (come ad esempio i Bulls di Jordan).

In qual modo si inseriscono le due squadre che hai citato tu? Prendiamo per prima cosa i Mavericks dell'anno scorso. A mio modo di vedere, hanno preso un pò d'ispirazione dal sistema dei bulls degli anni '90; un sistema nel quale il gioco non era espresso a partire da un costruttore di gioco singolo, ossia un playmaker puro, ma dal backcourt nella sua interezza (Harris-Terry vs Harper-Jordan e quando era in campo anche Kukoc), e nella concezione della panchina, lunghissima e fortissima quasi come un secondo quintetto, come quella di Chicago. La mancanza però di un'ossatura ben definita fra due o tre giocatori, non supportata da un sistema altrettanto rigido, ha però fatto in modo che mancasse un salvagente nei momenti di diffcoltà, tanto è vero che la nave è calata a picco alla prima difficoltà. Ergo i Mavericks dell'anno scorso sono stati un'ottima squadra, con discrete individualità, ma certamente non un ottimo gruppo.
I Jazz di Stockton e Malone: probabilmente uno dei migliori assi play-pivot della storia (inferiore forse solo a Johnson e Jabbar). All'interno di questo, un buon supporting cast come Hornacek, Russell e Ostertag (o Carr se preferite: prendo ad esempio i Jazz del 1997/98). La grandezza del sistema di Sloan era quella di riuscire, all'interno di una maglia rigida e ben organizzata che riusciva a tirare il massimo da ogni suo elemento del quintetto (come gli altri tre che ho detto) e di lasciare contemporaneamente carta bianca all’estro di John (il quale, sia chiaro, come playmaker era assolutamente disciplinatissimo, e quindi era l’ideale complemento di un sistema che viveva di regole abbastanza fisse). Quella squadra sarebbe potuta esser ricordata in ben altro modo, se non avesse incontrato nella sua strada i Bulls del già citato Jordan, i quali erano obiettivamente molto più forti. Dire comunque che quei Jazz erano una delle squadre migliori di tutti i tempi, o addirittura la migliore, mi pare un errore grossolano, indipendentemente dal numero di anelli al dito.

Ciombe wrote:quei Jazz delle due finale perse contro Jordan (non i Bulls, Jordan  ) se non sono la squadra più forte di tutti i tempi a non vincere un titolo sicuramente sono la squadra che non ha mai vinto niente nel lasso di tempo di 10/15 anni (ovvero da quando si è formata la coppia Stock to Malone), ma che ha espresso uno dei migliori giochi offensivi e difensivi che io ricordi!!!