Prima della NASL nel 1967 c'erano il
Toronto City nella USA e i
Toronto Falcons nella NPSL. Il City si fonde nel nel 1968 con i Falcons. Squadre entrambe dagli scarsi successi di risultati e pubblico, infatti i Falcons chiudono subito. Nel 1971, nacono i Toronto Metros che nel 1975 arruolano anche il talentuoso
Bob Vieri, papà di Bobo.
Nel 1978, a seguito di difficoltà economiche, si fondono con il
Toronto Croatia della NSL e, in violazione delle norme NASL che vietavano i nomi "etnici" (e suscitando l'ira di un
Giorgio Chinaglia al top della popolarità e molto influente nella lega), danno vita ai Toronto Metros-Croatia.
I
Toronto Blizzard nascono nel 1979 sulle ceneri dei Toronto Metros-Croatia, i quali vinsero anche un Super Bowl nel 1976 con un vecchio
Eusebio in campo, la cui franchigia in crisi economica fu acquistata dal Global Television Network. A seguito di questo il Toronto Croatia tornò fra i dilettanti della NSL.
Qualcosa di simile è accaduto quest'anno: nasce il
Toronto FC e i Toronto
Lynx della USL decidono di scendere tra i dilettanti della PDL.
Presidente dei Blizzard divenne quel
Clive Toye, giornalista inglese, che aveva salvato la NASL con
Phil Woosnam negli anni precedenti, ed era poi stato dirigente dei Cosmos. Fu lui a portare
Pelé a NY.
A fine 1981, con i Blizzard messi male, Toye assunse come allenatore
Bob Houghton, un inglese che aveva portato gli svedesi del Malmoe FC a giocarsi la finale di Coppa dei Campioni 1979 contro il Nottingham Forest.
Con lui Blizzard arrivarono alla finale del NASL Super Bowl 1983 conto i Tulsa Roughnecks, perdendola però 0-2. La finale si svolse al Vancouver's BC Place Stadium davanti a 58,452 spettatori. Riuscirono poi a raggiungere il Soccer Bowl l'anno successivo, l'ultimo della NASL, il 1984, perdendo però contro i Chicago Sting due partite nella serie da tre prevista dalla formula di quell'anno.
Tra i migliori giocatori visti con la maglia dei Blizzard ricordiamo appunto
Roberto Bettega, ma anche un altro juventino,
Francesco Morini. Direi poi l'ex terzino della Lazio Campione d'Italia 1974,
Luigi Martini (1981), poi pilota Alitalia e deputato di AN; il nordirlandese ex Man Utd
Jimmy Nicholl; nel 1983 l'olandese
Arno Steffenhagen, ex Ajax e Amburgo; i sudafricani
Jomo Sono (cercato anche dalla Juve) e
Ace Ntsoelengoe morto pochi mesi fa; due dei canadesi migliori della storia, l'ex Cosmos
Bruce Wilson e
Sam Lenarduzzi, oggi a capo dei Vancouver Whitecaps della USL. Da non dimenticare
Giampaolo Boniperti (figlio di) nel 1981
Per quanto riguarda i nomi delle vecchie franchigie, c'è e c'è stata molta discussione nella MLS e tra i tifosi sull'utilizzo. La decisione è stata quella di una certa discontinuità, anche perché i detentori dei diritti a volte vogliono cifre enormi. Ad es. peppe Pinton, ex agente di Chinaglia e proprietario del marchio Cosmos, ha chiesto ben $2 milioni per cederlo! E pensa che in una reunion dei Cosmos in occasione di un match dei MetroStars nel 2002, Pinton vietò l'uso del marchio e i vecchi giocatori dovettero indossare maglie verdi con marchio NASL!
La MLS peraltro sta puntando molto ad europeizzare i nomi delle squadre (vedi FC Dallas, Real Salt Lake, Toronto FC, Chivas USA). per fortuna tra MLS e USL resistono (o quasi) alcuni "ricordi": San Jose Earthquakes (di ritorno nel 2008), Vancouver Whitecaps (USL), Portland Timbers.
Curiosità: alcuni anni fa si giocò un match MLS tra Chicago Fire e Tampa Bay Mutiny (oggi scomparsi). Le squadre scesero in campo con le maglie rispettivamente di
Chicago Sting e
Tampa Bay Rowdies, vecchie franchigie NASL.