Re: Idoli

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therussianrocket
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Idoli

Post by therussianrocket »

Claude Lemieux: Claude Lemieux era uno dei giocatori di hockey in assoluto più bastardi. Aveva la cattiva abitudine di andare a tirare il disco nella porta della squadra avversaria nel riscaldamento pre-gara. Questa sua provocazione generò una delle più classiche "brawl" nella storia dell'hockey appena prima dell'inizio di gara 6 delle finali tra i Montreal Canadiens (squadra nella quale militava) e i Philadelphia Flyers nel 1987, istigata con la collaborazione del difensore dei Flyers Ed Hospodar. Giocatore di ottime doti offensive, era anche solito andare a celebrare un gol di fronte alla panchina avversaria, mentre una delle sue più famose "marachelle" (eufemismo) fu quella di fracassare contro la balaustra (cit. bure) la faccia di Kris Draper nel corso dei playoff 95-96. Era molto abile a fingere e a sferrare colpi gratuiti agli avversari quando questi erano girati di spalle. Si teneva alla larga dai giocatori di un certa stazza e combatteva solo con quelli che sapeva di poter battere, in caso di imprevisti rimediava con la mossa della tartaruga per evitare di buscarle, quella che consiste nello sdraiarsi sul ghiaccio ed accovacciarsi su se stesso utilizzando mani e gambe per proteggersi. Fu uno dei primi ad usare la visiera, sempre a scopo protettivo. Da ultimo (ma ne ha fatte di cotte e di crude), va ricordato che dopo che firmò con Phoenix, in un anno in cui non fecero la post-season (2000-01), si rifiutò di presentarsi al match di fine stagione contro Anaheim. Perchè? Perchè fino a che Phoenix non raggiungeva lo post-season sarebbe stato inutile giocare. E così se ne andò a giocare a golf...

Martin Brodeur: Brodeur si sposò nel 1995 con la moglie Melanie, dalla quale ebbe un figlio, una figlia e due gemelli maschi, per un totale di quattro figli. Nel corso della stagione faceva tappa alla residenza di famiglia con continui viaggi New Jersey- St. Liboire (Canada). Melanie Brodeur ottenne la pronuncia di divorzio accusando il marito di aver commesso adulterio "in numerose occasioni e in vari luoghi" e aggiunse che l'adulterio fu "duraturo e continuo per un periodo compreso tra l'inizio del 2002 e la data odierna" (primavera 2003). Melanie aggiunse, inoltre, che il marito aveva commesso adulterio con la sorella.

Mike Danton: L'ex ala dei Blues fu condannata nel 2004, in pieno lockout, a 7 anni e mezzo di reclusione per aver assunto un sicario nel tentativo di uccidere il suo agente e mentore, David Frost. Il caso fu uno dei più bizzarri mai visti e pieno di misteri mai svelati. Mike aveva pessimi rapporti con la famiglia di origine, tanto che cambiò il suo cognome da Jefferson in Danton e passava la maggior parte del suo tempo con il suo agente, con il quale aveva un rapporto peculiare, se paragonato alle normali relazioni che intercorrono tra un atleta e il suo agente. Danton ammise in giudizio, con il continuo emergere di dettagli significanti, di aver macchinato l'uccisione di Frost, ma quest'ultimo, nonostante avesse fermamente tenuto un comportamento contrario per tutto il procedimento in corso, affermò, ad evidente scopo protettivo, che Danton non tentò mai di ucciderlo.
Ulteriori stranezze riferite a tale caso, venute a galla nella ricerca del movente, sono alcune voci secondo le quali Danton avrebbe rivelato ad alcuni suoi amici di voler uccidere Frost poichè lo stesso Frost avrebbe voluto farlo fuori a causa di alcuni debiti di gioco. Altre voci, meno accreditate, sostengono che Danton e Frost fossero amanti. A finire in carcere fu anche la complice di Danton, Katie Wolfmeyer, alla quale l'ex Blues chiese di assoldare un killer professionista e di offrirgli 10.000 dollari. Lei ebbe la brillante idea di chiamare un suo conoscente, il poliziotto 19enne Justin Jones. Dio solo sa perchè mai avrebbe dovuto chiedere di uccidere ad una persona che sapeva impiegata come agente di polizia.
Last edited by therussianrocket on 03/11/2006, 18:54, edited 1 time in total.
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Post by jovocop »

Il prossimo dovra' essere Theoren "Lapo" Fleury. :figo:
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Evgeni Nabakov
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Post by Evgeni Nabakov »

:notworthy: :notworthy: :notworthy:
oh what a hit!
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Post by bure »

C'è chi lo chiama gossip, c'è chi lo chiama, come bure, gusto del trash. Ed è proprio a lui che è dedicato il sottotitolo di questo topic. :truzzo:
Ringrazio x la dedica e il riconoscimento dei diritti d'autore, ma ci tengo a precisare ke il gusto del trash così facilmente riconoscibile nel russo a me non appartiene affatto. Indi x cui sarà difficile x me fornire in questo topic un contributo costruttivo..

Claude Lemieux: Claude Lemieux era uno dei giocatori di hockey in assoluto più bastardi. Aveva la cattiva abitudine di andare a tirare il disco nella porta della squadra avversaria nel riscaldamento pre-gara. Questa sua provocazione generò una delle più classiche "brawl" nella storia dell'hockey appena prima dell'inizio di gara 6 delle finali tra i Montreal Canadiens (squadra nella quale militava) e i Philadelphia Flyers nel 1987, istigata con la collaborazione del difensore dei Flyers Ed Hospodar. Giocatore di ottime doti offensive, era anche solito andare a celebrare un gol di fronte alla panchina avversaria, mentre una delle sue più famose "marachelle" (eufemismo) fu quella di calpestare con il pattino la faccia di Kris Draper nel corso dei playoff 95-96.
Cominciamo quindi dal distruttivo!
Non so bene se un thread sul trash implichi automaticamente la licenza poetica di invenzione x il suo autore al fine di accrescerne il fascino..
ma nel dubbio mi permetto di far notare come il buon Claude nn fosse certo così incosciente da calpestare col pattino (e quindi la lama!) la faccia dell'avversario.. si limitò a fraccassarla contro la balaustra con una carica da dietro che lasciava la vaga sensazione della premeditazione. Come aggravante x il clima del resto di quella memorabile serie con Detroit, la parte di balaustra prescelta da Claude era quella bassa proprio in corrispondenza della panchina dei Red Wings...i compagni di Draper ebbero quindi una visione e una acustica privilegiate dell'impatto.......

Sarebbe cmq ingiusto nn ricordare l'altra caratteristica x cui il Lemieux dei poveri era famoso.. le sue performance (nn solo le sue 'esuberanze') durante la post season: Claude Lemieux era un autentico animale da playoff.
Non sapremo mai quanto ciò dipendesse da un improvviso cambio di 'dieta' e quanto dalle dimensioni dei suoi attributi, ma era un giocatore capace di segnare di + nei soli playoff ke in tutta la regular season. E se pensate che sia un'esagerazione tanto x rendere l'idea, date un'occhiata alle sue statistiche nelle stagioni 85/85 (d'esordio!), 94/95 e 96/97.
http://www.hockeydb.com/ihdb/stats/pdisplay.php3?pid=3102
Last edited by bure on 03/11/2006, 2:12, edited 1 time in total.
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Post by therussianrocket »

si hai perfettamente ragione bure, sia per la questione del pattino (l'ho aggiunto al verb calpestare istintivamente senza accorgermene, anche se so bene che il pattino non c'entra, ci mancherebbe), sia per quanto riguarda le sue cifre nei PO (anche se qui si ritorno al lato prettamente sportivo :D ), per le quali di certo di non si merita lo pseudonimo di "Lemieux dei poveri" :fischia:
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Post by Perantibus »

Ottimo post, tanto più che si tratta di nomi di giocatori della squadra di Hattrick del russo, che pertanto si è dovuto inventare di sana pianta le storie.
Last edited by Perantibus on 03/11/2006, 2:28, edited 1 time in total.
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Post by bure »

per le quali di certo di non si merita lo pseudonimo di "Lemieux dei poveri" :fischia:
[align=right][snapback]725920[/snapback][/align]
beh, considerando il suo omonimo l'appellativo 'dei poveri' è praticamente inevitabile.. :fischia:
Last edited by bure on 03/11/2006, 2:31, edited 1 time in total.
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Post by azazel »

Hey, ma tu questi li chiami idoli?

ps. leggere un topic simile da uno che è stato il fautore della regola "1 vaffanculo ogni 3 paroloni" è alquanto singolare.
Join the third.
This is unbelievably believable.
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Post by therussianrocket »

Non c'è bisogno di dire che provo a fare del mio meglio, eventuali errori vanno certamente notificati ma senza fare troppo i tamarri, mi raccomando.

[align=right][snapback]725890[/snapback][/align]

certo che con questa frase credevo di essermi liberato di piantagrane come bure e compagnia :truzzo: Forse non è abbastanza.
Se ho scritto questa che considero una doverosa premessa, l'ho fatto per evitare risposte contenenti domande del tipo "Hey, ma tu questi li chiami idoli?", anche se so che me le farete lo stesso.
E con questa di piantagrane come aza e pera :fischia:
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Post by koufax75 »

Claude Lemieux! Come dimenticare un giocatore del genere!

Giocatore di ottime doti offensive, era anche solito andare a celebrare un gol di fronte alla panchina avversaria

Claude Lemieux faceva ben di peggio. Provocava i suoi avversari, li obbligava a commettere una penalità. Poi, il buon Claude faceva gol in power play e si dirigeva verso la panca puniti per salutare SORRIDENDO il povero punito!

Sarebbe cmq ingiusto nn ricordare l'altra caratteristica x cui il Lemieux dei poveri era famoso.. le sue performance (nn solo le sue 'esuberanze') durante la post season: Claude Lemieux era un autentico animale da playoff.

Con 19 Game Winning Goals nei playoff, Lemieux è il secondo di tutta la storia NHL! Solo Gretzky gli è davanti!!
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Max Giordan: adesso che ci penso: ma una foto normale tuo fratello ce l'ha? o sulla patente ha la foto sul cesso?
Dazed: Guarda che è Koufax!
Svizzero86

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Post by Svizzero86 »

Evito di dire, che la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il post iniziale, è stato di scrivere la battuta originalissima nonché divertentissima "Hey, ma tu questi li chiami idoli?". Comunque, non si parlasse di giocatori di (old) hockey, penserei che il Russo si è inventato tutto di sana pianta, ma trattandosi di hockeyeurs, cioè una categoria di persone abbastanza "stravagante" e con problemi di integrazione sociale, le storie potrebbero anche essere credibili (anche se il dubbio permane).
Giustamente è stato citato Theoren Fleury (le sue statistiche nel campionato inglese sono abbastanza significative). Lui, poi, era letteralmente un nano per le dimensioni normali dei giocatori di hockey, ma non aveva paura dello scontro fisico con nessuno.
Tra l'altro Claude Lemieux ha giocato anche in Svizzera (a dire il vero non si sono viste molto risse, ma c'era un altro canadese che durante i playoff lo provocava in continuazione).

P.S.: Qualcuno mi spiega come funziona la regola dei "tre vaffanculo e una parolona"?
Last edited by Svizzero86 on 03/11/2006, 3:25, edited 1 time in total.
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Post by kachlex »

Annetto qualche documentazione visiva! :idea:

Claude Lemieux

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se non vi garba...le tolgo! :gazza:
[align=center]ImageImage Honolulu Lilied Piranhas - 2012 Stanleit Cup Champions Image[/align]
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Post by Svizzero86 »

Annetto qualche documentazione visiva!  :idea:

Claude Lemieux

[align=right][snapback]725946[/snapback][/align]


La prima è stupenda. :gogogo:
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Post by therussianrocket »

Evito di dire, che la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il post iniziale, è stato di scrivere la battuta originalissima nonché divertentissima "Hey, ma tu questi li chiami idoli?".
In effetti sarebbe stato alquanto banale e prevedibile da parte tua.

P.S.: Qualcuno mi spiega come funziona la regola dei "tre vaffanculo e una parolona"?
[align=right][snapback]725941[/snapback][/align]
No, è il contrario, al terzo parolone aulico scatta il vaffanculo :D

In ogni caso, come dice Koufax, Lemieux era tutto questo. Ora non mi sono soffermato troppo su alcuni aspetti, ma ad esempio il nascondersi dietro alla visiera per un giocatore delle sue caratteristiche in un epoca in cui molti ne erano sprovvisti (forse alcuni erano addirittura privi di casco protettivo?) era un gesto considerato da vero e proprio codardo. I suoi atteggiamenti se magari erano appoggiati dal pubblico amico, non sempre lo erano dai compagni, nei confronti dei quali in più occasione perse il rispetto. Certo mi sembra il prototipo di giocatore al quale applicare "il fine giustifica i mezzi", nel senso che il suo lavoro in un modo o nell'altro, sebbene sporco, lo faceva e raramente veniva fisicamente sovrastato da un qualche avversario.
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Post by bure »

Ora non mi sono soffermato troppo su alcuni aspetti, ma ad esempio il nascondersi dietro alla visiera per un giocatore delle sue caratteristiche in un epoca in cui molti ne erano sprovvisti (forse alcuni erano addirittura privi di casco protettivo?)
MacTavish di sicuro. Non ha mai indossato il casco e godeva di un'esenzione anche dopo che la NHL ne aveva reso l'uso obbligatorio.. se nn erro in quanto ultimo giocatore in attività (a nn usarlo) ad aver cominciato a giocare prima dell'introduzione dell'obbligatorietà.

Cmq sulla questione visiera direi che Claude fa un figurone..l'accusa di codardia x quel motivo nn depone certo a favore del cervello di coloro che la muovevano.. :fischia:
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