Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

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T-Time
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by T-Time »

Grande serata, grandi emozioni, che vittoria ! Yankee go home :naughty:

Poulter è IMBATTIBILE, uomo copertina della Ryder e prossimo Primo Ministro :notworthy:
Rose e Kaymer eroi di giornata, cosa ha fatto Justin contro un super Mickelson non lo sa neanche lui
Sulla resurrezione di Westwood e la super giornata di Lawrie non ci avrebbe scommesso nessuno, Donald invece ha giocato come sa e spazzato via Bubba.
Quanto ho goduto per Furyk, che esulta come un fesso alla 16 quando la palla non è ancora entrata e poi perde miseramente.
Francesco non ci avrà fatto sognare, però è stato bravo a tenere in bilico il match, avesse perso di brutto alla 12 gli Usa con un punto in più in saccoccia avrebbero giocato con più tranquillità e forse gli ultimi match sarebbero finiti diversamente...
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matt2354
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by matt2354 »

T-Time wrote:Grande serata, grandi emozioni, che vittoria ! Yankee go home :naughty:

Poulter è IMBATTIBILE, uomo copertina della Ryder e prossimo Primo Ministro :notworthy:
Rose e Kaymer eroi di giornata, cosa ha fatto Justin contro un super Mickelson non lo sa neanche lui
Sulla resurrezione di Westwood e la super giornata di Lawrie non ci avrebbe scommesso nessuno, Donald invece ha giocato come sa e spazzato via Bubba.
Quanto ho goduto per Furyk, che esulta come un fesso alla 16 quando la palla non è ancora entrata e poi perde miseramente.
Francesco non ci avrà fatto sognare, però è stato bravo a tenere in bilico il match, avesse perso di brutto alla 12 gli Usa con un punto in più in saccoccia avrebbero giocato con più tranquillità e forse gli ultimi match sarebbero finiti diversamente...

:notworthy: :notworthy: :notworthy:

Terza giornata di Ryder assolutamente indimenticabile!

Statua per un carichissimo Poulter :metal: :forza: :stralol:

Mcilroy che arriva 10 minuti prima della partenza e vince, Rose che gira nel finale la partita con due putt miracolosi :shocking:, Kaymer freddissimo nel finale...
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Teo
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by Teo »

Mai avuta così tanta adrenalina per uno sport "minore" come ieri sera. Ho addirittura lasciato perdere l'NFL per quasi tutto il tempo.

Incredibile quello che è successo, davvero pazzesco, quando Molinari ha sbagliato quel putt alla 16 che ha consegnato il pari a Woods, credevo fosse finita, e invece Stricker e poi Kaymer hanno regalato la Ryder all'Europa.

Ian Poulter is the Man. Solo tanti inchini

Vittoria per Seve, c'erano tante lacrime, Olazabal ad un certo punto era al limite del malore.

Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato anche Marione Camicia..
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margheritoni10
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by margheritoni10 »

T-Time wrote: Francesco non ci avrà fatto sognare, però è stato bravo a tenere in bilico il match, avesse perso di brutto alla 12 gli Usa con un punto in più in saccoccia avrebbero giocato con più tranquillità e forse gli ultimi match sarebbero finiti diversamente...
Mhà... diciamo che chicco deve parecchio a kaymer (facciamo a Stricker) perchè, sul green della 17 quando ha guardato il leaderbord, sapeva che il suo mezzo punto era FONDAMENTALE per tenere la coppa. E invece ha perso la buca con Tiger che ha chiuso in par.
Se poi andiamo ad analizzare la sua carta vediamo che alla fine, al netto che nel mach play il punteggio va tarato, ha girato in 73
http://www.rydercup.com/europe/scoring/ ... orefresh=1
Ed è stato in partita non tanto per meriti suoi ma perchè tiger alla fine ha giocato 3 spanne sotto il suo livello.
Ora, lunghi da me buttagli la croce addosso ma alla fine, anche questa rayder, conferma l'impressione che sia un grandissimo giocatore a cui mancano tre cose per fare 31:
- un put sopra media (perchè in rayder devi tirare fuori qualche put che non c'entra nulla, fuori script, fuori distanza per fare la differenza)
- un po di creatività e tocco intorno al green.
- il carattere per mettere "il colpo" quando serve, chiudere lo spazio quando serve, mettere pressione quando serve. Insomma... saper giocare in vero match play.

Rimane un grandissimo giocatore che si sta costruendo una carriera con i controcazzi, molto regolare, solido, preciso, affidabile, con dei ferri meravigliosi ma per spostare a questi livelli (o nei majors dove infatti naviga spesso nelle retrovie) ha bisogno di trovare qualcosa in più, che non c'è nella sacca. Insomma, è un pò l'antitesi di Polts e si sta evolvendo in un piccolo Westwood (ma magari ripetesse anche solo la metà della sua carriera!).

Per dire: in ottica Rayder del futuro uno che invece credo abbia queste doti è Matteo (che sembra invece un piccolo Justin Rose... arimagari!)
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orevacam
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by orevacam »

beh c'è anche da dire che giocare contro Tiger l'ultimo match e quello decisivo non è la stessa identica cosa di giocare con 6/7 match ancora in campo

anche se ieri ha "deluso" un po' anche me, perchè all'inizio delle seconde nove ha dato troppe chance a Tiger, rimettendolo in corsa

certo il Match Play non è la sua formula preferita.

Però insomma, c'erano dei fenomeni in campo, gli europei hanno giocato dei singoli da far paura, abbiamo imbucato non so quanti approcci, ovvio che paragonato a queste prestazioni un giro "normale" come quello di chicco sembra una ciofeca
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by A-Rod »

Arrivo tardi a collegarmi e avete già detto tutto. Però, posso dire solo WOW.
Che emozioni, seguo il golf dal 2000 (grazie alle telecronache del grande Mario), questa è la più grande emozione che abbia vissuto in sei Ryder e non so quanti altri tornei seguiti. Saltare in piedi dal divano nella notte per gente che tira mazzate alle palline. Spettacolo, ero uno degli inguaribili ottimisti, poco a poco la rimonta si è concretizzata. La Ryder è speciale, c'è poco da fare, è l'essenza del golf. Momenti epici, altelene di emozioni, si parte prima con speranza, poi si capisce che è possibile, poi tutto è appeso a un filo, poi ci credi di nuovo, tutto appeso a due match A/S, poi Kaymer va avanti di una, poi a Kaymer bastano due putt e va lungo, poi Stricker imbuca, poi imbuca anche Kaymer. WOW. Incredibile.
Poulter MVP, animale da Ryder, delitto non farlo giocare 5 match. Qualche altro errore di Olazabal già sottolineato.
Love lascia fuori sabato pomeriggio Bradley e Mickelson che giocavano in braccio alla madonna. Lo rifarebbe? Non penso.
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by Ange86 »

margheritoni10 wrote:
Mhà... diciamo che chicco deve parecchio a kaymer (facciamo a Stricker) perchè, sul green della 17 quando ha guardato il leaderbord, sapeva che il suo mezzo punto era FONDAMENTALE per tenere la coppa. E invece ha perso la buca con Tiger che ha chiuso in par.
Se poi andiamo ad analizzare la sua carta vediamo che alla fine, al netto che nel mach play il punteggio va tarato, ha girato in 73
http://www.rydercup.com/europe/scoring/ ... orefresh=1
Ed è stato in partita non tanto per meriti suoi ma perchè tiger alla fine ha giocato 3 spanne sotto il suo livello.
Ora, lunghi da me buttagli la croce addosso ma alla fine, anche questa rayder, conferma l'impressione che sia un grandissimo giocatore a cui mancano tre cose per fare 31:
- un put sopra media (perchè in rayder devi tirare fuori qualche put che non c'entra nulla, fuori script, fuori distanza per fare la differenza)
- un po di creatività e tocco intorno al green.
- il carattere per mettere "il colpo" quando serve, chiudere lo spazio quando serve, mettere pressione quando serve. Insomma... saper giocare in vero match play.

Rimane un grandissimo giocatore che si sta costruendo una carriera con i controcazzi, molto regolare, solido, preciso, affidabile, con dei ferri meravigliosi ma per spostare a questi livelli (o nei majors dove infatti naviga spesso nelle retrovie) ha bisogno di trovare qualcosa in più, che non c'è nella sacca. Insomma, è un pò l'antitesi di Polts e si sta evolvendo in un piccolo Westwood (ma magari ripetesse anche solo la metà della sua carriera!).

Per dire: in ottica Rayder del futuro uno che invece credo abbia queste doti è Matteo (che sembra invece un piccolo Justin Rose... arimagari!)
Non è che il match Kaymer-Stricker sia stato molto meglio.
Per Francesco secondo me è il momento giusto per provare la strada americana. Anche solo per capire se quelle super statistiche che si ritrova sul putt (1° in strokes gained,<5',5'-10',>25') sono solo frutto dei pochi tornei giocati sul PGA Tour o se sono semplicemente la prova che il suo putt non è cosi poi lontano da quelli dei giocatori top.
Su Matteo aspettiamo veramente i 21 anni e questa fine della crescita per capire se davvero si allungherà perchè puoi avere tutta la garra di questo mondo ma se rendi 50 metri ai migliori sul drive in match-play fai poca strada. E di Donald ce ne uno che regge il confronto con questi bombardieri.
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Re: Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by orevacam »

e poi Donald è almeno 20 metri più lungo di Matteo, quest'anno sarà l'anno della verità per Manassero
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by Luca10 »

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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by T-Time »

Ange86 wrote: Su Matteo aspettiamo veramente i 21 anni e questa fine della crescita per capire se davvero si allungherà perchè puoi avere tutta la garra di questo mondo ma se rendi 50 metri ai migliori sul drive in match-play fai poca strada. E di Donald ce ne uno che regge il confronto con questi bombardieri.
Beh anche Zack Johnson, Furyk, Poulter, McDowell, ecc.. sono piuttosto corti eppure qualcosa hanno vinto.

Matteo più che il fisico deve cambiare swing, bisogna vedere se vuole arrischiare il salto nel buio lasciando il vecchio swing che tante gioie gli ha dato.
Il fatto della crescita penso sia un alibi, la verità è che non sviluppa abbastanza potenza, tirarla lunga è una dote naturale che si vede chiaramente già a 15 anni e non dipende affatto dalla palestra o dalla maggiore età.
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by orevacam »

si, verissimo. Però Matteo la tira ancora più corta di quelli da te citati

detto ciò, sta provando a cambiare swing a quanto ho sentito da lui stesso su sky

per me l'anno prossimo sarà l'anno della verità
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by Gerry Donato »

Grappasonni da qualche tempo espone la teoria che il problema di Matteo non sia l'essere corto ma la qualità dei secondi colpi, quelli oltre i 180 metri.

Non capisco come possa non essere una situazione di causa ed effetto, ovvero Matteo tira male quei colpi perché resta troppo corto col drive. So easy, no?

Addirittura rispetto al 2011 quest'anno tira 7 metri più corto. Nella classifica della distanza sul tour europeo è 219° su 231, praticamente dietro di lui ci sono solo i cinquantenni di un altro golf in attesa di prima occupazione o adatti solo al senior tour, come Monty, lo stesso Olazabal, Campbell, Price, oppure improponibili orientali nani ed obesi.

Mi pare chiaro che tirando così corto o sei Molinari (che è comunque di poco più lungo e del 4% migliore per fairway presi, ma ha un mostruoso 79% di greens in regulation) oppure finisci oltre la 130° posizione per green presi, col 12% in meno di Francesco.

Le strade sono due: o diventa come Francesco o trova il modo di guadagnare 15-20 metri. In qualsiasi caso, abbiamo un grosso problema e sono preoccupato. Ma fiducia.
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by margheritoni10 »

Ange86 wrote: Per Francesco secondo me è il momento giusto per provare la strada americana. Anche solo per capire se quelle super statistiche che si ritrova sul putt (1° in strokes gained,<5',5'-10',>25') sono solo frutto dei pochi tornei giocati sul PGA Tour o se sono semplicemente la prova che il suo putt non è cosi poi lontano da quelli dei giocatori top.
Su Matteo aspettiamo veramente i 21 anni e questa fine della crescita per capire se davvero si allungherà perchè puoi avere tutta la garra di questo mondo ma se rendi 50 metri ai migliori sul drive in match-play fai poca strada. E di Donald ce ne uno che regge il confronto con questi bombardieri.
vista anch'io quella statistica e sinceramente sono rimasto sorpreso. Sarà che quando gioca sul PGA non lo inquadrano mancano se caga sul green ma sinceramente tendo a credere siano drogate dal basso numero di tornei giocati.
Vero il discorso sul drive di Manassero ma proprio durante l'open d'Italia sia Binaghi che il suo preparatore atletico parlavano di un "lavori in corso" sull'elasticità più che sulla forza. Sul discorso Donald proprio in questi giorni di Rayder notavo una volta di più come sopperisca, in parte, alla mancanza di distanza con il rotolo... Con quello swing talmente armonico riesce a far rotolare la biglia tantissimo.
Sul discorso "approccio" e maggiore adattabilità di Matteo al macth play facevo invece riferimento alla grinta che sembra tirar fuori quando è in contention ed ai risultati ottenuti nelle uniche due apparizioni all'accenture: nel 2011 è arrivato fino ai quarti prima di perdere appunto da Donald (quel donald) dopo (vado a memoria) aver battuto stricker. Quest'anno fuori al secondo turno da un Laird in stato di grazia che credo abbia marcato una roba come 6 birdie e un eagle in 15 buche. Con lo scalpo di Weeb Simpson al primo turno.

Per il discorso che fa Gerry sui ferri lunghi sempre all'open binaghi raccontava che in estate hanno cambiato lunghezza e angoli dei ferri per alzare il volo di palla e dare maggiore controllo. A fine torneo lui stesso era entusiasta di questo cambiamento.
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T-Time
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by T-Time »

Gerry Donato wrote:Grappasonni da qualche tempo espone la teoria che il problema di Matteo non sia l'essere corto ma la qualità dei secondi colpi, quelli oltre i 180 metri.

Non capisco come possa non essere una situazione di causa ed effetto, ovvero Matteo tira male quei colpi perché resta troppo corto col drive. So easy, no?

Addirittura rispetto al 2011 quest'anno tira 7 metri più corto. Nella classifica della distanza sul tour europeo è 219° su 231, praticamente dietro di lui ci sono solo i cinquantenni di un altro golf in attesa di prima occupazione o adatti solo al senior tour, come Monty, lo stesso Olazabal, Campbell, Price, oppure improponibili orientali nani ed obesi.

Mi pare chiaro che tirando così corto o sei Molinari (che è comunque di poco più lungo e del 4% migliore per fairway presi, ma ha un mostruoso 79% di greens in regulation) oppure finisci oltre la 130° posizione per green presi, col 12% in meno di Francesco.

Le strade sono due: o diventa come Francesco o trova il modo di guadagnare 15-20 metri. In qualsiasi caso, abbiamo un grosso problema e sono preoccupato. Ma fiducia.
No dai addirittura "grosso problema" no, avercene di Manassero. Sul tour europeo il suo gioco è altamente competitivo, negli States non ancora ma insomma non ne farei un dramma, dobbiamo sempre ricordarci che non più tardi di 6-7 anni fa quando un italiano passava un taglio si stappava lo champagne :laughing:

Ogni giocatore ha un suo swing e un modo di giocare, coi suoi pro e contro.
Per il caso Manassero analizzerei 3 giocatori:
-Poulter: swing bruttarello e scomposto, autodidatta passato pro giovanissimo per l'epoca, non lungo, volo di palla basso, poco efficace con legni e ferri lunghi, non sempre eccezionale nel mid range, un fenomeno assoluto intorno ai green. I suoi difetti gli hanno impedito di entrare nel gotha del golf mondiale, ma comunque vanta una carriera di tutto rispetto con la ciliegina dell'aurea di imbattibilità nel match play
-Furyk: swing orrido, giocatore non lungo, ma un mostro dai 100m in giù; non ha mai pensato di cambiare swing e i risultati gli hanno dato ampiamente ragione
-Kaymer: passa in pochi anni dal challenge tour ad essere numero 1 al mondo, poi prova a cambiare swing per adattarlo al Masters ed entra in crisi mistica.

Col senno di poi direi che Furyk ha fatto bene a tenersi il suo swing orrido, Poulter invece doveva ripulire il suo movimento.
Il problema è che il golf ogni giorno diventa più competitivo, fai prestissimo a passare dai riflettori dei primi 50 al mondo all'anonimato del numero 200 (vedere Lawrie, Garcia, ecc..).
Cambiare modo di giocare è una scelta dalle conseguenze sempre ignote, soprattutto mentali. Se non ottieni risultati e perdi fiducia in te stesso poi sono guai, ma guai seri. E' una valutazione tremendamente difficile.
Data la giovane età e il già pingue conto in banca io comunque mi sentirei di consigliare a Matteo di provare a rivoluzionarsi, per capire quale giocatore può diventare. Non sarà mai e poi mai un bombardiere, ma i margini per ottimizzare lo swing e alzare la traiettoria della sua palla ci sono. Non dovesse funzionare, ha tutta la vita davanti per evolversi in un piccolo Luke Donald, rispetto a Francesco infatti Matteo sui green mi è parso da subito altra merce.
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Re: Pga Tour - Il Tour Americano Di Golf

Post by Gerry Donato »

Sulle stats di Molinari sul PGA c'è un dato che controbilancia quello del putt: invece di avere il 79% di GIR (dato sull'ET) negli States crolla al 63%.

Banalizzando, prendere così spesso il green vuol dire d'altro lato puttare più spesso e da più lontano, infatti quando si rinfaccia a Molinari l'elevato numero medio di putt a giro andrebbe considerato che si tratta di un dato molto relativo e fallace, condizionato dal GIR.
T-Time wrote: No dai addirittura "grosso problema" no, avercene di Manassero. Sul tour europeo il suo gioco è altamente competitivo, negli States non ancora ma insomma non ne farei un dramma, dobbiamo sempre ricordarci che non più tardi di 6-7 anni fa quando un italiano passava un taglio si stappava lo champagne :laughing:
Figurati, si parla in funzione della sua essenza da predestinato che potrebbe incontrare quel "grosso problema" per certi (elevati) traguardi, non certo come valore assoluto. :thumbup:

Anche perché poi la statistica più veritiera che meglio descrive il ranking ed i risultati ottenuti è quella dei Greens in Regulation, e se sei 138° come Matteo fai fatica in generale anche se come lui sei un fenomeno nel salvataggi e nel gioco corto.

Quanto agli altri italiani, si parla molto di tanti ragazzi e giocatori in arrivo sul tour maggiore, con obiettivo dichiarato di arrivare a 12 entro pochi anni, ma io non intravedo tutto questo ottimismo (quest'anno sono sprofondato a tal punto nel tunnel da arrivare anche a cliccare F5 per aggiornare le classifiche provvisorie dell'Alps Tour e del primo stage della Qualifying School... segno preoccupante :dohut0: ).

Rischiamo di perdere persino Gagli, a dir poco ridimensionato dopo le imprese del 2011, oltre a Pavan e soprattutto Colombo che tra tutti si è dimostrato quello decisamente più indietro per giocare a certi livelli.

Ed oltre all'eroico Tadini che ha riconquistato di nuovo la carta piena tramite il Challenge ed a Quintarelli e Del Podio (comunque non fenomeni e nemmeno così giovanissimi) che hanno dato importanti segni di vita sull'Alps Tour, non è che si veda molto altro.
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