Come ogni anno nn mancano i colpi di scena, da Bargnani alla 1 assoluta a Marcus Williams alla 22, passando per Gay alla 8 e Saene alla 10.
15 scambi perpetrati nella notte del draft, scambi di scelte, di scelte future e di giocatori di secondo piano, mentre tra i mille rumors dell'ultima ora, nessun big ha cambiato casacca.
Un draft che forse passerà alla storia come uno dei più misteriosi, senza stelle dichiarate ma con tanti buoni giocatori e speriamo possibili all star, guidati dal Mago.
Ecco le mie personalissime impressioni ed analisi, giocatore per giocatore:
1 Toronto - Bargnani. La storia è stata scritta, e nn solo una pagina importante del basket italiano, ma di quello europeo e mondiale. La prima volta di una prima scelta assoluta europea, eseguita tra l'altro da un team ormai orientato verso il vecchio continente, a caccia di popolarità e credibilità. Colangelo sta rivoltando come un calzino la franchigia e le sue prime mosse hanno già riscosso successo.
Bargnani per ora è solo l'ultima, ma la più altisonante.
Previsioni: Il Mago va a completare la formosa battiera di ali dei canadesi che annovera tra gli altri la pietra angolare della franchigia Bosh, il buon Villanueva, il neo arrivo Humpries, probabilmente anche Grabajosa, senza tralasciare Graham che evolve il ala piccola. Colangelo ha voluto dare imprevidibilità al suo roster, mettendo a disposizione del coach, giocatori polivalenti. Probabilmente il Mago nn sarà starter dal primo minuto, forse mai nel primo anno, ma possono essere varati quintetti molto interessanti con 3 ali grandi in campo contemporaneamente (Mago, Villenueva a punire da fuori i raddoppi su Bosh).
2 Portland - Alridge. Primo scambio da parte degli attivissimi Blazers, che cambiano completamente il volto della squadra. Via Krhyapa e la 4 in direzione Bulls per il diritto di scegliere l'ex Longhorns. Fa strano come Portland abbia deciso di prendere un lungo, anzichè l'idolo locale Morrison, ma Portland poteva scegliere obbiettivametne in ogni ruolo, tanto è grande il bisogno di rifondare.
Previsioni: Alridge partirà dalla panca se nn viene tradato Randolph, giocando sia cambio della PF che del nuovo C LaFrentz. Probabile che a metà stagione venga catapultato in quintetto proprio per l'ex Celtics. Di fatto prende il posto di Ratliff, e garantisce futuribilità... ma può tornare utile nell'immediato.
3 Charlotte - Morrison. Scelta scontata, che segue il trend degli ultimi (o primi) draft dei Bobcats, ovvero affidarsi ai nomi più altisonanti che escono dal college basket. Prima Okafor, poi May e Felton e per finire Morrison. In fin dei conti il nucleo della squadra è questo e garantisce simpatie, talento e una buona dose di credibilità a livello tecnico prima e di marketing poi.
Previsioni: Morrison diventerà ovviamente e da subito la prima opzione offensiva di Charlotte. Resta da sciogliere in che ruolo, dato che in ala piccola evoluisce anche Wallace, leader della squadra fino ad ieri. Probabile un tandem di ali piccole alte ma ben assortite (attaccante Morrison, collante Fallace).
4 Bulls – Thomas. Si è mossa molto bene Chicago. Praticamente ha preso il giocatore che ha sempre voluto prendere in questo draft, portandosi a casa anche Krhyapa e di fatto pagando meno la propria pick a livello salariale.
Previsioni: la dirigenza si è mossa per coach Skiles fornendogli i giocatori che si incastrano alla perfezione nella sua filosofia di gioco. Thomas è un ¾ molto atletico, devastante saltatore, da sviluppare con calma, ma che da subito nel gioco dinamico, con 4 piccoli del sergente Skiles ci sguazza a meraviglia. Probabilmente lo vedremo tutto l’anno di rincorsa dal pino, e quasi sicuramente sempre da numero 4 più che da 3.
5 Atlanta – Shelden Williams. Finalmente una scelta “sensate” di Atlanta, che nn bada al talento, ma alla necessità. Era libero Gay, ala piccola, ed i cuori dei tifosi Hawks hanno vibrato, e nn poco.
Questa scelta porta alla chiara rinuncia di Harrington, tradabile a tempi brevi via sign & trade per una point guard o un bigmen intimidatore (Dalembert???).
Previsioni: quintetto base quasi per certo perché unico giocatore da post basso dotato di talento, chili, movimenti affidabili. Nn molto alto per giocare da C, nn molto rapido per giocare da PF, ma fisico notevole e tecnica per reggere il confronto a portare a casa un buon 15+8 dal primo anno NBA. Può essere determinante.
6 Portland – Roy. Si è arrivati al bomber di Washington muovendi per ben 2 volte. Cedendo il contratto scomodo di Ratliff e le bizze di Telfair per 2 bianconi che possono essere utili e sicuramente meno pretenziosi e la 6 scelta di Boston tramutata in Foye. E scambiando appunto il play ex Villanova per Roy, sicuro protagonista della prox stagione Blazers.
Previsioni: subito quintetto, tiri e responsabilità per uno dei giocatori più pronti e talentuosi di questo draft. Nono sorprendetevi di vederlo collinare da subito oltre i 15/18 punti di media… perché il talento offensivo è notevole.
7 Minnesota – Foye. Scelta che sa tanto di addio dichiarato a Banks, ricercato da mezza NBA quindi a costi elevati per quello che in realtà è, e una bocciatura per Jaric.
Nn basta sicuramente l’erede designato di Billups a trattenere Garnett, ma la sua scelta equivale a scacciare le voci di un riinnamoramento in Marbury, quindi a nn affondare
Previsioni: Partenza soft, alle spalle di Jaric o chi per lui, per poi dargli la squadra in mano nella seconda metà di stagione. Il talento per fare bene ce l’ha, i numeri pure, può diventare un fattore in tempi brevi se con spazio.
8 Houston – Gay. Scelta doverosa per il talento e le qualità di Gay anche se forse era più indicato scegliere un play o una SG tiratrice.
Fatto sta che Houston può portarsi a casa un futuro All star a prezzo modico dopotutto.
Previsioni: ha davanti McGrady, che cmq può giocare da SG, ma può togliere minuti anche a Howard e Swift, per mescolare tatticamente le carte di Van Gundy. Una volta testato e inquadrato a livello psicologico da un duro come Van Gundy potrà partire starter al fianco di T-Mac, regalando una coppia di esterni di talento assoluto e esntusiasmanete da vedere.
9 Golden State – O’Bryant. Centro servia e centro hanno preso. Fra l’altro il centro più centro del draft, dotato di notevoli qualità, tocco, taglia, verticalità. Il fisico da costruire nn è un problema oggi. Ora nn resta che lasciarlo assieme a Diogu, magari cedendo Murphy.
Previsioni: partirà dal pino, alle spalle di Foyle a giocarsi il ruolo di back up con Biedrins per il momento. Non è da escludere che possa saltare in quintetto a stagione in corso, ma per il primo anno si cercherà di svilupparne in talento prima che fargli lievitare le cifre, che possono essere ragguardevoli almeno difensivamente.
10 Seattle – Saene. Scelta che mi lascia perplesso per l’altro grado aleatorio che porta in grembo. E soprattutto perché è il 3° centro scelto al primo giro in 3 anni. Un progetto a lungo/lunghissimo termine, e nella storia recente della NBA un progetto tale ha sempre avuto riscontri negativi.
Ok la taglia, la stazza, la voglia e il potenziale… ma siamo di fronte all’ennesimo Ndyae qualunque a mio avviso. Per lo meno nn vale una scelta così alta.
Previsioni: vedi Petro quest’anno.
11 Orlando – Reddick. Il tiratore per eccellenza del draft in una squadra che tutto sommato mancava proprio di un tiratore. Ottima scelta a mio avviso dei Magic che dopo un draft in cui hanno buttato al cesso una prima scelta e draft recenti fatti di scommesse, sceglie un giocatore già famoso di cui si conoscono pregi e difetti, cadendo il più possibile sul sicuro e mettendo un altro tassello ad un quintetto ormai completo.
Previsioni: quintetto, qualche gioco disegnato apposta per sfruttarne le doti di tiratore e la possibilità di ergersi a 2° violino dei Magic in tempi brevi se nn viene travolto l’assetto tattico con qualche trade. Diciamo… a occhio e croce un contributo da 14/15 punti di media e tante sfuriate oltre i 30.
12 Hornets – Armstrong. Il centro che serviva per coprire le spalle al venerabile PJ, con la speranza che in un futuro abbastanza recente possa ereditarne il testimone. Sicuramente da sviluppare, e da perderci del tempo. Ma in difesa può essere utile sa subito e conoscendo il gioco di Scott che esclude i centri dalla manovra in attacco, può regalare sorprese.
Previsioni: back up di Brown, deve lottare per avere spazio, ma Scott può lanciarlo come specialista difensivo.
13 Chicago – Sefolosha. A mio dire sarebbe servito più ai Sixers che ai Bulls perché poteva togliere pressione in palleggio a Iverson ed essere utile in difesa sempre il solito Ivy.
Cmq, porterà il suo atletismo e le sue doti di trattatore di palla a Chicago, dato che a Skiles pisciano gli occhi per i giocatori come lo svizzero. Può rimanere in Europa e migliorare accrescendo di fatto di valore la scelta odierna dei Bulls per ritrovarselo, più forte, domani.
Previsioni: panchina, back-up della guardia se va subito in America, specialista della difesa.
14 Utah – Brewer. Secondo me steal of the draft. Guardia ala atletica, tuttofare, che sotto Sloan può produrre molto bene e alzare il tasso atletico di una squadra in debito di ciò.
Per essere esattamente il giocatore da Sloan deve diventare un tiratore affidabile, per il resto c’è tutto e di più per essere da subito importante.
Previsioni: 6° uomo alle spalle di di Giricek o Harpring o chi per loro, ma la capacità di entrare e portare in dote atleticità, energia, difesa e qualche fiammata offensiva. Può diventare da subito una sorta di Raja Bell.
15 Hornets – Simmons. Altro tassello per puntellare il settore lunghi, che al momento comprende il solo West come sicurezza. Porta in dote agli Hornets futuribilità, fisicità, energia potendo giocare in 2 ruoli. Un anno sotto l’ala protettiva di Brown e poi a giocarsi il posto in quintetto con Armstrong.
Prospettive: al momento più pronto di Armstrong, ma partirà alle spalle di West da PF e da 3° opzione in C. Può rubare minuti all’ex Uconn cmq.
16 Phila – Carney. Il nuovo Carter come da tutti descritto. Al momento tanto potenziale ed un talento fisico ed atletico impressionante. Il dubbio è che possa pestarsi i piedi con Igoudala più che conviverci. Ma stiamop parlando di presente, per lui si parla di sviluppo in 2/3 anni.
Previsioni: panchina, alle spalle di Igoudala, finchè nn mostra progressi al tiro e di comprensione del gioco. Se così fosse poi la strada farebbe in discesa…
17 Indiana – S. Williams. Il giocatore che ha sostenuto più workout del draft, praticamente per quasi ogni frnachigia. Il giocatore ideale per la filosofia di Carlisle, in quanto dotato di taglia fisica, buoni fondamentali, versatilità e atletismo ed un tiro discreto.
Previsioni: clone di Granger che con la dipartita di Peja sarà la SF titolare, ma questo nn è un problema perché nei piani sarà un utile elemento della rotazione e cambio naturale dell’ex Texas.
18 Washington – Pecherov. Scelta che mi trova alquanto scettico, un po perché c’era la possibilità di prendere un vice Arenas di tutto rispetto come Williams o Rondo o Collins Douby, in grado di far giocare “Lello” anche da SG, un po perché le ali russe a parte AK47 nn hanno mai impressionato nella storia recente nella NBA. Probabile si tratti di un nuovo Kryahpa, ovvero un elemento da rotazione ma nulla di trascendentale, anche se forse la dirigenza Wizards vuole cautelarsi dal probabile addio di Jeffries.
Previsioni: 9/10° uomo come back-up di Jeffries e Jamison.
19 Sacramento – Douby. Il vice Bibby, scelta oculata e del tutto adeguata alla situazione a roster che evidenziava per l’appunto la mancanza di un back-up del play.
Porta in dote un buon tiro, la capacità di cambiare le partite in poco minuti. Una sorta di House più disciplinato e completo.
Previsioni: 15/20 minuti a partita con la possibilità di essere impiegato anche da SG per colpire sugli scarichi.
20 Knicks – Balkman. Sarà che viene etichettato come un nuovo Rodman, sarà che lo ha scelto proprio un ex compagno di Rodman, Thomas, ma la sua scelta ed il giocatore in genere sono misteriosi. Era dato a fine 2° giro da tutti i mock. Di Thomas si può dire tutto, ma al draft in linea di massima sceglie bene.
Previsione: qualche comparsata simil Lee lo scorso anno. Può diventare un beniamino dei tifosi se, come dicono, è un giocatore di energia, che entra nei cuori della gente.
21 Celtics – Rondo. Scelto dai Suns, e perfetto vice Nash, ma trasferito subito ai Celtics assieme a Grant per la prima scelta del prossimo anno. Con Telfair e West dovrebbe integrarsi bene.
Previsioni: posizione che oscilla dal quintetto fino alla posizione del 3° play. Può guadagnarsi la fiducia di Rivers in un ruolo che presente molte possibilità ma anche poche sicurezze. Parte alla pari tra Telfair e West, il resto dipende da lui e dall’avversario che i Celtics si trovano di fronte.
22 NJ – Williams. Fa scalpore come una potenziale scelta da alta lotteria possa finire a fine primo giro. Di fatto però scegliendolo i Nets si sono messi a posto in 1 dei settori in cui avevano più necessità e nn gli è andata poi male, potendo disporre di un play giovane, talentuoso, a basso costo.
Previsioni: ovviamente back up di Kidd, il che significa 15/20 minuti in RS e 10/15 minuti ai PO, ma se “studia” bene può essere il futuro dei Nets.
23 NJ – Boone. Altro Uconn per i Nets che in questo modo infoltiscono il reparto lunghi con un giocatore che può essere estremamente utile già da subito, ovviamente da gregario.
Previsioni: cambio della PF che può portare grinta ed energia sul campo. Una sorta di Varejo meno “estrosa”.
24 Memphis – Lowry. Scelta che significa in poche parole la rinuncia a Jackson e probabilmente a uno tra Atkins e Stoudamire, perché il ragazzo ha talento, e mezzi per fare bene nella NBA.
Previsioni: ovviamente l’ultimo play della rotazione, ma può scalare di posizioni a stagione in corso.
25 Cavs – Brown. Giocatore di grandi qualità fisiche ed atletiche e buone capacità tecniche. Gicoaotre di striscia, che in questi Cavs può essere una buona lieta.
Previsioni: cambio della guardia, ma possibilità di schierarlo da PG.
26 LA Lakers – Farmer. Talento preso in casa da UCLA, play di carattere che ai Lakers può ritagliarsi un ruolo simil Fisher.
Previsioni: cambio del play se arriva un FA di buon livello o addirittura PG titolare.
27 Phoenix – Rodriguez. Eccolo il vero erede di Nash. Nn dico altro (anche perché mi sono rotto i coglioni di scrivere…).
Previsioni: back-up di Nash e qualche comparsata in SG nei quintetti iper veloci di D’Antoni. Può da subito entrare prepotentemente nelle rotazioni.
28 Dallas – Ager. Probabile che con l’arrivo dell’ex MicState si rinunci a Daniels, che ha mercato.
Ager può sostituirlo senza troppi patemi nello scacchiere di AJ.
Previsioni: 10/15 minuti di sostanza e di qualità.
29 NY – Collins. Ed ora i play nella grande mela potrebbero formare addirittura un quintetto.
Scelta fatta per cautelarsi per la prevista svendita di all star che evolvono in quel ruolo.
Un giocatore molto da Brown, in quanto energico difensore e uomo squadra.
Previsioni: garbage time per quest’anno.
30 Portland – Freeland. Semicarneade inglese venuto alla ribalta nelle ultime settimane. Giocatore da Europa più che da NBA.
Previsioni: 5° lungo per i Blazers.
Il primo giro ve l'ho fatto, appena posso vi posto le mie impressioni, ovviamente più corte, del 2° giro.
EDIT: errata corrige. Rodriguez come fatto notare da Gonzo è stato ceduto ai Blazers. Portland in questo draft si è prodigata molto, tra prime scelte, secondo scelte e scambi. In poche ore ha rivoluzionato il roster e messo le basi per per riiniziare da capo. Il settore play ora è fornitissimo con ben tre bianconi (Rodriguez, Dickau e Blake) poco atletici ma molto tecnici e la promessa Jack per cui anche Telfair è stato sacrificato.
Ecco gli scenari: Blake al momento è il play di cui McMillan si fida di più, Jack il più forte, Dickau l'idolo di casa per il college di provienza e può anche essere la sorpresa, perchè è un play che sa gestire i ritmi. Rodriguez può essere il futuro, ma per me dovrebbe farsi un paio di anni in Europa prima di bruciarsi come 4° play della rotazione, per nn diventare il nuovo Lopez (anche se lui su soprattutto martoriato dagli infortuni).
Previsioni: parte da ultimo play nelle gerarchie ma può scalare di posizioni se va a Porland. Altrimenti, più conveniente al momento, rimanere in Europa.
