Faq - Baseball

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koufax75
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Faq - Baseball

Post by koufax75 »

Ci sono degli aspetti del baseball che non vi sono ancora chiari? Avete dei dubbi, ma non sapete dove trovare le risposte? Usate questo topic per porre le vostre domande. Prima di tutto, leggete questi articoli e topic.

Il Box Score

Statistiche Difensive

Statistiche Offensive

Glossario Generale

I Maestri del Lancio

Accoppiamenti nei playoff / Wild Card

Se i vostri dubbi non sono ancora chiariti, allora scrivete le vostre domande. Per i quesiti sul regolamento, utilizzate il topic Regole del Baseball
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Re: Faq - Baseball

Post by joesox »

Le transazioni

Ok, prendetevi un paio d’ore di libertà, staccate il telefono, spegnete il computer, dopo esservi stampati queste paginette. Concentrazione al massimo.
Pensavate che “Finanziaria II” fosse difficile o che “Meccanica razionale” complicata o addirittura temevate “Procedura Penale”, beh, non scherzate, adesso c’è l’ora di Lezione di transazione.
In quel librone intitolato "The Official Professional Baseball Rules Book" vi è, o così si narra una sezione dedicata alle transazioni.

Andiamo a vedere cosa dice questo librone, come funzionano queste transazioni, tenendo presente che tali regole sono state create per rendere corretta la competizione, per evitare che squadre “ricche” accumulino talenti e li trattengano soltanto per evitare che rinforzino le avversarie, per evitare falsi infortuni ed altri spaicevoli trucchetti per ottenere un vantaggio competittivo. La gran parte delle regole tendono ad aiutare le squadre più povere o messe peggio in classifica.

Il roster di una squadra è formato da 25 giocatori.
I giocatori temporaneamente sulle liste infortunati non vengono conteggiati, quindi possono essere rimpiazzati da altri giocatori, in genere, provenienti dalle leghe minori.
Questi giocatori devono far parte del roster da 40, che è un roster espanso (ne parleremo in seguito).

Liste infortunati (Disabled Lists)
Ci sono due liste infortunati, la 15-day e la 60-day (a volte chiamata anche Emergency DL). L’unica vera differenza tra le due è che un giocatore che è nella lista da 60-day non conta nel roster da 40 (e neppure in quello da 25 ovviamente), mentre un giocatore che è nella lista da 15 conta nel roster da 40, ma non in quello da 25.
In qualsiasi momento un giocatore può passare dalla lista di 15 a quella di 60.
Per poter piazzare un giocatore sulla lista infortunati una squadra deve produrre un certificato medico. Ovviamente la cosa potrebbe essere non così semplice o netta (dolore alla spalla, infiammazione), potrebbe essere inventata, osltanto per poter utilizzare un altro giocatore, ecc...ma se un giocatore non è infortunato è tenuto, anzi lo farebbe sicuramente, a denunciare l’imbroglio all’Associazione Giocatori, la MLBPA, il sindacato che interverrebbe immediatamente.

I giocatori possono essere inseriti sulla lista infortunati anche retroattivamente (fino a dieci giorni prima) ed i 15 giorni saranno contati dal giorno dopo al giorno in cui il giocatore ha giocato per l’ultima volta (presumibilmente il giorno in cui si è infortunato).
Questo perchè alle volte capita che non si riesce a valutare immediatamente l’entità di un infortunio. Magari il giocatore tenta di allenarsi, non ce la fa, si fanno i raggi-X, si fa una risonanza magnetica e poi si decide che il tempo di recupero sarà superiore alle due settimane. Intanto sono passati alcuni giorni e così lo si inserisce retroattivamente sulla lista infortunati.

Un giocatore sulla lista infortunati può essere assegnato ad un club delle leghe minori per ribailitazione. Può rimanerci per un massimo di 20 giorni per un non-lanciatore e per 30 giorni per un lanciatore. Dopo tale data bisogna decidere se attivarlo (cioè riportarlo sul roster da 25) o se rilasciarlo o se rimetterlo in lista infortunati, se non è guarito.

Le opzioni
Attenti bene.
Dopo tre anni come professionista un giocatore deve essere protetto sul roster da 40 oppure diventa eleggibile (sceglibile) nel draft Regola 5 (Rule V draft – lo analizzeremo dopo) che si tiene ogni anno nella prima settimana di dicembre.
Ora, una volta che il tale giocatore ha passato tre anni da professionista e presumendo che sia stato aggiunto alla lista da 40, il suo club ha le “opzioni” su di lui, si dice che il giocatore è in "optional assignment". Non c’è un numero di ozpioni, spesso si sente dire che il tal giocatore ha tre opzioni, oppure che ha ancora due opzioni, non è così.
L’opzione è uno status che dura tre anni. In pratica quando un giocatore ha opzioni significa che si trova nei tre anni in cui un club può essere richiamato dalle leghe minori e rispedito nelle stesse a volontà, cioè quante volte si vuole durante la stagione. C’è comunque un limite di 10 giorni per richiamarlo in MLB se è appena stato spedito in AAA. Questo per evitare di giostrare due-tre giocatori tra AAA e squadra MLB (magari lanciatori di rilievo) e virtualmente garantirsi in modo scorretto un roster di 27-28 giocatori.
Quando un giocatore viene definito senza opzioni (traduzione approssimativa di out of options) significa che ha fatto parte del roster da 40 in tre stagioni differenti, ed iniziando a contare dalla quarta stagione, quindi, per essere mandato in AAA o AA deve “clear waivers” ovvero passare i waivers, non c’è traduzione vera e propria, diciamo affrancarsi.

Waivers, questi mostri
Gli waivers sono l’aspetto più complicato delle regole sulle transazioni.
The rule book dice “...un permesso garantito per alcune assegnazioni di contratti di giocatori o per l’incondizionato rilascio di un giocatore MLB...” Arabo.

Chiariamo.
Se un giocatore non va bene e se lo stai pagando $5 milioni a stagione, diciamo che sia l’ultimo anno di contratto, ma non è essenziale, ed è soltanto la metà di maggio ci pensi due volte prima di rilasciarlo. Se questo è appunto un veterano della MLB e non rientra in quelli che hanno le opzioni non puoi mandarlo in AAA. Allora cosa puoi/devi fare? Devi fargli passare i waivers, le forche caudine rappresentate dalle altre 29 squadre.
Lo piazzi negli waivers. Lo iscrivi in questa lista che viene comunicata quotidianamente a tutte le squadre MLB, alle 15 del pomeriggio. Le latre 29 squadre hanno tre giornate lavorative per decidere se selezionarlo oppure no. Se nessuna squadra lo chiama, cioè lo sceglie nei tre giorni lavorativi successivi alla sua iscrizione alla lista allora si dice che il giocatore ha passato i waivers “he has cleared the waivers” e la squadra si assicura lo stesso per il resto del periodo waiver (fine luglio, fine agosto, fine settembre, draft Rule V). In pratica la squadra può fare più o meno ciò che vuole del giocatore:
1. mandarlo nelle leghe minori (dopo sua approvazione se è un veterano, fra un momento la spiegazione)
2. rilasciarlo definitivamente e farlo diventare un free agent, può firmare con che squadra vuole
3. scambiarlo con un’altra squadra, anche dopo la trading deadline del 31 luglio. Infatti ogni trade effettuata dopo il 31 luglio deve passare prima i waivers.

Se un giocatore non passa gli waivers, cioè se una o più squadre lo chiamano (le chiamate sono segrete, per davvero), il club che aveva originariamente piazzato il giocatore nella lista waiver viene informato e può ritirarlo dalla lista stessa e se lo tiene in squadra.

Se invece non lo ritira dalla lista il giocatore viene assegnato ad un’altra squadra nel seguente modo:
1. se una sola squadra lo ha chiamato il contratto del giocatore viene assegnato a questa squadra, che deve anche pagargli il resto del contratto.
2. se più di una squadra della stessa lega (AL o NL, dipende) chiamano il giocatore lo stesso sarà assegnato al club messo peggio in classifica.
3. se squadre in leghe diverse chiamano il giocatore la preferenza andrà sempre alla squadra della stessa lega del club che mette il giocatore negli waivers.

Durante i primi 30 giorni della stagione, per determinare a quali squadre vadano i giocatori, vale la classifica finale della stagione precedente.

Giocatore designato ad essere assegnato, convoluta traduzione per Designated for Assignment

Si sente spesso.
Essenzialmente permette ad un club di liberare un posto sul roster da 25 mentre decide cosa fare di un particolare giocatore. Come abbiamo già visto e come vedremo dopo ci sono certe situazioni in cui una squadra ha bisogno del permesso di un giocatore per scambiarlo sul mercato o per mandarlo nelle leghe minori. Così per evitare di obbligare il giocatore a scegliere in fretta, tipo poche ore, la squadra può semplicemente designarlo ad essere assegnato mentre lui decide. Nel frattempo può richiamare il giocatore che le serve dalle leghe minori. Più comunemente la pratica viene adottata durante l’attesa degli waivers, i tre giorni lavorativi diventano cinque giorni se ci sono di mezzo un sabato ed una domenica. Senza questa designazione la squadra resterebbe per 5 giorni senza un giocatore. Occasionalmente una squadra designa un giocatore nel tentativo di scambiarlo. Le altre squadre si interessano e magari si fa uno scambio.

Richiamato dalle leghe minori.
Come abbiamo visto quando un giocatore viene richiamato dalle leghe minori lo stesso deve essere già presente sul roster da 40. Se lo è il giocatore viene appunto chiamato cioè “called up” o “recalled” se non è la prima volta nella stagione che passa dal AAA (ad esempio) alla MLB.
Se invece leggete che il suo "contract was purchased", cioè che il suo contratto è stato acquistato significa che il club MLB lo ha dovuto acquistare, per una somma nominale, dalla squadra delle leghe minore affiliata perchè lo stesso giocatore non era presente nel roster da 40. Praticamente non c’è differenza, arriverà in MLB comunque. C’è il solo particolare che se il roster da 40 è pieno, spesso vi sono un paio di posti liberi, ma non sempre, bisogna rilasciare o scambiare un giocatore già sul roster da 40 per creare posto al richiamato. Ovviamente le squadre tengono sul roster da 40 giocatori che intendono utilizzare nella squadra MLB in caso di infortuni o cali di forma. Non ha senso tenere sul roster da 40 prospetti fortissimi di A o ROOKIE perchè sono comunque protetti (non hanno ancora tre anni di professionismo) e non aiuterebbereo la squadra MLB perchè ancora non pronti.

Giocatori veterani (Veteran Players)
Ogni giocatore che è stato nelle leghe maggiori per cinque stagioni intere non può essere assegnato ad una squadra delle leghe minori senza il suo consenso. E’ una posizione molto forte dei giocatori che rifiutando l’assegnazione, magari in caso di calo di forma, obbligano la squadra a tenerlo e pagarlo o a rilasciarlo, pagandogli il resto del contratto.

Inoltre un giocatore con almeno cinque anni di servizio in MLB che viene scambiato durante un contratto pluriennale può richiedere una trade prima dell’inizio della stagione successiva a quella in cui è stato scambiato (es. Javier Vazquez, scambiato nel 2005 dagli Yankees (finito ad Arizona) durante un contratto pluriennale ha chiesto ai D-Backs, all’inizio del 2006, di scambiarlo ed è infatti finito agli White Sox per El Duque).

Ogni giocatore con almeno dieci anni di servizio MLB, gli ultimi cinque con la stessa franchigia, i cosidetti giocatori 10-5, "the five-and-ten rule", non può essere scmabiato senza il suo consenso.

Giocatore da nominarsi in un secondo tempo, cioè Player To Be Named Later
Spesso si legge che il tal giocatore è stato scambiato per un "player to be named later."
Due regole:
1. la transazione deve essere completata entro sei mesi.
2. il giocatore non può avere giocato nella stessa lega del giocatore per cui è stato scambiato, ecco perchè il “player to be named later” è praticamente sempre un minor leaguer.
Di solito si decide il giocatore fra una rosa di nomi di minor legauers scelti al momento della trade. Alle volte si può decidere una somma di denaro (spesso $100.000) se nessuno dei minor leaguer dovesse andare bene al momento della decisione di far arrivare il giocatore.

Forza!
Siamo alla fine.
Il "Rule V Draft" o il “Rule 5 Draft”?
Giusta la seconda, ma V in numero romano vuol dire 5...mah!
E’ chiamato 5 perchè costituisce la regola 5 del libro delle regole ufficiali della MLB.

Giocatori elegibili al draft rule 5:
un giocatore non sul roster da 40 delle squadre MLB può essere scelto nel draft delle regola 5 ad inizio dicembre se: il giocatore aveva 18 anni quando ha firmato il suo primo contratto professionistico e questo è il suo quarto draft regola 5 da quando ha firmato OPPURE se aveva 19 anni o più quando ha firmato il suo primo contratto professionistico e questo è il suo terzo draft regola 5 da quando ha firmato

Un giocatore scelto nel draft regola 5 deve rimanere nel roster da 25 per tutta la stagioneseguente (o anche sulla 15-day DL) altrimenti il club che lo ha scelto deve rimandarlo alla sua squadra originaria. C’è una somma di $25.000 da pagare per riprenderselo. La squadra originaria può anche rifiutarlo e incassare lei invece i $25.000.
Non è questione di denaro, insomma. Nel ritornarlo alla squadra anche un giocatore scelto con regola 5 deve passare gli waivers e quindi può essere, diciamo, intercettato da una terza squadra, che comunque a sua volta dovrà tenerlo sul suo roster per tutta la stagione.
Capita spesso che ci si accordi per uno scambio. Ad esempio una squadra che davvero vuole tenersi un giocatore, ma che, momentaneamente, non ha spazio sul roster da 25 decide di fare uno scambio con la squadra originaria per tenersi il giocatore definitivamente e quindi poter mandare lo stesso nelle leghe minori a migliorare e richiamarlo solo quando pronto.

Spero di essere stato chiaro ed utile.
Segnalatemi eventuali inesatezze.
Last edited by joesox on 31/05/2006, 15:07, edited 1 time in total.
Jeremy
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Re: Faq - Baseball

Post by Jeremy »

Un po' lunghetto ma sicuramente esaustivo, grazie!
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Tisiano
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Re: Faq - Baseball

Post by Tisiano »

STATISTICHE SUGLI HOMERUN IN UNA SINGOLA PARTITA

Faccio alcune domande ai più esperti che mi incuriosiscono molto... Assodato che quasi tutti conoscono i record relativi agli HOMERUN sia "all-time"(di cui tanto si parla in questo periodo per via di Barry Bonds) che "single-season" (sempre lui con i 73 del 2001) sarei curioso di conoscere alcuni record relativi agli HR in una singola partita! Chi può aiutarmi a rispondere alle seguenti domande?

1) qual è stata la partita di MLB "all time" con il maggior numero di HR (sommando quelli della squadra di casa e della squadra ospite)?

2) qual è stata la squadra "all time" che ha fatto il maggior numero di HR in una singola partita e quando? Sempre che non sia la stessa della domanda sopra...

3)dulcis in fundo qual è il numero massimo di HR di uno stesso giocatore nella stessa singola partita e quando li ha fatti? Questa è quella che mi intriga di più in assoluto!

Mi scuso anticipatamente se qualcuno in passato ha già posto questi quesiti e resto in trepida attesa delle risposte...

GRAZIE 1000 :applauso: :applauso: :applauso: :applauso:

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Re: Faq - Baseball

Post by koufax75 »

1) qual è stata la partita di MLB "all time" con il maggior numero di HR (sommando quelli della squadra di casa e della squadra ospite)?


28 maggio 1995: Chicago White Sox vs Detroit Tigers. 12 HR (7 Detroit / 5 Chicago)
2 luglio 2002: Chicago White Sox vs Detroit Tigers. 12 HR (6 Detroit / 6 Chicago)

2) qual è stata la squadra "all time" che ha fatto il maggior numero di HR in una singola partita e quando? Sempre che non sia la stessa della domanda sopra...


14 settembre 1987. Toronto Blue Jays - Baltimore Orioles 18 - 3. In quella partita Toronto batté 10 HR.

Il record per HR in un solo inning (battuti dalla stessa squadra) è 5.

3)dulcis in fundo qual è il numero massimo di HR di uno stesso giocatore nella stessa singola partita e quando li ha fatti? Questa è quella che mi intriga di più in assoluto!


4. Ecco la lista. Clicca

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Per i record, ti consiglio Baseball Almanac Sulla colonna di sinistra, troverai RECORD BOOK. Clicca e cerca tutti i record possibili ed immaginabili (individuali e di squadra, partita, stagione e carriera).
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Re: Faq - Baseball

Post by Tisiano »

28 maggio 1995: Chicago White Sox vs Detroit Tigers. 12 HR (7 Detroit / 5 Chicago)
2 luglio 2002: Chicago White Sox vs Detroit Tigers. 12 HR (6 Detroit / 6 Chicago)
14 settembre 1987. Toronto Blue Jays - Baltimore Orioles 18 - 3. In quella partita Toronto batté 10 HR.

Il record per HR in un solo inning (battuti dalla stessa squadra) è 5.
4. Ecco la lista. Clicca

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Grazie 1000 x le risposte!!!!! E non mancherò di andare su "baseball almanac"...

:applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso:
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Re: Faq - Baseball

Post by FV-Cubbies »

non so se sia il posto giusto ma mi chiedevo da quanti lanciatori fossero composti il bullpen e la rotazione dei partenti un tempo

me lo sono domandato perchè ho notato che c'era un alto tasso di complete game una volta, almeno il 90% delle partite giocate di un Cy Young ad esempio. Aspetto la risposta :metal:
mi dispiace, ma io so io, e voi non siete un cazzo
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Rocky
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Re: Faq - Baseball

Post by Rocky »

Se posso, aggiungerei un piccolo Record in fatto di HR (più precisamente Grand Slam) che secondo me è uno dei più impressionanti e difficilmente battibili.

Il 23 aprile 1999, Fernando Tatis (3B dei Cardinals) battè 2 GS... IN UN SOLO INNING! Nel terzo inning infatti St. Louis realizzò 11 runs. Tatis scrisse quindi un pezzo di storia con i 2 GS in un inning, cosa che non era mai successa prima (e nemmeno dopo) e battè anche il Record per RBI, sempre in un inning, con 8.

Tutto giusto, vero Koufax? :forza:

Tra l'altro, lo stesso Tatis a fine partite rilasciò la seguente dichiarazione: "I can't believe it happened. I did not expect to hit another one. I've never been a home run hitter. I just try to meet the ball. I'm not like Mark McGwire."!
Last edited by Rocky on 01/06/2006, 20:56, edited 1 time in total.
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Re: Faq - Baseball

Post by joesox »

non so se sia il posto giusto ma mi chiedevo da quanti lanciatori fossero composti il bullpen e la rotazione dei partenti un tempo

me lo sono domandato perchè ho notato che c'era un alto tasso di complete game una volta, almeno il 90% delle partite giocate di un Cy Young ad esempio. Aspetto la risposta :metal:
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Non so se rispondo esattamente alla tua domanda ma...

Mi sono documentato un pochino ed ho fatto delle ricerche.

Fra la fine del 1800 e i primi due decenni del 1900 la gran parte delle squadre aveva 6 lanciatori.

Alcune squadre avevano 4 lanciatori partenti forti e da qui viene l’idea della 4-man rotation.
Probabilmente le squadre facevano lanciare sempre 1-2-3-4 e se il quinto giorno c’era ad esempio riposo ripartivano con 1-2-3-4 senza usare un quinto. Ma gia’ molte squadre usavano un quinto starter, magari alternandolo, se altri erano stati usati come rilievi nei giorni precedenti. Il quinto starter era per cosi’ dire intercambiabile ed a volte non veniva per nulla utilizzato. Si giocavano inoltre molti piu’ doubleheader, due partite in un giorno, e quindi fatalmente i partenti riposavano un giorno di meno, ma a quel punto serviva il quinto. Di solito i “quinti” erano due e facevano anche i rilievi. Anche oggi spesso il quinto viene cambiato, mandato nelle minors o si prova un giovane.
Quindi non c’e’, se pensi, tanta differenza in questo aspetto.

La rotazione a 5.
Si pensa comunemente che sia nata negli anni 70, ma in realta’ come abbiamo visto e’ praticamente sempre esistita. C’era il concetto dei BIG-4 o comunque dei BEST-4 che solo poche squadre realmente potevano permettersi di usare. C’erano in effetti sempre praticamente 5 partenti.
Quello che e’ nato negli anni 70 e’ stato in effetti il quinto partente fisso. La grande rivoluzione degli anni 70 e’ invece stato soprattutto li’ntroduzione degli specialisti: closer, set-up man, lefty-lefty, righty-righty.

Esempi.
I Cubs del 1910 vinsero 116 partite con un’ERA di squadra di 2.51, ma utilizzarono ben 9 partenti, 6 dei quali partirono per almeno 14 volte. Sembra molto simile al baseball di oggi. Sempre nel 1910 i Philadelphia A's vinsero il pennant dell’AL con una vera rotazione da 4 con un’ERA di 1.78. la squadra aveva solo 8 lanciatori (4 starter ebbero 38-34-32-28 partenze), gli altri 4 partirono 11-8-3-1. Ebbero 123 completi! In realta’ un lanciatore, Lefty Russell, gioco’ solo una volta, lanciando 9 inning shutout! E quindi erano in pratica in 7.

I Mets dei tardi anni Sessanta: nel 1966 ebbero 7 pitcher con almeno 12 GS, nel 1967 6 con almeno 11. Nel 1968 6 con almeno 12 GS. Finalmente nel 1969 ebbbero 5 partenti con almeno 21 GS e soltanto un altro (Nolan Ryan) che partì 10 volte. Gil Hogdes, il loro manager, nell’arco di 4 anni passò da una rotazione a 4 piu’ un quinto/sesto/settimo ad una vera rotazione a 5.
Il numero di partenti passò da 16 a 20 (!) a 10 ed infine ad 8.

A questo punto le squadre avevano tutte almeno 10 lanciatori.

Altro caso i Braves del 1997 (ricorda le grandi rotazioni dei Braves degli anni 90).
La cosa piu’ vicina ad una 4-man rotation: Neagle, Maddux, Smoltz e Glavine partono 34, 33, 35 e 33 volte. Nessun altro Brave parte piu’ di 9 volte. I loro quinti partono 9, 8, 6 e 4 volte.
Ma nel 1998 arriva Kevin Millwood e le partenze diventano 33, 34, 26, 29, 31, due altri lancaino una volta ciascuno. Ovvio che la salute dei lanciatori in questo c’entra molto.

Nota di colore
I Boston Braves degli anni 50 per un periodo ebbere i BIG-2….Warren Spahn and Johnny Sain ed altri lanciatori meno forti...a Boston si diceva che la rotazione era: Spahn and Sain then pray for Rain

Se vai sul sito baseball-reference.com ci sono tutte le stat di tutte le squadre di tutte le annate presentate in modo molto visibile.
Ci sono interessanti numerosi altri esempi.
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Re: Faq - Baseball

Post by Ammasso »

Quello che e’ nato negli anni 70 e’ stato in effetti il quinto partente fisso. La grande rivoluzione degli anni 70 e’ invece stato soprattutto li’ntroduzione degli specialisti: closer, set-up man, lefty-lefty, righty-righty.


Cos'è un set-up man?
Il closer lo so, lefty-lefty e righty-righty credo siano specialisti nell 'affrontare battitori destri o mancini, ma il set-up?
Normalmente durante una normale partita, quanti lanciatori ci sono a disposizione? Gli altri partenti vanno in panchina e sono a eventualmente a disposizione, o proprio non sono nemmeno presenti?
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Re: Faq - Baseball

Post by koufax75 »

Fra la fine del 1800 e i primi due decenni del 1900 la gran parte delle squadre aveva 6 lanciatori.


Inoltre va detta un'altra cosa. Fino al 1920, le regole erano nettamente pro-pitcher. I lanciatori, ad esempio, potevano utilizzare la saliva (la spit ball) ed altre sostanze per dare un particolare effetto alla pallina. Inoltre, le palline venivano utilizzate per lunghi periodi in una stessa partita., non come adesso che vengono continuamente cambiate.
Era il periodo della dead-ball era e del gioco scientifico, in cui si segnava molto poco.
Nel 1920 furono introdotte delle nuove regole: la spit ball fu bandita e solo ad alcuni veterani la poterono ancora utilizzare. Non sorprende quindi che fino al 1920, la media punti guadagnati (ERA) era molto bassa. Quindi, quei record difficilmente saranno avvicinati.
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Max Giordan: adesso che ci penso: ma una foto normale tuo fratello ce l'ha? o sulla patente ha la foto sul cesso?
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Re: Faq - Baseball

Post by joesox »

Set-up man.
Un lanciatore che lancia l'ottavo inning.
Alcune squadre hanno un set-up per il settimo.
Set-up significa piu' o meno: preparare la partita per il closer che lancera' il nono.

Il bullpen solitamente ha 6 lanciatori, tutti a disposizione, a meno che uno non abbia lanciato molto nei 2-3 giorni precedenti.
I partenti generalmente non sono a disposizione, infatti non stanno nel bullpen ma nel dugout, in panchina.

Alcuni partenti stanno a casa (le star viziate!), un partente spesso viene mandato, se magari e' l'ultima partita di una serie prima di una trasferta o del rientro a casa, gia' nella citta' del prossimo incontro.
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Re: Faq - Baseball

Post by rene144 »

Alcuni partenti stanno a casa (le star viziate!), un partente spesso viene mandato, se magari e' l'ultima partita di una serie prima di una trasferta o del rientro a casa, gia' nella citta' del prossimo incontro.
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l'anno scorso in Houston-Atlanta di playoff, Pettitte era a casa a guardare la partita, e lo chiamarono al dodicesimo perchè ormai avevano finito i lanciatori. Se Clemens non avesse chiuso in quella ripresa, avrebbero mandato Jason Lane sul monte in attesa dell'arrivo di Pettitte allo stadio.
Per la cronaca, arrivò Andy e la partita finì...
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Re: Faq - Baseball

Post by koufax75 »

Ecco il messaggio di MAX (prof. Pepper) riguardo l'ordine di battuta.

Visto che sono stato indicato come autorità...
In effetti la risposta di Bobbea, per quanto semplice, si discosta poco dalla realtà. In fondo, lo scopo dell'attacco è di mettere uomini in base e portarli a casa, e la formula indicata è adatta al fine.
E' possibile costruire modelli matematici più o meno sofisticati per decidere un ordine di battuta. Questi modelli hanno il pregio/difetto di fornire il miglior risultato in base ai dati che si immettono, che non saranno mai precisi, nonostante il baseball sia lo sport con maggiore accuratezza nella rilevazione statistica.
Personalmente ho fatto due/tre studi senza ambizioni di generalizzazione e i risultati sono che
- le OBP elevate vanno in cima e le SLG in mezzo (più o meno quello che fanno tutti)
- i migliori, ovviamente, vanno messi in successione
Ho sempre in mente una ricerca più ambiziosa per trovare delle "regole generali", ma non mi ci sono ancora addentrato completamente.
Per quanto riguarda la imprecisione di informazioni, dunque l'impossibilità comunque di trovare il lineup perfetto pur avendo ipoteticamente il modello matematico perfetto:
quali statistiche uso per decidere se Ramirez deve battere dietro Ortiz?
Le statistiche carriera (o stagionali) si basano su numeri relativamente grandi e sono affidabili circa il valore del giocatore, ma nascondono lo stato di forma attuale e eventuali predilezioni per un particolare lanciatore.

Di contro gli splits (dell'ultimo periodo o contro il lanciatore in questione) si fondano su numeri troppo piccoli perché si possa escludere una forte componente casuale.
Torniamo al baseball fuori dal computer.
Come lo facciamo questo benedetto lineup?
Fondamentalmente come ha detto Bobbea.
Spesso i manager prediligono alternare battitori destri e mancini, cosicché a fine partita l'avversario deve ricorrere maggiormente al bullpen per avere confronti favorevoli: questa scelta va fatta a patto di non sconvolgere troppo la regola generale (l'effetto alternanza può valere al massimo per un paio di inning; meglio fare un lineup ottimale per i primi 7 e poi usufruire dei pinch-hitter).
Nota finale sui "platoon".
Il matchup destro-mancino e viceversa è utilizzato dagli anni '20; recentemente (se trovo il link all'articolo lo posto) alcune ricerche mostrano un possibile beneficio nel schierare groundball hitters contro flyball pitchers e viceversa.
Spero che questo topic prenda fuoco... nel senso che mi piacerebbe sentire tutti i pareri.
Poi, semmai, facciamo un'altra gara di lineup, come l'anno scorso.
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Max Giordan: adesso che ci penso: ma una foto normale tuo fratello ce l'ha? o sulla patente ha la foto sul cesso?
Dazed: Guarda che è Koufax!
Robinson Cano
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Re: Faq - Baseball

Post by Robinson Cano »

Ecco il messaggio di MAX (prof. Pepper) riguardo l'ordine di battuta.

Visto che sono stato indicato come autorità...
In effetti la risposta di Bobbea, per quanto semplice, si discosta poco dalla realtà. In fondo, lo scopo dell'attacco è di mettere uomini in base e portarli a casa, e la formula indicata è adatta al fine.
E' possibile costruire modelli matematici più o meno sofisticati per decidere un ordine di battuta. Questi modelli hanno il pregio/difetto di fornire il miglior risultato in base ai dati che si immettono, che non saranno mai precisi, nonostante il baseball sia lo sport con maggiore accuratezza nella rilevazione statistica.
Personalmente ho fatto due/tre studi senza ambizioni di generalizzazione e i risultati sono che
- le OBP elevate vanno in cima e le SLG in mezzo (più o meno quello che fanno tutti)
- i migliori, ovviamente, vanno messi in successione
Ho sempre in mente una ricerca più ambiziosa per trovare delle "regole generali", ma non mi ci sono ancora addentrato completamente.
Per quanto riguarda la imprecisione di informazioni, dunque l'impossibilità comunque di trovare il lineup perfetto pur avendo ipoteticamente il modello matematico perfetto:
quali statistiche uso per decidere se Ramirez deve battere dietro Ortiz?
Le statistiche carriera (o stagionali) si basano su numeri relativamente grandi e sono affidabili circa il valore del giocatore, ma nascondono lo stato di forma attuale e eventuali predilezioni per un particolare lanciatore.

Di contro gli splits (dell'ultimo periodo o contro il lanciatore in questione) si fondano su numeri troppo piccoli perché si possa escludere una forte componente casuale.
Torniamo al baseball fuori dal computer.
Come lo facciamo questo benedetto lineup?
Fondamentalmente come ha detto Bobbea.
Spesso i manager prediligono alternare battitori destri e mancini, cosicché a fine partita l'avversario deve ricorrere maggiormente al bullpen per avere confronti favorevoli: questa scelta va fatta a patto di non sconvolgere troppo la regola generale (l'effetto alternanza può valere al massimo per un paio di inning; meglio fare un lineup ottimale per i primi 7 e poi usufruire dei pinch-hitter).
Nota finale sui "platoon".
Il matchup destro-mancino e viceversa è utilizzato dagli anni '20; recentemente (se trovo il link all'articolo lo posto) alcune ricerche mostrano un possibile beneficio nel schierare groundball hitters contro flyball pitchers e viceversa.
Spero che questo topic prenda fuoco... nel senso che mi piacerebbe sentire tutti i pareri.
Poi, semmai, facciamo un'altra gara di lineup, come l'anno scorso.
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mi pare doveroso citare il metodo Bill James, gente ci rendiamo conto che Time Magazine l'ha inserito tra le 100 persone più influenti al mondo :figo:
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