Basket Nba Vs. Basket Europeo

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tzara
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Basket Nba Vs. Basket Europeo

Post by tzara »

Ovviamente sarebbero potuti diventare star o restare tali e quali ad ora, ma credo che per almeno 7 su 10 giocatori europei che vanno nella NBA immaturi e falliscono, possa valere il mio discorso.

Io mi ricordo che a parte Dirk Nowitzki, ongi europeo che è diventato star in NBA, ha solcato l'oceano dopo essere stata stella ai massimi livelli europei.

Divac, Kukoc, Danilovic, Radja, Sabonis, ed in tempi recenti Gasol, Stojakovic, Jaric, Ginobili, Nocioni...

ovviamente non sempre i risultati sono tangibili, tant'è vero che Djordjevic ha solamente accarezzato il mondo NBA, e per ultimi Kutluay e Macjaskas hanno miseramente fallito.

Però vedere un 211 come Kasun, un 213 come Skita sprecati e rispediti in Europa senza troppi complimenti, e bollati come scommesse perse mi fa rabbia...
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Certo ci sono casi di giocatori approdati in NBA,dopo una carriera abbastanza lunga in Europa(Macjauskas,Kutluay) che anche avendo il potenziale per essere stelle anche dall'altra parte dell oceano,hanno fatto cilecca.

Ma credo che questa apertura verso i giocatori Europei ci sarà sempre di più...
E i giovani giocatori,si sa,sono molto più attratti dalla NBA che dai loro rispettivi campionati.Allora perchè non imporre ,con una regola, un età minima per approdare tra i "PRO"?
secondo voi é un'idea possibile? Dovrà pure tutelarsi allora il basket europeo?...
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Pur essendo fondamentalmente d'accordo con questi due discorsi, a mio modo di vedere occorre fare dei distinguo:
Faccio due esempi per esser chiaro: Ginobili è stato scelto da San Antonio con il 57. Adesso non so se gli Spurs sapevano che sarebbe divantato il giocatore che è, ma comunque con quel tipo di chiamata potevano prendere la scommessa del secolo, farla maturare nel suo Habitat per poi richiamarla. Anzi, proprio il fatto che avessero una chiamata così in basso, tutelava la franchigia dall'obbligo di richiamare il giocatore. E diciamo che, in linea di massima, gli Speroni ci hanno preso...
Esempio due: Nocioni è un giocatore undrafted, che è stato adocchiato all'apice della sua carriera Spagnola da Chicago, il quale lo ha semplicemente acquistato dal Tau, e Nocioni ha fatto bene ad andare in USA a 25 anni. E ci hanno preso anche loro.
Caso Tskita: Tzkitsi come si chiama è stato scelto da Denver al 5, ossia una chiamata molto alta. Vediamo come la situazione rispetto a San Antonio è molto differente, fondamentalmente per il tipo di chiamata. San Antonio poteva avere libertà praticamente illimitate con una scelta 57, la quale, al 90% dei casi, non ti cambia la vita; Denver, al contrario, era vincolata da una chiamata tanto alta, e ha dovuto chiamare a sè il proprio giocatore immediatamente, secondo il ragionamento: "tu prendi quello che reputi il 5° giocatore migliore in giro e non lo fai venire a giocare con te?". Stesso discorso per Darko Milicic.
E, allo stesso tempo, hanno fatto bene i giocatori ad andare subito dopo la chiamata, attratti comunque dalla nuova realtà, dal contrattone, etc etc.

La domanda che ci si poneva era: se questi giocatori fossero rimasti in Europa, avrebbero maturato un gioco migliore di quanto stanno facendo in USA? Non lo sapremo con le evidenze, ma la mia risposta è SI. Si, perchè L'Europa permette di migliorare con più pazienza, perchè è un ambiente più consono a questi giocatori (se non altro perchè è casa), perchè l'NBA vuole solo giocatori fatti e finiti. Più facile l'ambientamento per un giocatore sudamericano, il quale farebbe il salto ambientale non in USA, ma volando dal Sudamerica all'Europa (Nocioni, Ginobili, Splitter), e questo spiegherebbe la maggior capacità di ambientamento dei giocatori Sudamericani in percentuale sugli Europei.

Allo stesso modo, guardando la situazione dal punto di vista Europeo, si assiste all'emorragia continua di giovani talenti, che da qualche anno a questa parte vengono cresciuti dai vivai esclusivamente per lo sbarco in NBA. Giustamente, il mondo baskettaro Europeo deve tutelarsi. Come? Bella domanda... I giocatori Europei sono esempre più attratti dalle prospettive USA, allo stesso modo porre un limite adi età al passaggio pare la cosa più razionale, per il movimento e per i giocatori stessi. Un limite che però io innalzerei rispetto al basket collegiale, almeno a 21 anni, in modo che questi giovani Europei possano esprimersi ad alti livelli già in Europa.
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Libraun Geims
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Post by Libraun Geims »

La domanda che ci si poneva era: se questi giocatori fossero rimasti in Europa, avrebbero maturato un gioco migliore di quanto stanno facendo in USA? Non lo sapremo con le evidenze, ma la mia risposta è SI. Si, perchè L'Europa permette di migliorare con più pazienza, perchè è un ambiente più consono a questi giocatori (se non altro perchè è casa), perchè l'NBA vuole solo giocatori fatti e finiti. Più facile l'ambientamento per un giocatore sudamericano, il quale farebbe il salto ambientale non in USA, ma volando dal Sudamerica all'Europa (Nocioni, Ginobili, Splitter), e questo spiegherebbe la maggior capacità di ambientamento dei giocatori Sudamericani in percentuale sugli Europei.

Allo stesso modo, guardando la situazione dal punto di vista Europeo, si assiste all'emorragia continua di giovani talenti, che da qualche anno a questa parte vengono cresciuti dai vivai esclusivamente per lo sbarco in NBA. Giustamente, il mondo baskettaro Europeo deve tutelarsi. Come? Bella domanda... I giocatori Europei sono esempre più attratti dalle prospettive USA, allo stesso modo porre un limite adi età al passaggio pare la cosa più razionale, per il movimento e per i giocatori stessi. Un limite che però io innalzerei rispetto al basket collegiale, almeno a 21 anni, in modo che questi giovani Europei possano esprimersi ad alti livelli già in Europa.
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sono d'accordissimo sul limite di età a 21 anni per l'ingresso nella nba e sono d'accordo sul fatto che un giovane prima i andare in NBA dovrebbe diventare una stella in europa e completare il suo bagaglio tecnico perchè poi là vogliono il giocatore pronto...
ma voglio fare un po il bastian contrario...

vista la mia conoscenza ridotta di giocatori a livello europeo vorrei farvi una domanda..

ci sono stati giocatori che venivano definite grandi promesse in europa che poi pur essendo rimasti in europa non sono esplosi a dovere e che hanno deluso?
è possibile che i giovani che sono andati in NBA e che poi hanno deluso avrebbero comunque fallito anche rimanendo nel vecchio continente?

non dico ovviamente tutti ma magari si sta ingigantendo il problema :gazza:

in realtà io sono d'accordo con voi ma stavo pensando che se qualcuno mi ponesse questa domanda non saprei rispondere in maniera approfondita....
che mi potete dire?
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Post by thebigdipper »

sono d'accordissimo sul limite di età a 21 anni per l'ingresso nella nba e sono d'accordo sul fatto che un giovane prima i andare in NBA dovrebbe diventare una stella in europa e completare il suo bagaglio tecnico perchè poi là vogliono il giocatore pronto...
ma voglio fare un po il bastian contrario...

vista la mia conoscenza ridotta di giocatori a livello europeo vorrei farvi una domanda..

ci sono stati giocatori che venivano definite grandi promesse in europa che poi pur essendo rimasti in europa non sono esplosi a dovere e che hanno deluso?
è possibile che i giovani che sono andati in NBA e che poi hanno deluso avrebbero comunque fallito anche rimanendo nel vecchio continente?

non dico ovviamente tutti ma magari si sta ingigantendo il problema :gazza:

in realtà io sono d'accordo con voi ma stavo pensando che se qualcuno mi ponesse questa domanda non saprei rispondere in maniera approfondita....
che mi potete dire?
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e perchè ? certa gente a 20 anni ha dominato in NBA.

Un limite del genere non ha senso, sia per americani che per europei.Non è colpa dei 18enni se il livello scende, ma dei GM che li scelgono
" Tv ti 6 fatto scivolare la vita sopra di te, senza accettarla nè rifiutarla "

'' Scansatevi vacche che la vita è breve ''                     

devo un video a bastini         
                                                      
Abbasso jordan ( ma con giudizio )...

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Post by Goppas »

Ok, la colpa è dei GM...ma visto che sono degli idioti, questo limite d'età è perfetto
Libraun Geims
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Post by Libraun Geims »

e perchè ? certa gente a 20 anni ha dominato in NBA.

Un limite del genere non ha senso, sia per americani che per europei.Non è colpa dei 18enni se il livello scende, ma dei GM che li scelgono
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si è vero però per 1 che domina ce ne sono dieci che si perdono per strada....

Al diciottenne dominatore non fa male qualche anno di attesa , al diciottenne incompleto e potenzialmente dominatore 3 anni di anticipo possono fare molto male....

almeno questo è il mio parere...
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Post by Ciombe »

Una delle differenze che ho notato tra NBA e basket europeo sta nelle rotazioni:

- In NBA i coach in questo senso seguono poco il trend della partita, giostrando i cambi in modo programmato. Nelle loro logica la star tendenzialmente vien fatta riposare per 2/3 minuti all'inizio del 2° quarto, sia che faccia 10/10 al tiro che faccia 1/10. E i suoi 40 minuti li giocherà sempre, sia che ne metta 30, che ne faccia 5.

- In Europa, invece molto spesso è la partita e la situazione che decide il minutaggio dei singoli. Se uno fa schifo viene subito tolto. Molto spesso vediamo giocatori del quintetto che giocano molto meno di chi parte dalla panchina e le gerarchie in generale sono poco definite. Ad esempio Bodiroga, se fa 0/10 al tiro, non gioca 35 minuti, entre Righetti e ci sta lui in campo. O il primo Becirovic di turno non partirà per 40 partite titolare, ma alternerà il quintetto alla panchina di volta in volta.
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Post by LoLLo23 »

la differenza dal punto di vista arbitrale tra nba e fiba è notevole...
concordo con i miei colleghi oltreoceano a lasciar correre qualche infrazione di passi per assistere a qualche giocata spettacolare....io per esempio avrei qualche magagna in meno proveniente dalle tribune....."arbitro son passi era meglio che andavi
a fa' funghi" :thumbsdownsmileyanim:
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