Basket Nba Vs. Basket Europeo

babo · Post by **babo** » 06/09/2006, 1:47

al contrario, sono in disaccordo con ciombe. secondo me, il peggioramento del basket, non solo quello americano, è dovuto alla mancanza di insegnamento. se guardate il dream team del 92 in spagna, NON UNO dei giocatori nba aveva evitato il college. se guardate le varie nazionali europee, facevano crescere tecnicamente i loro giovani in casa, per poi spedirli in nba già maturi, pronti per giocare ad alti livelli. non vedo lebron e gli altri americani in possesso di talento inferiore rispetto ai loro predecessori. semplicemente, non gli è stato insegnato il modo giusto per sfruttarlo, i giusti movimenti. james, ad esempio: talento abbacinante, sia tecnico che fisico. ha un gioco da guardia e la capacità di portare la palla di un play, nonostante sia 2.03. però non ha la capacità di giocare lontano dalla palla, non ha un prendi-e-tira degno di questo nome, gioco in post (che gli sarebbe quanto meno utile, visto il fisico). non è formato tecnicamente. almeno, io la vedo così.

AMARYLLIDE · Post by **AMARYLLIDE** » 06/09/2006, 9:41

al contrario, sono in disaccordo con ciombe. secondo me, il peggioramento del basket, non solo quello americano, è dovuto alla mancanza di insegnamento. se guardate il dream team del 92 in spagna, NON UNO dei giocatori nba aveva evitato il college. se guardate le varie nazionali europee, facevano crescere tecnicamente i loro giovani in casa, per poi spedirli in nba già maturi, pronti per giocare ad alti livelli
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quoto anche il resto, il problema è che adesso anche gli europei cominciano ad andare in NBA che non sono ancora formati, vedi Milicic, Ilyasova e altri che non sto neanche ad elencare...non è che siccome in Europa ci sono le squadre giovanili allora è scontato che un 18enne sappia fare di tutto....per questo dò ragione a Tanjevic quando dice di andare + tardi possibile in NBA, solo quando si domina realmente, e non potenzialmente, in Europa, come facevano i vari Petrovic, Kukoc, ecc...

Ciombe · Post by **Ciombe** » 06/09/2006, 12:26

al contrario, sono in disaccordo con ciombe. secondo me, il peggioramento del basket, non solo quello americano, è dovuto alla mancanza di insegnamento. se guardate il dream team del 92 in spagna, NON UNO dei giocatori nba aveva evitato il college. se guardate le varie nazionali europee, facevano crescere tecnicamente i loro giovani in casa, per poi spedirli in nba già maturi, pronti per giocare ad alti livelli. non vedo lebron e gli altri americani in possesso di talento inferiore rispetto ai loro predecessori. semplicemente, non gli è stato insegnato il modo giusto per sfruttarlo, i giusti movimenti. james, ad esempio: talento abbacinante, sia tecnico che fisico. ha un gioco da guardia e la capacità di portare la palla di un play, nonostante sia 2.03. però non ha la capacità di giocare lontano dalla palla, non ha un prendi-e-tira degno di questo nome, gioco in post (che gli sarebbe quanto meno utile, visto il fisico). non è formato tecnicamente. almeno, io la vedo così.
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Per quale motivo sei in disaccordo con me se non ha nemmeno spuntato una delle mie tesi, che a dirla tutta erano completametne differenti dalle mie???

Quello da te affrontato è un altro problema che fa parte del solito calderone.
Che la NBA negli utlimi anni abbia prodotto giocatori meno preparati tatticamente e in parte tecnicamente è un dato di fatto, un retaggio "dell'Era del Liceale" o del talento potenziale dell'Europeo.

La NBA oggi come oggi è un ammasso di ragazzini che si atteggiano a leggende, quando sono in realtà mezzigiocatori, di superstar che non hanno più il fuoco dentro dei vari Jordan, Magic, Barkley, Malone e di giocatori che faticherebbero persino in Europa...

Ma i problemi non sono solo oltreoceano con la NCAA che è diventata uno spettro, qualitativamente, della NCAA di 10/15 anni fa. L'Europa è in grave crisi di grandi campioni. Prima come avete già ricordato i Kukoc, i Petrovic, i Divac persino Stojakovic dimostravano il loro valore in Europa fino a che non erano già stelle confermate. Poi andavano in America a 22/23/24/25 anni e in un anno di adattavano al gioco per poi diventare stelle.
Ora Tripkovic, talento acerbo ma cristallino a 20 anni andrà nella NBA passando da qualche lampo di talento al Partizan. Non è ancora una stella, anzi, deve ancora essere una pedina basilare del suo team, eppure andrà in NBA come "semilavorato a perdere", ovvero saltando gradini importanti per la sua crescita come giocatore.

E' un basket oramai comandato dagli agenti, che vendono quasi a scatola chiusa i propri ragazzi incassando milioni sonanti nell'immediato piuttosto ch venirne ripagati a lungo termine, con i se ed i ma legati ai miglioramenti degli atleti.

La scelta di Belinelli mi trova perfettamente d'accordo, diventare una star in Europa e poi fare la voce grossa in NBA. La scelta del Mago era condivisibile. E' già oggi uno dei 10 giocatori più forti in Europa ed ha ogni minima caratteristica necessaria a fare bene in NBA.

Ma i vari Milicic, Skita, Bagaric ai suoi tempi, Kasun, Brezec, Vujacic, Pavlovic, in parte Radmanovic, Cabarkapa... talenti che con la giusta pazienza avrebbero potuto essere del calibro di Divac, Radja, Paspalj, Danilovic.... si ritrovano oggi stroncati a metà della loro crescita, irrimediabilmente compromessi in alcuni casi...

The small Bbrother · Post by **The small Bbrother** » 06/09/2006, 22:13

Per quale motivo sei in disaccordo con me se non ha nemmeno spuntato una delle mie tesi, che a dirla tutta erano completametne differenti dalle mie???

Quello da te affrontato è un altro problema che fa parte del solito calderone.
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Si sono due discorsi totalmente diversi,Ciombe nel suo post ha messo in evidenza
il fatto che oggi in NBA a parte le due-tre superstar di ogni squadra i roster delle franchigie sono colmi di gente che é lì esclusivamente per compiti sporchi come spendere falli o specialisti,(in poche parole giocatori con poco talento).

Mentre Babo ha parlato di lacune tecniche dei giocatori NBA.

Sui giocatori Europei sono d'accordo, da tutti i giovani talenti arrivati precocemente in NBA non se n'é cavato niente rispetto alle prospettive iniziali...
Così ne perde il Basket europeo e si sprecano le possibili future star in giocatori medi da NBA. :thumbsdownsmileyanim:

Goppas · Post by **Goppas** » 06/09/2006, 22:53

Per quale motivo sei in disaccordo con me se non ha nemmeno spuntato una delle mie tesi, che a dirla tutta erano completametne differenti dalle mie???

Quello da te affrontato è un altro problema che fa parte del solito calderone.
Che la NBA negli utlimi anni abbia prodotto giocatori meno preparati tatticamente e in parte tecnicamente è un dato di fatto, un retaggio "dell'Era del Liceale" o del talento potenziale dell'Europeo.

La NBA oggi come oggi è un ammasso di ragazzini che si atteggiano a leggende, quando sono in realtà mezzigiocatori, di superstar che non hanno più il fuoco dentro dei vari Jordan, Magic, Barkley, Malone e di giocatori che faticherebbero persino in Europa...

Ma i problemi non sono solo oltreoceano con la NCAA che è diventata uno spettro, qualitativamente, della NCAA di 10/15 anni fa. L'Europa è in grave crisi di grandi campioni. Prima come avete già ricordato i Kukoc, i Petrovic, i Divac persino Stojakovic dimostravano il loro valore in Europa fino a che non erano già stelle confermate. Poi andavano in America a 22/23/24/25 anni e in un anno di adattavano al gioco per poi diventare stelle.
Ora Tripkovic, talento acerbo ma cristallino a 20 anni andrà nella NBA passando da qualche lampo di talento al Partizan. Non è ancora una stella, anzi, deve ancora essere una pedina basilare del suo team, eppure andrà in NBA come "semilavorato a perdere", ovvero saltando gradini importanti per la sua crescita come giocatore.

E' un basket oramai comandato dagli agenti, che vendono quasi a scatola chiusa i propri ragazzi incassando milioni sonanti nell'immediato piuttosto ch venirne ripagati a lungo termine, con i se ed i ma legati ai miglioramenti degli atleti.

La scelta di Belinelli mi trova perfettamente d'accordo, diventare una star in Europa e poi fare la voce grossa in NBA. La scelta del Mago era condivisibile. E' già oggi uno dei 10 giocatori più forti in Europa ed ha ogni minima caratteristica necessaria a fare bene in NBA.

Ma i vari Milicic, Skita, Bagaric ai suoi tempi, Kasun, Brezec, Vujacic, Pavlovic, in parte Radmanovic, Cabarkapa... talenti che con la giusta pazienza avrebbero potuto essere del calibro di Divac, Radja, Paspalj, Danilovic.... si ritrovano oggi stroncati a metà della loro crescita, irrimediabilmente compromessi in alcuni casi...
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Concordo su tutto....ma di Divac, Radja, Paspalj e Danilovic non ne nasceranno più...più possibile che ci sia un nuovo Jordan, ma come questi credo che sia impossibile

babo · Post by **babo** » 07/09/2006, 2:35

hai ragione ciombe, il discorso è diverso. però... se parliamo di diluizione del talento medio delle varie squadre, sono parzialmente daccordo. il problema è che questo secondo me non è dovuto SOLO all'aumento di franchige nell'nba, ma anche alla perdita di formazione che i vari ragazzini che scelgono di andare in nba a 18 anni hanno subito. a mio avviso, la predita di talento medio nell'nba si sarebbe potuta (dovuta?) limitare grazie all'innesto di giocatori europei di talento e di esperienza, presi come stelle europee attorno ai 24/25 anni e fatti diventare, con un minimo di tempo per ambientarsi, ottimi giocatori in nba. questo non viene fatto. la mia domanda è questa: secondo te, i vari bagaric, kasun, cabarkapa, tskitishvili, petro, se fossero rimasti in europa a crescere, non avrebbero potuto arrivare più cosapevoli e maturi in nba, per giocare veramente?

Libraun Geims · Post by **Libraun Geims** » 07/09/2006, 10:32

hai ragione ciombe, il discorso è diverso. però... se parliamo di diluizione del talento medio delle varie squadre, sono parzialmente daccordo. il problema è che questo secondo me non è dovuto SOLO all'aumento di franchige nell'nba, ma anche alla perdita di formazione che i vari ragazzini che scelgono di andare in nba a 18 anni hanno subito. a mio avviso, la predita di talento medio nell'nba si sarebbe potuta (dovuta?) limitare grazie all'innesto di giocatori europei di talento e di esperienza, presi come stelle europee attorno ai 24/25 anni e fatti diventare, con un minimo di tempo per ambientarsi, ottimi giocatori in nba. questo non viene fatto. la mia domanda è questa: secondo te, i vari bagaric, kasun, cabarkapa, tskitishvili, petro, se fossero rimasti in europa a crescere, non avrebbero potuto arrivare più cosapevoli e maturi in nba, per giocare veramente?
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Sicuraente si, sono arrivati in un mondo completamente nuovo convinti di poter fare onde mentre non erano pronti nè tecnicamente nè soprattutto, a mio parere, psicologicamente....

Il rischio grosso è che succeda in europa quello che è già successo negli stati uniti: ragazzini non ancora formati che se ne vanno in nba senza completare la propria preparazione e magari tra qualche anno lo stesso discorso che stiamo facendo per i giovani americani lo faremo per i giovani eurpoei... ma forse lo stiamo già facendo....

Per limitare la perdita di talento medio più che guardare all'europa bisognerebbe "obbligare" i giovani a fare almeno 2 anni di collegge prima di potersi dichiarare al draft...
Questo darebbe nuovo vigore ad un campionato NCAA dove ogni anno i roster delle squadre sono competamente stravolti e permetterebbe ai coach NCAA di poter impostare un lavoro con i giovani che adesso non si capisce mai per quanti anni o mesi saranno a disposizione del college....

horace13 · Post by **horace13** » 07/09/2006, 10:38

Sicuraente si, sono arrivati in un mondo completamente nuovo convinti di poter fare onde mentre non erano pronti nè tecnicamente nè soprattutto, a mio parere, psicologicamente....

Il rischio grosso è che succeda in europa quello che è già successo negli stati uniti: ragazzini non ancora formati che se ne vanno in nba senza completare la propria preparazione e magari tra qualche anno lo stesso discorso che stiamo facendo per i giovani americani lo faremo per i giovani eurpoei... ma forse lo stiamo già facendo....

Per limitare la perdita di talento medio più che guardare all'europa bisognerebbe "obbligare" i giovani a fare almeno 2 anni di collegge prima di potersi dichiarare al draft...
Questo darebbe nuovo vigore ad un campionato NCAA dove ogni anno i roster delle squadre sono competamente stravolti e permetterebbe ai coach NCAA di poter impostare un lavoro con i giovani che adesso non si capisce mai per quanti anni o mesi saranno a disposizione del college....
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Concordo con la tua proposta del biennio in ncaa, non tanto per una questione di interesse verso il campionato (quello con l'arrivo di un campione, anche solo per un anno, esiste già) ma per una questione di programma dei college.

Per quanto riguarda i giovani europei... partono sempre un gradino avanti dal punto di vista della tecnica, qui in Europa la si insegna.
Peccato che poi manchino fisicità e abitudine ad un campionato di alto livello, e questo può essere si un pericolo

cavsfan23 · Post by **cavsfan23** » 07/09/2006, 10:58

Concordo con la tua proposta del biennio in ncaa, non tanto per una questione di interesse verso il campionato (quello con l'arrivo di un campione, anche solo per un anno, esiste già) ma per una questione di programma dei college.

Per quanto riguarda i giovani europei... partono sempre un gradino avanti dal punto di vista della tecnica, qui in Europa la si insegna.
Peccato che poi manchino fisicità e abitudine ad un campionato di alto livello, e questo può essere si un pericolo
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La fisicità quasi non esiste quaggiù. Almeno, in confronto.

horace13 · Post by **horace13** » 07/09/2006, 11:09

La fisicità quasi non esiste quaggiù. Almeno, in confronto.
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esatto, non volevo dire che rimanendo in Europa si acquista fisicità. Solamente che è un limite ancor maggiore, se non si ha una tecnica dietro che può supplire alle carenze fisiche (vedasi Stojakovic)

cavsfan23 · Post by **cavsfan23** » 07/09/2006, 11:14

esatto, non volevo dire che rimanendo in Europa si acquista fisicità. Solamente che è un limite ancor maggiore, se non si ha una tecnica dietro che può supplire alle carenze fisiche (vedasi Stojakovic)
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Già

Per esempio mi capita spesso di andare a vedere le partite dell'Everlast Firenze, e sono qualcosa di imbarazzante, basta che un giocatore smanacci e gli fischiano subito fallo, è davvero assurdo, simulano quasi più che in una partita di calcio, il che è tutto dire.
Comunque anche secondo me sarebbe meglio costruirsi prima di tutto una tecnica almeno fondamentale (il che non è frequente nell'NBA, come sappiamo tutti) per poi costruirsi il fisico (per forza) nell'NBA.

Goppas · Post by **Goppas** » 07/09/2006, 13:01

All'Everlast non gioca un certp Michele, classe 88? Scusate l'off topic

BASTINI · Post by **BASTINI** » 07/09/2006, 13:03

Magini, play. Forte, molto forte. L'ho visto anche in Coppa Italia 2 giorni fa: non ha un ottimo tiro (release lento) ma tiene il campo in maniera spettacolare, davvero un bel playmakerino

Ciombe · Post by **Ciombe** » 07/09/2006, 13:46

hai ragione ciombe, il discorso è diverso. però... se parliamo di diluizione del talento medio delle varie squadre, sono parzialmente daccordo. il problema è che questo secondo me non è dovuto SOLO all'aumento di franchige nell'nba, ma anche alla perdita di formazione che i vari ragazzini che scelgono di andare in nba a 18 anni hanno subito. a mio avviso, la predita di talento medio nell'nba si sarebbe potuta (dovuta?) limitare grazie all'innesto di giocatori europei di talento e di esperienza, presi come stelle europee attorno ai 24/25 anni e fatti diventare, con un minimo di tempo per ambientarsi, ottimi giocatori in nba. questo non viene fatto. la mia domanda è questa: secondo te, i vari bagaric, kasun, cabarkapa, tskitishvili, petro, se fossero rimasti in europa a crescere, non avrebbero potuto arrivare più cosapevoli e maturi in nba, per giocare veramente?
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Ovviamente sarebbero potuti diventare star o restare tali e quali ad ora, ma credo che per almeno 7 su 10 giocatori europei che vanno nella NBA immaturi e falliscono, possa valere il mio discorso.

Io mi ricordo che a parte Dirk Nowitzki, ongi europeo che è diventato star in NBA, ha solcato l'oceano dopo essere stata stella ai massimi livelli europei.

Divac, Kukoc, Danilovic, Radja, Sabonis, ed in tempi recenti Gasol, Stojakovic, Jaric, Ginobili, Nocioni...

ovviamente non sempre i risultati sono tangibili, tant'è vero che Djordjevic ha solamente accarezzato il mondo NBA, e per ultimi Kutluay e Macjaskas hanno miseramente fallito.

Però vedere un 211 come Kasun, un 213 come Skita sprecati e rispediti in Europa senza troppi complimenti, e bollati come scommesse perse mi fa rabbia...

The small Bbrother · Post by **The small Bbrother** » 10/09/2006, 2:51

Ovviamente sarebbero potuti diventare star o restare tali e quali ad ora, ma credo che per almeno 7 su 10 giocatori europei che vanno nella NBA immaturi e falliscono, possa valere il mio discorso.

Io mi ricordo che a parte Dirk Nowitzki, ongi europeo che è diventato star in NBA, ha solcato l'oceano dopo essere stata stella ai massimi livelli europei.

Divac, Kukoc, Danilovic, Radja, Sabonis, ed in tempi recenti Gasol, Stojakovic, Jaric, Ginobili, Nocioni...

ovviamente non sempre i risultati sono tangibili, tant'è vero che Djordjevic ha solamente accarezzato il mondo NBA, e per ultimi Kutluay e Macjaskas hanno miseramente fallito.

Però vedere un 211 come Kasun, un 213 come Skita sprecati e rispediti in Europa senza troppi complimenti, e bollati come scommesse perse mi fa rabbia...
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Certo ci sono casi di giocatori approdati in NBA,dopo una carriera abbastanza lunga in Europa(Macjauskas,Kutluay) che anche avendo il potenziale per essere stelle anche dall'altra parte dell oceano,hanno fatto cilecca.

Ma credo che questa apertura verso i giocatori Europei ci sarà sempre di più...
E i giovani giocatori,si sa,sono molto più attratti dalla NBA che dai loro rispettivi campionati.Allora perchè non imporre ,con una regola, un età minima per approdare tra i "PRO"?
secondo voi é un'idea possibile? Dovrà pure tutelarsi allora il basket europeo?...