Rick Majerus
Posted: 02/12/2012, 14:28
Con gli anni, il lavoro e la famiglia, sei costretto a sacrificare qualche sport che seguivi per non rinunciare ad altri e così perdi di vista alcuni personaggi che apprezzavi. Diventano come vecchi amici che non vedi da molto tempo. Te li ricordi con affetto e quanto ti tornano in mente grazie a qualche strana associazione di idee: sorridi e ti riprometti di riprendere i contatti, anche se sai che non lo farai mai. Ecco coach Majerus era uno di questi.
Era l'antitesi degli allenatori delle power house: mal vestito, grasso, disordinato e pelato, ma senza riporto. Lo vedevi sempre a bordo campo con maglioni enormi per coprire l'imbarazzante girovita e ci potevi scommettere sopra che quel maglione, grande come una coperta, era ricoperto di briciole di qualche snack. Per questo mi piaceva.
Avevo imparato a conoscerlo ai tempi delle scorribande di Utah, con le telecronache e i pezzi di Tranquillo, e avevo adorato il suo essere fuori dagli schemi, la sua passione per il junk food, il vivere in un albergo e la sua completa dedizione per il basket e i suoi ragazzi. Da appassionato ho conosciuto vari allenatori, alcuni anche più vincenti, anche se nel suo palmares è mancato solo il titolo sfiorato contro kentucky, eppure nessuno mi è stato più simpatico di lui, perché Majerus era un vincente senza comportarsi da vincente. e questo in pochi, pochissimi, sono riusciti a farlo. E così, ogni tanto mi tornava in mente quando mi ritrovavo davanti una pizza supermegafarcita e mi preparavo a una serata pizza e sport, sorprendendomi di come funzianava il mio cervello per avere tali associazioni di idee.
Sapevo che stava male, ma erano anni che stava male - con quella stazza non poteva essere altrimenti -, ma la notizia della sua morte mi ha fulminato.
So che sembra esagerato, ma mi mancherà, perché adesso quando mi ricorderò di lui (e continuerò a farlo, poco, ma sicuro) so che non potrò più riprendere i contatti e rivederlo a bordo campo con i suoi maglioni.
Addio Coach. La mia prossima superpizza è per te.
Era l'antitesi degli allenatori delle power house: mal vestito, grasso, disordinato e pelato, ma senza riporto. Lo vedevi sempre a bordo campo con maglioni enormi per coprire l'imbarazzante girovita e ci potevi scommettere sopra che quel maglione, grande come una coperta, era ricoperto di briciole di qualche snack. Per questo mi piaceva.
Avevo imparato a conoscerlo ai tempi delle scorribande di Utah, con le telecronache e i pezzi di Tranquillo, e avevo adorato il suo essere fuori dagli schemi, la sua passione per il junk food, il vivere in un albergo e la sua completa dedizione per il basket e i suoi ragazzi. Da appassionato ho conosciuto vari allenatori, alcuni anche più vincenti, anche se nel suo palmares è mancato solo il titolo sfiorato contro kentucky, eppure nessuno mi è stato più simpatico di lui, perché Majerus era un vincente senza comportarsi da vincente. e questo in pochi, pochissimi, sono riusciti a farlo. E così, ogni tanto mi tornava in mente quando mi ritrovavo davanti una pizza supermegafarcita e mi preparavo a una serata pizza e sport, sorprendendomi di come funzianava il mio cervello per avere tali associazioni di idee.
Sapevo che stava male, ma erano anni che stava male - con quella stazza non poteva essere altrimenti -, ma la notizia della sua morte mi ha fulminato.
So che sembra esagerato, ma mi mancherà, perché adesso quando mi ricorderò di lui (e continuerò a farlo, poco, ma sicuro) so che non potrò più riprendere i contatti e rivederlo a bordo campo con i suoi maglioni.
Addio Coach. La mia prossima superpizza è per te.