Re: Marco Non Ti Dimenticheremo

[kobe 84]

ciao marco,mi manchi tanto

[margheritoni10]

Ieri sera ESPN Classic ha dedicato a Pantani uno speciale sulla sua vita... bellissimo.
Se ripassa in replica non perdetelo.

[fly circus]

il ciclismo senza marco è come un cielo senza stelle (cit.)

[Gian Marco]

Io ho 15 anni. Ho cominciato a segiure il ciclismo nel 1998. Indovinate per merito di chi? Ho amato letteralmente il Pirata. Ancora devo trovare uno sportivo che mi sappia dare le emozioni che mi ha regalato Marco. Io non lo ho potuto segiure molto, ma quel magico anno del '98 mi è bastato. Mi ricordo la mattina del 5 giugno del 1999. Quando lo squalificarono a Madonna di Campiglio. Ero a tavola quando lo ho saputo. Ma ancora avevo 9 anni. Troppo pochi per capire davvero quello che stava succedendo. L'ho capito dopo. Quando è morto. Purtroppo.

Ad iniziarmi a questo sport è stato mio nonno. E' stato con lui che ho visto le prime tappe del Giro. Proprio nel 1998. Purtroppo mio nonno è venuto a mancare tre mesi dopo, giusto in tempo per vedere la straordianria vittoria al Tour de France. E' per questo che quando ho saputo della morte di Pantani mi è dispiaciuto due volte. Era come se anche l'ultimo pezzo di mio nonno se ne fosse andato. Mi ricordo che ho saputo del decesso non la sera del 14, ma la mattina dopo. La prima reazione è stata di dispiacere. Non una cosa eccezionale. Semplice dispiacere. Tant'è che ho giocato normalmente con la Play. Poi verso il pomeriggio, mi sono trovato di fronte ad un servizio di un tg che parlava proprio di lui. A quel punto sono letteralmente scoppiato in lacrime. Mi sono reso conto di quello che era successo solamente i nquel momento. E' stato dolore vero.

Dio solo sa quanto volevo andare a quei funerali. Ho implorato mio papaà di portarmici. Ma niente. Fosse successo ora, non avrei esistato a prendere il primo treno per Cesenatico. Anche solo per stare fuori dalla chiesa. Per dare l'ultimo saluto a quell'uomo che mi aveva saputo emozionare in quel modo. A due anni dalla sua scomparsa ancora non ho accetato l'idea che non c'è più.

Mi ricordo al Giro del 2003, per esempio, quando sembrava che si fosse ripreso. I tre scatti nella tappa delle Cascate del Toce, con Simoni che faceva un forcing impressioannate per andarlo a riprendere. Poi è caduto di nuovo. Per l'ultima volta.

Mi sembra incredibile che sia morto da solo in una camera di un motel in un freddo pomeriggio di febbraio. Dove erano finiti tutti quei tifosi, tutta quella gente che fino a quando vinceva non lo lasciava un attimo da solo?

Io non ti diemnticherò mai, Marco. Ciao.

e scusate dello sfogo.

[ShoFunaki]

Pantani è l'ennesima vittima di un'ipocrisia presente in Italia. Nel '98 è un campione, l'orgoglio dell'italia al Tour de France, Il giorno dopo tutti ad attaccarlo perchè drogato, dopato e ormai ciclista finito, Muore e gli stessi sono lì a santificarlo. è stato un grande ciclista, ha commesso degli errori ma resta uno dei più forti scalatori di tutti i tempi.

[Mikele]

Sono passati tre anni... ma non ti abbiamo dimenticato!!!

Marco, nel mio cuore tu sei sempre vivo! E grazie ancora per tutte le gioie ed emozioni che mi hai regalato

[IL Poz]

Impossibile dimenticare le tue imprese, cadrò nella retorica, ma Marco mi manchi terribilmente.
Certe volte mi piacerebbe immaginare senza la cocaina cosa sarebbe ora, se un Direttore Sportivo in qualche squadra alla Bruynell o l'uomo immagine del Ciclismo oppure il conduttore di qualche trasmissione su italia1, credo proprio la terza, non so perchè ma ho sempre pensato che per uno come Marco si sarebbero aperti scenari televisivi dopo aver messo le scarpette al chiodo..

Mi manchi tanto..
Davide

[Paperone]

grande Marco, grande campione scomparso troppo presto.
la sua leggenda rimarrà per sempre!

[A.F.D.U.I. President]

Io non ti dimentico.

Grazie di tutto.

[Scorpyon]

Anni: 3 - Verità: 0

Pantani e quello che non ci dicono


E sono tre. Tre anni che il Pirata ci ha lasciati e privati dell'ormai familiare speranza di rivederlo, un giorno, scattare come solo lui sapeva. Lo avremmo aspettato fino a 40 anni e oltre, incuranti di un suo eventuale ritiro, avremmo sempre coltivato l'impossibile sogno di un suo clamoroso ritorno alle gare, di un suo fantasmagorico rientro in testa al gruppo, anzi no, che gruppo e gruppo, un rientro solitario avevamo immaginato per lui, solitario come sul Mortirolo, come sull'Alpe d'Huez, come i 3 km che cambiarono il mondo, quelli di Montecampione.
Avremmo, avremmo voluto, avremmo potuto, avremmo fatto. E invece siamo qui, anno dopo anno, a commemorare il Campione che fu e l'Uomo che non seppe più essere, il tormento e l'estasi, il figlio che ogni mamma avrebbe voluto, come dice Tonina, o l'amico che ogni povero di spirito avrebbe voluto esibire davanti al proprio piccolo mondo, e ce ne furono forse troppi.
Eppure, tre anni sono passati, anni pieni di rimpianti, di ricordi, di disperazione anche. E cos'altro? Una fiction televisiva che sa dove colpire e commuove, certo, ma presentando una versione dei fatti che è raffazzonata, ma anche vigliacca, perché non ha il coraggio di prendere posizione e lo spaccia per equidistanza, neutralità, non si fa scrupolo di presentare i lati oscuri di un carattere (e fa bene), ma si guarda bene dallo spiegare i motivi che hanno scatenato il sopravvento di quei lati oscuri.
La verità è l'assente ingiustificato in questo coro di voci inconsolabili, o fintamente inconsolabili. Su Pantani o ci si accapiglia, ancora selvaggiamente; o si versa la solita lacrimuccia, cosa che per qualcuno è diventata ormai un esercizio retorico e niente più; o si continua a colpire basso, tanto Marco non si è saputo difendere in vita, figurarsi in morte.
I Travaglio continuano a starnazzare, senza contribuire minimamente alla ricerca della verità; come se quando cade un Napoleone, un Giulio Cesare, la sua caduta fosse da imputare solo ai suoi errori e alle sue pecche, e non bisognasse invece cercare di spiegarla analizzando il contesto storico, fisico, morale che sussisteva.
Solo così come era in montagna, Pantani è stato anche in questa plateale caduta.
Tre anni sono passati, e la verità non c'è ancora. Chissà per quanto ancora non ci sarà. Tra un anno ci ritroveremo tutti qui, per una nuova commemorazione, sentendoci tuttavia sempre più inutili e ripetitivi. A meno che qualcuno non provi (meglio: continui a provare) a squarciare qualche velo, tutti quelli che può, fossero anche solo i veli di ipocrisia. Noi ci proveremo, anche se ci siamo già resi conto che è dannatamente difficile. Ma glielo dobbiamo. A Marco, sì, glielo dobbiamo.

Marco Grassi

[predu17]

Ciao Marco,manchi tanto anche a me..
Il Campione sportivo che più mi ha fatto emozionare 

[Lilpol]

Come già detto, non meritava quella fine.

Grande Marco sarai sempre nei nostri ricordi!

[The Animal 84]

Sono passati 3 anni ma mi sembra ieri quando te ne sei andato, Marco ci manchi! 
RIP

[Spree]

Io capisco il non dare tutte le colpe a lui. Ci mancherebbe. Ma qualcuna ce ne avrà, pure, oppure anche dire questo è malvagio? Oppure ai drogati che non sono campioni italiani di ciclismo o argentini di calcio ci sputiamo sopra, ma quelli che ci hanno fatto sognare no? 

[Scorpyon]

Io capisco il non dare tutte le colpe a lui. Ci mancherebbe. Ma qualcuna ce ne avrà, pure, oppure anche dire questo è malvagio? Oppure ai drogati che non sono campioni italiani di ciclismo o argentini di calcio ci sputiamo sopra, ma quelli che ci hanno fatto sognare no? 

Tu pretendi una risposta quando subito sottolinei il fattore "drogato"?
Complimenti