Re: Welcome to Miami

Il Punto d'incontro dei Fans NBA di Play.it USA
Jack
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Welcome to Miami

Post by Jack »

volevo continuare su quello vecchio ma era chiuso..

concordo con quasi tutto il post di Mike. la cosa che a me non va giù è proprio questa: a 25 anni!
discorsi tipo "beh, ma cosa doveva fare, restare lì e non vincere niente?" secondo me sono fuori luogo perchè i Cavs non erano e non sarebbero stati una squadraccia e soprattutto dai l'idea di aver mollato, fatto un passo indietro e non avere neanche la voglia di provarci; in un contesto favorevole, di casa con un proprietario che comunque spende e dove vincere ti avrebbe portate nell'olimpo dei grandi. molto più che a Miami con gli altri due top Free Agent dell'estate.
e ci aggiungo anche nell'anno in cui hai toppato per la prima volta da quando giochi, nessuna voglia di rivincita da parte sua; non dico di farsi perdonare perchè il suo l'ha ampiamente fatto in questi anni a Cleveland ma boh..

poi crei anche un precedente. qui non sto dicendo che Lebron avrebbe dovuto preoccuparsi di questo, sia chiaro, ma nell'immaginario collettivo se non ce l'ha fatto neanche il prescelto in un mercato ok piccolo ma che decisamente non si è tirato indietro dal punto di visto dell'impegno economico chi mai può farcela o anche solo avere voglia di provarci?
questa storia mi avrebbe fatto pensare, specie in vista del prossimo anno, soprattutto se mi trovassi nella quanto mai ipotetica barra gradita situazione di essere nei panni di un proprietario di una franchigia. per questo non capisco certi contratti firmati quest'esate. c'è la reale possibilità di ricostruire e restare competitvi per chiunque? al momento direi di no, ti puoi fare un paio di giri ai playoff ma di più è dura perchè uno come James non arriva tanto spesso e neanche basta a quanto sembra..
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Goppas
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Re: Welcome to Miami

Post by Goppas »

25 anni sono proprio pochi, però non è che abbia "sbagliato" ad andare via da Cleveland.
Premesso che non potevano altro che migliorare come squadra, effettivamente due anni di fila con una post season "ridicola" sono un buon segnale per dire andare altrove.
E' sicuramente una sconfitta per James ma la sconfitta maggiore è l'essere andato dal suo alter ego: Bulls e Clippers erano validissime alternative: perché non le ha prese in considerazione?  :gazza:
Toni Monroe
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Re: Welcome to Miami

Post by Toni Monroe »

Dopo l'ottimo post di Mike nel topic divenuto terreno di scontro, più che di confronto, spendo il mio cent su: non doveva andar via da Cleveland; è l'unica -mia- opzione. Andare anche in un'altra squadra non avrebbe poi fatto tutta questa differenza, dal momento che l'unica già pronta alla vittoria (o ad un futuro dominio) era Miami, dove oltre ad esser presumibile che si vinca c'è la certezza di dover dividere onori ed oneri (ma nel caso di James non saranno considerati paritari, questo mi pare sia pacifico: se vince è anche merito di Wade mentre se perde è un po' più colpa sua..) con uno di cui doveva essere antagonista. La colpa grave, quindi sarebbe di essersi sottratto al confronto con un antagonista, non per aver avuto la sorte di trovarselo in squadra tramite draft o scambi ma andando lui -di sua sponte- a giocarci assieme. Per di più, spostandosi e non ricevendolo. Poteva esser diverso andando ai Bulls o in un'altra squadra? Di diverso ci sarebbe stato il non macchiarsi della colpa grave di cui sopra ma -sostanzialmente- un'altra squadra che vantaggi avrebbe davvero avuto rispetto al rimanere a Cleveland? A questo punto i casi potevano essere soltanto due: o rimaneva o andava dove si vince, con tutto quel che ne consegue. Andare in un contesto dove occorrevano comunque due/tre/n stagioni per arrivare alla vittoria non avrebbe avuto senso. Piuttosto dimostrava di aver capito che bisognava correggere qualcosa e premeva per avere un buon stratega in panchina o nella posizione di GM e comunque si metteva sotto per cercare di risolvere il problema dove c'era e non andando dove quel problema non sarebbe esistito. Mi rimane comunque un minimo di soddisfazione per questo est che sta riacquistando quella competitività che ha fatto schierare su due barricate opposte alcuni forumisti. Nell'immediato una serie Boston vs Miami mi mette l'acquolina in bocca. :D Con Orlando alla finestra. Bene così. :D
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Re: Welcome to Miami

Post by Robert Parish »

Per me non doveva fare la buffonata mediatica che ha messo su: le delegazioni che lo andavano a trovare a casa, la diretta TV.E' questo che ha fatto secondo me più male alla piazza di Cleveland e a tutto lo Ohio in genere, vedi la lettera di Gilbert subito dopo la scelta di andare agli Heat.Tutti lo sapevano che dopo le ultime due eleminizioni ai PO (doppia semifinale di conference con Orlando e Boston) LBJ sarebbe andato via ma nessuno si sarebbe aspettato questa sorta di patto con Wade e Bosh di giocare nello stesso team.Sinceramente mi sarei aspettato piu' un LBJ a NY che a Miami o ai Bulls ma a posteriori ancora non si sapeva nulla del famoso patto.Dal punto di vista umano concordo la sua scelta ha amesso di non poter vincere da solo e ha scelto di giocarsi le carte per il titolo con un giocatore franchigia del calibro di Dwayne, uno abituato da quando aveva 12 anni a sentirsi dire di essere il piu' grande colui che avrebbe cambiato le dinastie dell'Nba è sceso dall'olimpo ed è tornato con i piedi per terra e ha amesso candidamente di non poterlo fare da solo.Sulla convivenza tra i 2 (Bosh mi spiace per i suoi fans non lo considero un top player nba) si possono scrivere topic su topic solo il campo dirà la sua, anche sul suporting cast sono molto perplesso se penso che avranno di fronte squadre come i Magic o i Celtics che imho sono attrezzate in toto per un titolo nba e senza considerare che dall'altra parte degli States i gialloviola freschi freschi di double-peat ad un roster con dei buchi in panchina hanno aggiunto con pochi milioni di dollari gente come Barnes, Black e Ratliff.Cmq nonostante tutto non ho perso la mia ammirazione per Wade e Bosh giocatori che ho amato dal loro ingresso in Nba e nonostante tutto farò il tifo per loro pur non essendo un supporters degli Heat.
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Re: Welcome to Miami

Post by Mike »

ripropongo di qui visto che si son lamentati io abbia postato a tradimento in un topic chiuso.
fate i bravi, altrimenti si chiude di nuovo e stavolta definitivamente
Ciombe wrote:
però prima che ritornasse in auge la rivalità Boston-LA era tutto un altro mondo.
ed il modello draft-cap dava i suoi frutti, con tante contenders diverse e soltanto due team (Lakers e Spurs) che han vinto più volte. io son cresciuto con le partite di regular season tra Kings e Mavs, trovamene altre dalla stessa intensità oggi in RS (e parlo di squadre che non han vinto, figuriamoci le altre). solo ad Ovest si contavano almeno cinque team che lottavano constantemente per i due titoli divisionali. negli ultimi tre anni esistono solo una squadra a Ovest e due-tre a Est. differenza abissale.
prima c'erano squadre che puntavano molto sul sistema e poi sui giusti interpreti, adesso è il contrario. ma se concentri in poche squadre gli interpreti migliori poi non ha più senso sbattersi per creare sistemi funzionanti o almeno competitivi, perchè perderanno quasi sistematicamente.
ora senza almeno 3 stelle in squadra a quanto pare non sei nessuno. vedi LA, Boston e Miami.
sinceramente preferivo la situazione all'inizio di questo decennio (non per un motivo personale perchè i miei Bulls erano messi ancora peggio di oggi). magari c'era squilibrio tra Ovest-Est, ma c'era un maggiore equilibrio tra le parti, avvenivano più upset ai playoff, chiunque poteva ambire almeno ad una finale di Conference lavorando bene.
contate il numero di squadre apparse alle finali di Conference in questi ultimi 12 anni (dal look out del '99) e vedrete.
lascia stare che poi c'è stata una prevalenza di Lakers e Spurs, che in due han fatto 11 finali su 12 per l'Ovest e ne han vinte 9. ma guardate il numero di squadre diverse che hanno dovuto affrontare alle finali di conference. andando a memoria: Blazers, Kings, Mavs, Wolves, Suns, Hornets, Nuggets e forse dimentico qualcuno. e a Est sono 9 squadre portate alle Finals in 12 anni più altre fermatesi al turno precedente.
e se da questo lasso di tempo estrapoliamo gli ultimi 3 anni, avremmo come risultato che la tendenza del numero delle contenders è nettamente al ribasso.
le grandi rivalità degli anni '80, le varie dinastie, son belle, per carità, ma più da leggere e rivedere in dvd che da vivere.
preferisco il fiorire di squadre come i Kings di Adelman o i Pistons di Brown, per fare due esempi. che poi vincano o no, pazienza, demeriti loro; l'importante non è partecipare, certo, ma essere competitivi. lì poi la differenza la fa quel quid in più che per forza di cose non tutti possono avere. altrimenti se dovessero vincere tutti per forza sarebbe una pesca di beneficienza.
questa ricerca maniacale della squadra migliore dove vincere che sta impazzendo sul mercato negli ultimi periodi è malsana, soprattutto se iniziata ad età prematura.
anzichè guardare dentro o attorno di sè qui oramai vanno a guardare fuori dalle mure della propria franchigia d'appartenenza. troppo facile.
la generazione di giocatori prima di questa (o forse quella ancora prima) è ricordata per aver preso scoppole per tutti gli anni '90 prima dai Bulls, poi dai Rockets e infine di nuovo dai Bulls. sono rimasti a secco di titoli giocatori di prima o di seconda fascia mica male. non tutti sono rimasti fino all'ultimo nella propria franchigia ma nessuno di essi ha suicidato la propria reputazione a 25 anni. venticinque anni.
e mi ricollego alla questione individuale di James: se davvero vuoi dimostrare un cambio di mentalità rimani dove sei, non si discute. perchè cambiare franchigia, lo dicono le parole stesse, significa "cambiare franchigia" e non "cambiare mentalità". troppo facile associare le due cose.
mi concedo un esempio stupido ma pertinente (perlomeno alla stagione): è come se io dopo estati ed estati al mare ancora non avessi dimostrato di saper nuotare (n.d.m.: a scanso di dubbi, il sottoscritto è capace di nuotare) e allora l'estate successiva me ne vado in montagna al grido "eh, però dovreste vedere come son diventato bravo a stile libero".
questa difesa sulle dinamiche mentali che hanno portato James a ponderare (ponderare?) questa scelta non esistono. a) perchè sono ipotesi del tutto prive di fondamento e b) solo lui ne è a conoscenza.
tentare di capire cosa lo abbia portato a questa decisione è una pratica che non ha senso. il mio mantra di quest'anno dice "non entrare nella mente di chi non riesci a comprendere le scelte perchè poi difficilmente ne saprai uscirne". allora semplicemente prendo atto della sua decisione e rifletto su ciò che essa comporta. e finora devo ancora trovare un aspetto positivo.
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Fazz
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Re: Welcome to Miami

Post by Fazz »

Provo a dare uno spunto nuovo, così magari non si litiga... O si litiga più duramente, vediamo  :lol2:

Un folle (non riesco a descriverlo altrimenti) ha elaborato The Superstar Theory per valutare le chances di vittoria di un team.

Tra i vari aspetti a meritare nota è soprattutto una delle conclusioni; niente di nuovo, ma direi che è perfettamente in topic: senza un giocatore di un certo tipo non si può vincere (e solo in due occasioni si è riusciti a perdere in Finale), quindi CBA permettendo l'unica ambizione di un GM dovrebbe essere ottenere una superstar e mantenerla contenta, affiancandovi altri giocatori di alto rango. Tutto il resto sono franchigie che si illudono e tirano a campare (cit., più o meno).
Come detto, non che non si sapesse, ma i risultati dello studio sono molto interessanti e il trio di Miami apre nuovi scenari.

Comunque, buona lettura.

Reconsidering The Superstar Theory, Part 1 & Part 2
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Re: Welcome to Miami

Post by Luca10 »

Per la serie "l'umile LeBron che va a Miami per scrollarsi di dosso la fastidiosa ed a lui sgradita costruzione mediatica che gli hanno costruito addosso" vi presento questo ottimo pezzo di Arash Markazi di ESPNLosAngeles.com, che "stranamente" il WWL oggi pomeriggio ha ritirato dopo poco che era stata pubblicato: http://img821.imageshack.us/img821/5829/bloglebronespn.jpg.

Se c'erano dubbi che quella teoria fosse spazzatura, ora direi che non ci sono più. :stralol:
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Jack
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Re: Welcome to Miami

Post by Jack »

interessante l'articolo, thanks per il link. se mai uno avesse avuto bisogno di conferme sul biennio o la grandezza di Bill Walton la matematica ci viene incontro!

comunque su Lebron: non ho gradito per niente la scelta dal punto di vista del giocatore e, mi ripeto, avrò sempre il dubbio su come sarebbe andata, se fosse riuscito a venir fuori quando conta nei playoff etc. (questo perchè credo che almeno un titolo a Miami sia d'obbligo, magari non subito) (poi spero non vincano  un cazzo, sia chiaro). in più non concepisco proprio che uno forte come lui, a quell'età,  vada da Wade, altro big assoluto all'apice..

e di riflesso, non per colpa sua, non posso non pensare che il sistema ormai non sia più competitivo. lo so che le squadre che hanno vinto o che sono arrivate in finale tendono ad essere sempre quelle ma adesso è ancora peggio, specie rispetto a qualche anno fa. una franchigia che vuole ricostruire e che non è un gran mercato in tutti i sensi che chance ha? si piglia la prima scelta o una delle prime tre. i giocatori arrivano meno pronti di una volta e se ne vanno via prima. anche se fai Jackpot e pigli uno di casa col talento di James non basta.
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Re: Welcome to Miami

Post by lebronpepps »

Mike wrote:

:applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso: :applauso:

E vorrei anche sottolineare la caduta nell'anonimato di alcune franchigie che negli anni da te descritti erano invece molto importanti,ecco vedere squadre come Detroit o Indiana che hanno fatto la storia della NBA recente,cadere nel disinteresse solo perchè non hanno il mare e non sono città fighe mi mette una grande tristezza...
Last edited by lebronpepps on 01/08/2010, 15:56, edited 1 time in total.
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Re: Welcome to Miami

Post by Fazz »

http://www.cleveland.com/cavs/index.ssf/2010/08/lebron_james_basketball_camps.html

:01:

Caro (ex) prescelto, dovevi aspettartelo che sarebbero venuti anche a contarti i peli del naso, non è molto saggio continuare così  :gazza:
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Re: Welcome to Miami

Post by Andrij »

visto che ci sono dico la mia anche io.
Lebron ha fatto una vera pagliacciata mediatica con delegazioni che andavano nella sua megavilla a leccargli i piedi e non solo, e con la diretta televisiva per annunciare la sua nuova destinazione, però pagliacciata mediatica a parte secondo me la sua decisione non è poi così scandalosa. ha deciso di giocare in una dell città più belle ed attraenti degli USA, con 2 compagni niente male volete mettere con Cleveland?
e si parlava tanto di talento troppo diluito nelle 30 squadre NBA, ed ora tutti a scandalizzarsi. Questi assemblaggi di stelle ben vengano, serviranno a costruire nuove rivalità storiche tra franchigia (non so quest'anno potrebbe essere miami contro i Lakers) e magari negli anni a venire gli Heat di Wade,Lebron e Bosh, contro i Knicks di Paul, Stat ed Anthony. inoltre le altre squadre saranno costrette a dare più spazio a giovani rampati, cosa che potrebbe succedere a Toronto con il Mago e forse anche con il beli
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Re: Welcome to Miami

Post by Mattia Canavosio »

le leggende Nba non hanno mai cambiato casacca. James lo ha fatto perciò non sarà mai una leggende
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Heat33
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Re: Welcome to Miami

Post by Heat33 »

Mattia Canavosio wrote: le leggende Nba non hanno mai cambiato casacca. James lo ha fatto perciò non sarà mai una leggende

peccato che anche la leggenda kobe fu ad un passo dai bulls, voleva andaresene

se nn vinci è giusto lasciare
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Re: Welcome to Miami

Post by giacomo83 »

Heat33 wrote:
peccato che anche la leggenda kobe fu ad un passo dai bulls, voleva andaresene

se nn vinci è giusto lasciare
Riborda con questo Kobe. Ma avete proprio dei complessi.... Poi verrà fuori che i primi a nominare Byrant sono i kobisti...
Che poi, alla fine della fiera, non mi risulta che Bryant abbia cambiato casacca.

Tornando al discorso, invece,  prendi in considerazione i primi giocatori più forti di sempre e vedrai che non hanno cambiato casacca.
Last edited by giacomo83 on 03/08/2010, 13:25, edited 1 time in total.
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Re: Welcome to Miami

Post by Heat33 »

ma che centrano i kobisti
ho fatto un esempio il più recente tra i big ogni  epoca che voleva levare le tende
avesse cambiato squadrà sarebbe rimasto cmq un grande campione

l ho è rimasto Shaq e lo sono rimasti in tanti
sto fatto che James non sarà una leggenda perchè ha lasciato cleveland, non lo capirò mai
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