C'è anche un altro grosso problema, il problema del regolamento. Si può forzarsi per giocare con un sistema di gioco diverso, ma non è facile rendere al 100% con delle regole che tutto sommato non ti viene naturale rispettare.
L'esempio più lampante è che gli americani non sanno giocare a zona (o poco)/ non sanno attaccare la zona.
E non è che non saprebbero farlo, non lo sanno fare, nn lo hanno nelle corde, il che è completamente diverso. Oppure i 3 secondi difensivi. E' vero che è una regola che anche in NBA non sempre è rispettata, ma in ogni caso il giocatore NBA è naturalmente portato comunque a tenere in considerazione. Può adattarsi, ovviamente, ma è comunque un cambiamento strutturale nel suo gioco.
In realtà la stessa questione vale anche per la lettura dei passi, che tuttosommato non è del tutto colpa dei giocatori NBA che non li facciano rispettare in USA (anche se in questo caso il regolamento è uguale). Ma qui, appunto perché il regolamento è quello, con un pò di attenzione probabilmente il problema lo risolvi (Se non ti chiami Rudy Gay....., che, detto per inciso, nn ho capito perché sia stato preferito a Love nella finale).
GIà con l'allargamento dei 3P secondo me le speranze delle altre nazioni cominciano a diminuire e non di poco (anche perché si ripercuote su come strutturare una zona), va da se che Durant nn tira più da 3 con quelle percentuali però (almeno si spera, per gli altri
)
Oltre a questo c'è comunque un altro aspetto da considerare. Per quanto sicuramente ora gli americani RISPETTINO di più più le partite internazionali, rimangono comunque una sorta di Camp, dove se vinci hai fatto quello che devi, se perdi sei un fallito. MA tutto sommato quello che conta veramente è il campionato. Vaglielo tu a spiegare alle altre nazioni che le olimpiadi sono belle si, ma insomma, cerchiamo di non esagerare. E' chiaro anche qui che il sistema è questo, poi ogni giocatore può affrontarla a modo suo (vedi Kobe che cmq non si è fatto operare per andare alle olimpiadi, ma anche lui, cmq, non si è proprio impegnato al 100%).
Io direi che il divario c'è, ed è anche parecchio grande. Il che non vuol dire che in una manifestazione FIBA questo si manifesti in tutta la sua dimensione (per tutto quello che ho detto sopra). Ma in una ipotetica partita in cui i top10 NBA veri decidessero di affrontare i top10 della seconda nazione al mondo con le stesse motivazioni non ci sarebbe partita. Tiri da 3 o non tiri da 3. Se poi questa avvenisse dopo 2-3 ipotetiche stagioni NBA con regolamento FIBA il divario rischierebbe di essere imbarazzante.
Poi se invece il discorso è: una volta mandando i collegiali vincevano lo stesso, beh ovvio che allora non sia più così. Cmq si aspetta seriamente la nuova generazione di lunghi, Oden e Griffin se rinsaviscono seriamente potrebbero anche rimettere un pò più di acqua tra i continenti.
Edit: per esempio, non mi ricordo se era il 2006, quando TEAM USA fu eliminato, la partita dopo, con motivazioni vere, fu una partita in cui fecero onde.