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Maialone wrote:per dire, il primo Chievo di Del Neri tatticamente da le piste a moltissime squadre messe in lista

Era un 4-4-2 quasi banale nella disposizione in campo e nella scelta degli uomini (esterni offensivi, un regista e un incontrista a centrocampo, eccetera), il capolavoro non fu prevalentemente tattico.

visto che in questo topic avete già menzionato zonal marking, vi suggerisco questo articolo come possibile spunto di discussione:

http://www.zonalmarking.net/2012/05/04/ ... and-shots/

si analizzano i cinque campionati principali, mettendo in relazione il possesso di palla e le occasioni da gol create per verificare se c'è una correlazione.

mi pare interessante soprattutto perché a mio parere sconfessa da un lato il pregiudizio degli spagnoli, dei seguaci del tiki taka e del possesso fine a se stesso, dall'altro il pregiudizio tipicamente italiano secondo cui il possesso palla non è di per sè un indicatore di bel gioco.

Ma il possesso palla non è mai fine a se stesso. Quello che più di qualcuno non coglie, è che il possesso palla non è una fase solo ed esclusivamente offensiva, ma è anche (e forse in egual misura) una fase difensiva attiva, così come il pressing.

Non a caso nel calcio moderno le fasi difensive che più hanno avuto un incremento di positività sono quelle attive.

Con il possesso palla prolungato ed efficace, togli gioco, ritmo e fisicità alla squadra avversaria.

Poi è chiaro che offensivamente, se hai determinati giocatori e fai un buon lavoro di movimento "senza palla", avendo un possesso prolungato puoi spesso trovare lo spazio per renderti pericoloso e concludere, ed è importante sottolineare che il possesso palla ha bisogno comunque di un indicatore che spezza l'andamento e crea la giocata.
Nel Barca è Messi (ma anche Iniesta), nella Juve è Pirlo e in parte Vucinic, nel ManCity è Silva, nel Real è Ronaldo e in parte Ozil, nel Tottenham è Modric o VDV