Politica Internazionale
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Politica Internazionale
Il topic della politica è essenzialmente dedicato alla politica nazionale; per discutere di qualsiasi avvenimento politico che non riguardi strettamente l'Italia, vorrei proporre questo topic.
L'avvenimento della giornata è la risoluzione votata all'IAEA, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, sulla costruzione di strutture per l'arricchimento dell'uranio (necessario per la fabbricazione di armi nucleari) in Iran.
Tradizionali difensori dell'Iran come la Russia e la Cina, partner economici della Repubblica Islamica che precedentemente avevano utilizzato il loro diritto di veto per impedire al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di attuare sanzioni verso Teheran, hanno adesso cambiato direzione ed approvato la risoluzione, insieme ad U.S., Gran Bretagna, Francia e Germania: in altre parole, tutti i membri permanenti del CdS, più la Germania. Solo Cuba, Venezuela e Malesia hanno votato contro, più sei astensioni. Una tale unità pare sia stata raggiunta per il comportamento di sfida dell'Iran verso le Nazioni Unite, ed i continui rifiuti opposti alle richieste dell'IAEA di condurre indagini volte a stabilire se l'Iran stesse avviando un programma di arricchimento dell'uranio con fini bellici, piuttosto che la semplice costruzione di strutture per lo sfruttamento pacifico dell'energia nucleare.
L'Iran, tramite il suo delegato Ali Asghar Soltanieh, ha dichiarato che né minacce né sanzioni impediranno all'Iran di proseguire il suo pacifico programma di sviluppo.
La mia opinione personale è che l'Iran non è una democrazia; ha una recente tradizione di minacce rivolte ad Israele e U.S. ed incidenti diplomatici con la Gran Bretagna, nel generale contesto di una diplomazia aggressiva verso gli stati occidentali, unita ad assenza di rispetto al suo interno dei più fondamentali diritti umani. Per questi motivi, anche il solo sospetto che un paese con simili precedenti stia portando avanti un processo di arricchimento dell'uranio a fini bellici è insostenibile. Di fatto, lo scorso settembre l'Iran ha rivelato l'esistenza di un'installazione ancora in costruzione, a Fordo; qui si procede all'arricchimento dell'uranio, in contrasto con il Trattato di non proliferazione nucleare di cui l'Iran è firmatario. L'Iran afferma che gli scopi di questa struttura sono pacifici; gli USA, dopo aver visitato la struttura, sostengono che gli impianti di Fordo sono troppo piccoli per lo sviluppo di energia nucleare, ma grandi a sufficienza per la fabbricazione di armi; l'Iran risponde che Fordo è un impianto di riserva in caso di attacchi agli stabilimenti principali da parte di Israele; Israele considera l'intera faccenda come una potenziale minaccia alla sua stessa esistenza.
Io penso che l'Iran abbia firmato un Trattato di non proliferazione nucleare, e che sia tenuto a rispettarlo o ad abbandonarlo, con tutte le conseguenze causate da quest'azione. Ma le strutture di controllo e vigilanza a livello mondiale sono poco sviluppate, e se non il diritto, quantomeno l'Iran ha tutte le possibilità materiali di sviluppare armi nucleari. Odierei vedere azioni militari intraprese contro l'Iran, così come odierei però vedere quest'ultimo in possesso di armi nucleari. Se non si possono sottoporre i rappresentanti governativi iraniani al test della verità, si dovrebbe consentire all'IAEA di monitorare costantemente e da vicino l'operato dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, producendo rapporti regolari indirizzati al CdS, all'Assemblea Generale dell'ONU ed a chiunque altro volesse consultarli, e vigilando sulla costruzione di altri impianti segreti per l'arricchimento dell'uranio. Ciò è impossibile sino a quando al governo dell'Iran ci saranno estremisti e fanatici, invisi però a buona parte della popolazione stessa che dopo le ultime ridicole elezioni truccate ha dimostrato in piazza e per le strade che non ne può più di questa dittatura. I moti sono stati repressi con aspra violenza, a confermare le ragioni stesse dei disordini civili, ma la fiducia nei giovani Iraniani progressisti rimane, perché possano cambiare la direzione che la loro nazione sta prendendo.
L'avvenimento della giornata è la risoluzione votata all'IAEA, l'agenzia internazionale per l'energia atomica, sulla costruzione di strutture per l'arricchimento dell'uranio (necessario per la fabbricazione di armi nucleari) in Iran.
Tradizionali difensori dell'Iran come la Russia e la Cina, partner economici della Repubblica Islamica che precedentemente avevano utilizzato il loro diritto di veto per impedire al Consiglio di Sicurezza dell'ONU di attuare sanzioni verso Teheran, hanno adesso cambiato direzione ed approvato la risoluzione, insieme ad U.S., Gran Bretagna, Francia e Germania: in altre parole, tutti i membri permanenti del CdS, più la Germania. Solo Cuba, Venezuela e Malesia hanno votato contro, più sei astensioni. Una tale unità pare sia stata raggiunta per il comportamento di sfida dell'Iran verso le Nazioni Unite, ed i continui rifiuti opposti alle richieste dell'IAEA di condurre indagini volte a stabilire se l'Iran stesse avviando un programma di arricchimento dell'uranio con fini bellici, piuttosto che la semplice costruzione di strutture per lo sfruttamento pacifico dell'energia nucleare.
L'Iran, tramite il suo delegato Ali Asghar Soltanieh, ha dichiarato che né minacce né sanzioni impediranno all'Iran di proseguire il suo pacifico programma di sviluppo.
La mia opinione personale è che l'Iran non è una democrazia; ha una recente tradizione di minacce rivolte ad Israele e U.S. ed incidenti diplomatici con la Gran Bretagna, nel generale contesto di una diplomazia aggressiva verso gli stati occidentali, unita ad assenza di rispetto al suo interno dei più fondamentali diritti umani. Per questi motivi, anche il solo sospetto che un paese con simili precedenti stia portando avanti un processo di arricchimento dell'uranio a fini bellici è insostenibile. Di fatto, lo scorso settembre l'Iran ha rivelato l'esistenza di un'installazione ancora in costruzione, a Fordo; qui si procede all'arricchimento dell'uranio, in contrasto con il Trattato di non proliferazione nucleare di cui l'Iran è firmatario. L'Iran afferma che gli scopi di questa struttura sono pacifici; gli USA, dopo aver visitato la struttura, sostengono che gli impianti di Fordo sono troppo piccoli per lo sviluppo di energia nucleare, ma grandi a sufficienza per la fabbricazione di armi; l'Iran risponde che Fordo è un impianto di riserva in caso di attacchi agli stabilimenti principali da parte di Israele; Israele considera l'intera faccenda come una potenziale minaccia alla sua stessa esistenza.
Io penso che l'Iran abbia firmato un Trattato di non proliferazione nucleare, e che sia tenuto a rispettarlo o ad abbandonarlo, con tutte le conseguenze causate da quest'azione. Ma le strutture di controllo e vigilanza a livello mondiale sono poco sviluppate, e se non il diritto, quantomeno l'Iran ha tutte le possibilità materiali di sviluppare armi nucleari. Odierei vedere azioni militari intraprese contro l'Iran, così come odierei però vedere quest'ultimo in possesso di armi nucleari. Se non si possono sottoporre i rappresentanti governativi iraniani al test della verità, si dovrebbe consentire all'IAEA di monitorare costantemente e da vicino l'operato dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, producendo rapporti regolari indirizzati al CdS, all'Assemblea Generale dell'ONU ed a chiunque altro volesse consultarli, e vigilando sulla costruzione di altri impianti segreti per l'arricchimento dell'uranio. Ciò è impossibile sino a quando al governo dell'Iran ci saranno estremisti e fanatici, invisi però a buona parte della popolazione stessa che dopo le ultime ridicole elezioni truccate ha dimostrato in piazza e per le strade che non ne può più di questa dittatura. I moti sono stati repressi con aspra violenza, a confermare le ragioni stesse dei disordini civili, ma la fiducia nei giovani Iraniani progressisti rimane, perché possano cambiare la direzione che la loro nazione sta prendendo.
Last edited by ANDREA ILB on 27/11/2009, 18:48, edited 1 time in total.
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Re: Politica Internazionale
la qustione è più complessaa di quanto si pensi, ma mi convinve poco la proposta dell'ONU che costringe l'Iran ha cedere tutto l'uranio non lavorato a Francia e Russia che lo lavorano a parte e lo rendono in modo tale che non possa essere utilizzato per fini militari, ma per uso civile.
mi convince poco perchè per la stessa ragione si lasciano Corea del Nord, India, Pakistan e Israele facciano il proprio comodo senza interferenze.
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Re: Politica Internazionale
una possibilità è che nessuno di questi ha detto che vorrebbe cancellare Israele dalla cartina geograficadarioambro wrote: la qustione è più complessaa di quanto si pensi, ma mi convinve poco la proposta dell'ONU che costringe l'Iran ha cedere tutto l'uranio non lavorato a Francia e Russia che lo lavorano a parte e lo rendono in modo tale che non possa essere utilizzato per fini militari, ma per uso civile.
mi convince poco perchè per la stessa ragione si lasciano Corea del Nord, India, Pakistan e Israele facciano il proprio comodo senza interferenze.
Giordan wrote: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
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Re: Politica Internazionale
lo posso dire anch'io, ma fino a quando non avrò almeno il doppio delle duecento atomiche israeliane non sarò molto credibile. CHissà perchè invece Ahmacoso con NESSUNA atomica è credibile...Paperone wrote: una possibilità è che nessuno di questi ha detto che vorrebbe cancellare Israele dalla cartina geografica
Il basket è uno sport logico per gente intelligente: se non ci arrivi, lascia perdere!
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Re: Politica Internazionale
ma di dubai non se ne parla? :lol2:
Ci sono squadre che a certe temperature si squagliano, altre che lievitano. Classe, storia: Milan.
"mr.kerouac [...] sa essere cattivo con pochissime parole". (Angyair)
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Re: Politica Internazionale
Se Dubai World va/andrà in default, la crisi economica come l'abbiamo vissuta ora, sarà una scampagnata salutare con tanto di picnic.mr.kerouac wrote: ma di dubai non se ne parla? :lol2:
Sinceramente il pericolo non e` proprio scampato, balla un debito da 59 miliardi di $.
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Re: Politica Internazionale
Bel topic, grave lacuna colmata...
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Re: Politica Internazionale
Di Dubai è difficile parlare senza dati di fatto precisi, che dire se non che speriamo che si risolva, sembrava che la crisi (tutt'altro che finita) potesse per lo meno attenuarsi, qui invece si ricadrebbe a fondo, almeno dal punto di vista finanziario.
Per quanto riguarda l'Iran concordo in pieno con quanto detto da Andrea ILB, ma dubito molto che esistano soluzioni praticabili oggi.
In primo luogo sarebbe difficile scegliere il paese in cui intervenire, dato che molti hanno le armi atomiche.
Diciamo che i membri permanenti del consiglio di sicurezza dell'ONU possono averle?
Bene.
E poi?
Le democrazie?
E già quì ho dei dubbi. Molti paesi si dichiarano democratici senza esserlo, come l'Iran, ma ce ne sono anche alcuni cui siamo più o meno alleati. Il Pakistan ad esempio non è esattamente un esempio di laicità e democrazia.
I paesi che non costituiscono pericoli per gli altri?
Anche qui diventa difficile, ad esempio India e Pakistan da sempre hanno problemi di frontiera.
Diciamo però che si riesca a decidere che l'Iran e la Corea del Nord sono i più pericolosi e si vuole intervenire solo li.
Pensiamo davvero che questi paesi cedano per le pressioni ONU? E poi se sanzioni ONU contro la Corea potrebbero al limite essere decise a cuor leggero, con l'Iran diventerebbero molto difficili.
Davvero si tratta di una situazione molto difficile da dipanare.
Diciamo che per fortuna che è cambiata la politica americana, altrimenti potremmo aspettarci un'altra guerra da un momento all'altro, e non è detto che il pericolo sia completamente superato.
Per quanto riguarda l'Iran concordo in pieno con quanto detto da Andrea ILB, ma dubito molto che esistano soluzioni praticabili oggi.
In primo luogo sarebbe difficile scegliere il paese in cui intervenire, dato che molti hanno le armi atomiche.
Diciamo che i membri permanenti del consiglio di sicurezza dell'ONU possono averle?
Bene.
E poi?
Le democrazie?
E già quì ho dei dubbi. Molti paesi si dichiarano democratici senza esserlo, come l'Iran, ma ce ne sono anche alcuni cui siamo più o meno alleati. Il Pakistan ad esempio non è esattamente un esempio di laicità e democrazia.
I paesi che non costituiscono pericoli per gli altri?
Anche qui diventa difficile, ad esempio India e Pakistan da sempre hanno problemi di frontiera.
Diciamo però che si riesca a decidere che l'Iran e la Corea del Nord sono i più pericolosi e si vuole intervenire solo li.
Pensiamo davvero che questi paesi cedano per le pressioni ONU? E poi se sanzioni ONU contro la Corea potrebbero al limite essere decise a cuor leggero, con l'Iran diventerebbero molto difficili.
Davvero si tratta di una situazione molto difficile da dipanare.
Diciamo che per fortuna che è cambiata la politica americana, altrimenti potremmo aspettarci un'altra guerra da un momento all'altro, e non è detto che il pericolo sia completamente superato.
DIciamo che sono monitorati Iran e COrea perchè sono i due paesi che hanno minacciato gli altri. In Israele, India, Pakistan nessuno ha detto che c'è un paese da cancellare.AMARYLLIDE wrote: lo posso dire anch'io, ma fino a quando non avrò almeno il doppio delle duecento atomiche israeliane non sarò molto credibile. CHissà perchè invece Ahmacoso con NESSUNA atomica è credibile...
Eccolo, Pap è stato più veloce!Paperone wrote: una possibilità è che nessuno di questi ha detto che vorrebbe cancellare Israele dalla cartina geografica
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Re: Politica Internazionale
su Dubai mi è stato assicurato che dovrebbe rientrare tutto, cancelleranno un paio di progetti (un campo da golf in mezzo al deserto, un'isola galleggiante a mezz'aria e il campo da curling più grande del mondo) e si dovrebbe sistemare tutto
Giordan wrote: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
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Re: Politica Internazionale
Quale parte della politica estera americana sarebbe cambiata di preciso?doc G wrote: Diciamo che per fortuna che è cambiata la politica americana
No perchè a me pare che per il solo fatto che Obama è nero e simpatico tutto quello che fa va bene mentre Bush, che stava sui coglioni a molti, qualsiasi cosa facesse era sbagliata.
Oppure vogliamo dare peso al nobel "di cartone" (cit.)?
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Re: Politica Internazionale
Mah.... resto sempre perplesso quando una delle due parti in causa si sente in diritto di fare anche da arbitro e decidere chi è buono e chi è cattivo a nome di tutti.
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Re: Politica Internazionale
bel topic.ANDREA ILB wrote:
aggiungo che l'Iran, attualmente, non è ferma alle dichiarazioni negazioniste di ahmaninjad, ma è - insieme alla Siria - il principale foraggiatore (soldi armi, ecc.) di Hamas in Palestina e di Hezbollah in Libano. Due gruppi che prevedono la cancellazione di Israele dal medio oriente e che sono universalmente riconosciuti come gruppi terroristici.
la bomba atomica in mano all'Iran sarebbe un disastro per l'inter medio oriente, l'ha capito pure l'Onu.
Forse si stanno cominciando a chiedere se Israele può permettersi di correre questo rischio.
lele_warriors wrote: mi auguro vi tirino sotto a voi senza motivo
IL Poz wrote: Ah se c'è Brusmit non vengo.
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Re: Politica Internazionale
dal fatto che ad oggi Obama abbia disposto più di 40 bombardamenti in Pakistan nel silenzio generaleLuca10 wrote: Quale parte della politica estera americana sarebbe cambiata di preciso?
Cazzo guardi?
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Re: Politica Internazionale
Che poi è quantomeno curiosa la cosa che si voglia far passare George W. Bush come il male assoluto quando, proprio in materia di terrorismo, spesso e volentieri si è mosso in maniera - almeno formale - molto più consona ai trattati rispetto a praticamente tutti i suoi predecessori dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
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Re: Politica Internazionale
quella delle armi di distruzione di massa per cui hanno invaso paese sovrani poco?.... che lui e la sua amministrazione da un punto di vista formale si siano mossi bene :D io mai lamentato, era la sostanza che era assurda.Luca10 wrote: Che poi è quantomeno curiosa la cosa che si voglia far passare George W. Bush come il male assoluto quando, proprio in materia di terrorismo, spesso e volentieri si è mosso in maniera - almeno formale - molto più consona ai trattati rispetto a praticamente tutti i suoi predecessori dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
Un paese gettato nel panico dai media (favolose le storie dei newyorchesi che aspettavano un missile? proveiente dal medio-oriente)
e che con le varie invasioni ha fatto miliardi, strumentalizzando lo strumentalizzabile.
- ricordando che io le armi di distruzione di massa non le ho mai viste e non le hanno mai trovate
faccio presente che l'amministrazione Bush ha preso e fatto passare leggi liberticide e repressive contro gli americani con la scusa dei controlli dell'11 settembre.
Formale bene, la sostanza meno.
Obama va ancora giudicato, ma l'unico vero successo di bush per citare una famosa vignetta è stato l'episodio in cui ha schivato la famosa scarpa.
Altri quali sono?
Onore a Dreamtim. L'Ultimo prototipo di owner neanche preso in considerazione per una produzione di massa, troppo strano per vivere, troppo raro per morire (cit. Dr.Gonzo).