Quello che voglio dirti è che il suo atteggiamento è cambiato e dunque, essendo la sua carriera ancora in corso certi giudizi potrebbero cambiare. Sto solo dicendo che Kobe ha imparato come gestire un gruppo a livello di carisma. Dal mio punto di vista questo aspetto, più altri, back-to-back da MVP, cinque anelli con i primi tre da co-protagonista, qualità tecniche devastanti, lo pongono già oggi tra i primi sei. Esattamente al sesto posto.Hank Luisetti wrote: Appunto due anni.. e per questo sotto il punto di vista caratteriale (carisma etc..) sarebbe superiore a Bird..uno che già da rookie ragionava così??.. eddai Fra.. Obbiettività.. :-)
E quindi? Ok, non hanno cambiato le regole, anche se poi potremmo parlare dell'introduzione della zona nella NBA (dal 2002 mi pare, ma potrei sbagliarmi) che ha cambiato di fatto il modo di attaccare e ha facilitato di molto il lavoro di gruppi preparati per contenere le grandi guardie tiratrici a livello di penetrazione e attacco del canestro. Il lavoro a fisarmonica dei Celtics, dello sparire e apparire in pochi secondi, se eseguito bene può essere letale. Per non parlare poi del tre secondi difensivo, mai fischiato con la giusta costanza proprio in queste occasioni.Hank Luisetti wrote: Ps: per quanto riguarda la differenza fra le leghe:
1- Un dato incontrovertibile è che per Wilt (come per Russell) hanno cambiato le regole per limitarlo, per KB..ma anche per MJ no..anzi..
Mmmm molti più fischi, vero, ma dipende molto dal metro arbitrale. Io non vedo così tante differenze rispetto a prima. Magari sbaglio però.Hank Luisetti wrote: 2- Negli anni e regole hanno sempre più protetto chi attacca (specie a livello di contatti)
Si ok, sono d'accordo con te. In generale c'è meno talento, ma non nelle superstar, quanto nei giocatori medi. E' lì che c'è stato il netto salto. Lo studio maniacale dei dettagli, favorito dalla tecnologia e dalle riprese da ogni angolo ha favorito la conoscenza del proprio nemico e dunque la possibilità di trovare talloni d'Achille. Poi è chiaro che 30 squadre non contribuiscono a sviluppare il talento. Anzi. Ma io sono sempre stato contrario all'allargamento a così tanti roster nella NBA. Purtroppo il mercato ha il sopravvento da questo punto di vista.Hank Luisetti wrote: 3- Vero che nei tempi moderni tattica e studio sono infinitamente superiori, ma ciò viene colmato in parte dalla innumerevoli volte che le squadre si affrontavano (e dunque dalla profonda conoscenza che si instaurava fra le squadre e giocatori); ed in parte dal maggior talento che le squadre avevano a disposizione, talento che significa anche imprevedibilità..il che manda a puttane la tattica.
Ciao Goat . Oh, magari sarò troppo di parte, però quelli dell'altra sponda (nel senso positivo del termine eh ) non scherzano. Il mio obiettivo, magari esagerando, è mettere in luce le qualità di un giocatore totalmente diverso rispetto al passato, consapevole dei propri errori e conscio di aver fatto appena in tempo a cambiare per non determinare in senso negativo il proprio futuro. Il fatto che tu dici che interventi strampalati (e ci sarebbe da discutere sugli stessi) siano inutili al fine di "dare a Kobe quel che è di Kobe" secondo me non è proprio così. Proprio grazie a questi interventi si torna a parlare di un giocatore troppo spesso giudicato per preconcetto partendo dal presupposto "Mi sta sul cazzo, quindi è fuori dal discorso con i grandissimi". No. Un giocatore può starmi anche sul cazzo, ma non posso dire che dopo tutto quello che ha fatto, per il modo anche in cui è cambiato riconoscendo i propri errori, non debba essere inserito in quella stretta cerchia di fenomeni. Occhio, non sto dicendo che bisogna metterlo già ora tra i primi 6 obbligatoriamente. Figuratevi. Cioè, per me si, ma capisco se qualcuno oggi lo colloca dal 7 fino al 10 posto. Sotto mi sembra francamente una bestialità assurda.The goat wrote: Presente!
E sto persino leggendo.
Il problema, secondo me, è che state perdendo tempo, da ambo le parti... Francesco è troppo di parte su Kobe, è come me quando parlo di Cassano! :D
Quindi anche fare un discorso costruttivo ha poco senso.
Ciò non toglie che Kobe è fortissimo, bravissimo, ecc. ma lo sarebbe anche senza bisogno di interventi un po' strampalati ("gli 81 di kobe valgono più dei 100 di chamberlain", "le regole di allora erano più propense agli score", "la difesa di seattle", ecc.), anzi queste dichiarazioni vanno spesso ad inficiare il resto del discorso.
Voglio dire non c'è bisogno di spararle grosse per dimostrare quanto Kobe sia forte.
Se lo fai, poi diventa difficile prenderti seriamente anche quando dici cose sacrosante.
Tutto qui. Comunque bentornato e aspetto aggiornamenti alla tua classifica !