Baseball e Business

Il Punto d'incontro dei Fans MLB di Play.it USA
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Rasheed
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Re: Baseball e Business

Post by Rasheed »

tutto teoricamente giusto...

poi noti che gli Yankees hanno vinto le WS...che nel 2008 avevano un payroll 8 milioni più pesante...senza però vincere le WS...

e allora Henry il paladino della giustizia,di un diverso sistema economico-sportivo non l'ha fatto quando New York era fuori dai PO...anzi,la franchigia del signor Henry era in prima fila per firmare a cifre Yankeesiane(perdonatemi l'orrendo neologismo) Mark Teixeira...

purtroppo il Boss sta male...gli avrebbe risposto come meritava...

il 27 ha fatto male...non fermiamoci
Last edited by Rasheed on 01/12/2009, 20:17, edited 1 time in total.
Sono 27...Non finisce certo qui
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joesox
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Re: Baseball e Business

Post by joesox »

Rasheed wrote: tutto giusto...
Esatto, è tutto giusto. E lo ha detto già molte altre volte.

E se leggi quello che scrive Henry interamente lui non parla di aumentare le tasse o di tassare le entrate ma solo di rendere le squadre competitive. Anzi le entrate non sarebbero toccate per nulla come avviene adesso.
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rene144
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Re: Baseball e Business

Post by rene144 »

joesox wrote: E se leggi quello che scrive Henry interamente lui non parla di aumentare le tasse o di tassare le entrate ma solo di rendere le squadre competitive. Anzi le entrate non sarebbero toccate per nulla come avviene adesso.
Secondo me infatti ciò che Henry dice non è in linea di massima sbagliato. Sostanzialmente, come già detto da varie persone in questo topic, propone un miglioramento del sistema di revenue sharing, senza instaurare un salary cap. E questo a me va bene.
Quello che dice sul draft però per me è sbagliato (o meglio, è giusto per gli owners perchè risparmiano, ma non è giusto per i giocatori e per il baseball in generale).
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gaetano66
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Re: Baseball e Business

Post by gaetano66 »

Caro Renè sono giornalista, nonchè ex giocatore tristo ed ex proprietario di una società che ha vissuto una decina d'anni ('90-'99) vincendo 3 campionati senior (1 C2 e 2 C1).
Spero sia una presentazione sufficiente
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Re: Baseball e Business

Post by Sberl »

gaetano66 wrote: Caro Renè sono giornalista, nonchè ex giocatore tristo ed ex proprietario di una società che ha vissuto una decina d'anni ('90-'99) vincendo 3 campionati senior (1 C2 e 2 C1).
Spero sia una presentazione sufficiente
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Ok, ma non è pertinente alla discussione. Renè ha scritto una serie di considerazioni su Loria....sarei curioso anche io di sapere se ci sono dati o numeri che vanno a smentire quanto Renè ha scritto.
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rene144
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Re: Baseball e Business

Post by rene144 »

Sberl wrote: Ok, ma non è pertinente alla discussione. Renè ha scritto una serie di considerazioni su Loria....sarei curioso anche io di sapere se ci sono dati o numeri che vanno a smentire quanto Renè ha scritto.
Esatto. A me francamente non interessa l'identità delle persone, ma se si citano delle fonti (nel caso specifico si vanno a citare dei colleghi) allora bisogna anche specificare che fonti siano e che dati portino a supporto per supportare o smentire quanto detto. E siamo sempre lì.
Visto che Gaetano l'ha presa male, riformulo la domanda in maniera estesa:

- Chi sono questi colleghi? Giornalisti generici, giornalisti sportivi o beat writers dei Marlins?
- Su quali basi oggettive fanno quelle affermazioni?
- Che dati portano a supporto di quanto detto ed in contrasto con quanto da me affermato e supportato con una serie di dati oggettivi e pubblicati?

Perchè per qualsiasi osservatore addentrato quanto fatto da Loria è stato tutto per:
- Incassare più soldi possibili.
- Costringere (anche attraverso le ripetute minacce di relocation) la pubblica amministrazione a costruire, interamente a carico proprio, uno stadio per il baseball i cui introiti andranno direttamente ai Marlins, risparmiando così circa mezzo miliardo di dollari e guadagnando (fra concession stands, parcheggio e pochi tifosi in più) una decina di milioni di dollari extra ogni anno interamente a carico della collettività... ovviamente quando parliamo di un payroll sui 30 milioni di dollari, 10 milioni in più, anche se interamente versati nel monte stipendi (improbabile... ci saranno anche delle tasse da pagare per la manutenzione dello stadio e mi auguro che almeno a quella pensi lui) non hanno un impatto esattamente devastante. Un ricatto insomma.

Lo dico senza polemica, ma semplicemente perchè quelle mi sembrano frasi di circostanza, un po' come quelli che dicono che gli Yankees quest'anno hanno vinto perchè hanno speso moltissimi soldi più dell'anno scorso....... quando in realtà hanno abbassato il payroll rispetto al 2008. Se ci sono dati e fatti, sarei molto curioso di conoscerli.
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Re: Baseball e Business

Post by joesox »

rene144 wrote: Un ricatto insomma.

... gli Yankees quest'anno hanno vinto perchè hanno speso moltissimi soldi più dell'anno scorso....... quando in realtà hanno abbassato il payroll rispetto al 2008.
Ricatto assurdamente permesso, anzi, favorito dalle attuali regole MLB. Loria ha fatto una marea di soldi alle spalle degli altri proprietari. Questa è una cosa da sistemare. Henry è tra coloro che non vuole più dare una parte del revenue solo per arricchire un altro (o altri) proprietario.

Gli Yankees hanno abbassato di pochissimo (rumore di fondo) un payroll già esorbitante.

2009: $201,449,189
2008: $209,081,577
2007: $189,639,045
2006: $194,663,079
2005: $208,306,817
2004: $184,193,950

Media payroll ultimi sei anni: $197,889,000 (ho arrotondato ai 1000 dollari più vicini). Numeri presi da Cot's.

Questa è una seconda cosa da sistemare.

Henry non ha reagito a nessuna vittoria in particolare.
Non perchè gli Yankees hanno vinto o non vinto le WS in alcuno di questi anni (una volta su sei, ma con quasi 600 W di RS).
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koper
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Re: Baseball e Business

Post by koper »

rene144 wrote: Sostanzialmente, come già detto da varie persone in questo topic, propone un miglioramento del sistema di revenue sharing, senza instaurare un salary cap.
se ho capito bene, la proposta di Henry è un salary cap mascherato.. in pratica chi supera la soglia del salary cap (possiamo chiamarla in maniera diversa ma in pratica è la stessa cosa) deve pagare il revenue sharing.. chi sta sotto non paga niente..
in pratica pagano solo gli ienki e lui risparmia un po' di quattrini..
D'altronde il baseball è così: alle volte si vince, alle volte si perde, altre volte...... piove  (Cit.P)
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gaetano66
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Re: Baseball e Business

Post by gaetano66 »

Non l'ho presa male, anche perchè non mi conoscete e non potete supporre...
A Miami ho parlato con Tito Rondon, esperto giornalista di baseball nicaraguense che vive ormai da tanti anni in Florida e che ha (o aveva) una trasmissione radio di baseball, e con un altro collega, sempre di madrelingua spagnola, che lavorava, credo, perchè non ho il suo biglietto da visita, per El Nuevo Herald di Miami.
Un giornalista deve fare domande e verificare le fonti. Poi, si può anche sbagliare, ma non ho alcun interesse per il management dei Marlins. Leggo inoltre spesso ENH (tra i tanti cubani scappati ci sono anche dei "quasi" amici come Maya, Suarez, Alexei Ramirez) e mi faccio delle opinioni, ma non ho interesse di fare polemica. A che pro?
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Re: Baseball e Business

Post by rene144 »

koper wrote: se ho capito bene, la proposta di Henry è un salary cap mascherato.. in pratica chi supera la soglia del salary cap (possiamo chiamarla in maniera diversa ma in pratica è la stessa cosa) deve pagare il revenue sharing.. chi sta sotto non paga niente..
in pratica pagano solo gli ienki e lui risparmia un po' di quattrini..
Questo concetto esiste già, e si chiama CBT (Competitive Balance Tax) o Luxury Tax (vecchio nome, sempre in voga). Quello che dice Henry è più fine e lo spiego brevemente. Iniziamo da questo:

revenue sharing system to be overhauled and replaced with a "competitive balanced payroll tax"

Iniziando da questo, parla di rivoluzione nel sistema del revenue sharing. I Red Sox sono la seconda squadra che da' più soldi per revenue sharing, dopo gli Yankees, perchè sono la seconda squadra con più guadagni. E poi:

"Change is needed and that is reflected by the fact that over a billion dollars have been paid to seven chronically uncompetitive teams, five of whom have had baseball’s highest operating profits," Henry responded in an e-mail. "Who, except these teams, can think this is a good idea?"

Henry qui lancia un j'accuse relativamente pesante a diverse squadre (fra cui i discussi Marlins, pur non facendo nomi esplicitamente) ed afferma che tantissimi soldi siano stati dati a delle squadre che poi non li hanno riutilizzati (ottenendo "i 5 profitti più alti del baseball", in poche parole intascando direttamente quei soldi dati teoricamente per aumentare la competitività del loro monte stipendi). Quindi:

"But if they want to spend $200,000,000 annually on payroll, they should be heavily taxed directly on that – and if they want to spend more than that, they should be even more heavily taxed. So should all clubs who spend heavily on payroll – to the extent necessary – to bring the system into balance."

Here's how Henry's system would work:

"It’s a very simple approach in which payroll tax dollars replace revenue sharing dollars and go directly to the clubs that need revenues in order to meet minimum payrolls that should be imposed on each club receiving revenue. Further, players would have to be protected with a guaranteed minimum percentage of overall revenues. This would be a very simple and effective method in reducing top payrolls and increasing bottom payrolls with no tax on revenues,"
...
"Baseball has determined that the best way to deal with the Yankees is to take as much of their revenue as possible. I see that in direct opposition to the ideals this country was built on. Baseball is a business and should be treated as such. Baseball is also a sport that needs competitive balance in order to prosper. Taxing their revenues and other “large markets” in the way it is presently done, is simply confiscation on an order of magnitude never seen in any industry in America,"


Questo è molto sottile... fate attenzione: Henry da un lato dice che è ingiusto ed "antiamericano" confiscare un tot di revenue dalle squadre per darle ad altre, ma dall'altro lato dice che sia giusto per lo sport avere competitività. In poche parole, ritiene che non sia giusto, solo perchè uno guadagna tanto, dover dare tanto alle piccole squadre senza che queste debbano poi rispondere di come utilizzino quei soldi. Infatti sopra appunto accusa quei proprietari di intascarli (supportando Boras per intenderci). Nel pezzo dicono che un terzo circa degli introiti delle grandi squadre quest'anno verrà girato alle piccole. Non è poco...

Quindi Henry dice che non sia giusto fare i Robin Hood coi guadagni delle grandi. I guadagni non dovrebbero essere toccati. Ciò che è tuo è tuo e ciò che è mio è mio. Perchè poi finisce che i soldi non vanno nel payroll dei Marlins, ma nelle tasche di Loria e questo è ovviamente ingiusto, perchè a quel punto i soldi dovrebbero essere nelle tasche di Wilpon, Henry, Steinbrenner e compagnia al limite, visto che sono le loro squadre a guadagnarli.

Quindi... come fare a portare equilibrio nelle squadre? Ecco il colpo di genio: ciò che una squadra guadagna non deve essere toccato. Ma ciò che spende deve essere tassato selvaggiamente, si suppone con un aumento vertiginoso ed esponenziale della CBT. Questo verrebbe abbinato ad un floor (o ad una "chiamata alla responsabilità" o quello che volete) per imporre che i soldi destinati alle piccole vengano interamente girati nelle baseball operations, per evitare che sia Loria ad arricchirsi insomma.

Vabbè, ho cercato di essere chiaro, ma so di aver fatto confusione, quindi faccio un esempio pratico con cifre ASSOLUTAMENTE FITTIZIE ed a puro scopo di esempio.

Oggi: i Red Sox guadagnano 500 milioni di dollari. Devono girarne 150 in revenue sharing alle piccole squadre. Poi hanno un monte stipendi, supponiamo, di altri 150 milioni di dollari, con 50 milioni ulteriori che vanno nella gestione di stadio, minor league, operazioni internazionali, ecc (i Red Sox rinnovano lo stadio annualmente ed hanno le più alte spese in assoluto sul mercato internazionale). Vanno appena oltre la CBT (che ipoteticamente piazziamo a 140 milioni) e devono pagare 3 milioni ulteriori al fondo centrale MLB. Alla fine di quei 500 milioni, nelle tasche di Henry vanno 147 milioni, con la franchigia che ne costa 203 di gestione, e con 150 che vengono ridistribuiti alle piccole, a prescindere dal payroll dei Red Sox.

Nella proposta Henry: i Red Sox guadagnano ugualmente 500 milioni. Niente va direttamente alle piccole. Se i Red Sox rimangono sotto la CBT (diciamo con un payroll di 135 milioni), ugualmente non danno niente alle piccole. Se invece vanno sopra (diciamo con 170) allora la tassazione è estremamente superiore a quella attuale, e magari devono dare 60 milioni alle piccole (per ogni milione sopra la CBT, ne devi aggiungere 2 da dare alle piccole). In questa maniera nulla ti viene tolto con la forza, ma se vuoi usare i tuoi muscoli finanziari, allora in maniera proporzionale ed esponenziale devi finanziare le piccole. Il risultato? Facendo due conti, a Henry, comunque vada (sia che rimanga sopra o sotto la CBT), rimarranno in tasca più soldi di adesso. Se poi ci aggiungiamo le altre idee (worldwide draft, hard slotting, ecc), si trova un altro modo per gli owners per risparmiare. Alla fine ha portato acqua al suo mulino, com'è ovvio che sia. La proposta però ha delle fondamenta intelligenti a mio modo di vedere e sono le seguenti, in linea di massima (anche se poi bisognerebbe strutturarle in maniera appropriata, è ovvio!!!):

- Niente soldi confiscati a priori.
- Squadra penalizzata in base a quanto decide di spendere. Se Steinbrenner, per qualche motivo, volesse spendere solo 100 milioni di payroll, rientrando nella norma, perchè invece di intascare i soldi prodotti dalla SUA squadra dovrebbe comunque darli ai Pirates? Se non li usa per avvantaggiarsi sugli avversari allora a quel punto dovrebbe poterli tenere in tasca sua. Al tempo stesso se invece vuole usarli per avvantaggiarsi e può permetterselo, allora deve dare possibilità relativamente analoghe agli altri.
- Obbligo di reinvestimento da parte delle piccole, per evitare l'eventuale anomalia del proprietario dei Marlins che mette nelle sue tasche più del proprietario dei Red Sox, perchè quest'ultimo è obbligato a dare i soldi al primo, mentre il primo non ha obblighi di sorta. I Marlins ricevono 80 milioni di revenue sharing? Perfetto, allora devono mettere 80 milioni nelle baseball operations, più (e questa è una mia aggiunta) una percentuale dei loro guadagni autonomi. A Loria non verrebbe impedito di trarre profitti (è comunque un business), ma non lo farebbe alle spalle di tifosi, squadra ed avversari, ma lo farebbe in proporzione alle entrate, come è giusto che sia.

E' un sistema da riformare e questi punti mi piacciono. Ovviamente come detto Henry non è che faccia il buon samaritano ed ha tutto da guadagnare da un punto di vista personale da queste riforme. Ciò non toglie che se qualcuno deve intascare i soldi prodotti dai Red Sox, quello debba essere Henry e non Loria e ciò non toglie che queste riforme siano molto più democratiche e meritocratiche rispetto a sistemi coercitivi come il salary cap ed il revenue sharing forzato. Bisognerebbe regolamentare queste idee ed analizzarle a fondo, ma finora sono le più sensate che abbia sentito.
gaetano66 wrote: Non l'ho presa male, anche perchè non mi conoscete e non potete supporre...
A Miami ho parlato con Tito Rondon, esperto giornalista di baseball nicaraguense che vive ormai da tanti anni in Florida e che ha (o aveva) una trasmissione radio di baseball, e con un altro collega, sempre di madrelingua spagnola, che lavorava, credo, perchè non ho il suo biglietto da visita, per El Nuevo Herald di Miami.
Un giornalista deve fare domande e verificare le fonti. Poi, si può anche sbagliare, ma non ho alcun interesse per il management dei Marlins. Leggo inoltre spesso ENH (tra i tanti cubani scappati ci sono anche dei "quasi" amici come Maya, Suarez, Alexei Ramirez) e mi faccio delle opinioni, ma non ho interesse di fare polemica. A che pro?
Appunto, non ce n'è bisogno. Quelle di prima sono le cifre di pubblico dominio e Loria viene accusato da più parti (ed indirettamente in questi giorni anche da Henry e Boras, che le cifre le conoscono in ogni dettaglio) di intascare tantissimo e la realtà è evidentemente questa, perchè altrimenti Loria potrebbe tranquillamente rendere i suoi conti di pubblico dominio ed invece non lo fa. Tutto qui.
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Re: Baseball e Business

Post by koper »

x Renè
chiarissimo e sono d'accordo sulle tue valutazioni (avevo capito bene)
voglio solo aggiungere questa nota per completare la tua spiegazione:

citazione:
MLB's current collective bargaining agreement sets a 'payroll threshold' each season that is somewhat similar to a salary cap. For the 2007 season, this threshold has been set at $148 million ($155 million in 2008). Should the average annual value of a team's total salary contracts surpass this threshold in any year, they pay a 'tax' on the amount over the threshold. The tax is graduated such that a team pays a progressively higher percentage every year it exceeds the threshold, to a maximum of 40%. As an example, when Roger Clemens signed with the Yankees this season, his salary was reported at $18.5 million. But since the Yankees have already exceeded the payroll threshold several times, they were forced to pay the maximum luxury tax on his salary of 40%. Applied to Clemens' salary, the tax comes to $7.4 million. So in actuality, Clemens is costing the Yankees $25.9 million this season.

The Luxury Tax is also called the 'Competitive Balance Tax'. Ironically, the money from the tax isn't distributed to smaller market teams to promote competitive balance. Instead, it goes into an 'Industry Growth Fund' that MLB uses for player benefits and to promote the growth of baseball around the world. Money is distributed to smaller revenue teams, but that money comes from MLB's revenue sharing program, which is entirely separate and independent of the luxury tax.
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Re: Baseball e Business

Post by Ange86 »

Il sistema Henry non mi sembra un grande affare per le piccole squadre. Bisognerebbe vedere dove si andrebbe a fissare la soglia ma ci sarebbe il rischio concreto che il sistema si sbilanci ancor di più. Infatti per i team più grandi è relativamente semplice arrivare a qualsiasi cifra mentre per le piccole squadre senza il sostegno del revenue sharing ci sarebbero grossi problemi a raggiungere determinate cifre. Questo sistema è ottimo per i proprietari delle big che potrebbero mettersi in tasca un bel po di soldi un po meno per il bene del baseball.
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Re: Baseball e Business

Post by koper »

Ange86 wrote: Il sistema Henry non mi sembra un grande affare per le piccole squadre. Bisognerebbe vedere dove si andrebbe a fissare la soglia ma ci sarebbe il rischio concreto che il sistema si sbilanci ancor di più. Infatti per i team più grandi è relativamente semplice arrivare a qualsiasi cifra mentre per le piccole squadre senza il sostegno del revenue sharing ci sarebbero grossi problemi a raggiungere determinate cifre. Questo sistema è ottimo per i proprietari delle big che potrebbero mettersi in tasca un bel po di soldi un po meno per il bene del baseball.
Henry non prevede l'abolizione del sostegno alle piccole squadre ma una diversa modalità per il reperimento delle risorse (basata sul payroll anzichè sui profitti) e una diversa modalità per la loro distribuzione (basata sulla disponibilità ad investire da parte delle franchigie beneficiate)
naturalmente perchè tutto il sistema funzioni occorre che i coefficienti di contributo e le soglie di applicazione siano studiati in maniera opportuna e .. soprattutto che tutti siano d'accordo (e su questo ho i miei dubbi..yankees e marlins per motivi diversi)
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Re: Baseball e Business

Post by rene144 »

koper wrote: x Renè
chiarissimo e sono d'accordo sulle tue valutazioni (avevo capito bene)
voglio solo aggiungere questa nota per completare la tua spiegazione:
Si, è esatto, ed avrei dovuto farlo io. O meglio l'ho fatto, ma 3 anni fa :sbadat: (qui la seconda parte e qui la terza).
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Re: Baseball e Business

Post by rene144 »

Un pezzo da ESPN Insider sul draft internazionale. Non potrete leggerlo perchè è per abbonati... quindi lo linko (non integralmente, ma con le parti chiave)....
Why do we need it?

Owners have long argued for a worldwide draft because of the escalating bonuses being given to international free agents. This year, Strasburg was generally considered the best amateur player on the planet, yet it's likely that Chapman will be given a higher bonus amount simply because he's a free agent who is able to negotiate with every team. In a sense, Strasburg is penalized for being an American-born player subject to the draft rules. A worldwide draft would level the playing field. If such a draft had been implemented this year, then it's likely Chapman would have been selected after Strasburg and as a result would have been given a lower bonus.

Why would the players agree to it?

Simply put, players who are subject to the draft aren't represented by the union. Players have to be on a team's 40-man roster in order to be part of the MLBPA. Of course, the possibility that Chapman could earn $30-$40 million affects an established superstars, such as free agent pitcher John Lackey (in his case it probably helps). Yet more realistically, the current economic environment has shown there simply isn't enough money for everyone. The $30-$40 million Chapman could earn might make it more difficult for veteran players (aka union members) to earn long-term or lucrative contracts. The $3.15 million given by the Twins to 16-year-old Dominican shortstop Miguel Angel Sano might make the team less likely to sign a veteran backup player.

What are the biggest obstacles?

Just because the two sides are in agreement about the need for a worldwide draft doesn't mean it will actually happen. Perhaps the trickiest part will be to convince participating countries to cooperate. In a sense, baseball is asking countries to limit the earning potential of some of its highest-earning citizens. For example, this year, 16-year-old Nicaraguan outfielder Cheslor Cuthbert received a $1.35 million bonus from the Kansas City Royals. If Cuthbert -- considered a toolsy but raw prospect -- had been subject to the draft, then he would have likely earned considerably less since he would have likely been slotted below many U.S.-born players. With a smaller bonus, Cuthbert won't contribute as much to his country's economy. And that says nothing of Cuthbert's labor rights in his own country; by submitting to an international draft his country would be agreeing to abolish his right to choose his employer.

And what would happen if a country did not agree to such stipulations? Would it be possible that teams might not be allowed to draft players from a particular country? What would happen if the always-unpredictable Hugo Chavez does not adhere to MLB's rules? Would we never see Venezuelan players in the majors again? MLB's relationship with Venezuela is already tricky. Most teams have abandoned their Venezuelan academies because of the uncertain relationship between Chavez and the U.S. government.

What other obstacles exist?

Many baseball people argue that an infrastructure doesn't exist for international players to be evaluated in comparison to their American counterparts. While teams can scout high school games, most Latin American players don't participate in organized leagues.

Also, the eligibility age must change. There was already sentiment in the MLB front office to raise the signing age to 17. This will become a necessity in a worldwide draft since it won't be fair for 16-year-old international players to be compared to 18-21 year old American or Canadian players. Also, will international players be subjected at least twice to the draft as American and Canadian players are? If an American player does not sign after being drafted in high school, he is eligible to be drafted again after spending time in college. Yet many players in Latin America don't attend college, so would they be subject to the draft each year? Or perhaps at age 17 and then again at age 20, for example?

Who stands to benefit?

Clearly, MLB teams have the most to gain. With a worldwide draft, bonus amounts are likely to decrease.

But an unlikely winner may be older Latin American prospects. For years, late-blooming Latin American players older than 16 have been penalized when it came to bonuses. For some reason, teams simply weren't as interested in Latin American prospects if they were 18 or older. Many of these players were seen as washed up or not as good as their younger counterparts.

Yet here is how a late-bloomer may benefit: Let's say a player from the Dominican Republic turns 17 and goes undrafted in a worldwide draft. Depending on the draft rules, that player -- who a year or more later may be more physically developed and in turn is a better prospect -- may have been granted free agency since he was undrafted. Now, as a better prospect, he may negotiate with any team and sign for a higher bonus than he would have received while under draft rules.

Who stands to lose?

The international players themselves are the most obvious losers since they stand to lose a considerable amount of money.

Also, trainers in Latin America (called buscones by some) stand to take a hit. While some MLB teams consider trainers a necessary evil of doing business in Latin America, many of these men provide invaluable training to prospects who otherwise would get no instruction. Of course the relationship is mutually beneficial -- excluding players -- since trainers receive a substantial amount (usually 30 percent) of a player's signing bonus. Eliminating high bonuses might hurt the training business and, as a result, negatively impact baseball instruction in a particular country.

For example, the Dominican Republic does not have a strong national baseball program. Despite having a high percentage of major league players, the Dominican has not been a contendor in international competition. Most players are taught to play by buscones. If buscones have less incentive to train players -- since they would be earning considerably less under a worldwide draft -- then that could affect the quality of baseball in the Dominican Republic.

What are the possible loopholes?

Trainers are a resourceful bunch, so MLB will have to be on constant alert and must be willing to alter rules accordingly. One possible glitch would be the possibility that trainers would hide players in order for them to go undrafted. That way, players could then become free agents. Since little infrastructure exists in some countries, many players wouldn't participate in high school or college tournaments, meaning they would simply showcase themselves through workouts. But a trainer could choose for his player not to workout for teams. If the player then goes undrafted, then subsequently becomes a free agent, the trainer could negotiate with every team for a higher bonus.

This is only a start to the disccusion, look for things to get much more heated as the MLBPA and team owners pursue the issue.
Per me le parti più interessanti sono "Why would the player agree" ed i loopholes.
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