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rene144
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Post by rene144 »

Allora... qual è il problema con Loria? Perchè è odiato? Cos'ha fatto in passato?

Torniamo agli anni '90. In quegli anni Loria ha cercato di acquisire qualche franchigia MLB, finendo per avere delle azioni degli Expos. Attraverso operazioni mai del tutto chiarite (che hanno incluso debiti non pagati, presunta usura, ecc) è diventato azionista di maggioranza a Montreal. Gli Expos non erano una squadra seguitissima, ma si tenevano in piedi tranquillamente. Già allora però c'erano piani per rimodellare l'MLB, partendo dal fatto di riportare una squadra a Washington. A Loria le speculazioni "poco chiare" erano state permesse grazie all'amicizia con Selig che gli aveva promesso (in cambio dell'atterramento degli Expos di cui parlerò tra pochissimo) un'altra franchigia da lì a pochi anni, anche se questo ovviamente non è dimostrato ufficialmente.

Spostare la squadra con un "atto di forza" non era fattibile però, perchè gli Expos erano una squadra con seguito sufficiente da non giustificare tali manovre (come i Marlins post-anello). Bisognava fare qualcosa... e Loria ha fatto esattamente ciò che voleva Selig: ha fatto calare l'interesse attorno alla squadra. Come ha fatto? Beh, in primis si è messo a litigare con la città, esigendo un nuovo stadio ed affermando di non "poter andare avanti" con lo stadio attuale e di non fare abbastanza soldi per essere competitivo. Ha preteso un nuovo stadio, completamente pagato dalla collettività, che diventasse di proprietà sua (con tutti i profitti e guadagni derivanti). Si è rifiutato di pagare dei debiti per il vecchio stadio (debiti che aveva rilevato con le quote societarie). Si è rifiutato di stringere accordi radiotelevisivi per il 2000, cercando di allontanare i propri fan. Gli unici accordi rimasti in piedi per quella stagione sono stati quelli radiofonici in francese (da accordi pre-esistenti), per il resto la squadra è stata l'unica (su 30) a non essere coperta. La cosa più grave naturalmente è che i franco-canadesi erano (e sono) molto più innamorati dell'hockey, mentre la maggior parte del seguito per Montreal arrivava proprio dagli anglofoni.

Allontanati i tifosi, litigato con la città, ridotto il payroll, cancellata la copertura mediatica e distrutta la competitività (che già era parecchio discutibile, per la verità), gli Expos si sono trovati strozzati. Nel 2002 poi John Henry, proprietario dei Florida Marlins, ha deciso di investire nei Boston Red Sox (dovendo dunque vendere i Marlins stessi). Montreal era stata atterrata, e Selig aveva avuto quello che voleva dal suo "compare". Ha deciso dunque di "ripagarlo", dandogli la franchigia della Florida. In cambio, Loria ha svenduto i derelitti Expos per soli 120 milioni ad un consorzio formato dalle altre 29 squadre e dall'ufficio del Commissioner. Per avere i Marlins Loria non ha dovuto tirare fuori un soldo: la differenza tra i soldi ricevuti per gli Expos e quelli per raggiungere il prezzo dei Marlins è stata gentilmente fornita (con un prestito senza interessi a tempo indeterminato) dall'ufficio del Commissioner. L'affare doveva essere approvato dall'Ufficio del Commissioner naturalmente... ed è stato una tale formalità che è stato approvato prima che fosse siglato dalle parti in causa. Dico, almeno un po' di stile, no?

Loria si è portato tutti i collaboratori in Florida, mettendo ulteriormente nel fango gli Expos. I suoi ex-partner minoritari hanno denunciato lui e Selig per collusione, corruzione ed associazione a delinquere e Loria e Selig si sono accordati pagando per evitare una condanna sicura. Nell'interregno MLB, gli Expos sono anche stati usati come "pedina" per offrire più "leverage" all'altro compare Carl Pohlad. Chi è Pohlad? Il ricchissimo padrone dei Twins. Voleva un nuovo stadio (con la solita prassi: pagato dai contribuenti e di sua diretta proprietà) per aumentare gli introiti. Siccome il Metrodome è più che adeguato, Minneapolis e St. Paul non volevano costruirne uno nuovo, e dunque Pohlad ha strumentalmente offerto la squadra per trasferirla o per contrarre l'MLB a 28 squadre (a 29 non era proponibile, ed ovviamente c'era bisogno di un'altra "vittima sacrificale", che strumentalmente a quel punto era diventata Montreal, ma era solo una pedina appunto). Anche Pohlad ha ridotto il payroll, peggiorato (ma non rovinato) la squadra ed alienato i tifosi. Alla fine però quando si è capito che avrebbe ottenuto quello che voleva (avrà il nuovo stadio, che aprirà tra un paio d'anni), gli Expos hanno proseguito con il loro piano originale e sono stati trasferiti a Washington ormai nella più totale indifferenza (erano diventati completamente derelitti), e sono stati venduti ad altri proprietari.

Nel frattempo Loria ha continuato a fare le sue porcherie in Florida, con una squadra che è il suo giocattolino personale. Per aumentare gli introiti (buoni ma non altissimi) ha seguito la solita prassi: lamentele sull'impossibilità di competere ad alti livelli, lamentele sul fatto che non ce la faccia coi soldi (di questo riparliamo tra poco) e via dicendo. I Marlins giocano nel Dolphin Stadium, in cui pagano l'affitto, ma come Pohlad, anche Loria vuole uno stadio (con "retractable roof") pagato dai contribuenti e regalato a lui, con introiti tutti nelle sue tasche. Ed ha dunque iniziato col solito andazzo ed i ricatti... lamentele, indebolimento della squadra, attacchi alla città, flirt con altre città (Las Vegas, Portland, San Antonio). La differenza con Montreal (e la similiarità con Minnesota anzi) è che Loria adesso non vuole perdere. Gli Expos sapeva che sarebbero stati suoi solo per un paio d'anni, prima che la franchigia devastata venisse mandata altrove con altri proprietari, e quindi voleva distruggerli indisciminatamente. I Marlins invece sono proprio suoi e vuole farci un sacco di soldi.  Non gli importa dove, se a Miami, se in Oregon o altrove, ma deve farci soldi. Per questo non devasta totalmente la squadra, ma si limita di anno in anno a vendere sufficienti giocatori da fare comunque tanta cassa e mantenere un minimo di competitività. Appena avrà quello che vuole, avrà comunque una base con grandi prospetti, ed una valanga di soldi in più.

Ormai pare che abbia vinto la sua battaglia con la città, e pare che Miami (in cambio del cambio di nome da Florida Marlins a Miami Marlins) accetti di costruire lo stadio, pagando una cifra attorno all'80% degli investimenti totali (per Loria è sempre poco, lui esige il 100%), ma finchè lo stadio non sarà in piedi lui continuerà con questa politica. Una politica che è assolutamente menzognera.

Eh si, perchè alla faccia della recessione, i soldi nel baseball aumentano esponenzialmente. L'anno scorso, per il quarto anno consecutivo, l'MLB ha fatto il record di ogni epoca di spettatori allo stadio (e col Citifield ed il nuovo Yankee Stadium, il record proseguirà ancora). Gli introiti MLB dal 2006 al 2007 sono aumentati del 7.7%. Negli ultimi 10 anni, le squadre hanno aumentato del 143% il proprio valore economico.

E tutti stanno facendo un sacco di soldi. L'incidenza del monte stipendi è calata a circa il 50-55% degli introiti. I Marlins nel 2007 hanno guadagnato 128 milioni di dollari. Tenete presente e ricordatevi che Loria stia attivamente alienando i tifosi e peggiorando la squadra. Se i Marlins fossero gestiti bene e con serietà e rispetto dei tifosi, nonostante il mercato più orientato al football, potrebbero spingere i propri guadagni tranquillamente in territorio Rockies-Padres (165-170). Loria però col nuovo stadio vorrebbe spingersi fino al territorio Cardinals-Mariners (190-195), ed il gioco è tutto lì.

Nel 2007 solo i Washington Nationals hanno messo in tasca più profitti dei Marlins. I Nationals hanno messo da parte 43.7 milioni, ma sono una franchigia ancora nascente, che sta accumulando ricchezze da reinvestire in futuro (forse già da quest'anno, visto che hanno parlato di Manny Ramirez e Mark Teixeira). I Marlins invece sono una franchigia matura che se ne approfitta. Loria piange miseria, ma ha messo in tasca 35.6 milioni l'anno scorso, la seconda cifra più alta in Major League. Ah, attenzione, non solo... quella è una cifra che non include i proventi della Competitive Balance Tax ed i guadagni targati MLB che vengono spartiti per le squadre secondo le fasce di reddito. Con quelle cifre, i Marlins hanno messo da parte (e parliamo di profitti, dunque introiti ripuliti da tutte le spese e tasse, e finiti in tasca a Loria in persona) almeno 50 milioni, se non di più. In poche parole, hanno un payroll di 20 milioni ed il loro proprietario guadagna 50-60 milioni "puliti" l'anno, per poi piangere miseria.

Forbes ha pubblicato (come fa ogni anno) le liste delle varie squadre. La colonna che ci interessa nello specifico è quella dell'Operating Income. Tenete presente che l'Income riguarda appunto soltanto i profitti generati dalle squadre, e non quelli generali. Quindi anche le uniche squadre che sembra che abbiano perso soldi (Toronto, Yankees e Boston), in realtà ne hanno guadagnati. Queste 3 squadre poi hanno una particolarità in più: non appartengono ad un proprietario, ma ad una corporation (per esempio Toronto appartiene alla Rogers), che genera soldi anche in altri modi. Tra i profitti dei Red Sox e degli Yankees ad esempio non appaiono quelli generati dai network di loro proprietà (NESN e YES), e parecchi dei profitti generati dalle sponsorizzazioni degli stadi. Le cifre, insomma, riguardano solo ed esclusivamente quanto guadagnato dalle squadre. E sono ugualmente tutte in attivo (tranne quelle 3, come detto, che guadagnano anche altrove)! Insomma, i soldi che girano sono impressionanti, e tutti stanno guadagnando tantissimo. Loria però piange, poverino, e vuole molto di più. Purtroppo avrà quello che vuole, e se non sarà a Miami sarà altrove. E tutto in tasca sua, come l'altro poverino, Carl Pohlad, l'ottavo uomo più ricco degli USA. Piove sul bagnato.

Per questo alla lunga rischia di rendersi indispensabile l'adozione di un salary floor, ma finchè Loria non avrà completato i suoi porci comodi, dubito che l'amico Bud Selig (al quale ha fatto quel favorino a Montreal) gli imponga qualcosa del genere....... E questo spiega anche perchè non voglia che Cuban entri in Major League: sarebbe una scheggia totalmente impazzita in termini di investimenti e spese ed è dunque pericoloso. C'è già Steinbrenner (entrato in tempi non sospetti) che fa casini di questo tipo, quindi l'obiettivo è quello di non tirarsene dentro altri.......
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pippo77
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Post by pippo77 »

:gogogo:

porca vacca....
quello che esce dai film allora son barzellette...
la megera a cui fanno lo spogliarello nel film con charlie sheen a confronto sembra biancaneve...
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heat1099
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Post by heat1099 »

rene144 wrote: Allora... qual è il problema con Loria? Perchè è odiato? Cos'ha fatto in passato?

Torniamo agli anni '90. In quegli anni Loria ha cercato di acquisire qualche franchigia MLB, finendo per avere delle azioni degli Expos. Attraverso operazioni mai del tutto chiarite (che hanno incluso debiti non pagati, presunta usura, ecc) è diventato azionista di maggioranza a Montreal. Gli Expos non erano una squadra seguitissima, ma si tenevano in piedi tranquillamente. Già allora però c'erano piani per rimodellare l'MLB, partendo dal fatto di riportare una squadra a Washington. A Loria le speculazioni "poco chiare" erano state permesse grazie all'amicizia con Selig che gli aveva promesso (in cambio dell'atterramento degli Expos di cui parlerò tra pochissimo) un'altra franchigia da lì a pochi anni, anche se questo ovviamente non è dimostrato ufficialmente.

Spostare la squadra con un "atto di forza" non era fattibile però, perchè gli Expos erano una squadra con seguito sufficiente da non giustificare tali manovre (come i Marlins post-anello). Bisognava fare qualcosa... e Loria ha fatto esattamente ciò che voleva Selig: ha fatto calare l'interesse attorno alla squadra. Come ha fatto? Beh, in primis si è messo a litigare con la città, esigendo un nuovo stadio ed affermando di non "poter andare avanti" con lo stadio attuale e di non fare abbastanza soldi per essere competitivo. Ha preteso un nuovo stadio, completamente pagato dalla collettività, che diventasse di proprietà sua (con tutti i profitti e guadagni derivanti). Si è rifiutato di pagare dei debiti per il vecchio stadio (debiti che aveva rilevato con le quote societarie). Si è rifiutato di stringere accordi radiotelevisivi per il 2000, cercando di allontanare i propri fan. Gli unici accordi rimasti in piedi per quella stagione sono stati quelli radiofonici in francese (da accordi pre-esistenti), per il resto la squadra è stata l'unica (su 30) a non essere coperta. La cosa più grave naturalmente è che i franco-canadesi erano (e sono) molto più innamorati dell'hockey, mentre la maggior parte del seguito per Montreal arrivava proprio dagli anglofoni.

Allontanati i tifosi, litigato con la città, ridotto il payroll, cancellata la copertura mediatica e distrutta la competitività (che già era parecchio discutibile, per la verità), gli Expos si sono trovati strozzati. Nel 2002 poi John Henry, proprietario dei Florida Marlins, ha deciso di investire nei Boston Red Sox (dovendo dunque vendere i Marlins stessi). Montreal era stata atterrata, e Selig aveva avuto quello che voleva dal suo "compare". Ha deciso dunque di "ripagarlo", dandogli la franchigia della Florida. In cambio, Loria ha svenduto i derelitti Expos per soli 120 milioni ad un consorzio formato dalle altre 29 squadre e dall'ufficio del Commissioner. Per avere i Marlins Loria non ha dovuto tirare fuori un soldo: la differenza tra i soldi ricevuti per gli Expos e quelli per raggiungere il prezzo dei Marlins è stata gentilmente fornita (con un prestito senza interessi a tempo indeterminato) dall'ufficio del Commissioner. L'affare doveva essere approvato dall'Ufficio del Commissioner naturalmente... ed è stato una tale formalità che è stato approvato prima che fosse siglato dalle parti in causa. Dico, almeno un po' di stile, no?

Loria si è portato tutti i collaboratori in Florida, mettendo ulteriormente nel fango gli Expos. I suoi ex-partner minoritari hanno denunciato lui e Selig per collusione, corruzione ed associazione a delinquere e Loria e Selig si sono accordati pagando per evitare una condanna sicura. Nell'interregno MLB, gli Expos sono anche stati usati come "pedina" per offrire più "leverage" all'altro compare Carl Pohlad. Chi è Pohlad? Il ricchissimo padrone dei Twins. Voleva un nuovo stadio (con la solita prassi: pagato dai contribuenti e di sua diretta proprietà) per aumentare gli introiti. Siccome il Metrodome è più che adeguato, Minneapolis e St. Paul non volevano costruirne uno nuovo, e dunque Pohlad ha strumentalmente offerto la squadra per trasferirla o per contrarre l'MLB a 28 squadre (a 29 non era proponibile, ed ovviamente c'era bisogno di un'altra "vittima sacrificale", che strumentalmente a quel punto era diventata Montreal, ma era solo una pedina appunto). Anche Pohlad ha ridotto il payroll, peggiorato (ma non rovinato) la squadra ed alienato i tifosi. Alla fine però quando si è capito che avrebbe ottenuto quello che voleva (avrà il nuovo stadio, che aprirà tra un paio d'anni), gli Expos hanno proseguito con il loro piano originale e sono stati trasferiti a Washington ormai nella più totale indifferenza (erano diventati completamente derelitti), e sono stati venduti ad altri proprietari.

Nel frattempo Loria ha continuato a fare le sue porcherie in Florida, con una squadra che è il suo giocattolino personale. Per aumentare gli introiti (buoni ma non altissimi) ha seguito la solita prassi: lamentele sull'impossibilità di competere ad alti livelli, lamentele sul fatto che non ce la faccia coi soldi (di questo riparliamo tra poco) e via dicendo. I Marlins giocano nel Dolphin Stadium, in cui pagano l'affitto, ma come Pohlad, anche Loria vuole uno stadio (con "retractable roof") pagato dai contribuenti e regalato a lui, con introiti tutti nelle sue tasche. Ed ha dunque iniziato col solito andazzo ed i ricatti... lamentele, indebolimento della squadra, attacchi alla città, flirt con altre città (Las Vegas, Portland, San Antonio). La differenza con Montreal (e la similiarità con Minnesota anzi) è che Loria adesso non vuole perdere. Gli Expos sapeva che sarebbero stati suoi solo per un paio d'anni, prima che la franchigia devastata venisse mandata altrove con altri proprietari, e quindi voleva distruggerli indisciminatamente. I Marlins invece sono proprio suoi e vuole farci un sacco di soldi.  Non gli importa dove, se a Miami, se in Oregon o altrove, ma deve farci soldi. Per questo non devasta totalmente la squadra, ma si limita di anno in anno a vendere sufficienti giocatori da fare comunque tanta cassa e mantenere un minimo di competitività. Appena avrà quello che vuole, avrà comunque una base con grandi prospetti, ed una valanga di soldi in più.

Ormai pare che abbia vinto la sua battaglia con la città, e pare che Miami (in cambio del cambio di nome da Florida Marlins a Miami Marlins) accetti di costruire lo stadio, pagando una cifra attorno all'80% degli investimenti totali (per Loria è sempre poco, lui esige il 100%), ma finchè lo stadio non sarà in piedi lui continuerà con questa politica. Una politica che è assolutamente menzognera.

Eh si, perchè alla faccia della recessione, i soldi nel baseball aumentano esponenzialmente. L'anno scorso, per il quarto anno consecutivo, l'MLB ha fatto il record di ogni epoca di spettatori allo stadio (e col Citifield ed il nuovo Yankee Stadium, il record proseguirà ancora). Gli introiti MLB dal 2006 al 2007 sono aumentati del 7.7%. Negli ultimi 10 anni, le squadre hanno aumentato del 143% il proprio valore economico.

E tutti stanno facendo un sacco di soldi. L'incidenza del monte stipendi è calata a circa il 50-55% degli introiti. I Marlins nel 2007 hanno guadagnato 128 milioni di dollari. Tenete presente e ricordatevi che Loria stia attivamente alienando i tifosi e peggiorando la squadra. Se i Marlins fossero gestiti bene e con serietà e rispetto dei tifosi, nonostante il mercato più orientato al football, potrebbero spingere i propri guadagni tranquillamente in territorio Rockies-Padres (165-170). Loria però col nuovo stadio vorrebbe spingersi fino al territorio Cardinals-Mariners (190-195), ed il gioco è tutto lì.

Nel 2007 solo i Washington Nationals hanno messo in tasca più profitti dei Marlins. I Nationals hanno messo da parte 43.7 milioni, ma sono una franchigia ancora nascente, che sta accumulando ricchezze da reinvestire in futuro (forse già da quest'anno, visto che hanno parlato di Manny Ramirez e Mark Teixeira). I Marlins invece sono una franchigia matura che se ne approfitta. Loria piange miseria, ma ha messo in tasca 35.6 milioni l'anno scorso, la seconda cifra più alta in Major League. Ah, attenzione, non solo... quella è una cifra che non include i proventi della Competitive Balance Tax ed i guadagni targati MLB che vengono spartiti per le squadre secondo le fasce di reddito. Con quelle cifre, i Marlins hanno messo da parte (e parliamo di profitti, dunque introiti ripuliti da tutte le spese e tasse, e finiti in tasca a Loria in persona) almeno 50 milioni, se non di più. In poche parole, hanno un payroll di 20 milioni ed il loro proprietario guadagna 50-60 milioni "puliti" l'anno, per poi piangere miseria.

Forbes ha pubblicato (come fa ogni anno) le liste delle varie squadre. La colonna che ci interessa nello specifico è quella dell'Operating Income. Tenete presente che l'Income riguarda appunto soltanto i profitti generati dalle squadre, e non quelli generali. Quindi anche le uniche squadre che sembra che abbiano perso soldi (Toronto, Yankees e Boston), in realtà ne hanno guadagnati. Queste 3 squadre poi hanno una particolarità in più: non appartengono ad un proprietario, ma ad una corporation (per esempio Toronto appartiene alla Rogers), che genera soldi anche in altri modi. Tra i profitti dei Red Sox e degli Yankees ad esempio non appaiono quelli generati dai network di loro proprietà (NESN e YES), e parecchi dei profitti generati dalle sponsorizzazioni degli stadi. Le cifre, insomma, riguardano solo ed esclusivamente quanto guadagnato dalle squadre. E sono ugualmente tutte in attivo (tranne quelle 3, come detto, che guadagnano anche altrove)! Insomma, i soldi che girano sono impressionanti, e tutti stanno guadagnando tantissimo. Loria però piange, poverino, e vuole molto di più. Purtroppo avrà quello che vuole, e se non sarà a Miami sarà altrove. E tutto in tasca sua, come l'altro poverino, Carl Pohlad, l'ottavo uomo più ricco degli USA. Piove sul bagnato.

Per questo alla lunga rischia di rendersi indispensabile l'adozione di un salary floor, ma finchè Loria non avrà completato i suoi porci comodi, dubito che l'amico Bud Selig (al quale ha fatto quel favorino a Montreal) gli imponga qualcosa del genere....... E questo spiega anche perchè non voglia che Cuban entri in Major League: sarebbe una scheggia totalmente impazzita in termini di investimenti e spese ed è dunque pericoloso. C'è già Steinbrenner (entrato in tempi non sospetti) che fa casini di questo tipo, quindi l'obiettivo è quello di non tirarsene dentro altri.......


e proprio i miei Marlins si doveva pigliare????  :disgusto:  ..... damn it....

cmq grazie delle info (molto interessante)

lo sport da quando i soldi sono diventati tanti è stato ROVINATO (tutti gli sport..)
i put niggaz in the dirt, call the nigga mama
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Rasheed
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Post by Rasheed »

heat1099 wrote:

lo sport da quando i soldi sono diventati tanti è stato ROVINATO (tutti gli sport..)
per niente d'accordo...

la gente con i soldi che investe negli sport americani fa il bene di questo sport...i cuban,i paul allen sono un bene per lo sport...

il male è gente che i soldi li ha e non li investe...quello è il male dello sport...
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Post by Sberl »

I soldi sono necessari e vanno spesi bene. Così si fa il bene dello sport. Ricavarli dallo sport e non re-investirli vuol dire rovinare una franchigia.
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Post by heat1099 »

Rasheed wrote: per niente d'accordo...

la gente con i soldi che investe negli sport americani fa il bene di questo sport...i cuban,i paul allen sono un bene per lo sport...

il male è gente che i soldi li ha e non li investe...quello è il male dello sport...


quando tutto diventa incentrato attorno al fare soldi (dai giocatori, ai proprietari, i diritti televisivi ecc.) e si perde il puro spirito di competizione e di divertimento che lo sport dovrebbe saper dare fidati che lo sport lo stai rovinando e non gli stai facendo del bene
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Post by Bounce »

rene144 wrote: Allora... qual è il problema con Loria? Perchè è odiato? Cos'ha fatto in passato?
ora è tutto chiaro
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Post by lephio »

Sberl wrote: I soldi sono necessari e vanno spesi bene. Così si fa il bene dello sport. Ricavarli dallo sport e non re-investirli vuol dire rovinare una franchigia.
però cavolo.. i Marlins in 15 anni di storia anno già due anelli al dito.. mentre ci sono squadre che hanno dovuto aspettarne più di ottanta e altre che è da cento che aspettano!!! (  :fischia:  )

Io questo punto, a favore, lo considererei.
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Post by rene144 »

lephio wrote: Io questo punto, a favore, lo considererei.
A favore di chi o di cosa?
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Post by lephio »

a favore del management. non discuto sulla "legalità" o sul "magna-magna" con Selig. molto banalmente perchè non ne ho voglia. ma mi sembra che non si possa dire che abbia "solo" magnato soldi. avrà pure magnato soldi, ma ha anche regalato due anelli..
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Post by joesox »

heat1099, nella NFL funziona molto bene, nonostante la montagna di dollari generati sia enorme.

La NFL ha introdotto il salary cap nel 1994, anticipando tutte le leghe del mondo, capendo che c'era il rischio della scomparsa di franchigie o del dominio di pochissimi ricchi su tanti altri poveri e/o magari tirchi.
Quell'anno fu introdotto un tetto salariale (cap) di $34.6 million. La NFLPA lo accettò, nonostante ci fossero molti pareri contrari e dubbi (anche la NFL ha avuto i suoi strike). Fu anche introdotto un minimo salariale per giocatore, ma soprattutto per squadra (floor). Le due cifre devono essere rispettate da tutte le franchigie pena multe o perdite di scelte al draft. Questi "limiti" non hanno però limitato minimamente la popolarità dello sport e ne hanno elevato la competitività e la "parità". Tutte le squadre vanno ai PO, in media ogni 4-5 anni come minimo. Dal 1994 11 squadre diverse hanno vinto il Superbowl e 20 diverse lo hanno giocato.

Cap e floor sono aggiornati ogni anno. Nel 2008 il cap sarà di circa $116 milioni per squadra ed il floor sarà pari all'85.2% del cap, o $98.8 milioni; il floor aumenterà del 1.2% all'anno fino ad arrivare al 90% del cap nel 2012.

Nel baseball le due squadre che si sono rifiutate di "accettare" il salary cap sono state Boston e Yankees, mentre le altre 28 (e Selig) sarebbero stati favorevoli. Contraria era pure la MLBPA. La proposta è stata bocciata a livello iniziale.
The rare occurence of the expected.
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Post by Gio »

lephio wrote: però cavolo.. i Marlins in 15 anni di storia anno già due anelli al dito.. mentre ci sono squadre che hanno dovuto aspettarne più di ottanta e altre che è da cento che aspettano!!! (  :fischia:  )

Io questo punto, a favore, lo considererei.
lephio wrote: a favore del management. non discuto sulla "legalità" o sul "magna-magna" con Selig. molto banalmente perchè non ne ho voglia. ma mi sembra che non si possa dire che abbia "solo" magnato soldi. avrà pure magnato soldi, ma ha anche regalato due anelli..
Beh, nel 97 Loria ancora non era il proprietario e nel 03 aveva appena preso la squadra..... difatti ha svenduto tutto subito dopo. Non credo che onestamente gli si possa dare molto credito per gli anelli, nel 97 non c'era e nel 03 non aveva messo su la squadra......
Last edited by Gio on 18/11/2008, 0:34, edited 1 time in total.
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Post by rene144 »

lephio wrote: a favore del management. non discuto sulla "legalità" o sul "magna-magna" con Selig. molto banalmente perchè non ne ho voglia. ma mi sembra che non si possa dire che abbia "solo" magnato soldi. avrà pure magnato soldi, ma ha anche regalato due anelli..
No. Non hai letto il post?
Loria è entrato in gioco nel 2002, non prima, e la squadra l'ha ereditata da John Henry, vincendo il secondo anello subito (nel 2003). In pratica Henry ha costruito il cuore dei Marlins del 2003 e dei Red Sox del 2004 :forza: Ed i ricatti sono iniziati solo nel 2005, quando infatti improvvisamente ha deciso che dovesse avere uno stadio, ed ha iniziato a devastare la squadra.
Il suo obiettivo infatti è proprio quello di non vincere adesso (ma di rimanere sufficientemente competitivo, diciamo una squadra da .500). Se vincesse, allora come potrebbe giustificare quello che dice (ossia: senza stadio non faccio soldi, e senza soldi non posso vincere)?
Fino al 2005, spendeva in proporzione coi guadagni. Guarda il payroll:
2001: 35,7 milioni (con Henry)
2002: 42 milioni (primo anno di Loria)
2003: 45 milioni (anno del titolo)
2004: 42 milioni
2005: 60,4 milioni
2006: 15 milioni
2007: 30 milioni
2008: 21,8 milioni
2009: probabilmente attorno o sotto ai 20 milioni

Ok, tieni presente che in questi anni i guadagni sono cresciuti ogni anno e che quindi non ci sia giustificazione reale ad un calo (così repentino) di investimenti. Potrebbe tranquillamente spendere come faceva fino al 2005 (sia Henry prima di lui, che lui stesso) o anche di più e fare ugualmente pacchi di soldi, ma spende meno per ricattare la città. E da allora non ha più vinto nulla ovviamente, ed i tifosi sono scontenti, ma anche questo fa parte del suo piano... così cerca di aizzarli contro la città, che improvvisamente è diventata la causa di tutti i mali. Roba ridicola, perchè finchè (fino al 2005) hanno speso quanto potevano, hanno anche vinto. Qualche tifoso c'è cascato, qualcuno no, ma alla fine ha lui il coltello dalla parte del manico. O gli danno lo stadio, o porta altrove la franchigia con una pacca sulle spalle da parte del suo amicone Bud.

Oltre a quello che ha detto Gio, il punto non è che si dica che lui, Beinfest e Samson siano incompetenti (anzi, specie Beinfest è bravo). Il punto è che intasca una marea di soldi e ricatta una città intera coi soldi che non reinveste. Sta speculando volontariamente sulla passione della gente, e questo a me non appare giustissimo.
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heat1099
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Post by heat1099 »

joesox wrote: heat1099, nella NFL funziona molto bene, nonostante la montagna di dollari generati sia enorme.

La NFL ha introdotto il salary cap nel 1994, anticipando tutte le leghe del mondo, capendo che c'era il rischio della scomparsa di franchigie o del dominio di pochissimi ricchi su tanti altri poveri e/o magari tirchi.
Quell'anno fu introdotto un tetto salariale (cap) di $34.6 million. La NFLPA lo accettò, nonostante ci fossero molti pareri contrari e dubbi (anche la NFL ha avuto i suoi strike). Fu anche introdotto un minimo salariale per giocatore, ma soprattutto per squadra (floor). Le due cifre devono essere rispettate da tutte le franchigie pena multe o perdite di scelte al draft. Questi "limiti" non hanno però limitato minimamente la popolarità dello sport e ne hanno elevato la competitività e la "parità". Tutte le squadre vanno ai PO, in media ogni 4-5 anni come minimo. Dal 1994 11 squadre diverse hanno vinto il Superbowl e 20 diverse lo hanno giocato.

Cap e floor sono aggiornati ogni anno. Nel 2008 il cap sarà di circa $116 milioni per squadra ed il floor sarà pari all'85.2% del cap, o $98.8 milioni; il floor aumenterà del 1.2% all'anno fino ad arrivare al 90% del cap nel 2012.

Nel baseball le due squadre che si sono rifiutate di "accettare" il salary cap sono state Boston e Yankees, mentre le altre 28 (e Selig) sarebbero stati favorevoli. Contraria era pure la MLBPA. La proposta è stata bocciata a livello iniziale.


perchè dici a me?
io mi riferivo al fatto che troppi soldi hanno rovinato lo sport, poi il salary cap sicuramente è un fatto positivo e andrebbe introdotto certamente anche nel baseball (perchè altrimenti giocatori come CC Sabathia squadre come i Brewers non li potrano mai tenere...)
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Post by joesox »

heat1099 wrote: perchè dici a me?
io mi riferivo al fatto che troppi soldi hanno rovinato lo sport, poi il salary cap sicuramente è un fatto positivo e andrebbe introdotto certamente anche nel baseball (perchè altrimenti giocatori come CC Sabathia squadre come i Brewers non li potrano mai tenere...)
Perchè, secondo me, non sono i soldi in se stessi che hanno rovinato lo sport. Se uno sport è popolare i soldi aumentano per forza.

Ma la cosa va gestita bene. Lo dimostra appunto la NFL dove un'enorme montagna di dollari è stata generata e la lega non ne ha sofferto, anzi tutti hanno vinto e guadagnato, c'è stata competizione, le squadre sono deboli un anno e forti due o tre anni dopo, c'è rotazione al vertice, etc.

I soldi hanno rovinato gli sport che non hanno saputo riconoscere ciò che stava accadendo, cioè che i soldi della TV avrebbero sbilanciato tutto. E c'era bisogno di riequilibrare. New York (Giants e Jets) ha un bacino di utenza enormemente maggiore di Green Bay, ma tutte e tre le franchigie hanno potuto ottenere e mantenere giocatori forti ed avere successo, i Jets quest'anno ad esempio. Al momento 24 (il 75%) squadre della NFL, dopo ben 10 partite su 16, sono ancora in corsa per i PO; invece quante lo sono nel baseball dopo circa 100 partite? Quest'anno la metà delle squadre era già fuori dai PO, una divisione era finita. Il baseball sta restando indietro. Hanno allargato i PO, ma è stato un pochino mascherare il problema vero. Che poi per le caratteristiche del baseball mandare ai PO 8 squadre non è giusto. Gli Angels hanno avuto tre partite storte dopo averne vinte 100 e si sono trovati subito out.

Soldi gestiti male come nella tanto ammirata Premiership dove solo tre squadre hanno vinto in 20 anni...dove il bilancio delle prime 3-4 è anche 10 volte più grande delle ultime 6-7.

Loria, come fece Huizenga, che spese, vinse e poi fece la svendita totale, e come fa Steinbrenner, o come al contrario fa Pohlad e come Henry non stanno violando alcuna regola, ma stanno approfittando di una carenza del sistema, che permette ad alcuini di spendere tantissimo e ad altri di concentrarsi nel fare soldi.
The rare occurence of the expected.
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