Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
- Mr. Sloan
- Pro
- Posts: 4702
- Joined: 30/05/2004, 16:29
- NBA Team: Utah Jazz
- Location: Bos en Lommer
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
peraltro questa notizia riportata da Tzara ha un sottofondo di maggiore ilarità
[align=center]NBA Dinasty champion 2010 & 2012
[/align]
[/align]
- Mo_Pete
- Senior
- Posts: 1189
- Joined: 02/11/2005, 19:20
- NFL Team: Green Bay Packers
- NBA Team: Toronto Raptors
- Location: Olbia
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Suona la campanella, apre la discoteca
il locale che "scippa" gli studenti alla scuola
Per i ragazzi fra i 15 e i 18 anni. Apre il venerdì alle 8.30, alle 13 tutti fuori per non insospettire prof e genitori. Alcol ai minori e libri custoditi in guardaroba.
Sono più di due mesi che la discoteca di Sturla apre il venerdì mattina alle otto e trenta. Puntuale come la campanella di scuola. L'ingresso costa tre euro e per un euro è possibile lasciare al guardaroba lo zaino con i libri. Tre euro è il prezzo delle consumazioni, anche - soprattutto - quelle alcoliche: il barista mette a disposizione birra e in genere due tipi di cocktail, gin tonic o cuba libre (rum e cola). C'è una sala relativamente piccola in cui si ritrovano a ballare quaranta o cinquanta ragazzi tra i quindici e i diciott'anni. Sono studenti che "marinano" le lezioni e che il lunedì successivo falsificano la giustificazione imitando la firma di un genitore. Che di solito si danno il cambio - questa settimana vai tu, la prossima tocca a me - perché altrimenti finirebbero per "insospettire" insegnanti e familiari. Che spesso finiscono ubriachi fradici, che si fanno forti di questa incoscienza, che non temono nulla anche perché nessuno - nonostante la caserma della polizia sia vicinissima - glielo ha mai proibito. Che alle 13 esatte vengono invitati a lasciare il locale. E in ubbidiente silenzio, i ragazzi e le ragazze - la maggioranza di origine latino-americana - riprendono le loro cartelle, gli zaini pesanti di libri. Escono in fila indiana proprio come quando lasciano la scuola, recuperano lo scooter posteggiato poco lontano o si avviano alla più vicina fermata d'autobus per tornare a casa.
"Ieri mattina rischiavo un'interrogazione di italiano. E alle undici c'era una verifica d'inglese. Ma alle undici stavo sballando di brutto, per fortuna". Il ragazzino lo chiamiamo Carlo, ma non è il suo vero nome. Ecuadoriano d'origine, fidanzato con una quindicenne genovese che frequenta il suo stesso istituto scolastico e naturalmente la stessa discoteca. "Ci siamo già andati tre volte, ormai è una moda. Il venerdì mattina siamo lì, il sabato sera di solito ci vediamo all'Estrella - a Di Negro, accanto al terminal traghetti e davanti alla caserma dei vigili del fuoco - domenica dopo pranzo siamo al Café Latino di Santa Zita". Va bene gli ultimi due appuntamenti, ma il venerdì mattina non dovreste essere a scuola? "Ma non lo sa nessuno, è un segreto. Cioè, come segreto veramente cominciano a saperlo in troppi. Però nessuno se ne accorge, incredibile. Al mattino quando arrivo io c'è sempre la coda. E poi, perdere un giorno di scuola non è mica un delitto. O no?". Nessuno se ne accorge, ripete. "Cerchiamo di non insospettire troppo genitori e prof, di solito ci andiamo ogni due settimane. I vestiti? Normalissimi, jeans e scarpe da ginnastica. Magari la mia ragazza si mette un top, ma sopra indossa una felpa: se la leva solo quando siamo dentro. Al sicuro".
Ieri Repubblica ha pubblicato l'emozionante lettera di Mayela Barragànjz, giornalista venezuelana e a Genova mediatrice culturale: si era occupata dell'inserimento di Johaily Margarita, la dodicenne dominicana uccisa a Busalla da un'intossicazione da ossido di carbonio. Nel suo intervento ha raccontato del disagio della piccola, delle sue difficoltà di inserimento in una realtà così diversa e impreparata come quella genovese. Ha denunciato il colpevole, criminale ritardo della nostra società: incapace di comunicare con le migliaia di giovanissimi che negli ultimi anni hanno raggiunto le loro madri nel capoluogo ligure. Un ritardo che è confermato anche da questa storia sconcertante, la storia di una discoteca aperta la mattina agli adolescenti che dovrebbero andare a scuola. Aperta da chi? "No, mi dispiace. Di queste cose preferisco non parlare. Non conosco i proprietari della discoteca. E comunque sono brave persone. Lasciateli in pace. Non fanno niente di male, anzi. Senza di loro non ci sarebbe niente da fare".
Fonte: Repubblica.it
il locale che "scippa" gli studenti alla scuola
Per i ragazzi fra i 15 e i 18 anni. Apre il venerdì alle 8.30, alle 13 tutti fuori per non insospettire prof e genitori. Alcol ai minori e libri custoditi in guardaroba.
Sono più di due mesi che la discoteca di Sturla apre il venerdì mattina alle otto e trenta. Puntuale come la campanella di scuola. L'ingresso costa tre euro e per un euro è possibile lasciare al guardaroba lo zaino con i libri. Tre euro è il prezzo delle consumazioni, anche - soprattutto - quelle alcoliche: il barista mette a disposizione birra e in genere due tipi di cocktail, gin tonic o cuba libre (rum e cola). C'è una sala relativamente piccola in cui si ritrovano a ballare quaranta o cinquanta ragazzi tra i quindici e i diciott'anni. Sono studenti che "marinano" le lezioni e che il lunedì successivo falsificano la giustificazione imitando la firma di un genitore. Che di solito si danno il cambio - questa settimana vai tu, la prossima tocca a me - perché altrimenti finirebbero per "insospettire" insegnanti e familiari. Che spesso finiscono ubriachi fradici, che si fanno forti di questa incoscienza, che non temono nulla anche perché nessuno - nonostante la caserma della polizia sia vicinissima - glielo ha mai proibito. Che alle 13 esatte vengono invitati a lasciare il locale. E in ubbidiente silenzio, i ragazzi e le ragazze - la maggioranza di origine latino-americana - riprendono le loro cartelle, gli zaini pesanti di libri. Escono in fila indiana proprio come quando lasciano la scuola, recuperano lo scooter posteggiato poco lontano o si avviano alla più vicina fermata d'autobus per tornare a casa.
"Ieri mattina rischiavo un'interrogazione di italiano. E alle undici c'era una verifica d'inglese. Ma alle undici stavo sballando di brutto, per fortuna". Il ragazzino lo chiamiamo Carlo, ma non è il suo vero nome. Ecuadoriano d'origine, fidanzato con una quindicenne genovese che frequenta il suo stesso istituto scolastico e naturalmente la stessa discoteca. "Ci siamo già andati tre volte, ormai è una moda. Il venerdì mattina siamo lì, il sabato sera di solito ci vediamo all'Estrella - a Di Negro, accanto al terminal traghetti e davanti alla caserma dei vigili del fuoco - domenica dopo pranzo siamo al Café Latino di Santa Zita". Va bene gli ultimi due appuntamenti, ma il venerdì mattina non dovreste essere a scuola? "Ma non lo sa nessuno, è un segreto. Cioè, come segreto veramente cominciano a saperlo in troppi. Però nessuno se ne accorge, incredibile. Al mattino quando arrivo io c'è sempre la coda. E poi, perdere un giorno di scuola non è mica un delitto. O no?". Nessuno se ne accorge, ripete. "Cerchiamo di non insospettire troppo genitori e prof, di solito ci andiamo ogni due settimane. I vestiti? Normalissimi, jeans e scarpe da ginnastica. Magari la mia ragazza si mette un top, ma sopra indossa una felpa: se la leva solo quando siamo dentro. Al sicuro".
Ieri Repubblica ha pubblicato l'emozionante lettera di Mayela Barragànjz, giornalista venezuelana e a Genova mediatrice culturale: si era occupata dell'inserimento di Johaily Margarita, la dodicenne dominicana uccisa a Busalla da un'intossicazione da ossido di carbonio. Nel suo intervento ha raccontato del disagio della piccola, delle sue difficoltà di inserimento in una realtà così diversa e impreparata come quella genovese. Ha denunciato il colpevole, criminale ritardo della nostra società: incapace di comunicare con le migliaia di giovanissimi che negli ultimi anni hanno raggiunto le loro madri nel capoluogo ligure. Un ritardo che è confermato anche da questa storia sconcertante, la storia di una discoteca aperta la mattina agli adolescenti che dovrebbero andare a scuola. Aperta da chi? "No, mi dispiace. Di queste cose preferisco non parlare. Non conosco i proprietari della discoteca. E comunque sono brave persone. Lasciateli in pace. Non fanno niente di male, anzi. Senza di loro non ci sarebbe niente da fare".
Fonte: Repubblica.it
-Essersi chiesti ma chi se ne frega del canale delle televendite 24 ore su 24 sul digitale terreste...a me basta lo chef tony su sardegna uno con i suoi coltelli che tagliano anche le anime..
- BigBen Wallace
- Pro
- Posts: 3243
- Joined: 17/07/2005, 13:27
- NBA Team: Sacramento Kings
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch (in gallese: Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa), è un villaggio sull'isola di Anglesey, nel Galles, ed è ufficialmente il nome di località più lungo del Regno Unito ed il terzo più lungo del mondo. Per motivi di praticità, comunque, il nome viene abbreviato in Llanfair PG (o Llanfairpwll per i madrelingua gallesi) che è sufficiente a distinguerlo da altri posti in Galles chiamati Llanfair. È una popolare destinazione turistica, molte persone si fermano alla stazione ferroviaria per farsi scattare una foto a fianco del cartello della stazione, visitare il vicino centro visitatori o farsi timbrare il passaporto nei negozi locali. Un'altra attrazione turistica è la vicina colonna del Marchese di Anglesey, da cui si ha una panoramica su Anglesey e sullo Stretto di Menai.
Il nome venne escogitato negli anni 1860 dal consiglio cittadino, specificamente per il privilegio e il prestigio di avere "il nome più lungo di una stazione ferroviaria in Gran Bretagna". Non si può considerare una autentica parola gallese. Infatti, il nome originale del luogo era Llanfair Pwllgwyngyll, che di per sé è rispettabilmente lungo (considerato che l'alfabeto gallese ha solo 17 lettere rispetto alle 26 di quello inglese).
Un tentativo ragionevole di pronuncia della parola potrebbe essere Clan vire pulth gwinn gith gor gerrick win drob uth clan tay see lee oh go go gogch. (La "gch" della sillaba finale è un suono di "h glottale" simile a quello usato in yiddish per la parola "l'chaim". Pronunciare gok glottalmente produce più o meno lo stesso effetto). La doppia elle può essere pronunciata sia come 'cl' che come 'l', o più precisamente come una 'l' pronunciata mentre si fa passare aria attorno alla lingua (provate a soffiare mentre dite "l").
ma che nome è?!
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch (in gallese: Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa), è un villaggio sull'isola di Anglesey, nel Galles, ed è ufficialmente il nome di località più lungo del Regno Unito ed il terzo più lungo del mondo. Per motivi di praticità, comunque, il nome viene abbreviato in Llanfair PG (o Llanfairpwll per i madrelingua gallesi) che è sufficiente a distinguerlo da altri posti in Galles chiamati Llanfair. È una popolare destinazione turistica, molte persone si fermano alla stazione ferroviaria per farsi scattare una foto a fianco del cartello della stazione, visitare il vicino centro visitatori o farsi timbrare il passaporto nei negozi locali. Un'altra attrazione turistica è la vicina colonna del Marchese di Anglesey, da cui si ha una panoramica su Anglesey e sullo Stretto di Menai.
Il nome venne escogitato negli anni 1860 dal consiglio cittadino, specificamente per il privilegio e il prestigio di avere "il nome più lungo di una stazione ferroviaria in Gran Bretagna". Non si può considerare una autentica parola gallese. Infatti, il nome originale del luogo era Llanfair Pwllgwyngyll, che di per sé è rispettabilmente lungo (considerato che l'alfabeto gallese ha solo 17 lettere rispetto alle 26 di quello inglese).
Un tentativo ragionevole di pronuncia della parola potrebbe essere Clan vire pulth gwinn gith gor gerrick win drob uth clan tay see lee oh go go gogch. (La "gch" della sillaba finale è un suono di "h glottale" simile a quello usato in yiddish per la parola "l'chaim". Pronunciare gok glottalmente produce più o meno lo stesso effetto). La doppia elle può essere pronunciata sia come 'cl' che come 'l', o più precisamente come una 'l' pronunciata mentre si fa passare aria attorno alla lingua (provate a soffiare mentre dite "l").
ma che nome è?!
Ex The Little Prince
- tzara
- Pro
- Posts: 7580
- Joined: 02/07/2006, 0:00
- NBA Team: Brooklyn Nets
- Location: SS
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Nell'articolo non sta scritto che se vai in quel paese, una delle maggiori attrazioni turistiche e' un corso, per i turisti, appunto, nel quale ti insegnano a pronunciare correttamente il nome del paese.BigBen Wallace wrote: Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch (in gallese: Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tysilio nei pressi della caverna rossa), è un villaggio sull'isola di Anglesey, nel Galles, ed è ufficialmente il nome di località più lungo del Regno Unito ed il terzo più lungo del mondo. Per motivi di praticità, comunque, il nome viene abbreviato in Llanfair PG (o Llanfairpwll per i madrelingua gallesi) che è sufficiente a distinguerlo da altri posti in Galles chiamati Llanfair. È una popolare destinazione turistica, molte persone si fermano alla stazione ferroviaria per farsi scattare una foto a fianco del cartello della stazione, visitare il vicino centro visitatori o farsi timbrare il passaporto nei negozi locali. Un'altra attrazione turistica è la vicina colonna del Marchese di Anglesey, da cui si ha una panoramica su Anglesey e sullo Stretto di Menai.
Il nome venne escogitato negli anni 1860 dal consiglio cittadino, specificamente per il privilegio e il prestigio di avere "il nome più lungo di una stazione ferroviaria in Gran Bretagna". Non si può considerare una autentica parola gallese. Infatti, il nome originale del luogo era Llanfair Pwllgwyngyll, che di per sé è rispettabilmente lungo (considerato che l'alfabeto gallese ha solo 17 lettere rispetto alle 26 di quello inglese).
Un tentativo ragionevole di pronuncia della parola potrebbe essere Clan vire pulth gwinn gith gor gerrick win drob uth clan tay see lee oh go go gogch. (La "gch" della sillaba finale è un suono di "h glottale" simile a quello usato in yiddish per la parola "l'chaim". Pronunciare gok glottalmente produce più o meno lo stesso effetto). La doppia elle può essere pronunciata sia come 'cl' che come 'l', o più precisamente come una 'l' pronunciata mentre si fa passare aria attorno alla lingua (provate a soffiare mentre dite "l").
ma che nome è?!
P.S. Belle le lingue agglutinanti, eh?
- ripper23
- Pro
- Posts: 3012
- Joined: 09/05/2004, 22:16
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Ricordo un albo di Dylan Dog in cui andava in questo paesino. Figata.
Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.
-
- Pro
- Posts: 8684
- Joined: 08/11/2006, 13:01
- MLB Team: Toronto Blue Jays
- NFL Team: GreenBay Packers/Toronto Argos
- NBA Team: Toronto Raptors
- NHL Team: Toronto Maple Leafs
- Location: Palasport Flaminio, RN / Stadio Renato Dall'Ara, BO
- Contact:
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/ge ... gata.shtml
Un televisore a cristalli liquidi pagato appena 39 centesimi, le cuffie per lo stereo a 29 centesimi anziché 29,90 euro e stessi prezzi “impossibili” anche per varia altra merce che aveva nel carrello: a Genova, una donna di 43 anni, fermata ieri dalla polizia al centro commerciale L’Aquilone di Bolzaneto, non aveva con sé un incredibile buon sconto, ma aveva provato a “fare la furba”.
Secondo quanto ricostruito, la donna, di origine napoletana, ha usato le etichette dei prezzi delle verdure pesate nel reparto Ortofrutta e le ha applicate a merce ben più costosa: il prezzo del sedano per il televisore, quello dell’aglio per le cuffie e così via.
Alla cassa, il lettore ottico si limita a calcolare gli importi e alla fine la donna si trova a dovere pagare appena 4,28 euro, a fronte di una spesa reale da 355,99. Peccato, per la truffatrice, che un dipendente dell’ipermercato abbia notato il televisore nel carrello e si sia accorto del “giochetto”: fermata la donna e chiamata la polizia, è scattata la denuncia.
Alla faccia dei pregiudizi sui genovesi! :lol2:
Un televisore a cristalli liquidi pagato appena 39 centesimi, le cuffie per lo stereo a 29 centesimi anziché 29,90 euro e stessi prezzi “impossibili” anche per varia altra merce che aveva nel carrello: a Genova, una donna di 43 anni, fermata ieri dalla polizia al centro commerciale L’Aquilone di Bolzaneto, non aveva con sé un incredibile buon sconto, ma aveva provato a “fare la furba”.
Secondo quanto ricostruito, la donna, di origine napoletana, ha usato le etichette dei prezzi delle verdure pesate nel reparto Ortofrutta e le ha applicate a merce ben più costosa: il prezzo del sedano per il televisore, quello dell’aglio per le cuffie e così via.
Alla cassa, il lettore ottico si limita a calcolare gli importi e alla fine la donna si trova a dovere pagare appena 4,28 euro, a fronte di una spesa reale da 355,99. Peccato, per la truffatrice, che un dipendente dell’ipermercato abbia notato il televisore nel carrello e si sia accorto del “giochetto”: fermata la donna e chiamata la polizia, è scattata la denuncia.
Alla faccia dei pregiudizi sui genovesi! :lol2:
- nefastto
- Pro
- Posts: 8692
- Joined: 12/10/2005, 9:48
- NFL Team: San Diego Chargers
- Location: Milano
- Contact:
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
e delle sue originiHobbit83 wrote: Alla faccia dei pregiudizi sui genovesi! :lol2:
Però, fra tutti menzione d'onore per Nefastto, più subdolo e convincente, meno palese e più credibile di tutti nei suoi interventi.(Dazed)
- tzara
- Pro
- Posts: 7580
- Joined: 02/07/2006, 0:00
- NBA Team: Brooklyn Nets
- Location: SS
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
http://www.repubblica.it/2007/02/sezion ... tobus.html
Sbaglia bus, torna a casa dopo 25 anni
l'odissea di una donna thailandese
BANGKOK - Sbagliare autobus può costare caro. E costringere il malcapitato, o la malcapitata come in questo caso, a un esilio forzato di ben 25 anni, al vagabondaggio e anche all'arresto. Jaeyaena Beurraheng, malese, oggi 76enne, venticinque anni fa era andata a trovare degli amici in Malaysia. Jaeyaena fa parte di una minoranza musulmana dell'estremo sud della Thailandia e che non parla il thailandese, dettaglio fondamentale da tener presente. Salutati tutti, era salita sull'autobus che pensava, senza poter leggere la destinazione essendo analfabeta, la dovesse riportare a casa, nella provincia di Narathiwat. Ma il destino era stato inclemente, e la signora, all'epoca cinquantenne, si era ritrovata a Bangkok, 1200 chilometri a nord del suo paese.
Accortasi dell'errore, era salita su un altro autobus, di nuovo senza poter leggere la destinazione né chiedere informazioni a qualcuno perché nessuno, nel nord della Thailandia, capisce il malese. E si era ritrovata ancora più lontana da casa, a Chiang Mai: aveva percorso altri 700 chilometri in direzione nord. Insomma, invece di dirigersi a sud, la signora si era inoltrata sempre più verso settentrione. Nessuno con cui comunicare, nessuna possibilità di inviare lettere o altro a casa perché la penna non le era familiare, e Jaeyaena aveva dovuto rassegnarsi.
Per cinque anni aveva vissuto come una vagabonda, mendicando il cibo e dormendo all'aperto. Poi, quasi che la sorte si fosse accanita contro di lei, era stata anche arrestata e condotta in un centro di accoglienza per senzatetto. Stiamo parlando del 1987. Nel centro la poveretta era stata creduta muta, e abbandonata a se stessa. Poi, venti anni dopo, il colpo di scena. Un giorno, indecisa se fossero quelle vocine che ogni tanto i malati di mente credono di sentire, o la realtà, Jaeyaena ha l'impressione che qualcuno stia parlando il suo idioma. E ha ragione: sono tre studenti musulmani di Narathiwat, che lavoravano nella struttura.
Lei piange, ride, è fuori di sé, e corre loro incontro balbettando frasi sconnesse che imparerà a ricucire: 25 anni senza spiccicare una parola fanno dimenticare come si mette insieme una frase di senso compiuto. Superato lo stupore per la scoperta incredibile, gli studenti spiegano tutto ai responsabili del centro di accoglienza, e finalmente, dopo un quarto di secolo, la donna viene riportata a casa dove finalmente può riabbracciare i suoi otto figli, stringendo a sé anche i tanti nipotini che in quei lunghi anni si erano affacciati al mondo.
"Solo nel momento in cui i tre ragazzi in abiti musulmani l'hanno incontrata e lei ha cominciato a parlare, abbiamo capito che la donna non era muta", ha detto Jintana Satjang, direttrice del centro. La sfortuna di Jaeyaena Beurraheng, l'origine della sua assurda odissea, è stata quella di abitare in una delle tre regioni del sud del paese, annesse alla Thailandia un secolo fa, e che nonostante l'annessione, hanno mantenuto la loro peculiarità culturale. L'otto per cento dei loro abitanti è di religione musulmana e parla malese come prima lingua. E prende l'autobus molto raramente per dirigersi verso nord.
Sbaglia bus, torna a casa dopo 25 anni
l'odissea di una donna thailandese
BANGKOK - Sbagliare autobus può costare caro. E costringere il malcapitato, o la malcapitata come in questo caso, a un esilio forzato di ben 25 anni, al vagabondaggio e anche all'arresto. Jaeyaena Beurraheng, malese, oggi 76enne, venticinque anni fa era andata a trovare degli amici in Malaysia. Jaeyaena fa parte di una minoranza musulmana dell'estremo sud della Thailandia e che non parla il thailandese, dettaglio fondamentale da tener presente. Salutati tutti, era salita sull'autobus che pensava, senza poter leggere la destinazione essendo analfabeta, la dovesse riportare a casa, nella provincia di Narathiwat. Ma il destino era stato inclemente, e la signora, all'epoca cinquantenne, si era ritrovata a Bangkok, 1200 chilometri a nord del suo paese.
Accortasi dell'errore, era salita su un altro autobus, di nuovo senza poter leggere la destinazione né chiedere informazioni a qualcuno perché nessuno, nel nord della Thailandia, capisce il malese. E si era ritrovata ancora più lontana da casa, a Chiang Mai: aveva percorso altri 700 chilometri in direzione nord. Insomma, invece di dirigersi a sud, la signora si era inoltrata sempre più verso settentrione. Nessuno con cui comunicare, nessuna possibilità di inviare lettere o altro a casa perché la penna non le era familiare, e Jaeyaena aveva dovuto rassegnarsi.
Per cinque anni aveva vissuto come una vagabonda, mendicando il cibo e dormendo all'aperto. Poi, quasi che la sorte si fosse accanita contro di lei, era stata anche arrestata e condotta in un centro di accoglienza per senzatetto. Stiamo parlando del 1987. Nel centro la poveretta era stata creduta muta, e abbandonata a se stessa. Poi, venti anni dopo, il colpo di scena. Un giorno, indecisa se fossero quelle vocine che ogni tanto i malati di mente credono di sentire, o la realtà, Jaeyaena ha l'impressione che qualcuno stia parlando il suo idioma. E ha ragione: sono tre studenti musulmani di Narathiwat, che lavoravano nella struttura.
Lei piange, ride, è fuori di sé, e corre loro incontro balbettando frasi sconnesse che imparerà a ricucire: 25 anni senza spiccicare una parola fanno dimenticare come si mette insieme una frase di senso compiuto. Superato lo stupore per la scoperta incredibile, gli studenti spiegano tutto ai responsabili del centro di accoglienza, e finalmente, dopo un quarto di secolo, la donna viene riportata a casa dove finalmente può riabbracciare i suoi otto figli, stringendo a sé anche i tanti nipotini che in quei lunghi anni si erano affacciati al mondo.
"Solo nel momento in cui i tre ragazzi in abiti musulmani l'hanno incontrata e lei ha cominciato a parlare, abbiamo capito che la donna non era muta", ha detto Jintana Satjang, direttrice del centro. La sfortuna di Jaeyaena Beurraheng, l'origine della sua assurda odissea, è stata quella di abitare in una delle tre regioni del sud del paese, annesse alla Thailandia un secolo fa, e che nonostante l'annessione, hanno mantenuto la loro peculiarità culturale. L'otto per cento dei loro abitanti è di religione musulmana e parla malese come prima lingua. E prende l'autobus molto raramente per dirigersi verso nord.
-
- Pro
- Posts: 16712
- Joined: 14/08/2003, 8:18
- MLB Team: St. Louis Cardinals
- NFL Team: St. Louis Rams
- NBA Team: Los Angeles Lakers
- NHL Team: St. Louis Blues
- Location: Brescia
- Contact:
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Most improved forumist 2009
- tzara
- Pro
- Posts: 7580
- Joined: 02/07/2006, 0:00
- NBA Team: Brooklyn Nets
- Location: SS
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Tom Kaulitz, troppo Viagra: 2 giorni ko
Il chitarrista dei Tokio Hotel ha abusato delle pillole blu durante un tour in Asia: «È stato molto brutto»
Il gemello: «mio fratello ha preso tanta di quella roba che vedeva doppie le ragazze»
Tom Kaulitz, troppo Viagra: 2 giorni ko
Il chitarrista dei Tokio Hotel ha abusato delle pillole blu durante un tour in Asia: «È stato molto brutto»
MILANO - Due giorni a letto, con un gran mal di testa e problemi alla vista, dopo una "scorpacciata" di Viagra. È accaduto a Tom Kaulitz, chitarrista dei Tokio Hotel, durante un tour in Asia. A raccontarlo, al tabloid tedesco Bild, è stato lo stesso Kaulitz, classe 1989, star della band tedesca assieme al fratello gemello Bill. «All'inizio ho chiesto al venditore: 'Ti sembro uno che ha bisogno di aiuto con quelle?' - ha spiegato il chitarrista -. Lui ha risposto "no", ma ha detto che comunque dovevo provarla e ne ho presa una». Ma Kaulitz non si è fermato alla prima. «Ne ho prese altre - ha ammesso -, forse troppe». Di questo è convinto anche Bill Kaulitz: «Il mio fratellino ha preso tanta di quella roba che vedeva doppie anche le ragazze», ha commentato alla Bild. «La mattina dopo avevo un mal di testa martellante e tutto davanti a me era offuscato, non era più divertente, era molto brutto», ha concluso Tom Kaulitz: «La cosa è durata 48 ore». (Fonte Ansa)
Il chitarrista dei Tokio Hotel ha abusato delle pillole blu durante un tour in Asia: «È stato molto brutto»
Il gemello: «mio fratello ha preso tanta di quella roba che vedeva doppie le ragazze»
Tom Kaulitz, troppo Viagra: 2 giorni ko
Il chitarrista dei Tokio Hotel ha abusato delle pillole blu durante un tour in Asia: «È stato molto brutto»
MILANO - Due giorni a letto, con un gran mal di testa e problemi alla vista, dopo una "scorpacciata" di Viagra. È accaduto a Tom Kaulitz, chitarrista dei Tokio Hotel, durante un tour in Asia. A raccontarlo, al tabloid tedesco Bild, è stato lo stesso Kaulitz, classe 1989, star della band tedesca assieme al fratello gemello Bill. «All'inizio ho chiesto al venditore: 'Ti sembro uno che ha bisogno di aiuto con quelle?' - ha spiegato il chitarrista -. Lui ha risposto "no", ma ha detto che comunque dovevo provarla e ne ho presa una». Ma Kaulitz non si è fermato alla prima. «Ne ho prese altre - ha ammesso -, forse troppe». Di questo è convinto anche Bill Kaulitz: «Il mio fratellino ha preso tanta di quella roba che vedeva doppie anche le ragazze», ha commentato alla Bild. «La mattina dopo avevo un mal di testa martellante e tutto davanti a me era offuscato, non era più divertente, era molto brutto», ha concluso Tom Kaulitz: «La cosa è durata 48 ore». (Fonte Ansa)
-
- Senior
- Posts: 2343
- Joined: 10/03/2008, 22:15
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
un ragazzo di 21 anni che debba fare uso del viagra è veramente molto ma molto tristetzara wrote: Tom Kaulitz, troppo Viagra: 2 giorni ko
Il chitarrista dei Tokio Hotel ha abusato delle pillole blu durante un tour in Asia: «È stato molto brutto»
Il gemello: «mio fratello ha preso tanta di quella roba che vedeva doppie le ragazze»
Tom Kaulitz, troppo Viagra: 2 giorni ko
Il chitarrista dei Tokio Hotel ha abusato delle pillole blu durante un tour in Asia: «È stato molto brutto»
MILANO - Due giorni a letto, con un gran mal di testa e problemi alla vista, dopo una "scorpacciata" di Viagra. È accaduto a Tom Kaulitz, chitarrista dei Tokio Hotel, durante un tour in Asia. A raccontarlo, al tabloid tedesco Bild, è stato lo stesso Kaulitz, classe 1989, star della band tedesca assieme al fratello gemello Bill. «All'inizio ho chiesto al venditore: 'Ti sembro uno che ha bisogno di aiuto con quelle?' - ha spiegato il chitarrista -. Lui ha risposto "no", ma ha detto che comunque dovevo provarla e ne ho presa una». Ma Kaulitz non si è fermato alla prima. «Ne ho prese altre - ha ammesso -, forse troppe». Di questo è convinto anche Bill Kaulitz: «Il mio fratellino ha preso tanta di quella roba che vedeva doppie anche le ragazze», ha commentato alla Bild. «La mattina dopo avevo un mal di testa martellante e tutto davanti a me era offuscato, non era più divertente, era molto brutto», ha concluso Tom Kaulitz: «La cosa è durata 48 ore». (Fonte Ansa)
GM Detroit RoadRunners/ GM Denver Stuprators
-
- Pro
- Posts: 21655
- Joined: 16/10/2006, 17:35
- NFL Team: Denver Broncos
- Location: Castel Maggiore [Bologna], far east from Denver, CO
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
non ne deve fare uso, l'ha provata come una drogaRobin wrote: un ragazzo di 21 anni che debba fare uso del viagra è veramente molto ma molto triste
penso
Giordan wrote: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
-
- Senior
- Posts: 2343
- Joined: 10/03/2008, 22:15
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
un uomo, un genioPaperone wrote: non ne deve fare uso, l'ha provata come una droga
penso
GM Detroit RoadRunners/ GM Denver Stuprators
- Mahor
- Posts: 11340
- Joined: 24/05/2007, 21:52
- Location: Venereagonis (Varese)
- Contact:
Re: News of the World - Notizie Strane, Chupacabras, Varie ed Eventuali
Un altro che avrebbe bisogno di una sana razione di schiaffi per ripigliarsi.
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
[align=center]http://sciabolatamorbida.wordpress.com/[/align]
-
- Pro
- Posts: 16712
- Joined: 14/08/2003, 8:18
- MLB Team: St. Louis Cardinals
- NFL Team: St. Louis Rams
- NBA Team: Los Angeles Lakers
- NHL Team: St. Louis Blues
- Location: Brescia
- Contact: