Re: Chicago Cubs

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joesox

Re: Chicago Cubs

Post by joesox »

rene144 wrote: non sarò breve
non è una novità...ma queste cose non le avevi già scritte?

rene144 wrote: E come detto, svirgoli una palla, è una valida e sei un eroe clutch. Batti una linea, te la prendono al volo e fai schifo.
it's a game of inches, d'altra parte qualcuno (Jed Lowrie) la valida vincente deve pur metterla.


Seriamente...se fossimo stati anni fa le World Series quest'anno le giocavano Angels e Cubs, le due migliori nella RS. Quindi una delle due grandi deluse del primo turno avrebbe invece VINTO. Primo turno che deve andare a 7 partite il prima possibile, con 5 in casa della migliore.
Tanto per dare una prospettiva.
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Re: Chicago Cubs

Post by rene144 »

joesox wrote: non è una novità...ma queste cose non le avevi già scritte?
Francamente non lo so. Sto un po' svalvolato tra fusi orari e fenomeni assoluti visti sul campo e fuori :shocking:
joesox

Re: Chicago Cubs

Post by joesox »

rene144 wrote: Francamente non lo so. Sto un po' svalvolato tra fusi orari e fenomeni assoluti visti sul campo e fuori :shocking:
in effetti c'era altra roba...ma che volo hai preso?
rene144
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Re: Chicago Cubs

Post by rene144 »

joesox wrote: in effetti c'era altra roba...ma che volo hai preso?
Andata Bari-Roma-Philadelphia-Charlotte-Phoenix. In realtà a causa di una tempesta sul New England e di problemi al terminale il volo da Roma è durato 13 ore e mi hanno fatto perdere la coincidenza, quindi mi hanno sbattuto sul diretto per Phoenix e non sono passato da Charlotte. Comunque 24 ore di viaggio. Almeno mi hanno messo allo Sheraton (che ha aperto quel giorno stesso!). Poi la mattina dopo sono andato a Tucson, e ci sono stato fino agli ultimi 2 giorni.

Al ritorno Phoenix-Philadelphia-Milano Malpensa-Bari, con un'ora soltanto a Milano. Per fortuna alla fine è durato poco il volo dagli USA (7 ore e mezzo) e sono riuscito a prendere la coincidenza senza alcun problema. Totale circa 16 ore di viaggio.

Fra l'altro per evitare problemi coi bagagli ero partito senza niente (tranne roba a mano). Ma mi hanno regalato così tanta roba che mi hanno dovuto regalare anche un valigione con una A rossa sopra :lol2: E per fortuna me l'hanno mandato direttamente a Bari, è stato comodissimo...
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webba2000
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Re: Chicago Cubs

Post by webba2000 »

rene144 wrote: Fra l'altro per evitare problemi coi bagagli ero partito senza niente (tranne roba a mano).
Sei partito con sei paia di mutande, sei paio di calzini e sei magliette addosso??  :stralol: :stralol:
"That's a clown question, bro."
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Ivers
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Re: Chicago Cubs

Post by Ivers »

rene144 wrote: problemi al terminale
Cioè?
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DaKid13
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Re: Chicago Cubs

Post by DaKid13 »

Un inchino alla sapienza di rene144...

Solo ora riesco a dire la mia...

Sono pochi anni che seguo il baseball e quest'anno mi ero illuso...non dico di vincere le WS, ma di fare strada nei PO...

Dico la verità...sono delusissimo...ci sta perdere...ma da una squadra che ha dimostrato una certa solidità nell'arco di 162 partite mi aspettavo qualcosa di più...

Sorvolando sull'attacco, anche in difesa siamo stati davvero penosi, con errori grossolani...non ho visto nei giocatori la grinta e la voglia di vincere...non dico la serie, ma almeno UNA partita... :disgusto:
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orevacam
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Re: Chicago Cubs

Post by orevacam »

non riesco a spiegarmi...non m'interessa di stats o cose varie io parlo di organizzazione...quando arrivi alle partite che contano i Cubs mancano è questa la verità l'anno scorso non abbiamo vinto nessuna partita e quest'anno neanche e non ci siamo neanche avvicinati a vincerla...soriano batte malissimo...scusami ma quì tu dici che è un caso...ma non esiste è palese che Soriano soffre la pressione non è assolutamente un caso...poi secondo te anche per caso i White Sox hanno vinto le World Series ma allora perchè tutte le squadre non spendono poco tanto si va avanti sempre grazie al caso nel baseball??
è risaputo che non solo nel baseball ma in tutti gli sport ci sono i campioni che sotto pressione giocano alla grande(Robert Horry è un esempio perfetto) mentre altri che sono fenomeni nelle partite con poca importanza si perdono nelle partite decisive...questo oltre che dalle caratteristiche mentali di un giocatore è dettato anche dall'organizzazione della squadra in cui giochi...i White Sox hanno una mentalità vincente...quest'anno dovevano finire dietro a Indians e Tigers ma non è andata così...ma tanto hanno vinto le WS per sbaglio
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Re: Chicago Cubs

Post by Pablets »

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rene144
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Re: Chicago Cubs

Post by rene144 »

webba2000 wrote: Sei partito con sei paia di mutande, sei paio di calzini e sei magliette addosso??  :stralol: :stralol:
Si, faceva fresco alla partenza :lol2:
Ivers wrote: Cioè?
Terminale informatico, avrei dovuto specificare. Non si accendevano i computer per l'imbarco e ci hanno fatto ritardare...

orevacam: che vuoi che ti dica? E' risaputo :stralol:

I White Sox, con tutta la loro mentalità vincente hanno vinto 89 partite, ergo devono ringraziare più la composizione della division che le loro stesse qualità (hanno vinto lo stesso numero di partite degli Yankees in una division molto più debole). Hanno perso subito ai playoffs.
Su cosa basi tutta la tua tesi? Su un singolo anno. Una stagione. Niente prima, niente dopo. E per te basta quella singola stagione per definire il valore umano e societario di una squadra? Vabbè, che vuoi che ti dica? Quell'anno hanno avuto la stagione della vita comprimari che prima e dopo sono stati tali (anche per i White Sox, prima che tu dica che sia stata la squadra a cambiarli). Hanno fatto 13, come i Cardinals nel 2006, come i Rockies nel 2007, come qualsiasi squadra riesca a diventare calda al momento giusto.

Ma se è risaputo, ripeto, che vuoi che ti dica? Hai ragione. I White Sox sono geneticamente migliori per il semplice fatto di avere quei colori. Certo, a parte il 2005 non l'hanno mai dimostrato, ma quelle 10 partite bastano ed avanzano, in eterno direi.
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Re: Chicago Cubs

Post by Peyton_Manning18 »

Probabilmente orevacam è lo psicologo di Soriano.  :gazza:
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rene144
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Re: Chicago Cubs

Post by rene144 »

orevacam wrote: ma allora perchè tutte le squadre non spendono poco tanto si va avanti sempre grazie al caso nel baseball??
A parte tutto il resto, credo che questa domanda meriti una risposta seria...

Non si va avanti sempre e solo grazie al caso, ma è altresì chiaro che quando il sample size è ridotto, il caso abbia un'incidenza elevata. E' solo giocando sempre più partite che la vera qualità viene fuori. Un singolo turno di battuta non dimostra niente, 20 anni di carriera invece si. Ed ovviamente ci sono tutte le situazioni intermedie.

Un anno, un mese, o addirittura 11 partite (quelle che servono per vincere nei playoffs) che cosa possono dimostrare?

L'abilità di una squadra può essere valutata nell'ottenere 95-100 W in Regular Season. Entrare nei playoffs è tutto ciò che conta, poi lì può succedere di tutto a seconda del momento di forma. Sei più in forma? Vinci 3 partite (o 4) di fila e ti porti a casa la serie. Colorado l'anno scorso ha vivacchiato fino a giocare 2 mesi paurosi. Sono arrivati alle soglie del titolo prima di fermarsi. Sono una grande squadra? O solo una squadra calda che ha avuto la fortuna di entrare nei playoffs per dimostrarlo?

St. Louis ha avuto squadroni nel 2004 e 2005, ma non hanno vinto niente perchè hanno trovato squadre più in forma in quel periodo. Prima i Red Sox, poi gli Astros (da loro sconfitti l'anno precedente). Nel 2006 invece i Cardinals hanno presentato una squadretta che è arrivata ai playoffs solo grazie alla mediocrità paurosa della NL Central. Ma sono diventati caldi al momento giusto ed hanno vinto. Dopo Pujols l'MVP è stato Jeff Weaver, ossia una schiappa. Schiappa clutch? Per niente, è stato un disastro nei suoi precedenti ai playoffs. Ma ha trovato 3 partenze in fila in piena forma. Succede, è un caso. Ma è un caso dettato dal fatto di essere arrivati ai playoffs.

Le squadre spendono perchè non è facile arrivare alla post-season. Specie in alcune divisions possono non bastare neanche 90-92 W (citofonare Yankees quest'anno). In altre divisions basta molto meno per arrivarci. E succede che i Dodgers ci arrivino con 84 W... adesso però sono in formissima e possono battere chiunque. Sono clutch? Certo, come no, non vincevano una serie di playoffs dal 1988, hanno tutti ragazzini. Ma sono in forma, ed hanno avuto la fortuna che nessuno nella loro division arrivasse ad 85 (85, non 95!), altrimenti la loro "clutchness" non l'avrebbero mai dimostrata. E' uno stato di forma.

Ovviamente si cerca di costruire la squadra più forte possibile perchè i giocatori più forti avranno più possibilità di essere in forma (o comunque saranno efficaci pur non essendo al 100%). Si cerca di essere profondi per ovviare agli infortuni. Si cerca di avere una squadra che a parità di forma possa prevalere sugli avversari.

Ma se becchi Jeff Francis o Jeff Weaver o chi per loro che lancia come non ha mai lanciato in carriera (e mai più lancerà così, neanche ai playoffs) non puoi farci niente.

E questi sono discorsi che si ripetono ciclicamente durante la Regular Season. Lì tutti accettano che sia un caso. Perchè una ERA da 3.00 viene prodotta da partite da 0.00 e da partite da 6.00. Improvvisamente però quando queste cose succedono ai playoffs si lascia perdere la natura inerente del baseball (accettata da tutti durante la RS) e si cerca forzatamente una spiegazione mentale. Ma perchè, le regole sono diverse? Se Tizio lancia 6 IP 6 ER contro i Royals a maggio è normale, mentre se lo fa ad ottobre è un choker?
Ehi, io ho visto David Pauley lanciare 6 IP 2 ER allo Yankee Stadium. Se lo facesse ai playoffs sarebbe un eroe inenarrabile? O semplicemente un lanciatore di AAA con una giornata di grazia come può accadere a tutti? E' ovvio che il bluff cada nel lungo termine. Ma nei playoffs non c'è alcun lungo termine. Sei in forma per 11 partite (notare: meno di due settimane!)? Sei un fenomeno clutch!

Corey Patterson dal 2 aprile al 13 ha giocato 11 partite. Ha battuto .289/.333/.737 per 1.070 di OPS.

Ha chiuso la stagione con .582 di OPS. Tutti sappiamo che sia una pippaccia mediocre. Tutti sappiamo che le 11 partite che ho citato non significano assolutamente nulla. Undici partite fortunate o in gran forma capitano davvero a chiunque. Lo accettiamo. Nessuno cerca di asserire niente.

Ma se Corey Patterson quelle 11 partite le avesse piazzate ai playoffs? Se con quelle prestazioni avesse trascinato la squadra alla vittoria dell'anello? Clutch? Occhi della tigre? Mentalità vincente? Perchè improvvisamente dobbiamo cercare spiegazioni irrazionali, invece di comprendere che sempre di 11 partite di baseball si tratti? Che il momento di forma o di slump può arrivare per chiunque in qualsiasi momento?
E' la natura del baseball. Chi vuole può accettarla, chi non vuole, pure.

Ma intanto nel 2003 gli Yankees hanno battuto i Red Sox per "mentalità vincente". Dove fosse finita quella mentalità nel 2004 ancora non l'ha capito nessuno. E i giocatori erano gli stessi, e quello che ha fatto il vero patatrac è stato il superclutch Mariano Rivera.

Sappiamo già che se i Red Sox batteranno i Rays si parlerà di esperienza, di mentalità, di plurivincitori al cospetto di ragazzi inesperti, ecc ecc... e se succederà il contrario si daranno meriti ai veterani dei Rays per aver trasmesso chissà quale mentalità ai ragazzini. Intanto rimane il fatto che Longoria l'abbia buttata fuori nei primi 2 AB ai playoffs. Perchè? Perchè è forte ed è in forma.

Ma è davvero così difficile da accettare che ci siano 9 innings e che succedano le stesse cose che succedono tutti i giorni? Bisogna per forza ricercare una spiegazione mentale?

E allora com'è che uno dei pochissimi ad avere un sample size adeguato nei playoffs abbia le seguenti cifre (nonostante una nomea da supermegaclutch)?
RS: .316/.387/.458 per .845 di OPS
PO: .309/.377/.469 per .846 di OPS

Prestazioni identiche, a fronte di un sample size appena corposo (123 partite, comunque meno di una singola stagione)? Eh, però è considerato clutch...

Naturalmente sappiamo di chi stia parlando. Quello stesso giocatore che l'anno scorso ha fatto schifo, producendo 17 out in 17 apparizioni al piatto (è andato 2/17, ma con 2 GIDP). Succede, succede. E' stato eroico in certe circostanze. Ed è stato patetico in altre. Ma se avesse giocato solo quella volta ai playoffs in carriera? Beh, sarebbe diventato "17 out in 17 PA!" E se avesse giocato solo le volte in cui ha avuto poi successo? Superclutch, anche più di così. Solo che ha giocato molto, ed ha avuto partite buone e partite brutte. Come accade a tutti, quando il sample size si espande.

Ma quanti hanno un sample size vasto? Una manciata di giocatori, pochissimi. Per gli altri si tratta di giocare 20-30 partite in carriera al massimo. C'è chi va bene, c'è chi va male. Si tratta di meno di un mese di Regular Season, e si devono per forza cercare valutazioni psicologiche. Di gente che manco conosciamo. Vabbè...
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Re: Chicago Cubs

Post by jocker »

Renè una curiosità mia.

Concordo su quando parli di caso e di tutto il resto ma:

Tu la psicologia nel baseball non la vedi proprio?
Non credi che possa esistere un giocatore che senta di più la pressione in una determinata circostanza e uno che la sente di meno?
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Re: Chicago Cubs

Post by rene144 »

jocker wrote: Tu la psicologia nel baseball non la vedi proprio?
Non credi che possa esistere un giocatore che senta di più la pressione in una determinata circostanza e uno che la sente di meno?
Certo.
E' assolutamente importante, ma non è quello il fulcro della situazione. Che intendo? Che tutto ha senso nel lungo termine. Può essere che un giocatore senta la pressione. Può essere che si sia lasciato con la moglie quella settimana e vada male. Può essere che abbia mal di gola, un'unghia rotta, una qualsiasi cavolata (fisica, psicologica o emotiva) minima che però lo turba e lo fa andare male.

Il punto è che nel breve termine tanti fattori possono avere un'incidenza enorme. Nel lungo termine no però. Ci si abitua alla pressione, non ti lasci con tua moglie tutti i giorni, la gola guarisce. Nel lungo termine l'incidenza della pressione, della casualità e di tutto il resto lasciano spazio al talento, che è ciò che determina il valore di un giocatore, e questo è dimostrato da un'analisi omnicomprensiva su un sample size adeguato.

E' possibile che quest'anno Soriano abbia sentito la pressione? Certo che è possibile. E' possibile che abbia semplicemente avuto sfortuna? Altrettanto. In sostanza però parliamo di 3 partite. Tutto può essere. Può essere stata sfortuna, un caso. Noi non lo sappiamo. Sono sicuro che Soriano avrà un'idea più precisa di tutto questo. Ma non potrà essere valutato o testato in maniera serena prima di avere 100-120 partite di playoffs sulle spalle, e questo succede raramente. Lui ne ha un po', ma se iniziamo a togliere quelle in cui è andato bene "perchè non era la star della squadra" e dobbiamo considerare solo le ultime 6, allora siamo alla selettività pura. E' andato male contro Lowe, Billingsley e Webb? Beh, non mi sembra il caso di insultarlo per questo.

La psicologia per me può avere molta più importanza ai livelli bassi. Nella determinazione dello sviluppo di un prospetto. Ha fiducia in se stesso? Ha voglia di svilupparsi? Quello che spesso sfugge è che qui parliamo di MLB. Quelli che ci arrivano superano fatiche e difficoltà inenarrabili. Uno che urla dagli spalti che paura può farti?

Questa settimana ho conosciuto un ragazzino. Antonio Sepulveda, 16 anni, ha già giocato in DSL. E' 168 cm, leggero, veloce. Non parla una parola di inglese. A malapena legge e scrive. Non sa fare altro se non giocare a baseball. Non ha mai conosciuto il padre, la madre vive in una capanna di fango. Quando gli hanno fatto i test di velocità, glieli hanno dovuti fare a piedi nudi, perchè non aveva mai usato gli spikes (e per inciso corre in 6.4 sulle 60 yds). Questo ragazzo ha firmato per una cifra che la madre in tutta la vita non aveva mai visto, ha sistemato la famiglia (non parlo certo di milioni, ma a loro bastano ed avanzano). E' andato in un paese che non conosce, a vivere in una realtà che non conosce, in una lingua straniera. Adesso ha pasti regolari, mentre prima passava 2-3 giorni senza mangiare.
Il ragazzo è un duro. Ma un duro davvero. Si sveglia alle 6 del mattino, in campo alle 6:30, tutto il giorno a faticare sotto il sole. Niente svaghi, si dorme al complesso di minor league. Se va bene c'è un po' di tv. Per il resto c'è solo baseball. Adesso giocherà in Rookie League, poi A-, A, A+, AA, AAA ed MLB. In tutto questo ci saranno viaggi, partite la sera, altri viaggi, fusi orari, allenamenti tutti i giorni, stipendi risibili, una cultura diversa, livelli diversi, difficoltà diverse. Compagni-rivali che vogliono soffiarti il posto, una famiglia distante, una lingua da imparare, infortuni.

Poi magari arriverà in Major League. Ma a quel punto che volete che importi una fastball a 95 mph? Pensate che abbia paura? Pensate che qualcosa possa fermarlo? Pensate che possa non avere una mentalità vincente?

Qui non parliamo di atleti umani o normali. Parliamo di gente di Major League. Parliamo della crema, tecnica ed emotiva. Parliamo del massimo. Parliamo di gente che in certi casi ha superato difficoltà inenarrabili per farcela. Chi arriva è un duro, c'è poco da dire. Ha superato difficoltà enormi, ha faticato. Viene sempre sottovalutato questo aspetto. Per il semplice fatto di essere lì un giocatore deve essere al massimo, teso come una corda di violino e pronto. Ogni tanto la corda si spezza. Dave Henderson ha ucciso con un fuoricampo, solo che non lo sapeva, ma la corda di Lonnie Smith si è spezzata in quell'istante. Purtroppo fa parte del gioco e della vita, ma se uno ci arriva, vuol dire che ha cojones. Quanti prospetti si perdono per "makeup"? Tantissimi. Quanti Major Leaguers? Zero, la scrematura avviene prima.

Io ogni volta che faccio i discorsi che faccio mi riferisco allo sport di altissimo livello, non a quello di periferia, dove uno appena più duro può fare la differenza.

Noi facciamo dei test attitudinali e psicologici ai nostri Minor Leaguers. Perchè? Perchè così sappiamo come comportarci con ogni prospetto. Ognuno viene messo nella posizione di avere successo. Ci sono alcuni che devono essere costantemente incoraggiati, altri che devono essere frustati. Set up for success. Perchè nello sviluppo di un ragazzo è tutto importante. Eppure io ho chiesto questo al nostro psicologo: "Quanto ritieni che sia importante la psicologia in Major League?" La sua risposta? "Zero". Niente. Conta nello sviluppo. Conta quando uno ha 18 anni e niente pelo sullo petto. E l'incidenza si riduce sempre mentre si sale nei vari livelli. Quando si arriva in AAA o MLB, quello che conta è solo il talento, perchè se non hai due cubi di Rubik, non arrivi neanche a quel livello. E senza talento non si va da nessuna parte in ogni caso...
E' questo il punto. Non è che non creda nella psicologia o negli aspetti emotivi, ma non ci credo a livello di MLB. Questi sono dei duri che hanno superato difficoltà incredibili nella loro vita. E devono spaventarsi per una situazione da RBI?
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Re: Chicago Cubs

Post by jocker »

Capisco il tuo punto di vista, e il fatto che tutti i giocatori abbiano i cosidetti cojones, sicuramente vero a livello di MLB... e sicuramente sai molto più di me certi aspetti...
Condivido il fatto di parlare nel lungo termine che in un gioco come il baseball è fondamentale per giudicare le prestazioni di un giocatore.
Però mi è difficile pensare che non ci siano situazioni che mettano in crisi anche le menti più solide o che magari le esaltino perchè no...
Ti faccio un esempio, banale e forse ultrasfruttato,  che mi viene in mente da tifoso dei Red Sox:
Josh Beckett:
Sembrerà strano che faccia questo discorso dopo la sua ultima partita non esaltante. Ma lì veniva da un infortunio quindi tendo a non considerarla una situazione significativa:

In carriera 3.68 di ERA 89W 62L

Nei playoff:
Divisional:
2003 con i Marlins sconfitta ma con ERA di 1.29
2007 con i Red Sox vittoria con 9IP e 0ER

Championship:
2003 1-0 ERA di 3.26
2007 2-0 ERA di 1.93

WS:
2003 1-1 ERA di 1.10
2007 1-0 ERA di 1.29

Pochissime partite, sample size ridottissimo, ma vedendolo così non ti sembra uno che in certe situazioni ci sguazza e esalta?
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