MagnusPinus wrote:io sinceramente non ci credo
liberissimo, ci mancherebbe.
preferire non crederci a priori piuttoto che documentarsi in merito, non è un reato.
MagnusPinus wrote:io sinceramente non ci credo
Jakala wrote:Beh...certi giocatori vengono firmati anche per fare un piacere all'agente, in modo che poi metta una buona parola quando si firmerà o rifirmerà la stella.
Non è un caso che molti giocatori borderline nel draft si affidino ad agenti navigati nella speranza di un provino dedicato con un GM amico.
MagnusPinus wrote:Secondo me van distinte le varie situazioni..Nel draft la manipolazione degli agenti è evidente,evidentissima, probabilmente anche per i giocatori meno importanti, ai margini del roster,che giustamente possono essere players di scuderia affine alla stella.. Ma quando si tratta di giocatori determinanti dubito che il gm sia vincolato in tutto e per tutto dagli agenti..Credo che ci sia un progetto tecnico dietro le scelte di mercato dei gm(parlo delle trades specialmente)..
Inoltre per definizione il giocatore Nba dovrebbe avere molto meno potere di un giocatore di una lega europea: come sappiamo i contratti non si possono trasferire se non tramite scambio,il che rende molto + difficoltosi i trasferimenti,e + forte il potere dei singoli team.
Ciombe wrote:se in Europa una stella rompe la pelle lo mandano in culo in un secondo (o quasi...), se in NBA una stella rompe le palle lo devi accontentare e cmq avere 10/11/12 milioni di dollari in "sciopero retribuito" non è il massimo del massimo.
Cmq anche le trade non sono così semplici, se c'è un agente cazzuto e rompipalle, non puoi cedere il suo assistito a chiunque, ma vieni indirizzato verso il lido più opportuno per gli interessi del giocatore e dell'agente.
Sia con clause particolari che senza clausole di ogni sorta il fiato sul collo i GM ce l'hanno anche perchè fare uno sfavore a un agente poi ti si ritorce contro.
The goat wrote:effettivamente nella nba è peggio.
chiedere lumi a his falkness quando aveva il potere di fare e disfare le avversarie dei bulls a piacimento.
Luketta wrote:Scusate l'ignoranza, ma qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questo discorso? Non ho mai sentito parlare di his falkness e l'argomento mi incuriosisce.
Luketta wrote:Scusate l'ignoranza, ma qualcuno potrebbe spiegarmi meglio questo discorso? Non ho mai sentito parlare di his falkness e l'argomento mi incuriosisce.
MagnusPinus wrote:Vedila dall'altra parte.. In Europa se sei scontento ci metti un attimo a cambiare aria.. Farsi talgiare al giorno d'oggi è facilissimo..fai lo scazzato per un pò ed è fatta..E il bello è che ti prendi un sacco di soldi e te ne vai.:In Nba se non stai bene è dura, a causa del cap i contratti non li puoi semplicemente transare a cuor leggero..esempio Pietrus è da tempo scontento,ma non è facile sistemarlo..Se guardiamo dal lato economico è evidente che i giocatori stanno come pascià..ma ricordiamoci che sono atleti per la maggior parte dei quali la cosa + importante è giocare e divertirsi
MagnusPinus wrote:ma ricordiamoci che sono atleti per la maggior parte dei quali la cosa + importante è giocare e divertirsi
Finley i suoi $ se li è presi tutti perchè non è stato lui a volersene andare ma i Mavs a volerlo scaricare a tutti i costi per risparmiare sulla luxury tax il suo stipendio...nolian wrote:invece nessuno fa cosi, se non giocatori a fine carriera e che hanno gia avuto contratti da circa 15-20M$ annui....tipo come han fatto... Finley....
Lukavitt wrote:Finley i suoi $ se li è presi tutti perchè non è stato lui a volersene andare ma i Mavs a volerlo scaricare a tutti i costi per risparmiare sulla luxury tax il suo stipendio...
andando a vincere un titolo con San Antonio giova ricordarlo
La mia riflessione prende corpo da quella che è la situazione contrattuale di ormai la maggior parte dei lunghi nel panorama della lega ad oggi.
Tutti sovrapagati, tutti sovrastimati.
Un paio di nomi? Curry, Dalembert, Wallace, Foyle, Miller, Nenè, Martin, Chandler.
Per non parlare poi dei vari contrattini da 5-6 milioni che vengono smollati ai vari Varejao, Haywood, etc.
La questione è: tutti ne sono consapevoli, tutti si lamentano, tutti questi giocatori sono nell'occhio del ciclone per il pessimo rendimento che hanno rispetto al loro contratto (e io non so come funzioni, ma se sono il coach e il proprietario gli faccio un culo come una capanna; sono professionisti e sono pagati in base alle prestazioni che riescono a dare: se chiedono devono essere in grado di dare), eppure ogni nuova free agency ne vengono sfornati altri.
L'anno prossimo sarà il turno di Okafor, quello dopo di Bogut, e via così.
Da una parte capisco questi general manager, che molto probabilmente preferiscono accollarsi un contrattone piuttosto che lasciare un comunque buon giocatore ad altre franchigie, però non posso non confessare quanto ho goduto nel vedere la fine che ha fatto Varejao, che dopo aver fatto il grosso per tutta una stagione chiedendo la luna (con che coraggio poi mi chiedo), si è visto sbattere un clamoroso no in faccia da Danny Ferry (non so se per volontà o solo per necessità, visto il cap perennemente intasato dei Cavs), per poi tornare a orecchie basse a giocare per la metà di quello che chiedeva.
Voi condividete l'atteggiamento di quei proprietari che si concedono alle richieste degli agenti firmando contrattoni, oppure siete dalla parte dei più duri e puri (alla Clippers), che difficilmente si lasciano andare e preferiscono piuttosto perdere il giocatore? Come gestireste questa situazione?
L'andazzo è quello ormai, i lunghi bravi son pochi e per averli bisogna pagare (e tanto).
La situazione Varejao tuttavia mi ha confortato, perchè è andata a mettere in chiaro come il motto "tanto se non glieli danno loro quei soldi glieli da qualcun'altro" non sia sempre vero.
Ora è da vedere se sia stato un solo caso isolato, oppure se sulla scia di quello che è successo, qualche gm più cocciuto e testardo dirà no più spesso.