Re: Oggi vi parlo di....
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Oggi vi parlo di....
Apro questo topic per tutti quelli che vogliono parlare di un calciatore,sia del presente sia del passato
oggi vi parlo di...
ANIMALI DA SOGNO I
Non perdonerò mai a Noè di avere imbarcato anche un coppia di zanzare.
Potrebbe cominciare così la nostra carrellata di “animali”. Partendo da quelli più fastidiosi, per giungere a quelli più romantici, che ci fanno sognare, passando per i più temuti, i più belli e i più brutti.
Iniziamo a definire la parola animale, o meglio, per entrare subito in tema, parliamo di O’Animal. Era così detto Alves de Souza Neto, nome scientifico, dell’animale meglio noto come Edmundo.
Il nomignolo si dice fosse dovuto al suo forte temperamento, più probabile che sia frutto delle sue reazioni e scelte discutbili. Tra queste, si ricordano i Vaffa a Giovanni Trapattoni, che in tema di animali disse non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. E infatti, in quella stagione, 98\99, non potè dire scudetto, perché nel momento clou della stagione gigliata, Edmundo preferì la samba del carnevale carioca ai dribbling italiani. Ma se questo non basta ad identificare il personaggio, ricordiamoci che nel 1995 a bordo della sua Chereokee speronò una 147 provocando tre morti e cinque feriti. Ironia della sorte, edmundo, ha un pessimo rapporto con gli animalisti, poichè per la festa di compleanno del figlio, comprò uno scimpanzé e per allietare i presenti gli fece bere birra fino a farlo ubriacare.
Gli animali si dividono in varie specie e classi.
I volatili sono caratterizzati dall’innata capacità di levarsi nell’aere quando meno te l’aspetti, di piombare sulla preda, e di incantarci con il loro elegante volo. Rientrano così in questa categoria i calciatori più rapaci, rapidi in area di rigore e pronti a mettere in porta la palla con i proprio artigli o di “imbeccare”, appunto, il passaggio giusto per il compagno.
Il cigno è certamente uno degli uccelli più belli che esistano: elegante, maestoso, vive tra acqua e terraferma, tra centrocampo e attacco.
E’ dotato di un collo lungo e flessuoso, e capace di intercettare ogni palla proveniente dalle fasce dello stagno e insaccarla. Il suo canto di gioia è melodioso e composto, e rende partecipe tutta la “fossa” circostante. Un tempo era cacciato per la sua carne e le sue caviglie, oggi è specie protetta e rimpianta. E’ un uccello monogamo, fedele alla propria maglia, ma purtroppo ha vita breve, circa 30 anni. Il più celebre di questi è senza dubbio quello di Utrecht, Marco Van basten, che aveva tutte le caratteristiche succitate e anche di più.
Del tutto differente è il colibrì, leggerissimo, originario dell’america meridionale, ha eccezionale capacità di volo e volata sulla fascia. Ha rapidissimi battiti d’ali così come i passi corti e ritmici per raggiungere la palla in profondità. Alcuni anni fa, se ne aggirava uno al tardini, aveva attraversato l’oceano e veniva dal brasile, si chiamava junior, segnò anche un gol che regalò al parma la sua terza coppa italia nel 2001\02. Un giorno poi, lasciò il suo piccolo nido emiliano e se ne persero le tracce.
El buitre, l’avvoltoio, invece è un uccello "spazzino", che si alimenta principalmente di carcasse di animali morti, e di portieri già battuti da dribbling altrui. Ha un olfatto (del gol) estremamente sviluppato. E’ cinico, finisce il lavoro imbastito da altri. L’avvoltoio, el buitre, era Emilio Butraguegno, straordinario centravanti del real madrid dal 1984 al 1995. Con la maglia blanca, ha vinto molto in patria, ma poco in europa, dove i cieli erano battuti anche da altri spietati predatori che si cibavano spesso e volentieri di coppe campioni e uefa piombandovi prima di lui.
L’aquila calva, the bald eagle, è invece una rara specie che si aggirava anni fa tra Genova, sponda blucerchiata e l’inghilterra. Caratterizzata dalla rapidità di esecuzione e dallo scatto, vola generalmente molto alta in quota, distante dall’area di rigore. Dalle gradinate di marassi si riconosceva appunto dal suo essere “calva”, e non vi era quindi alcun bisogno di sforzarsi a leggere “lombardo” sul suo dorso, per accertarsi che fosse proprio lei.
Il condor e l’airone, sono invece due uccelli di grossa taglia. Erano così detti Massimo Agostini e Andrea Caracciolo. Chissà quante volte si saranno incontrati tra i cieli, ma mai l’hanno fatto in campo. Peccato per gli scommettitori, lo 0a0 sarebbe stato assicurato. Il primo, infatti, nonostante il lungo becco, non aveva un invidiabile fiuto del gol. E’ ora allenatore della nazionale italiana di beach soccer, in crisi di identità, è convinto di essere un pellicano.
Il secondo, atterrò con ottime referenze a Punta Raisi, e saltuariamente spiccava il volo con le sue eleganti ed enormi ali al Renzo Barbera. E’ recentemente migrato attirato dalla luce della lanterna. Ma da quando vola nei pressi del Ferraris, non ha più mostrato alla platea le sue maestose ali. E’ costretto invece a vedere il compagno Montella decollare ogni settimana anche se coadiuvato dal motore.
E’ altresì noto che il tacchino, così era detto Dennis Bergkamp ai tempi dell’inter, al contrario degli altri volatili presi in considerazione, non vola. Questo, in particolare, non lo faceva neanche in aereo. E’ un uccello brutto fisicamente, ma capace di sorprendere, sia quando farcito viene servito a capodanno, sia quando oltremanica, farciva lui stesso le partite con numeri paranormali tanto da meritarsi il nuovo soprannome Mr. Class dai tifosi dei Gunners.
Concludiamo la visita al settore uccelli, parlando di quello che è probabilmente il meno nobile di tutti. Il pollo. Lo si riconosce subito per il suo baricentro basso, le gambe corte, la corsa rapida ma all’apparenza goffa. Per queste caratteristiche, fu battezzato El pollo, Ruben Olivera, giovincello di belle speranze giunto a torino dall’uruguay e tutt’ora intento solo ad aggirarsi per vinovo in cerca di soldi da ingerire. Peculiarità chiave del pollo è infatti mangiare più di quello che offre, 1,5 kg di mangime per un kg di carne commestibile. Visto e considerato che Olivera in serie A ha realizzato solo 4 gol in 5 anni, è facile immaginare che non faccia eccezione.
Se vi riconoscete quindi in questa categoria, ricordatevi di volare alti, perché, le anatre starnazzano, le aquile si levano in volo.
oggi vi parlo di...
ANIMALI DA SOGNO I
Non perdonerò mai a Noè di avere imbarcato anche un coppia di zanzare.
Potrebbe cominciare così la nostra carrellata di “animali”. Partendo da quelli più fastidiosi, per giungere a quelli più romantici, che ci fanno sognare, passando per i più temuti, i più belli e i più brutti.
Iniziamo a definire la parola animale, o meglio, per entrare subito in tema, parliamo di O’Animal. Era così detto Alves de Souza Neto, nome scientifico, dell’animale meglio noto come Edmundo.
Il nomignolo si dice fosse dovuto al suo forte temperamento, più probabile che sia frutto delle sue reazioni e scelte discutbili. Tra queste, si ricordano i Vaffa a Giovanni Trapattoni, che in tema di animali disse non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. E infatti, in quella stagione, 98\99, non potè dire scudetto, perché nel momento clou della stagione gigliata, Edmundo preferì la samba del carnevale carioca ai dribbling italiani. Ma se questo non basta ad identificare il personaggio, ricordiamoci che nel 1995 a bordo della sua Chereokee speronò una 147 provocando tre morti e cinque feriti. Ironia della sorte, edmundo, ha un pessimo rapporto con gli animalisti, poichè per la festa di compleanno del figlio, comprò uno scimpanzé e per allietare i presenti gli fece bere birra fino a farlo ubriacare.
Gli animali si dividono in varie specie e classi.
I volatili sono caratterizzati dall’innata capacità di levarsi nell’aere quando meno te l’aspetti, di piombare sulla preda, e di incantarci con il loro elegante volo. Rientrano così in questa categoria i calciatori più rapaci, rapidi in area di rigore e pronti a mettere in porta la palla con i proprio artigli o di “imbeccare”, appunto, il passaggio giusto per il compagno.
Il cigno è certamente uno degli uccelli più belli che esistano: elegante, maestoso, vive tra acqua e terraferma, tra centrocampo e attacco.
E’ dotato di un collo lungo e flessuoso, e capace di intercettare ogni palla proveniente dalle fasce dello stagno e insaccarla. Il suo canto di gioia è melodioso e composto, e rende partecipe tutta la “fossa” circostante. Un tempo era cacciato per la sua carne e le sue caviglie, oggi è specie protetta e rimpianta. E’ un uccello monogamo, fedele alla propria maglia, ma purtroppo ha vita breve, circa 30 anni. Il più celebre di questi è senza dubbio quello di Utrecht, Marco Van basten, che aveva tutte le caratteristiche succitate e anche di più.
Del tutto differente è il colibrì, leggerissimo, originario dell’america meridionale, ha eccezionale capacità di volo e volata sulla fascia. Ha rapidissimi battiti d’ali così come i passi corti e ritmici per raggiungere la palla in profondità. Alcuni anni fa, se ne aggirava uno al tardini, aveva attraversato l’oceano e veniva dal brasile, si chiamava junior, segnò anche un gol che regalò al parma la sua terza coppa italia nel 2001\02. Un giorno poi, lasciò il suo piccolo nido emiliano e se ne persero le tracce.
El buitre, l’avvoltoio, invece è un uccello "spazzino", che si alimenta principalmente di carcasse di animali morti, e di portieri già battuti da dribbling altrui. Ha un olfatto (del gol) estremamente sviluppato. E’ cinico, finisce il lavoro imbastito da altri. L’avvoltoio, el buitre, era Emilio Butraguegno, straordinario centravanti del real madrid dal 1984 al 1995. Con la maglia blanca, ha vinto molto in patria, ma poco in europa, dove i cieli erano battuti anche da altri spietati predatori che si cibavano spesso e volentieri di coppe campioni e uefa piombandovi prima di lui.
L’aquila calva, the bald eagle, è invece una rara specie che si aggirava anni fa tra Genova, sponda blucerchiata e l’inghilterra. Caratterizzata dalla rapidità di esecuzione e dallo scatto, vola generalmente molto alta in quota, distante dall’area di rigore. Dalle gradinate di marassi si riconosceva appunto dal suo essere “calva”, e non vi era quindi alcun bisogno di sforzarsi a leggere “lombardo” sul suo dorso, per accertarsi che fosse proprio lei.
Il condor e l’airone, sono invece due uccelli di grossa taglia. Erano così detti Massimo Agostini e Andrea Caracciolo. Chissà quante volte si saranno incontrati tra i cieli, ma mai l’hanno fatto in campo. Peccato per gli scommettitori, lo 0a0 sarebbe stato assicurato. Il primo, infatti, nonostante il lungo becco, non aveva un invidiabile fiuto del gol. E’ ora allenatore della nazionale italiana di beach soccer, in crisi di identità, è convinto di essere un pellicano.
Il secondo, atterrò con ottime referenze a Punta Raisi, e saltuariamente spiccava il volo con le sue eleganti ed enormi ali al Renzo Barbera. E’ recentemente migrato attirato dalla luce della lanterna. Ma da quando vola nei pressi del Ferraris, non ha più mostrato alla platea le sue maestose ali. E’ costretto invece a vedere il compagno Montella decollare ogni settimana anche se coadiuvato dal motore.
E’ altresì noto che il tacchino, così era detto Dennis Bergkamp ai tempi dell’inter, al contrario degli altri volatili presi in considerazione, non vola. Questo, in particolare, non lo faceva neanche in aereo. E’ un uccello brutto fisicamente, ma capace di sorprendere, sia quando farcito viene servito a capodanno, sia quando oltremanica, farciva lui stesso le partite con numeri paranormali tanto da meritarsi il nuovo soprannome Mr. Class dai tifosi dei Gunners.
Concludiamo la visita al settore uccelli, parlando di quello che è probabilmente il meno nobile di tutti. Il pollo. Lo si riconosce subito per il suo baricentro basso, le gambe corte, la corsa rapida ma all’apparenza goffa. Per queste caratteristiche, fu battezzato El pollo, Ruben Olivera, giovincello di belle speranze giunto a torino dall’uruguay e tutt’ora intento solo ad aggirarsi per vinovo in cerca di soldi da ingerire. Peculiarità chiave del pollo è infatti mangiare più di quello che offre, 1,5 kg di mangime per un kg di carne commestibile. Visto e considerato che Olivera in serie A ha realizzato solo 4 gol in 5 anni, è facile immaginare che non faccia eccezione.
Se vi riconoscete quindi in questa categoria, ricordatevi di volare alti, perché, le anatre starnazzano, le aquile si levano in volo.
- kobe 84
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Re: Oggi vi parlo di....
e il coniglio bagnato?
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Re: Oggi vi parlo di....
Chi ha scritto questo articolo? Visto che sembra un'opera originale (e non le solite barzellette), sarebbe stato opportuno citare l'autore.
Max Giordan: adesso che ci penso: ma una foto normale tuo fratello ce l'ha? o sulla patente ha la foto sul cesso?
Dazed: Guarda che è Koufax!
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Re: Oggi vi parlo di....
Non l'ho preso da un giornale è origianale caro
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Re: Oggi vi parlo di....
Mr.Kennedy wrote:Non l'ho preso da un giornale è origianale caro
complimenti
PS. come non citare gazza e il cobra
Però, fra tutti menzione d'onore per Nefastto, più subdolo e convincente, meno palese e più credibile di tutti nei suoi interventi.(Dazed)
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Re: Oggi vi parlo di....
Mr.Kennedy wrote:Non l'ho preso da un giornale è origianale caro
Fai parte di qualche redazione?
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Re: Oggi vi parlo di....
Cmq di Junior (ma i colibrì hanno anche la testa grossa il doppio del corpo? e di sicuro nn sono così brutti ) non si sono perse proprio le tracce. Finita l'esperienza europea è tornato al San Paolo dove ha anche vinto una Libertadores da titolare (con Marcio Amoroso pure )
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Re: Oggi vi parlo di....
Bello, c'è anche il passaro Garrincha volendo...
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Re: Oggi vi parlo di....
anche "Il Giaguaro" Castellini, "El Burrito" Ariel Ortega e soprattutto il "Toro di Sora" Pasquale Luiso
- ze_ginius
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Re: Oggi vi parlo di....
Penso fossero solo volatili, altrimenti veniva fuori uno zoo intero.
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Re: Oggi vi parlo di....
Parlando di volatili ci sarebbe anche A Aguia das Açores, Pedro Pauleta.
Lo struzzo-talpa iscariota
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Re: Oggi vi parlo di....
bel pezzo, complimenti
lele_warriors wrote: mi auguro vi tirino sotto a voi senza motivo
IL Poz wrote: Ah se c'è Brusmit non vengo.
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Re: Oggi vi parlo di....
Complimenti !!!
Citerei anche Kurt Hamrin detto "l'uccellino", poi anche Gascoine era detto Gazza che qualcosa dovrebbe centrare con gli uccelli
Citerei anche Kurt Hamrin detto "l'uccellino", poi anche Gascoine era detto Gazza che qualcosa dovrebbe centrare con gli uccelli
Ebbene si: son ancor chi