Re: Idoli

Il Punto d'incontro dei Fans NHL di Play.it USA
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MattBellamy
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Idoli

Post by MattBellamy »

Per alcuni l'immenso, il numero 33 per eccellenza, migliore di Grant Fuhr e Ken Dryden messi insieme. Per praticamente chiunque non tifi Colorado e per piu' della meta' dei tifosi dei Canadiens, semplicemente "an asshole with a giant ego".
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Ancora di queste cose vi prego....
Ho quotato l'ultimo post ma pe racchiudere anche gli altri dello stesso tipo scritti prima.. Per chi come me ha scoperto l'hockey l'altro ieri sono manna....

Ovviamente, per lo stesso motivo, non posso contribuire.... Ma GRAN TOPIC
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therussianrocket
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Idoli

Post by therussianrocket »

Bob Probert (da un vecchio articolo): Bob Probert, accennando brevemente a quello che è stato il suo percorso di giocatore, giocò ad inizio carriera quattro anni in una lega minore, la OHL e fece il suo esordio tra i professionisti nel 1985 con la maglia dei Detroit Red Wings. Ha disputato 17 stagioni nella Nhl, nove a Motown e le restanti otto a Chicago. Ha collezionato 935 presenze nella Lega ed è quarto nella classifica di tutti i tempi nei minuti di penalità con 3.300.

Cominciamo col dire che il suo stile di lotta inarrivabile è anche ciò che lo ha reso così popolare: egli aveva l’abilità di cambiare mano nel mezzo di un fighting, di lasciar partire violenti uppercut (pugni diretti dal basso verso l’alto) con la mano destra e a questo aggiungeva una grande energia, resistenza, vigore, incapacità di provare dolore e un mento sensazionale, capace di assorbire anche i colpi più duri.

Probert, tuttavia, non era solamente un fighter o un goon di bassa leva. Era un giocatore che possedeva buone abilità, uno scorer piuttosto decente che prese parte anche ad un All Star Game.
A sostegno delle sue doti, Terry Crisp, allenatore di Bob nei juniors, disse: “From the blueline in, nobody has better hands than Bob Probert. Nobody. ”.
La sua migliore stagione lo vide totalizzare 62 punti (29 gol e 33 assist) e 398 minuti di penalità, suo record carriera. Molti sostengono che egli sarebbe potuto diventare un ottima ala nella Nhl se non avesse combattuto e in tal modo i suoi numeri sarebbero stati decisamente migliori.

Un ulteriore punto in favore della tesi che vuole Probert come il più grande di sempre è il fatto che “Probie” si è scontrato, anche più di una volta, con i lottatori più forti della sua epoca, i quali, per quanto riguarda le capacità di lotta, erano di gran lunga superiori ai fighters che giocarono tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.

Proviamo ora a porci la domanda dall’altro verso: cosa fa pensare che Probert non sia il migliore?
In questo senso la percentuale di vittorie/sconfitte costituisce una sorta di tallone d’Achille per l’ex Blackhawk. Facendo riferimento alla sua fight card, i numeri dicono che ha vinto all’incirca il 75% dei suoi fighting, persi il 15% e terminati con un sostanziale pareggio i rimanenti.
Quel 75% probabilmente non è un valore sufficiente per metterlo in cima alla classifica, ma come spesso accade c’è un “però”.

Ed ecco che si scopre che Probert perse quasi tutti i suoi scontri nei primi anni (soprattutto nella stagione da rookie) e nelle sue ultime stagioni, quando già da tempo era sul viale del tramonto, soprattutto a causa dei 37 anni di età. Importanti sconfitte comprendono due ko subiti da Todd Ewen e Craig Berube al primo anno ed un altro ko che porta la firma di Ken Belanger a fine carriera.

Se, come Ferguson, egli si fosse ritirato a 33 anni, avrebbe avuto una percentuale di sconfitte inferiore al 10%, con solo una ventina di sconfitte in più di 200 fights. Percentuale ottima, non c’è che dire.

L’atteggiamento di Probert sul ghiaccio derivava a rigor di logica da un indole piuttosto aggressiva e violenta che, a differenza di Schultz, gli causò non pochi problemi anche al di fuori del campo di gioco.
“The Bad One”, così come venne soprannominato, venne infatti pescato più di qualche volta in atteggiamenti non proprio consoni a quelli di un professionista serio, ma ciò, a mio parere, non fa altro che alimentare la sua leggenda. Non potrei immaginare un fighter che racconta barzellette a bambini o che si occupa di servizi sociali. Non ce la faccio.

Fatto sta che Probert fu arrestato per sei volte per guida in stato di ebbrezza, una volta per presunto spaccio di una piccola quantità di cocaina lungo il confine canadese e, dopo aver lavorato nei tre mesi successivi al ritiro da telecronista, ebbe egli stesso problemi per abuso di droga.
Si rese inoltre protagonista di uno degli episodi per un certo verso più simpatici agli appassionati di hockey. Dopo aver distrutto la sua moto andando a sbattere contro una macchina si mostrò sorprendentemente cooperativo (a causa del tasso alcolico tre volte superiore alla norma) con gli agenti pronunciando quella che è diventata ormai una famosa frase “Just charge me with the usual”. La Nhl lo sospese per l’intera stagione.

Le ultime sue notizie risalgono allo scorso giugno, quando, dopo aver compiuto un tratto di strada contromano e iniziato una zuffa con degli uomini, fu arrestato dalla polizia che con enormi difficoltà riuscì a fargli mettere le manette.

Al di là delle sue tormentate vicende private, va riconosciuta a Probert giocatore una delle peculiarità che da un po’ di tempo è venuta a mancare tra i fighters della nostra epoca, ovvero quella di prendere i combattimenti non come un momento di intrattenimento, ma come un vero e proprio lavoro, utile all’economia della squadra. Tanto è vero che “Probie”, dopo aver vinto un fighting, non esultava mai e pattinava tranquillamente verso il penalty box.

Solo una volta si lascio andare ad un’esultanza.

Nel 1990-91, ai tempi di Detroit, venne a contatto con Bob McGill, il quale militava nei Chicago Blackhawks. C’era un’acerrima rivalità tra i due team.

I due ebbero uno scontro brutale, ma alla fine Bob Probert scaraventò il rivale sul ghiaccio. Pattinò piano verso la “prigione”, alzò il braccio, puntò il dito. “Numero uno”.

Esattamente ciò che lui era, il migliore in assoluto.
"What's so special about Crosby? I don't see anything special there. Yes, he does skate well, has a good head, good pass. But there's nothing else." (Alexander Semin)

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Idoli

Post by therussianrocket »

vediamo se è bloccato come dice il moderatore o se è solo un suo tentativo di sabotaggio.
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Post by Vicram »

Bob Probert ... Ha collezionato 935 presenze nella Lega ed è quarto nella classifica di tutti i tempi nei minuti di penalità con 3.300.
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...ma chi c'è sul podio dei PIM di tutti i tempi? :notworthy:
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Svizzero86

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Post by Svizzero86 »

...ma chi c'è sul podio dei PIM di tutti i tempi?  :notworthy:
[align=right][snapback]739101[/snapback][/align]


Io ho trovato questo: http://www.hockeydb.com/ihdb/records/minor_record.php3 (http://www.hockeydb.com/ihdb/records/index.html)
Last edited by Svizzero86 on 14/11/2006, 23:53, edited 1 time in total.
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Post by therussianrocket »

nella classifica lo danno quinto Probert, probabilmente deve essere stato sorpassato da Domi lo scorso anno...scorrendo i nomi della lista noto che c'è un sacco di matetiale per questo topic :lol:
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Idoli

Post by jovocop »

Ahh.. i bei tempi.

Wayne Odjick. In arte Gino o The Algonquin Assassin.

In poche parole? Punti: pochi, un career high di 16 gol e 29 punti. In tutto il resto pero', era magnifico. 10 stagioni consecutive da piu' di 100 PIM, nelle sue otto stagioni nei Canucks per ben 6 volte supero' quota 200, superando i 300 nelle altre 2 con tanto di 371 PIM che gli valse la leadership nel 1996-1997.
47 PIM in una partita (anzi, in un periodo) sono il record attuale di un giocatore dei Canucks.

Quando Gino si presento' al draft non ci credeva nemmeno lui, tant'e' che sel'era scordato. Il giorno prima del draft giocava con la sua squadra di IHL e fu chiamato dal suo procuratore per ricordargli di prendere l'aereo. Tanto per seguire il trend, mentre fu chiamato da Vancouver al quinto round, era andato a prendersi da bere addirittura fuori dall'arena.

Il debutto arrivo' nel novembre del '90, quando era ancora "a 5th rounder tough guy call up". Lui non si sentiva tale, ed eccolo sfidare, e stendere, 3 Hawks fra cui Stu Grimson e Dave Manson, diventando al volo un idolo dei tifosi.

Le cose si fecero serie nel '91, anno di arrivo del suo futuro grande amico Pavel Bure. I due giocavano nella stessa linea, usando Gino e la sua irruenza per creare piu' spazio possibile per The Russian Rocket. L'amicizia divenne talmente solida dentro e fuori dal ghiaccio che nel giro di 2 anni i ruoli si invertivano: Gino, un enforcer senza talento, segnava 16 gol(dopo averne segnati 15 nelle 185 gare precedenti), mentre Bure, un piccoletto scaltro e veloce, stendeva Shane Churla.

One time he told me that the only thing he liked more than scoring a goal, was to make me score one.. and we all know how much Pavel liked scoring. -- Gino Odjick

La guardia del corpo pero' tornava ad essere lui contro i Sabres. Jay McKee stende Bure con un brutto colpo e Gino comincia a pensare a cosa avrebbe potuto fare. "If you mess with our stars, I'll mess with yours" diceva il suo labbiale nella sua prima shift successiva al colpo su The Russian Rocket. Nessuno pero' sembrava accettare l'invito, e allora eccolo mantenere come sempre la parola buttandosi sulla star di Buffalo: Dominik Hasek. La rissa che segui' quel colpo fece accumulare un totale di 261 PIM.

I suoi migliori momenti li ha avuti con Keenan, fuori dal ghiaccio, ma con simili risultati. Keenan, allora GM dei Canucks, instauro' una specie di regime, facendo fuori mostri tutt'ora sacri in quel di Vancouver come Pat Quinn e Trevor Linden a favore di forse la peggior acquisizione mai arrivata nella British Columbia: Mark Messier. Messier e Keenan la facevano da padroni pur con i loro scarsissimi risultati sul ghiaccio, ma Gino non ci stava ed era l'unico a far sentire la sua voce contro il nuovo regime. Chiedete a Jeff Brown e ai suoi due occhi neri dopo che fu licenziato dalla societa'.
Oppure, potete chiedere a Jason Strudwick, ma per questo ci vuole un piccolo prologo.
Durante la stagione della rissa di Buffalo, Keenan non era ancora contento di tutti i disastri che aveva creato e decise di cedere Odjick agli Islanders per prendere controllo dello spogliatoio (cosa non riuscita fino al momento della cessione di Bure).
Il fato volle che durante la settimana del trade gli Islanders si trovavano a giocare proprio a Vancouver. Gino diede il meglio di se, infuocando ancora la folla nei primi minuti del primo periodo sfidando, e battendo, quello che arrivo' al posto suo. Appunto Jason Strudwick.

Il finale di carriera lo passa da vagabondo tra Islanders, Philadelphia e Montreal. Mentre era a Long Island fu accoltellato alla pancia dopo aver rincorso e preso un tale che cercava di rubargli l'auto. Quest'infortunio fermo' per un paio di stagioni la sua aggressivita' e penso' addirittura di ritirarsi. Milbury lo convinse a rimanere prima, per poi mandarlo a Philadelphia per dargli la chance di vincere una Stanley Cup. Con i Flyers gioco' solamente 30 partite per scelta tecnica prima di essere spedito a Montreal nel 2001. Un infortunio poco dopo il trade lo fermo' per quasi tutta la stagione e per la prima volta non raggiunse quota 100 PIM, nonostante un finale fatto di 5 risse in 13 partite.

Un paio di aneddoti.. The Alquingon Assasin deriva dalla sua tribu' indiana, essendo lui un nativo americano. Queste sue origini lo hanno reso protagonista di un paio di storielle interessanti. L'etiquette della NHL prevede giacca e cravatta a tutti gli eventi pubblici, come il draft. Lui ovviamente non era abituato, e al draft si presento' in jeans e felpa. Stan Smyl, osservatore dei Canucks, ebbe non pochi problemi a trovare un vestito della sua taglia in tempo per il draft.
Gli anni '90 erano i tempi della guerra del golfo e Saddam Hussein era un volto conosciuto da tutti. Tranne quelli che hanno vissuto fino a 20 anni in una riserva indiana come Gino. E allora, quando durante una partita un fan dei Canucks aveva un cartello con scritto "Gino is tougher than Saddam", Gino passo' tutta la partita a guardarsi attorno e chiedere ai suoi compagni chi fosse' questo Saddam, in modo da poterlo sfidare.. :notworthy:

Una perla.. Gino contro tutti. He's just taking turns with everybody !!
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Post by therussianrocket »

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Post by kachlex »

La guardia del corpo pero' tornava ad essere lui contro i Sabres. Jay McKee stende Bure con un brutto colpo e Gino comincia a pensare a cosa avrebbe potuto fare. "If you mess with our stars, I'll mess with yours" diceva il suo labbiale nella sua prima shift successiva al colpo su The Russian Rocket. Nessuno pero' sembrava accettare l'invito, e allora eccolo mantenere come sempre la parola buttandosi sulla star di Buffalo: Dominik Hasek. La rissa che segui' quel colpo fece accumulare un totale di 261 PIM.


Trovato su un altro forum, guarda il caso:

http://www.youtube.com/watch?v=3jUlIOTlwDw
[align=center]ImageImage Honolulu Lilied Piranhas - 2012 Stanleit Cup Champions Image[/align]
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Idoli

Post by therussianrocket »

Eric Cairns quando fu cacciato dalla British Hockey League

http://youtube.com/watch?v=hAKa-lGUAMw

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Idoli

Post by bure »

ma questo non leva nulla al fatto che fosse un menatore (Lui qui c'era.).
NOOOOOO!! Dannazione svizzero, pensavo di avere un post perfetto x questo topic e scopro ke avevi già postato questo link!?

Ieri è stato il ventennale del leggendario 'episodio' di Piestany.
Oggi c'è la finale del mondiale under 20, allora si disputava Russia-Canada nell'ultima giornata del torneo; nn c'erano ancora seconda fase e scontri ad eliminazione diretta, un girone unico all'italiana decreteva la vincitrice..
ebbene, prima di quell'ultima partita al Canada serviva una vittoria con 5 reti di scarto x conquistare l'oro, mentre i russi erano già tagliati fuori.
Con il Canada avanti 4-2 e lanciato verso l'impresa, a quanto pare il facinoroso Everett Sanipass ebbe la malsana idea di agitare le acque..
ricontrollate quello che ne seguì, nn posso credere che nessuno in questo thread (se nn me lo son perso nella rapida scorsa) abbia commentato questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=gCTTDpBEqOQ

L'esplosione definitiva della rivalità tra Russi e Canadesi anche a livello juniores, con momenti esilaranti all'interno..
Altro che le odierne risse da regular season in NHL..

Per la cronaca tra i presenti anche Shanahan.

Come risultato del piccolo incidente le due squadre vennero squalificate, x la gioia delle scandinave:
la Finlandia conquistò l'oro mentre la Svezia ottenne un'insperata medaglia di bronzo.
Last edited by bure on 05/01/2007, 13:29, edited 1 time in total.
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New York Batteries, the 2009 and 2010 and 2011 (and only) Stanleit Cup Champions.
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Re: Idoli

Post by jovocop »

E' stato ignorato forse perche' ancora in attivita' e forse perche' a molti e' sconosciuto o sta semplicemente antipatico (presente!) ma questa e' una perla di Laraque che ho visto solamente ora.. grazie a chiunque ha avuto l'idea di mettere il microfono ad alcuni giocatori durante le partite trasmesse in pay per view!

http://www.youtube.com/watch?v=TCabaJFDuYw


Do you want to? ..Ok. Good luck then!
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Re: Idoli

Post by kachlex »

jovocop wrote:E' stato ignorato forse perche' ancora in attivita' e forse perche' a molti e' sconosciuto o sta semplicemente antipatico (presente!) ma questa e' una perla di Laraque che ho visto solamente ora.. grazie a chiunque ha avuto l'idea di mettere il microfono ad alcuni giocatori durante le partite trasmesse in pay per view!

http://www.youtube.com/watch?v=TCabaJFDuYw


Do you want to? ..Ok. Good luck then!



mi son perso qualcosa?  :penso:
[align=center]ImageImage Honolulu Lilied Piranhas - 2012 Stanleit Cup Champions Image[/align]
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Re: Idoli

Post by Svizzero86 »

Bellissima! :lol2: :gogogo:
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Re: Idoli

Post by Delta HF »

jovocop wrote:E' stato ignorato forse perche' ancora in attivita' e forse perche' a molti e' sconosciuto o sta semplicemente antipatico (presente!) ma questa e' una perla di Laraque che ho visto solamente ora.. grazie a chiunque ha avuto l'idea di mettere il microfono ad alcuni giocatori durante le partite trasmesse in pay per view!

http://www.youtube.com/watch?v=TCabaJFDuYw


Do you want to? ..Ok. Good luck then!


Uno scontro tra pesi piuma: 110 kg Laraque e 119 Ivanans (+ di Chara, sti cazzi...)  :lol2:

Goerges sempre uno di noi  :notworthy: :notworthy:.


:notworthy: anche a Jovo x la firma.
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