Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

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Lukavitt
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by Lukavitt »

Beh ha detto solo che la verità...Duncan è il giocatore più forte di tutti in questo lasso di tempo per un paio di semplici motivi, sa giocare, sa vincere, ha tecnica, sa attaccare e sa difendere sa prendere rebs e dare stoppate, e ha leadership tutte cose che altri grandi giocatori non hanno tutte assieme, lo stesso KG giocatore straordinario, se preso in alcune voci singole superiore a Tim manca di uno di questi fattori come pure Malone (ed il "sa vincere" riportato a certi livelli è ancora più pesante) Shaq per la stazza per esempio ha sempre preso pochi rebs o dato poche stoppate, e questo discorso si può fare per qualsiasi giocatore anche in altri ruoli attualmente in nba o negli ultimi 15 anni escluso logicamente MJ che è sempre fuori concorso, non c'è uno solo che presi TUTTI gli aspetti del gioco e sommati (fatelo anche voi con una votazione da 1-10) sia superiore a Duncan...indi per cui la dichiarazione di Tranquillo è veritiera...

la seduta è tolta...  :applauso:
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Mike
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by Mike »

doc G wrote:Va bene, su Malone mi avete convinto. La coppia Stockton to Malone mi ha sempre fatto impazzire, e forse ero di parte. In effetti, oltre alle sfide con Jordan, ci sono state altre occasioni in cui avrebbe dovuto dare qualcosa di più.
Nella lista dei vincenti che non hanno vinto, restando ovviamente alle star, restano lo stesso Stockton, Miller... Barkley me lo passate? E Hardaway?
Oggi ci sono alcuni che potremmo considerare tali, come Nash e Kidd prima di tutto; qualche dubbio su Iverson, un vincente, ma condiziona troppo la squadra; il trio di Boston no, e qui torno al paragone Garnett vs Duncan.
Garnett un solo anno ha avuto una squadra veramente buona (Spree, Cassel, Wally) ed ha rimbalzato contro una squadra oggettivamente più forte, l'allenatore più celebre che ha avuto è Saunders, ma onestamente, tolto quell'anno, la sua squadra non ha mai, dico mai, dato l'impressione di aver ottenuto il massimo, di aver perso contro una squadra oggettivamente più forte. Pierce ed Allen una squadra veramente con l'obiettivo dichiarato di vincere non l'hanno mai avuta, se arrivavano già ai play off andava bene, per un secondo turno fuori lo spumante. Difficile valutarli. Garnett per essere paragonato a Duncan non deve migliorare in nessuna fase del gioco, tecnicamente, tatticamente e fisicamente, con tutte le differenze, già lo vale; la differenza sta nella capacità di trascinare la squadra quando conta. Forse Garnett finora non l'ha fatto perchè non era convinto del livello dei suoi lupacchiotti, e questo già è un limite, vedremo ora che non può accampare questa scusa. Che vinca l'anello o meno non conta, dovrà dimostrarsi un leader come ha fato Nash a Phoenix o Kidd in New Jersey.


ha rimbalzato perchè il suo secondo violino si era infortunato nelle prime partite della serie (altra tristissima scena: Sam Cassell portato a braccio negli spogliatoi e la faccia attonita di tutti i Wolves), e senza darci troppo alle dietrologie, ma questo è un fattore che conticchiò alquanto.

negli altri anni, Minnesota, ha sempre fatto quello che poteva, uscendo al primo turno con squadre superiori e spesso anche di molto. nel '97 i Rockets di Olajuwon, Drexler e Barkley; nel '98 i Sonics di Payton, Baker e Schrempf; nel '99 i futuri campioni di San Antonio; nel 2000 una signora Portland che perse solo a gara 7 l'accesso alle Finals; nel 2001 ancora contro gli Spurs delle Twin Towers; nel 2002 contro i Mavs di Dirk, Nash, Finley e Van Exel dalla panca; nel 2003 nuovamente contro i Lakers di Shaq & Kobe, anche se non ne la loro miglior versione.

vogliamo analizzari i compagni di Kevin nella Minneapolis di quegli anni? nel '97 e nel '98 ci sono un esordiente, seppur ottimo, Marbury, un più maturo Tom Gugliotta e le ultime edizioni di Terry Porter; dal '99 invece spazio a Joe Smith e Terrell Brandon; dal 2000 c'è Wally Szczerbiak; nel 2001-2002 troviamo un Billups un po' lontano dai fasti di Detroit; mentre nel 2003 arriva anche Troy Hudson e disputa una delle sue ultime stagioni Kendall Gill. qua e là spiccano i nomi di Sam Mitchell, Anthony Peeler, Rasho Nesterovic, Gary Trent, Malik Sealy, Chris Carr, Dean Garrett e di un giovane Bobby Jackson.

beh, fate vobis :D
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macs7
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by macs7 »

Lukavitt wrote:Beh ha detto solo che la verità...Duncan è il giocatore più forte di tutti in questo lasso di tempo per un paio di semplici motivi, sa giocare, sa vincere, ha tecnica, sa attaccare e sa difendere sa prendere rebs e dare stoppate, e ha leadership tutte cose che altri grandi giocatori non hanno tutte assieme, lo stesso KG giocatore straordinario, se preso in alcune voci singole superiore a Tim manca di uno di questi fattori come pure Malone (ed il "sa vincere" riportato a certi livelli è ancora più pesante) Shaq per la stazza per esempio ha sempre preso pochi rebs o dato poche stoppate, e questo discorso si può fare per qualsiasi giocatore anche in altri ruoli attualmente in nba o negli ultimi 15 anni escluso logicamente MJ che è sempre fuori concorso, non c'è uno solo che presi TUTTI gli aspetti del gioco e sommati (fatelo anche voi con una votazione da 1-10) sia superiore a Duncan...indi per cui la dichiarazione di Tranquillo è veritiera...

la seduta è tolta...   :applauso:

quotone...inoltre va ricordato che può ancora aggiornare la sua bacheca...
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doc G
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by doc G »

Mike wrote:ha rimbalzato perchè il suo secondo violino si era infortunato nelle prime partite della serie (altra tristissima scena: Sam Cassell portato a braccio negli spogliatoi e la faccia attonita di tutti i Wolves), e senza darci troppo alle dietrologie, ma questo è un fattore che conticchiò alquanto.

negli altri anni, Minnesota, ha sempre fatto quello che poteva, uscendo al primo turno con squadre superiori e spesso anche di molto. nel '97 i Rockets di Olajuwon, Drexler e Barkley; nel '98 i Sonics di Payton, Baker e Schrempf; nel '99 i futuri campioni di San Antonio; nel 2000 una signora Portland che perse solo a gara 7 l'accesso alle Finals; nel 2001 ancora contro gli Spurs delle Twin Towers; nel 2002 contro i Mavs di Dirk, Nash, Finley e Van Exel dalla panca; nel 2003 nuovamente contro i Lakers di Shaq & Kobe, anche se non ne la loro miglior versione.

vogliamo analizzari i compagni di Kevin nella Minneapolis di quegli anni? nel '97 e nel '98 ci sono un esordiente, seppur ottimo, Marbury, un più maturo Tom Gugliotta e le ultime edizioni di Terry Porter; dal '99 invece spazio a Joe Smith e Terrell Brandon; dal 2000 c'è Wally Szczerbiak; nel 2001-2002 troviamo un Billups un po' lontano dai fasti di Detroit; mentre nel 2003 arriva anche Troy Hudson e disputa una delle sue ultime stagioni Kendall Gill. qua e là spiccano i nomi di Sam Mitchell, Anthony Peeler, Rasho Nesterovic, Gary Trent, Malik Sealy, Chris Carr, Dean Garrett e di un giovane Bobby Jackson.

beh, fate vobis :D


"Faso todo mi" (cit.)  :lol2: :lol2: :lol2: :lol2:
La sconfitta in finale di conference ho scritto pure io che non è certo colpa di KG, e l'importanza di Cassel l'avevo sottolineata pure prima.
Il mio discorso è un po differente.
Non mi sembra che in assoluto il Timberwolves fossero così tanto derelitti come sono tisultati in questi anni; un Bryant, un Anthony, un Brand hanno cercato di sopperire a modo loro alle mancanze dei compagni; in modo magari discutibile, come il Kobe degli 81 punti, Melo che si giocava con lui il titolo di giocatore che tirava di più, ma hanno cercato di trascinare i compagni, Garnett è sembrato battezzare la squadra all'inizio e giocare senza mordente.
Restando all'ovest ed agli ultimi anni, senza andare ai primi anni del nuovo millennio, sorvolando sui tempi di Mitchell e Gugliotta, per quanto una squadra con dei giovani Marbury, che poteva fare la stella indisponente meno di ora, e Garnett, degli esperti Porter, Mitchell e Gugliotta non mi sembra proprio da lotteria, negli ultimi due o tre anni non sembrava proprio la derelitta compagine che si è poi dimostrata. Quella a disposizione di KG non sembrava una squadra più debole dei Lakers, dei Clippers, dei Nuggets precendenti alla rivoluzione di Vandewege, dei Kings del dopo Webber, dei Sonics, tutte squadre cui è arrivata dietro. Il primo anno si disse che Spree e Cassel erano finiti, poi che Wally non dava più nulla e serviva un centro, poi che l'allenatore non era all'altezza... forse qualcosa di vero c'era in tutte queste affermazioni, ma l'unica costante in tante delusioni cocenti, in una squadra rivoltata più volte è stato proprio KG.
Sembra, e ripeto sembra, che abbia bisogno di fidarsi totalmente della squadra per cercare di essere un trascinatore, sembra che se l'ombra del dubbio lo sfiori tenda a concentrarsi sulle proprie statistiche, a fare il proprio compitino, comunque ad altissimo livello, ed a smettere di preoccuparsi delle sorti della squadra.
Certo, non ha mai avuto una squadra come i Celtics di quest'anno, ma il leader non è solo quello che porta la squadra al titolo, ma anche quello che trascina una modesta compagine ai play off, quello che da il massimo per superare un primo turno, provando l'impossibile, esponendosi magari a figuracce.
Un Allen (per non far venire il sospetto che io scria in toni anti celtici) a Seattle ed a Milwakee ha avuto sempre una squadra nettamente più debole, sempre sulla carta, ma addirittura è andato più lontano di KG, quasi sempre. Lo scorso anno è stato quasi sempre infortunato, ma dimmi tu quando ti è rimasto il dubbio che forse i Sonics o i Bucks avrebbero potuto realmente fare più strada. Forse il penultimo anno di McMillan a Seattle, quando uscirono sorprendentemente al primo turno, ma la vera sorpresa era stato l'incredibile cammino in regoular season.
Ora avremo modo di apprezzare se Garnett è un magnifico perdente o un giocatore che ha bisogno di condizioni favorevoli per trasformarsi in vincente, in ogni caso che non possa definirsi un vincente in assoluto ormai mi sembra assodato.
Forse sto esagerando nell'accalorarmi, ma, non so se si nota, in questi discorsi sulla storia dell'NBA, recente o meno, mi diverto come un bambino! :gogogo: :gogogo: :gogogo: :gogogo:
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by francilive »

The goat wrote:guarda è più una sensazione quella su malone. e qui rispondo anche a nick.
è una sensazione quella che tendesse non dico a scomparire, ma che non fosse il solito malone quando le partite (quella che valgono una carriera) diventavano calde.

Basandosi sui fatti, si nota come Malone a livello di cifre non ha mai subito flessioni. Guardando le partite ci si rende conto come il limite di King Karl fosse quello di non riuscire ad elevare il proprio gioco oltre il proprio standard medio, già di per sè molto elevato. E' il frangente che ha sempre consentito a Jordan di fare la differenza.
Malone non è riuscito a battere Jordan perchè era il solito Malone, non riusciva ad avere qualcosa in più. Un limite che ammise egli stesso dopo la seconda finale, dicendo che come talento puro in Nba ci fossero dei suoi pariruolo superiori, ma che lui era sempre riuscito ad imporsi grazie alla costanza e all'allenamento.

Detto questo, certamente Duncan è stato più fortunato di Malone, essendo capito, per l'appunto, in altri quindici anni...
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by DAG6878 »

doc G wrote:"Faso todo mi" (cit.)  :lol2: :lol2: :lol2: :lol2:
La sconfitta in finale di conference ho scritto pure io che non è certo colpa di KG, e l'importanza di Cassel l'avevo sottolineata pure prima.
Il mio discorso è un po differente.
Non mi sembra che in assoluto il Timberwolves fossero così tanto derelitti come sono tisultati in questi anni; un Bryant, un Anthony, un Brand hanno cercato di sopperire a modo loro alle mancanze dei compagni; in modo magari discutibile, come il Kobe degli 81 punti, Melo che si giocava con lui il titolo di giocatore che tirava di più, ma hanno cercato di trascinare i compagni, Garnett è sembrato battezzare la squadra all'inizio e giocare senza mordente.
Restando all'ovest ed agli ultimi anni, senza andare ai primi anni del nuovo millennio, sorvolando sui tempi di Mitchell e Gugliotta, per quanto una squadra con dei giovani Marbury, che poteva fare la stella indisponente meno di ora, e Garnett, degli esperti Porter, Mitchell e Gugliotta non mi sembra proprio da lotteria, negli ultimi due o tre anni non sembrava proprio la derelitta compagine che si è poi dimostrata. Quella a disposizione di KG non sembrava una squadra più debole dei Lakers, dei Clippers, dei Nuggets precendenti alla rivoluzione di Vandewege, dei Kings del dopo Webber, dei Sonics, tutte squadre cui è arrivata dietro. Il primo anno si disse che Spree e Cassel erano finiti, poi che Wally non dava più nulla e serviva un centro, poi che l'allenatore non era all'altezza... forse qualcosa di vero c'era in tutte queste affermazioni, ma l'unica costante in tante delusioni cocenti, in una squadra rivoltata più volte è stato proprio KG.
Sembra, e ripeto sembra, che abbia bisogno di fidarsi totalmente della squadra per cercare di essere un trascinatore, sembra che se l'ombra del dubbio lo sfiori tenda a concentrarsi sulle proprie statistiche, a fare il proprio compitino, comunque ad altissimo livello, ed a smettere di preoccuparsi delle sorti della squadra.
Certo, non ha mai avuto una squadra come i Celtics di quest'anno, ma il leader non è solo quello che porta la squadra al titolo, ma anche quello che trascina una modesta compagine ai play off, quello che da il massimo per superare un primo turno, provando l'impossibile, esponendosi magari a figuracce.
Un Allen (per non far venire il sospetto che io scria in toni anti celtici) a Seattle ed a Milwakee ha avuto sempre una squadra nettamente più debole, sempre sulla carta, ma addirittura è andato più lontano di KG, quasi sempre. Lo scorso anno è stato quasi sempre infortunato, ma dimmi tu quando ti è rimasto il dubbio che forse i Sonics o i Bucks avrebbero potuto realmente fare più strada. Forse il penultimo anno di McMillan a Seattle, quando uscirono sorprendentemente al primo turno, ma la vera sorpresa era stato l'incredibile cammino in regoular season.
Ora avremo modo di apprezzare se Garnett è un magnifico perdente o un giocatore che ha bisogno di condizioni favorevoli per trasformarsi in vincente, in ogni caso che non possa definirsi un vincente in assoluto ormai mi sembra assodato.
Forse sto esagerando nell'accalorarmi, ma, non so se si nota, in questi discorsi sulla storia dell'NBA, recente o meno, mi diverto come un bambino! :gogogo: :gogogo: :gogogo: :gogogo:


Ciao a tutti!
Sinceramente non penso che Minnesota, escluso l'anno d'oro di Sprewell e Cassell, sia mai stata migliore della Milwaukee dei big three, inoltre Garnett negli anni non ha mai avuto un Rashard Lewis in squadra, e non dite Gugliotta o Scszerbiak che non mi convincete!
Nelle sconfitte che avete citato, quante volte si è usciti dai playoffs per colpa sua? (ricordo che contro Dallas ebbe 22+18 di media nell serie ecc..).
Trovo troppo semplice e riduttivo dare del vincente o del perdente. per esempio Rasheed Wallace a Portland era un perdente ed ai Pistons è diventato un vincente? O la differenza sono le "palle" di Billups, la difesa di Prince... Io credo che le vittorie in uno sport di squadra non si possano attribuire al peso di un singolo giocatore. Nemmeno Jordan avrebbe vinto da solo (non mi uccidete).
Provate per un momento ad invertire garnett con duncan nelle rispettive squadre: garnett agli Spurs e Duncan con quei Minnesota,
non so se Garnett avrebbe vinto quanto Duncan, ma sono certo che la carriera di Tim sarebbe stata costellata dagli stessi interrogativi che ci sono su quella di Kevin.
Poi finalmente quest'anno ha una squadra ottima di cui pare essere già il leader, magari non vincerà il titolo ma vedrete che molti dubbi sulla sua mentalità presto saranno cancellati.
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doc G
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by doc G »

DAG6878 wrote:Ciao a tutti!
Sinceramente non penso che Minnesota, escluso l'anno d'oro di Sprewell e Cassell, sia mai stata migliore della Milwaukee dei big three, inoltre Garnett negli anni non ha mai avuto un Rashard Lewis in squadra, e non dite Gugliotta o Scszerbiak che non mi convincete!
Nelle sconfitte che avete citato, quante volte si è usciti dai playoffs per colpa sua? (ricordo che contro Dallas ebbe 22+18 di media nell serie ecc..).
Trovo troppo semplice e riduttivo dare del vincente o del perdente. per esempio Rasheed Wallace a Portland era un perdente ed ai Pistons è diventato un vincente? O la differenza sono le "palle" di Billups, la difesa di Prince... Io credo che le vittorie in uno sport di squadra non si possano attribuire al peso di un singolo giocatore. Nemmeno Jordan avrebbe vinto da solo (non mi uccidete).
Provate per un momento ad invertire garnett con duncan nelle rispettive squadre: garnett agli Spurs e Duncan con quei Minnesota,
non so se Garnett avrebbe vinto quanto Duncan, ma sono certo che la carriera di Tim sarebbe stata costellata dagli stessi interrogativi che ci sono su quella di Kevin.
Poi finalmente quest'anno ha una squadra ottima di cui pare essere già il leader, magari non vincerà il titolo ma vedrete che molti dubbi sulla sua mentalità presto saranno cancellati.


Sheed è uno di quei giocatori che definisco vincente quando è convinto della squadra in cui gioca. Billups una volta pure, ora non so, può darsi che sia maturato e sia diventato un vincente puro e semplice.
Garnett può darsi che dimostri di essere un giocatore come Sheed, attendiamo, è lui che deve dimostrare, e parecchio, io che lo apprezzo molto come giocatore spero che ci riesca.
Ribadisco che il perdente non è quello che non vince; per esempio stasera Crawford ha disputato un ultimo quarto strepitoso, rischiando di far vincere alla sua squadra una partita già persa. Poi due vaccate non sue nel finale, e partita persa davvero. Crawford ha sempre giocato in squadre deboli, ha sempre perso, ma è forse un perdente? Assolutamente no. Ho portato lui come esempio perchè l'ho appena visto giocare, ma di esempi ce ne sono moltissimi.
Jamal non è un giocatore del livello di Garnett, come tanti altri condiziona la squadra, non sempre si adatta, obbliga l'allenatore ad alchimie strane per metterlo in campo, forse non vincerà mai un tubo, ma è un vincente. Tralascio i giocatori attuali, perchè magari chi non ha mai vinto vincerà, ma ad esempio un Robinson ha vinto un titolo con i Lakers, a fine carriera, Miller non ha mai vinto nulla, se non una eastern conference, bene, chi dei due ritieni sia un vincente nato, un leader, uno che nei momenti caldi trascina la sua squadra? Io direi il secondo, anche se poi ha rimbalzato prima contro i Lakers, poi con una gestione mediocre da parte del suo allenatore, Isiah Thomas, infine con i problemi caratteriali di Artest, Tinsley ed O'Neal. Grande vincente però resta, e come tale merita di essere ricordato. Come Stockton, come Barkley, come altri.
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X-MAN
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by X-MAN »

Gerry Donato wrote:Oggi intanto è sceso in campo Federico Buffa, schierandosi apertamente dalla parte di Garnett. Dalla telecronaca di Boston-Chicago:

"So di scontrarmi con Flavio che è un Duncaniano, ma io sono Garnettiano e secondo me centimetro per centimetro il giocatore più dominante dell'attuale NBA è Kevin. Con Garnett siamo ad un livello di intelligenza cestistica superiore, questo fa delle cose con una rapidità di esecuzione ed una conoscenza di questo sport che nessuno riesce ad emulare. Vede e legge tutto con un anticipo che nessuno si può permettere. Rispetto a Duncan gli manca qualche giocata decisiva nei momenti chiave e qualche anello al dito, ma non necessariamente questi sono i fattori che possono far dire che uno sia meglio dell'altro. Poi mi rendo conto che specie negli USA chi vince ha sempre ragione, ma io vado con Garnett".


tutte buone argomentazioni, però se si esclude i trofei si va sul soggettivo e ognuno a il suo vincente\più forte\ più determinante....
80's  Sidney Moncrief - Michael Jordan - James Worthy - Buck Williams - Robert Parish + Dennis Rodman - X-Man - Mark Jackson - Bernard King

90's  Tim Hardaway - Mitch Richmond - Anthony Mason - Charles Oakley - Hakeem Olojuwan + Latrell Sprewell - PJ Brown - Dennis Rodman - Mookie Blaylock
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by DAG6878 »

doc G wrote:Sheed è uno di quei giocatori che definisco vincente quando è convinto della squadra in cui gioca. Billups una volta pure, ora non so, può darsi che sia maturato e sia diventato un vincente puro e semplice.
Garnett può darsi che dimostri di essere un giocatore come Sheed, attendiamo, è lui che deve dimostrare, e parecchio, io che lo apprezzo molto come giocatore spero che ci riesca.
Ribadisco che il perdente non è quello che non vince; per esempio stasera Crawford ha disputato un ultimo quarto strepitoso, rischiando di far vincere alla sua squadra una partita già persa. Poi due vaccate non sue nel finale, e partita persa davvero. Crawford ha sempre giocato in squadre deboli, ha sempre perso, ma è forse un perdente? Assolutamente no. Ho portato lui come esempio perchè l'ho appena visto giocare, ma di esempi ce ne sono moltissimi.
Jamal non è un giocatore del livello di Garnett, come tanti altri condiziona la squadra, non sempre si adatta, obbliga l'allenatore ad alchimie strane per metterlo in campo, forse non vincerà mai un tubo, ma è un vincente. Tralascio i giocatori attuali, perchè magari chi non ha mai vinto vincerà, ma ad esempio un Robinson ha vinto un titolo con i Lakers, a fine carriera, Miller non ha mai vinto nulla, se non una eastern conference, bene, chi dei due ritieni sia un vincente nato, un leader, uno che nei momenti caldi trascina la sua squadra? Io direi il secondo, anche se poi ha rimbalzato prima contro i Lakers, poi con una gestione mediocre da parte del suo allenatore, Isiah Thomas, infine con i problemi caratteriali di Artest, Tinsley ed O'Neal. Grande vincente però resta, e come tale merita di essere ricordato. Come Stockton, come Barkley, come altri.

tutto vero, ma con quelle squadre che ha avuto fino ad ora non credo che Garnett avrebbe potuto vincere di più.
Miller chiaramente un vincente, chiedere a Spike Lee per una conferma!
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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by Luca10 »

Tranquillo la cagata grossa l'ha detta ora dicendo che "USC con Hackett e Mayo sembra ben messa per poter prendere la supremazia cittadina (nel basket, ndr)". :lol2: :stralol:




















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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by thebigdipper »

non so se sia il più forte degli ultimi 15 anni vista la presenza di shaq.

su garnett non mi pronuncio visto che secondo me sarà ben più longevo cestisticamente parlando di duncan e la possibilità che abbia ancora stagioni ad alto livello (e chances di anello) è molto alta. Parlaimone fra 10 anni, quando avrà smesso di giocare. Duncan fisicamente è in declino da un paio d'anni, ma visto che è un manuale di basket pochi se ne accorgono ( e dico io chissenefrega finchè vince)

sul discorso vincente o meno si possono scrivere le cazzate più immmonde del globo.

Rasheed wallace un vincente ? ma stiamo scherzando ?

Non argomento neanche perchè per chi ne mastica di basket non è necessario.
" Tv ti 6 fatto scivolare la vita sopra di te, senza accettarla nè rifiutarla "

'' Scansatevi vacche che la vita è breve ''                     

devo un video a bastini         
                                                      
Abbasso jordan ( ma con giudizio )...

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Re: Flavio Tranquillo: «Duncan? Il giocatore più forte degli ultimi 15 anni»

Post by Hank Luisetti »

r. wallace un vincente??nn esiste priprio..
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