acnumber7 wrote:
Il solo commento presente sotto l'articolo lo quoto in pieno.
Vergogna per i "cavalieri".
Se vogliamo parlare di cavalli dopati ce ne sarebbero 1.000 da raccontare...è uno degli sport più sporchi e con più omertà in Italia in termini di doping.
Per il resto: io sono dell' opinione che si dopino tutti gli atleti vicini o al top. Ormai stiamo rasentando il ridicolo in termini di nuovi record, prestazioni mostruose e esplosioni improvvise. Non si salva nessuno, che sia tedesco, americano, italiano o francese, non importa.
Basta ricordare i commenti di Bode Miller, sciatore americano vincitore di svariate medaglie alle olimpiadi o ai mondiali, che l'anno scorso disse che era favorevole alla legalizzazione del doping che tanto non cambiava nulla, per rendersi conto dove siamo in questo momento.
Proprio per questo però credo che alla fine vincano sempre quelli con più talento e quelli più allenati, non si diventa un campione esclusivamente per le bombe che uno si spara...lo sport professionistico rimane qualcosa di immenso in termini di dedzione, lavoro e sudore. Attenzione: sto parlando di atleti vicini o al top del mondo, non credo che il doping degli americani sia diverso da quello dei tedeschi, cinesi, francesi, italiano, giamaicani, ecc.
Altro punto che vorrei far notare: stiamo parlando di atleti che fanno il loro lavoro. Che si allenano 6 giorni su 7, 6+ ore al giorno. Lo sport è il loro lavoro, ci guadagnano da vivere.
Sto per dire una cosa forse un pò estrema, che sicuramente non sarà condivisa da tutti, però io la vedo così: non mi scandalizzo se un atleta si dopa. Ognuno deve fare quello che crede sia la cosa migliore per se stesso e per il suo lavoro. Prendiamo un atleta qualsiasi, giamaicano, keniota, cinese,...sappiamo da dove vengono queste persone (direi addirittura questi ragazzini, stiamo parlando di gente dai 18 ai 25 anni al massimo), in che condizioni vivono. Lo sport è la loro unica via d' uscita. Non basta però gareggiare, chi è che vuole un atleta al proprio meeting che corra i 100 in 10.50, i 200 in 21.70, ecc.? La gente vuole vedere spettacolo, vuole vedere prestazioni e gli atleti vengono pagati per questo. Ecco perchè per certi atleti vincere o fare belle prestazioni diventa necessario per la propria vita e magari anche per quella della propria famiglia. In quel caso cosa fai? Ovviamente ti dopi.
A dire il vero, lo farei anch'io, trovandomi in una situazione del genere. Perchè? Perchè a me proprio non frega nulla se muoio a 50 anni di un cancro causato dal doping; perchè se non mi dopo o vivo la mia vita da morto di fame negli slums e magari rimetto la vita in un crimine che negli slums stanno all' ordine non solo del giorno, ma dell' ora.
Dopandomi almeno esco dallo schifo dove sto e mi faccio una bella vita (e magari anche alla mia famiglia). Chi mi dice che non farebbe così in un caso del genere, secondo me si sta prendendo per il culo da solo.
Che poi si dopino anche atleti che non stanno in una situazione del genere è una causa logica: a chi piace correre dietro e perdere?! Eccovi servito il circolo vizioso.
Concludendo sono d'accordo con quello che ha detto Miller l'anno scorso: legalizziamo il doping nello sport, che tanto lo fanno tutti. Il doping sarà sempre un passo avanti rispetto all' antidoping. Così almeno ci evitiamo gli "Oooohhh" e gli "Ahhhh" ipocriti di gente scandalizzata, che non vuole aprire gli occhi davanti ai fatti, ad ogni caso di doping.
P.s.: Scusate per la lunghezza del post :sbadat: