Mo_Pete wrote:ci sono anche molti fattori che giocano contro di noi..
- Pochi Soldi: In Italia le squadre che spendono sono poche, e quelle poche certo non possono competere con le spagnole o con i vari sceicchi che si stanno insediando in tutta europa
Si, il problema è che noi andiamo fuori anche con l'AZ Alkmaar. Se fossimo solo dietro agli sceicchi sarebbe diverso, ma come fanno Braga e Metalist Kharkiv a fare bene e noi no?
Non piangiamoci addosso, perché il Palermo è uscito col Thun, la Roma con lo Slovan Bratislava. Non siamo stati presi a pallate da Manchester City e Real Madrid (anzi, il City lo abbiamo sbattuto fuori), ma alcune delle nostre squadre sono uscite con AZ, Slovan, Thun e Marsiglia. Vogliamo giustificare Milan, Napoli e Lazio? Ok, ma le altre?
- Appeal del nostro campionato che è andato scemando per tantissimi motivi diversi e che quindi non riesce ad attirare più non dico i campioni ma neanche buoni giocatori, che per venire qua si fanno pagare vagonate di soldi...
E dovremmo allora investire nello scouting, che ci porta poi al punto successivo.
Al di là di questo, il problema non è solo che non possiamo competere con Manchester United e Barcellona, ma siamo scivolati nettamente dietro alla Germania dove NON girano più soldi di noi, dove investono nel vivaio, ma dove sanno anche fare scouting prendendo giocatori giovani che da noi farebbero panchina, perché il Borussia Dortmund non ha solo gioiellini costruiti in casa, ma ha anche i vari Piszczek, Lewandowski, Subotic, Perisic e Kagawa. Sanno trovarli, li pagano poco (o volete dirmi che le nostre non potessero permettersi Kagawa?) e poi li lanciano. Ogni tanto sbagliano, ma da noi se sbaglia un giovane sembra un crimine mortale, mentre se sbaglia un veterano si fanno spallucce.
Io ricordo che da noi Victor Ruiz facesse la riserva ad Aronica. Adesso è un perno della difesa della terza della Liga ed in semifinale di EL. Però era inesperto da noi.
- Una dipendenza troppo forte delle squadra italiane verso i giocatori stranieri, e così non puntiamo più sul vivaio e quindi per ogni singolo giocatori devi tirare fuori soldi sprecati che invece potresti trovarti già dentro la società..
Premesso che non puntare sul vivaio sia un'aggravante e non un'attenuante...
In che maniera questi fattori non si applicano, per esempio, al Metalist Kharkiv?
Dove sta scritto che non si possa costruire una squadra forte con lo scouting di giocatori stranieri? L'Atletico Madrid ha vinto in Germania con 3 spagnoli. E c'era Falcao, è vero, ma Courtois è arrivato in prestito e non credo che Godin, Filipe Luis, Perea e Miranda abbiano rovinato le casse di chicchessia. Il Benfica col Chelsea ha usato UNDICI STRANIERI. Arrivano prima di noi su Witsel, lanciano Javi Garcia, ecc...
Sono squadre costruite con pochi soldi e competenza.
Non c'è giustificazione. Da noi siamo rimasti indietro da OGNI punto di vista. Atleticamente, fisicamente, forse tatticamente. Non c'è player development, c'è incapacità di effettuare scouting. Non abbiamo più troppi soldi, che coprivano le magagne, ed ora la mancanza di professionalità delle nostre società (gestite in maniera amatoriale) viene fuori. Non c'è niente a cui aggrapparsi, non c'è niente da salvare. L'altro giorno ho letto una cosa atroce: l'Udinese, che è il simbolo dello scouting italiano, ha CINQUE osservatori. Cinque*. Lo Monaco l'anno scorso a Sportitalia diceva di lavorare da solo. Ma dove caspita vogliamo andare? Dove vogliamo trovare i talenti? Nel baseball americano le squadre hanno da 50 a 70 scout a tempo pieno, ed il territorio da scoutare è MOLTO inferiore. Da noi dovremmo scoutare l'intero mondo proprio per trovare le gemme poco costose invece facciamo il contrario. Noi un Kagawa NON POSSIAMO scoprirlo, perché guardiamo raramente fuori casa. Secondo me alcuni neanche guardano bene le serie inferiori o i campionati di Sky, perché certe cose sono impossibili da spiegare altrimenti.
Poi anche quando li troviamo non li lanciamo. C'è 'sto cavolo di culto dell'esperienza che stiamo pure invecchiando ed il talento giovane viene lasciato a marcire. E non è che coi vecchi vinciamo... tanto vale perdere coi giovani se dobbiamo perdere. Conteniamo i costi e magari salta fuori qualche gemma. Ma Mazzarri parla sempre di quanto sia giovane il Napoli.......... la quarta squadra più vecchia dell'intera Champions (dopo APOEL e le milanesi!). Che vogliamo fare? In Italia si parla di esperienza e solo di quella. Sono pochissimi quelli che puntano sui giovani, che non vengono né prodotti né cercati. Non abbiamo soldi, ma non prendiamo neanche quelli che costano poco e non ci proviamo. Stiamo affondando e stiamo peggiorando, perché stiamo anche invecchiando. Non c'è risalita.
Ma ancora non viene ammesso. Bastano due vittorie casuali e subito si traggono conclusioni assurde. C'era la forzata conclusione che il Milan contro il Barcellona dovesse mostrare il movimento italiano (certo: una singola partita di una singola squadra è rappresentativa di un intero movimento...) o che l'Inter di 2 anni fa significasse qualcosa. Ma sono eccezioni e noi globalmente affondiamo. Prima ci svegliamo e meglio è. Bisogna ricostruire tutto. Invece ci nascondiamo dietro la foglia di fico della sfortuna, del turn over, del "eh, ma il NOSTRO campionato è più logorante di tutti gli altri", "eh, ma a noi non interessa l'EL" (edizione calcistica della Volpe e l'Uva) e tutto il resto. E basta, ammettiamo il fallimento e riproviamoci. Ma non vuole farlo nessuno, incapaci ed incompetenti.
*Il bello è che ne
parlano pure con orgoglio, consci di essere "eccezionali" per l'Italia!
L’Udinese negli ultimi anni è diventato simbolo dello scouting. E c’è ovviamente la famiglia Pozzo al vertice di questa struttura. In particolare, Gino Pozzo si avvale di una serie di collaboratori, e in questo momento cinque persone sono in giro per il mondo e cioè Policano, Carnevale, Angeloni, Gerolin ed Ernesto Varnier. Parliamo quindi di persone dalla straordinaria capacità di conoscenza dei giocatori. Poi, l’Udinese attua una scrematura della visione di dvd. L’Udinese ha un profilo un po’ diverso rispetto agli altri club perché abbiamo meno pressioni e lavoriamo sul giocare con più tranquillità, gli permettiamo anche di sbagliare. In altre piazze magari si ha bisogno del risultato a tutti i costi ma in realtà tutte le società ormai attuano sistema di scouting, con materiale video che è infinito.
Quindi essere il simbolo dello scouting vuol dire avere CINQUE PERSONE IN GIRO PER IL MONDO. Magari ne hanno altri, ma il fatto che 5 siano in viaggio durante un momento della stagione è terrificante. E' un decimo del necessario.
Poi lo scouting viene effettuato con materiale video e dvd. Io me li vedo davanti a Youtube e con clip prese da Sky.
La frase più atroce è: "in realtà tutte le società ORMAI attuano un sistema di scouting". Che vuol dire? Che fino a poco fa non lo facevano? E' semplicemente assurdo. Ma soprattutto, "un sistema" è equiparato alla visione di materiale video? Non c'è un network capillare di scout organizzati? Come cavolo vogliamo battere le altre sul tempo e scoprire gemme? Poi se lo facciamo neanche le lanciano.
Io sono convinto che siamo rimasti comicamente indietro. Talmente indietro che anche le cose ovvie risultano essere creative innovazioni da noi. C'è da provare vergogna e basta.