cioè?
Descrivici quello che ti ha impressionato, i suoi punti di forza anche giocando coi "grandi" e dove potrebbe migliorare..ogni tanto fare un post che non sia spam aiuta sai..
[align=right][snapback]680452[/snapback][/align]
scusa ma stai leggendo i topic del canale nba e del canale della virtus
mi dai del spammone ??????
allora ti accontento
Il più futuribile resta comunque Danilo Gallinari, '88 di Casalpusterlengo, figlio d'arte. Il ragazzo ci sa fare e i paragoni si sprecano. Molti gli danno del ''Nowitzki'', anche se del tedesco non ha l'agilità nel correre: è proprio lo stile nella corsa e la velocità il limite del più grande talento italiano (di sempre?) a livello giovanile. Mettiamo però subito in chiaro una cosa: non è e non sarà un play, nè una guardia, anche se all'occorrenza può portar su palla. E' un'ala nel senso classico del termine, con tiro, capacità di palleggio, propensione a rimbalzo offensivo, capace sia sulla linea di fondo sia vicino a canestro. Il fatto di crescere ancora (c'è chi dice possa superare abbondantemente i 210 centimetri) potrebbe essere o un limite o un vantaggio devastante. A noi più che Nowitzki ricorda moltissimo l'ultimo Bodiroga pur senza la visione di gioco di uno dei migliori giocatori europei di sempre.
ecco una intervista
Danilo Gallinari, stella promessa del basket italiano, e` tranquillo: `Non sento pressioni, mi fa solo piacere`. La giovanissima eta` consiglia di andarci piano, ma di fronte a tante premesse non si puo` non pensare a un futuro di primissimo piano per il ragazzo di Sant`Angelo Lodigiano (LO), nato nell`agosto del 1988 e figlio di Vittorio, campione dell`Olimpia Milano anni `80, una delle piu` forti squadre italiane di tutti i tempi (c`erano anche Bob McAdoo, Mike D`Antoni e Dino Meneghin, allenati da Dan Peterson). I primi passi nella formazione milanese Danilo li ha gia` mossi quest`anno in Eurolega (una breve apparizione nella gara contro il Prokom Sopot), ma la sua `rampa di lancio` e` l`Edimes Pavia, che milita in LegaDue. 205 cm di altezza per 95 kg di peso, una media di 13.8 punti a partita in 29 minuti giocati, il 60.5% nel tiro da due e il 44.4% da tre, con una valutazione media di 14.8 (e un `high` di 31 contro Montecatini nella 12.a giornata).
Sul giovane ci sono gia` gli occhi degli scout NBA, sembra che gia` nel 2007 il draft potrebbe chiamarlo oltreoceano, ma Gallinari non ci bada, spensierato adolescente ancora impegnato con la scuola superiore: `Sono felice che parlino bene di me in Italia e all`estero, ma non sento un peso particolare - confessa a Datasport - Per ora penso solo a lavorare sodo a Pavia e a migliorarmi come giocatore. Abbiamo avuto un momento negativo in campionato, ma poi ci siamo ripresi bene. Qui c`e` un gruppo bellissimo, che mi ha permesso di inserirmi con naturalezza` .
Pubblicità
L`esperienza in Eurolega con Milano sara` fondamentale per far conoscere a Gallinari i grandi scenari europei: `Al di la` dei risultati, poter partecipare ai match di Eurolega regala sempre emozioni incredibili, c`e` un`atmosfera particolare - afferma - Sara` difficile che io possa dare un contributo concreto, ma gia` esserci e` un`esperienza positiva. L`anno prossimo faro` il salto in serie A? E` ancora presto per dirlo, non ho deciso nulla al momento: in estate vedremo` .
Un padre come Vittorio non e` da tutti, si rischia di sentire il peso dei trofei vinti e il confronto sarebbe schiacciante per chiunque (per l`Olimpia Milano nel 1981/82 arriva il ventesimo scudetto, quello della doppia stella. Dall`82 all`89 otto finali scudetto consecutive, di cui cinque vinte). Ma tra i Gallinari la competizione non sembra far parte del gioco: `Abbiamo un rapporto bellissimo, come quello che c`e` tra ogni padre e figlio - spiega Danilo - Purtroppo non ho potuto vivere la sua carriera in prima persona, perche` ero piccolissimo e so quello che mi raccontano gli amici e le videocassette. La vedo dura ripetere i suoi successi, ci spero, ma vincere quanto lui e` praticamente impossibile` .
Papa` Vittorio vorrebbe che Danilo andasse a fare l`Universita` negli Stati Uniti, dove l`impegno scolastico e quello sportivo marciano di pari passo. Per ora Danilo Gallinari riesce a conciliare bene le due cose, anche se il basket ad alti livelli comporta un carico di lavoro non da poco, con 4 o 5 allenamenti a settimana piu` le partite.
`Riesco a gestirmi bene per il momento. Anche l`anno scorso in serie B1 era dura, ma ce l`ho fatta. Qual e` la priorita` tra studio e pallacanestro? - si chiede Danilo - Un po` tutte e due, ma l`Universita` resta un obiettivo primario: papa` ci tiene molto - e il suo sogno qual e`? - Io vorrei arrivare piu` in alto possibile. Dove, non si sa...` .
Danilo Gallinari, stella promessa del basket italiano, e` tranquillo: `Non sento pressioni, mi fa solo piacere`. La giovanissima eta` consiglia di andarci piano, ma di fronte a tante premesse non si puo` non pensare a un futuro di primissimo piano per il ragazzo di Sant`Angelo Lodigiano (LO), nato nell`agosto del 1988 e figlio di Vittorio, campione dell`Olimpia Milano anni `80, una delle piu` forti squadre italiane di tutti i tempi (c`erano anche Bob McAdoo, Mike D`Antoni e Dino Meneghin, allenati da Dan Peterson). I primi passi nella formazione milanese Danilo li ha gia` mossi quest`anno in Eurolega (una breve apparizione nella gara contro il Prokom Sopot), ma la sua `rampa di lancio` e` l`Edimes Pavia, che milita in LegaDue. 205 cm di altezza per 95 kg di peso, una media di 13.8 punti a partita in 29 minuti giocati, il 60.5% nel tiro da due e il 44.4% da tre, con una valutazione media di 14.8 (e un `high` di 31 contro Montecatini nella 12.a giornata).
Sul giovane ci sono gia` gli occhi degli scout NBA, sembra che gia` nel 2007 il draft potrebbe chiamarlo oltreoceano, ma Gallinari non ci bada, spensierato adolescente ancora impegnato con la scuola superiore: `Sono felice che parlino bene di me in Italia e all`estero, ma non sento un peso particolare . Per ora penso solo a lavorare sodo a Pavia e a migliorarmi come giocatore. Abbiamo avuto un momento negativo in campionato, ma poi ci siamo ripresi bene. Qui c`e` un gruppo bellissimo, che mi ha permesso di inserirmi con naturalezza`.
L`esperienza in Eurolega con Milano sara` fondamentale per far conoscere a Gallinari i grandi scenari europei: `Al di la` dei risultati, poter partecipare ai match di Eurolega regala sempre emozioni incredibili, c`e` un`atmosfera particolare - afferma - Sara` difficile che io possa dare un contributo concreto, ma gia` esserci e` un`esperienza positiva. L`anno prossimo faro` il salto in serie A? E` ancora presto per dirlo, non ho deciso nulla al momento: in estate vedremo`.
Un padre come Vittorio non e` da tutti, si rischia di sentire il peso dei trofei vinti e il confronto sarebbe schiacciante per chiunque (per l`Olimpia Milano nel 1981/82 arriva il ventesimo scudetto, quello della doppia stella. Dall`82 all`89 otto finali scudetto consecutive, di cui cinque vinte). Ma tra i Gallinari la competizione non sembra far parte del gioco: `Abbiamo un rapporto bellissimo, come quello che c`e` tra ogni padre e figlio - spiega Danilo - Purtroppo non ho potuto vivere la sua carriera in prima persona, perche` ero piccolissimo e so quello che mi raccontano gli amici e le videocassette. La vedo dura ripetere i suoi successi, ci spero, ma vincere quanto lui e` praticamente impossibile`.
Papa` Vittorio vorrebbe che Danilo andasse a fare l`Universita` negli Stati Uniti, dove l`impegno scolastico e quello sportivo marciano di pari passo. Per ora Danilo Gallinari riesce a conciliare bene le due cose, anche se il basket ad alti livelli comporta un carico di lavoro non da poco, con 4 o 5 allenamenti a settimana piu` le partite.
`Riesco a gestirmi bene per il momento. Anche l`anno scorso in serie B1 era dura, ma ce l`ho fatta. Qual e` la priorita` tra studio e pallacanestro? - si chiede Danilo - Un po` tutte e due, ma l`Universita` resta un obiettivo primario: papa` ci tiene molto - e il suo sogno qual e`? - Io vorrei arrivare piu` in alto possibile. Dove, non si sa...`.
Danilo è un giocatore quindi dalle capacità eccelse dotato di grande fisicità e dotato di grande impatto non è facile giocare così nati nel 1988
o Bonner sei contento