Dietto wrote:Noodles wrote:
mi spiace annoiarti, ma mi baso su tutte le analisi economiche che leggo purtroppo quotidianamente.
I segnali dell'Europa sono abbastanza chiari e ti tengono per le palle.
I mezzi per evitare il default ci sarebbero ancora, ma, prendendo come punto di riferimento le passate edizioni dei governi berlusconi, credo proprio che sia una conseguenza naturale.
A meno che tu non sia tra quelli che creda ad un default programmato come unica via d'uscita...e qui si ritorna a Grillo.
A parte il fatto che possono arrivare tutti i segnali del mondo, poi se non ci sono le basi (e in Italia non ci sono e probabilmente non ci saranno mai, visto che siamo uno Stato con un avanzo primario, con una bilancia commerciale positiva, con tanto risparmio pubblico quanto debito è tanto risparmio privato da coprire tre volte il debito pubblico) ma poi il 40% e più del nostro debito è collocato all'estero, e un fallimento (con conseguente necessaria uscita dall'euro) farebbe fallire un buon quarto dei paesi europei e l'euro stesso.
Che UE, BCE e FMI farebbero di tutto per evitare un default è abbastanza evidente, ma altrettanto evidente è che servirebbero tanti di quei soldi che non sono sicuro si possano trovare. I nostri debiti sono di oltre 2.000 miliardi, per un bail out del 50% ne servirebbero 1.000, non proprio una cosa semplicissima.
Per altro il 45% del debito italiano collocato all'estero, alla faccia delle cazzate complottistiche di Grillo, non sta diminuendo, roba di oggi che Goldman Sachs ha consigliato di cedere titoli tedeschi per comprare titoli italiani.
Il default non è vicinissimo, manco governasse Berlusconi, ma manco lontanissimo.
In primo luogo quella dell'avanzo primario è una pietosa mezza bugia raccontata da anni. Va bene, senza spesa per interessi saremmo in attivo. Ma se io vado in banca a chiedere un prestito la banca gli interessi me li chiede o no? E se io accetto quegli interessi, le mie uscite vanno calcolate con le uscite che avevo prima più quegli interessi, che sono tutto tranne che imprevidibili.
Non si vuole pagare interessi? Semplice, non ci si indebita. Nulla di più facile.
In secondo luogo tutti gli indici economici negli 8 anni in cui Berlusconi ha governato negli ultimi 12 sono andati ugualmente o peggio di come andavano con i governi precedenti o successivi, con l'eccezione della recessione che è peggiorata col governo Monti, che però ha attuato un programma di lacrime e sangue, come si sapeva, e queste lacrime e sangue hanno avuto i loro effetti.
Pressione fiscale rimasta più o meno uguale ed aumenta nell'ultimo periodo, crescita in calo fino alla recessione, debito in aumento, disoccupazione in aumento.
E faccio notare che la pressione fiscale uguale con un debito in aumento è comunque un'altra pietosa bugia, perchè il debito rappresenta una tassazione del domani.
Altra pietosa bugia è che le cose vadano bene perchè i privati hanno risparmi.
Bene, allora domani tutti quanti andiamo a donare oro alla patria, versiamo tutti quei circa 35.000 euro a testa di debito che abbiamo, giovani e vecchi, ricchi e poveri, belli e brutti, così senza interessi e senza rischio di fallimento. Per carità, in modo progressivo, tutto quel che vogliamo.
Il tale della Commertz Bank diceva il 15% dei risparmi? Facciamo 30% così non ci pensiamo più.
No? Non vogliamo? Ed allora basta mescolare i risparmi privati con il debito pubblico. Lo stato trovi un modo di portare il debito su livelli accettabili senza metterci ulteriormente le mani in tasca, e per favore smettano di provarci almeno quelli che si dichiarano liberali e fanno propaganda elettorale chiedendo meno tasse per tutti.