Hai più che ragione Pitter, bisogna creare interesse per questo sport e farlo in tutta Italia, con Torino, Roma, Milano che hai citato tu ovvie candidate, ma il problema sono i soldi, non so se hai letto cosa è successo a noi della Juve 98 a Torino, purtroppo non si trovano soldi per fare un campionato (parliamo di circa 100K € da trovare in una città in un modo o nell'altro, non di milioni) e quindi ciao, è stato bello, si chiude baracca e burattini. Per di più, siamo arrivati terzi lo scorso anno nel nostro girone con un solo straniero in Italia da meno di cinque anni e tutti gli altri che hanno un lavoro qui extra-baseball, giocandocela con squadre piene zeppe di finti italiani.PITTER wrote:Ragazzi io sono di Parma,città che ha sempre amato il baseball.A livello giovanile il movimento e' ancora vivo e vegeto,tanti ragazzi giocano a baseball,ma purtroppo la mancanza di sponsor e di risorse ha costretto la prima squadra ad un drastico ridimensionamento.Quest'anno nel Cariparma c'erano tanti giovani (Poma,Giannetti,Leoni,Ugolotti,Giovannelli ecc.) e Gerali li ha fatti giocare.La società ha limitato gli stranieri e gli assimilati,ma il risultato e' che Cariparma e' rimasta fuori dai PO.Oggi leggevo sulla Gazzetta di Parma che probabilmente De Simoni (parmigiano doc) l'anno prossimo se ne andrà perche' giustamente (dal suo punto di vista) vuole giocare in una squadra competitiva e guadagnare qualche euro.Probabilmente lo seguiranno Marval e Grifantini.koper wrote:quoto in pieno quanto scritto da Federico ..
la vittoria agli Europei è solo fumo negli occhi .. serve esclusivamente ai vertici della federazione per farsi belli nei confronti del CONI ..
nello stesso tempo bisogna ammettere che era una scelta quasi obbligata visto che anche l'Olanda da sempre si avvale dei giocatori antilliani ..
Morale:se non prendi gli stranieri o gli oriundi/assimilati difficilmente rimani competitivo e i giovani interessanti se ne vanno.E di conseguenza l'interesse per il baseball scema.
I successi della Germal e della Parmalat degli anni '80 (ricordo con nostalgia l'Europeo pieno zeppo....) hanno creato l'entusiasmo e l'interesse intorno al baseball e così e' successo a Rimini,a Bologna,a Grosseto.
Per cui credo che gli stranieri e gli oriundi (magari in numero minore) servano a creare interesse e vadano tenuti.
Il baseball italiano deve allargare il giro:non si puo' continuare a vivere sull'asse Emilia-Romagna -Nettuno.
Bisognerebbe coinvolgere citta' come Milano,Roma,Torino e Napoli per aumentare la visibilita' ed i praticantio di questo sport.Ma e' un discorso purtroppo trito e ritrito,che io da vecchio appassionato ho già sentito.......
Tu hai citato il Parma degli anni '80, che io non posso ricordare per ragioni anagrafiche, ma mi ricordo le squadre degli anni '90, anche quell'Italia arrivata quarta al mondiale e so che non c'erano tutti questi stranieri (alcuni di quelli che si vedono in giro, anche in IBL, sono davvero 0 in termini di valore aggiunto, non parliamo di IBL2 o A Federale).
Io penso che l'esempio di Parma dovrebbe essere seguito da tutte le altre squadre italiane (e sanmarinesi! :)), con una regola che limiti decisamente il numero di stranieri, oriundi, ASIzzati e chi più ne ha più ne metta. Se tutte le squadre devono giocare con gli stessi stranieri in campo e in numero limitato, magari si abbassa un pelo il livello (non ne sono nemmeno convintissimo), ma chi lavora bene avrà i risultati migliori con meno spese e vedrà costruirsi dei cicli che creeranno interesse, portando gente allo stadio. Io penso che anche i genitori che portavano i figli all'Europeo tutte le settimane erano contenti alla prospettiva di poterli vedere un giorno giocare insieme agli altri Italiani in campo. Oggi che prospettiva c'è per un genitore che porta i figli a vedere una squadra con sei o sette su dieci nati fuori dall'Italia in campo? Come fai a creare passione per il movimento così? Con giocatori che cambiano maglia ogni anno o poco più?