rene144 wrote:
Questo non implica che non fosse rigore, ma lo sono anche gli altri. Moggi di sicuro ha pagato più di tutti, ma la mossa giusta adesso non è la sua riabilitazione, quanto chiedere invece la condanna degli altri che devono pagare quanto lui o più di lui per aver fatto come lui o più di lui.
Esatto. Il problema è che vogliono invece far passare come unici colpevoli Moggi e la Juventus, e ancor più assurdo è che invece di utilizzare quella sentenza famosa del sentimento popolare come linea per le eventuali sentenze nei confronti delle altre coinvolte, se ne sbattono altamente i marroni e continuano con la solita tiritera del "scurdamucce' u' passato", come se il 2006 fosse negli anni 50 invece che solamente 4 anni prima.
4 anni in cui si è fatto finta di cambiare tutto per non cambiare nulla, tranne il primo colore di una delle casacche che comanda il calcio in italia. Io sono dell'idea, e me ne convinco sempre più, che nel 2006 qualcuno aveva fatto i conti senza l'oste, pensavano che con tutto il bombardamento mediatico e la trasposizioni di Moggi e Juventus a diavolo e girone dei dannati avrebbero messo una bella pietra tombale su tutto, su 109 anni di storia senza che nessuno osasse ne più alzare la testa, ne proferire una sola sillaba a sua difesa.
Ebbene, dopo questi 4 anni, che per alcuni sono mezzo secolo se non addirittura uno intero, grazie ad una lotta serrata per la ricerca della verità siamo venuti a sapere che bene o male tutti tiravano l'acqua al proprio mulino, non solo Moggi, non solo la Juventus, ma c'era chi faceva le stesse cose, se non, in alcuni casi, addirittura peggiori, come orchestrare ribaltoni e preparare progetti sul nuovo calcio affidandosi al potere di gruppi paralleli come banche e società telefoniche.
Il problema di fondo è solo uno, che mentre nel 2006 i "mostri" sono stati sbattuti senza tanti complimenti sulle prime pagine, ora i "nuovi mostri" vengono tenuti ben coperti, a garanzia di quel garantismo processuale e via dicend, ma forse era meglio un garantismo culturale, che solo 4 anni fa nemmeno sapevano se esisteva.
Oggi manca questo, oggi quelli che hanno le palle per uscire dal coro degli "incensatori del nuovo calcio" si contano sulla punta delle dita, e se lo fanno, lo fanno in emittenti o in giornali che hanno poco risalto mediatico; d'altronde, i messaggi sono piuttosto chiari, Calciopoli è una storia morta e sepolta, la Juve era l'unica colpevole e gli altri non devono essere toccati. Per chi ha dei dubbi che non sia così e che non ci sia un vergognoso clima di omertà mediatica basta vedere che fine hanno fatto fare a Olivero Beha quelli della Rai. I suoi pochi minuti a fine Tg3 sono stati cancellati ed è stato allontanato dalla redazione e costretto a scrivere su Tiscali. Bel comportamento da regime.
Ma d'altronde si sa, i
diversamente onesti e tutto il loro seguito, quello si di nani e ballerine, sono vittime a prescindere.