Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
Non è che Obama quando commenta un film porno con gli amici lo fa da presidente degli Stati Uniti in carica.
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
Cosa c'entra la corruzione (fra le altre) con un filmino porno? :D ...poi ho capito quello che intendi eh ci mancherebbe..anche se non è proprio la stessa cosa..Maialone wrote: Non è che Obama quando commenta un film porno con gli amici lo fa da presidente degli Stati Uniti in carica.
Maialone ti concentri sulle cavolate..mentre quando forumisti ti chiedono spiegazioni sulle tue asserzioni non rispondi? :D
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
No,lo commentera da maia ....porcellone ( ), ma mentre lo commenta E`sempre il presidente in carica (almeno per i prossimi anni).Maialone wrote: Non è che Obama quando commenta un film porno con gli amici lo fa da presidente degli Stati Uniti in carica.
Non e` che si e` presidenti (degli Stati Uniti o del consiglio) dalle 8 a 5 e poi c'e` la segreteria del telefono .......
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
a me pare che sia il discorso di Di Pietro a rientrare nelle "cazzate", non vedo un solo misero motivo per cui debba spiegare il perchè abbia definito quell'intervento "da manicomio", penso sia evidente.Hank Luisetti wrote: Maialone ti concentri sulle cavolate..mentre quando forumisti ti chiedono spiegazioni sulle tue asserzioni non rispondi? :D
Poi tutto torna: quello è un gran discorso, sacrosanto nel merito e dignitosissimo nella forma. D'altra parte una barzelletta (bellissima) di Berlusconi fa gridare ad uno scandalo senza pari. Non fa una piega.
Un po' come il "Sono porci questi Romani" di Bossi, che chiaramente fa la figura di Montale rispetto al discorso di Di Pietro.
Cos'altro c'è da spiegare?
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
Immagino infatti che per chiedere alla moglie di farsi una scopata debba chiedere l'autorizzazione del parlamento e relativo decreto.Gio wrote:
Non e` che si e` presidenti (degli Stati Uniti o del consiglio) dalle 8 a 5 e poi c'e` la segreteria del telefono .......
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
no, ma immagino non lo dica in pubblico che stasera si bomba Michelle :gazza:Maialone wrote: Immagino infatti che per chiedere alla moglie di farsi una scopata debba chiedere l'autorizzazione del parlamento e relativo decreto.
è una questione di stile, perché stai rappresentando una istituzione, quindi quando parli in pubblico sei una istituzione, 24/7
Giordan wrote: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
Ma chi ha detto questo?Maialone wrote: a me pare che sia il discorso di Di Pietro a rientrare nelle "cazzate", non vedo un solo misero motivo per cui debba spiegare il perchè abbia definito quell'intervento "da manicomio", penso sia evidente.
Poi tutto torna: quello è un gran discorso, sacrosanto nel merito e dignitosissimo nella forma. D'altra parte una barzelletta (bellissima) di Berlusconi fa gridare ad uno scandalo senza pari. Non fa una piega.
Un po' come il "Sono porci questi Romani" di Bossi, che chiaramente fa la figura di Montale rispetto al discorso di Di Pietro.
Cos'altro c'è da spiegare?
Solo che alcuni forumisti hanno chiesto il perchè (evidentemente evidente non è :D ).. poi se non credi di dover are nessuna spiegazione (strano eh..) allora bene così.. :D
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
un po' come JFK che mandava la moglie con i figli in campagna dai nonni per il fine settimana per scoparsi chi voleva nella sala ovale.Paperone wrote: no, ma immagino non lo dica in pubblico che stasera si bomba Michelle :gazza:
è una questione di stile, perché stai rappresentando una istituzione, quindi quando parli in pubblico sei una istituzione, 24/7
O come lui:
scandaloso.
Tra parentesi: nemmeno la mia catechista era tanto ottusa da fare sti discorsi, e probabilmente girava col cilicio.
Paperò sveglia...
Eppure in un universo non invaso dalla demenza certi discorsi li faceva la destra più retrograda. Boh.
E almeno per coerenza, visto che Berlusconi massacrerebbe le istituzioni, qualche parola per la merda gettata sull'istituzione parlamentare e sull'istituzione presidente del consiglio da parte di Di Pietro.
Visto che per voi la moralità di chi rappresenta le istituzioni è così centrale...
evidentemente è troppo, e allora non vale nemmeno la pena perdere tempo così.Hank Luisetti wrote:
Solo che alcuni forumisti hanno chiesto il perchè (evidentemente evidente non è :D ).. poi se non credi di dover are nessuna spiegazione (strano eh..) allora bene così.. :D
Last edited by Maialone on 02/10/2010, 2:23, edited 1 time in total.
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
infatti non ho mai detto che il discorso di Di Pietro sia bello, anzi mi pare tutto l'opposto. se fosse stato per me gli avrei tolto la parola, è andato troppo oltre
Giordan wrote: Menzione onorevole per Pap, che si è distinto per avere la stessa voce di Battiato e la peggior pronuncia anglo-americana ogni epoca!!!
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
Capisco che puo essere un conceto un po dificile da capire, sopratutto se si considerano i tuoi modelli politici, ma la moralita non centra un beato ca##o.Maialone wrote: ......
E almeno per coerenza, visto che Berlusconi massacrerebbe le istituzioni, qualche parola per la merda gettata sull'istituzione parlamentare e sull'istituzione presidente del consiglio da parte di Di Pietro.
Visto che per voi la moralità di chi rappresenta le istituzioni è così centrale...
evidentemente è troppo, e allora non vale nemmeno la pena perdere tempo così.
Quano JFK si trombava mezza Hollywood, Obamasi sifa la moglie ogni notte o Fini si fa titillare in barca lo fanno tutti in privao e senza spiatterlarlo in piazza. Quando Berlusconi, o Bossi spara le sue cazzate in publico si sputtana lui, ma anche Lo Stato che rappresenta, e fa nulla che sia una barzelletta, la figuradel cavolo e` nazionale.
Discorso simile per DiPetro con l'unica differenza che la figura del cavolo la fa lui e chi lo ha votato.
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
ti rendi conto che i due filmati di cui si discute (sic! o anche sick!) sono due momenti di vita privata estrapolati col cellulare, tanto quanto la foto di Fini in barca bello barzotto si?
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
Come detto tante volte, delle barzellette o puttanate varie che Berlusconi può sparare in privato con la palese intenzione di scherzare non mi interessa molto. Come l'invito al premier ceco, quello che Travaglio si affrettò a definire con "Topolanek e topolonek" come se fosse uno scandalo di enormi dimensioni. Posso dire che il premier non ha stile, ma questa non credo sia una novità.
Ecco, robe come il Kapò dato all'europarlamentare o la più bella che intelligente dato alla Bindi in televisione sono aspetti totalmente diversi, quelli si che sono interventi pubblici che hanno una rilevanza. Come SPQR di Bossi. E che quanto meno sarebbe stato meglio evitare.
Anche se certo, un discorso ufficiale tenuto in Parlamento ha un peso ben maggiore.
Dico ciò solo perchè fatico a spiegarmi le polemiche di queste ultime pagine, non mi paiono argomenti su cui litigare.
Invece una cosa che a me ha lasciato molto perplesso è questa:
http://www.ilgiornale.it/interni/berlus ... comments=1
Ecco, pure questo è un discorso privato, ma raccontare barzellette in privato ha il valore che ha, quello di una barzelletta, una dichiarazione di intenti è già differente.
Ecco, robe come il Kapò dato all'europarlamentare o la più bella che intelligente dato alla Bindi in televisione sono aspetti totalmente diversi, quelli si che sono interventi pubblici che hanno una rilevanza. Come SPQR di Bossi. E che quanto meno sarebbe stato meglio evitare.
Anche se certo, un discorso ufficiale tenuto in Parlamento ha un peso ben maggiore.
Dico ciò solo perchè fatico a spiegarmi le polemiche di queste ultime pagine, non mi paiono argomenti su cui litigare.
Invece una cosa che a me ha lasciato molto perplesso è questa:
http://www.ilgiornale.it/interni/berlus ... comments=1
Vero che l'argomento del titolo è appena accennato e non è centrale nel testo dell'articolo (anche se presente), ma ho citato proprio questo articolo per essere sicuro che non si tratti di un errore di interpretazione.Berlusconi: "Commissione d’inchiesta sui pm"
di Adalberto Signore
In un video rubato il Cav si sfoga: "Vogliono eliminarmi. Alcune toghe politicizzate vogliono sovvertire il voto degli italiani". Ieri incontro al Quirinale sulla "linea Letta": pronte le riforme di Fisco e giustizia. L'obiettivo sono due aliquote. Sviluppo economico: Romani verso l'ok
Ecco, pure questo è un discorso privato, ma raccontare barzellette in privato ha il valore che ha, quello di una barzelletta, una dichiarazione di intenti è già differente.
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
:mirror:Maialone wrote:
evidentemente è troppo, e allora non vale nemmeno la pena perdere tempo così.
...oh e te lo dico avendo già non ammesso come plausibile il discorso di Di Pietro..non plausibile in primis per il loco dove è stato tenuto.
...l'unica è quel da manicomio..
..ma immagino che anche quì..come spesso per te..le spiegazioni siano superflue :D
Last edited by Hank Luisetti on 02/10/2010, 11:06, edited 1 time in total.
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Re: Politica XVIII - Si conta fino a 100... poi si ricomincia... poi si posta
La promessa sulla Salerno-Reggio Ma i fondi sono stati appena tagliati
ROMA - Ieri mattina ridevano, i deputati dell' opposizione. Ridevano a crepapelle quando hanno sentito Silvio Berlusconi annunciare che «la Salerno-Reggio Calabria sarà completata nel 2013». Neanche fosse una delle celebri barzellette del Cavaliere: capo di un governo che, ironizzava il leader dell' Udc Pier Ferdinando Casini, aveva appena «tagliato di 145 milioni» in commissione i fondi per l' autostrada più disastrata d' Italia. Ma nel clima fetido che avvolge oggi lo scontro politico ci sta anche questo. Ed era perfino scontato che il premier reagisse addossando le responsabilità degli enormi ritardi per la sistemazione della A3 «ai governi di centrosinistra». Il fatto è che ci sarebbe piuttosto da piangere, rileggendo le promesse dei politici. «La Salerno Reggio-Calabria? Sarà pronta nel 2003», giurava il sottosegretario diessino ai Lavori pubblici Antonio Bargone nel 1998. «Finiremo nel 2004-2005», si sbilanciò il ministro Pietro Lunardi nel 2001. Salvo poi, quattro anni dopo, correggere il tiro indicando la conclusione dei lavori «entro il 2008, 2009». Comunque «prima del Ponte sullo stretto, che sarà ultimato nel 2012». Nell' occasione si lasciò anche sfuggire il seguente commento: «Non so con quale ragione il precedente ministro indicava per il 2005 la fine dei lavori». Il precedente ministro? In una conferenza stampa del marzo 2006 Berlusconi fu addirittura categorico: «I lavori finiranno nel 2009. Prima si parlava del 2020». A febbraio dello scorso anno, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli profetizzava: «Sarà conclusa entro la fine del 2011, l' inizio del 2012». E il presidente dell' Anas Pietro Ciucci, tre mesi più tardi: «La completeremo tra la fine del 2012 e l' inizio del 2013. Confermo queste date nonostante le difficoltà nella realizzazione di alcuni tratti che non sono attribuibili all' Anas (le infiltrazioni criminali, ndr)». Mentre Matteoli, proprio in quei giorni, insisteva: «La Salerno-Reggio Calabria dev' essere pronta entro il 2012». Già. A dimostrazione di quanto certe affermazioni dei politici spesso siano imprudenti, c' è proprio la frase di Berlusconi di oggi. Perché mentre il premier si diceva certo che la tormentata storia avrebbe avuto termine nel 2013, sul sito internet dell' Anas compariva la seguente notizia: «L' ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria è in una fase avanzata. Lo sostiene il ministro Altero Matteoli... Rispondendo a quelli che lo stesso Matteoli definisce mormorii, il ministro fa presente che "dei 440 chilometri della Salerno-Reggio Calabria 210 sono già aperti e 174 già appaltati e finanziati. Restano 50 chilometri i cui progetti sono in fase di definizione. La A3 sarà dunque pronta per il 90% entro il 2014", ha concluso Matteoli». Verissimo. Lo dice anche l' Anas nel suo sito: «I lavori su 209 chilometri sono ultimati e fruibili, rappresentanti circa il 46% dell' intero tracciato. I lavori in esecuzione (151 km) o in fase di gara (14 km) interessano circa 165 chilometri dell' autostrada e per questi si prevede la fruibilità» entro il 31 dicembre 2014. Ne mancano perciò 69, considerando che il tracciato è lungo 443 chilometri. Per queste tratte, che secondo l' Anas sono «in avanzata fase di progettazione», servono ancora 2 miliardi 660 milioni di euro, dei quali 537 «già deliberati in modo programmatico dal Cipe». Sembra quindi di capire che sui rimanenti 2 miliardi 123 milioni è buio pesto. Come si possa conciliare questo con la dichiarazione rilasciata da Matteoli il 22 maggio 2009, quando disse che «non c' è un solo metro che non sia finanziato», difficile dire. Di certo ci sono i numeri. E siccome la matematica non è un' opinione, sommando i 7 miliardi 38 milioni di «stanziamenti ad oggi resi disponibili», come spiega l' Anas, ai 2 miliardi 660 milioni (e 420 mila euro, per l' esattezza), «ancora necessari» per i 69 chilometri che dovranno essere realizzati dopo il 2014, si arriva a 9 miliardi 698 milioni. Quasi 700 in più rispetto a quelli, 9 miliardi tondi, di cui si parlava fino a qualche tempo fa. Siamo arrivati a 22 milioni a chilometro, quattro volte più di quanto si spese, a parità di valore del denaro, quando l' autostrada venne costruita. Per realizzarla ci impiegarono 11 anni. Per ammodernarla ne saranno serviti certamente più di 18, anche se va riconosciuto che almeno fino al 2002 si è fatto poco o nulla. Intendiamoci: l' opera è immane. Si tratta di fare nuovi viadotti, scavare altre gallerie, rettificare le curve. Il tutto in un contesto ambientale allucinante, con gli artigli delle cosche protesi sugli appalti. Tutto logico. Tutto comprensibile. Tutto giustificabile. Ma normale, proprio no. Sergio Rizzo RIPRODUZIONE RISERVATA **** 1996
http://archiviostorico.corriere.it/2010 ... 0031.shtml
Già "vecchia" notizia, ma non fa male riportarla. Tratto da un giornale di seconda fascia, comunista.
ROMA - Ieri mattina ridevano, i deputati dell' opposizione. Ridevano a crepapelle quando hanno sentito Silvio Berlusconi annunciare che «la Salerno-Reggio Calabria sarà completata nel 2013». Neanche fosse una delle celebri barzellette del Cavaliere: capo di un governo che, ironizzava il leader dell' Udc Pier Ferdinando Casini, aveva appena «tagliato di 145 milioni» in commissione i fondi per l' autostrada più disastrata d' Italia. Ma nel clima fetido che avvolge oggi lo scontro politico ci sta anche questo. Ed era perfino scontato che il premier reagisse addossando le responsabilità degli enormi ritardi per la sistemazione della A3 «ai governi di centrosinistra». Il fatto è che ci sarebbe piuttosto da piangere, rileggendo le promesse dei politici. «La Salerno Reggio-Calabria? Sarà pronta nel 2003», giurava il sottosegretario diessino ai Lavori pubblici Antonio Bargone nel 1998. «Finiremo nel 2004-2005», si sbilanciò il ministro Pietro Lunardi nel 2001. Salvo poi, quattro anni dopo, correggere il tiro indicando la conclusione dei lavori «entro il 2008, 2009». Comunque «prima del Ponte sullo stretto, che sarà ultimato nel 2012». Nell' occasione si lasciò anche sfuggire il seguente commento: «Non so con quale ragione il precedente ministro indicava per il 2005 la fine dei lavori». Il precedente ministro? In una conferenza stampa del marzo 2006 Berlusconi fu addirittura categorico: «I lavori finiranno nel 2009. Prima si parlava del 2020». A febbraio dello scorso anno, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli profetizzava: «Sarà conclusa entro la fine del 2011, l' inizio del 2012». E il presidente dell' Anas Pietro Ciucci, tre mesi più tardi: «La completeremo tra la fine del 2012 e l' inizio del 2013. Confermo queste date nonostante le difficoltà nella realizzazione di alcuni tratti che non sono attribuibili all' Anas (le infiltrazioni criminali, ndr)». Mentre Matteoli, proprio in quei giorni, insisteva: «La Salerno-Reggio Calabria dev' essere pronta entro il 2012». Già. A dimostrazione di quanto certe affermazioni dei politici spesso siano imprudenti, c' è proprio la frase di Berlusconi di oggi. Perché mentre il premier si diceva certo che la tormentata storia avrebbe avuto termine nel 2013, sul sito internet dell' Anas compariva la seguente notizia: «L' ammodernamento della Salerno-Reggio Calabria è in una fase avanzata. Lo sostiene il ministro Altero Matteoli... Rispondendo a quelli che lo stesso Matteoli definisce mormorii, il ministro fa presente che "dei 440 chilometri della Salerno-Reggio Calabria 210 sono già aperti e 174 già appaltati e finanziati. Restano 50 chilometri i cui progetti sono in fase di definizione. La A3 sarà dunque pronta per il 90% entro il 2014", ha concluso Matteoli». Verissimo. Lo dice anche l' Anas nel suo sito: «I lavori su 209 chilometri sono ultimati e fruibili, rappresentanti circa il 46% dell' intero tracciato. I lavori in esecuzione (151 km) o in fase di gara (14 km) interessano circa 165 chilometri dell' autostrada e per questi si prevede la fruibilità» entro il 31 dicembre 2014. Ne mancano perciò 69, considerando che il tracciato è lungo 443 chilometri. Per queste tratte, che secondo l' Anas sono «in avanzata fase di progettazione», servono ancora 2 miliardi 660 milioni di euro, dei quali 537 «già deliberati in modo programmatico dal Cipe». Sembra quindi di capire che sui rimanenti 2 miliardi 123 milioni è buio pesto. Come si possa conciliare questo con la dichiarazione rilasciata da Matteoli il 22 maggio 2009, quando disse che «non c' è un solo metro che non sia finanziato», difficile dire. Di certo ci sono i numeri. E siccome la matematica non è un' opinione, sommando i 7 miliardi 38 milioni di «stanziamenti ad oggi resi disponibili», come spiega l' Anas, ai 2 miliardi 660 milioni (e 420 mila euro, per l' esattezza), «ancora necessari» per i 69 chilometri che dovranno essere realizzati dopo il 2014, si arriva a 9 miliardi 698 milioni. Quasi 700 in più rispetto a quelli, 9 miliardi tondi, di cui si parlava fino a qualche tempo fa. Siamo arrivati a 22 milioni a chilometro, quattro volte più di quanto si spese, a parità di valore del denaro, quando l' autostrada venne costruita. Per realizzarla ci impiegarono 11 anni. Per ammodernarla ne saranno serviti certamente più di 18, anche se va riconosciuto che almeno fino al 2002 si è fatto poco o nulla. Intendiamoci: l' opera è immane. Si tratta di fare nuovi viadotti, scavare altre gallerie, rettificare le curve. Il tutto in un contesto ambientale allucinante, con gli artigli delle cosche protesi sugli appalti. Tutto logico. Tutto comprensibile. Tutto giustificabile. Ma normale, proprio no. Sergio Rizzo RIPRODUZIONE RISERVATA **** 1996
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Già "vecchia" notizia, ma non fa male riportarla. Tratto da un giornale di seconda fascia, comunista.