Italiani decisivi Se non stanno in panchina

la pallacanestro europea ed italiana
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antoniocoscia93
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Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by antoniocoscia93 »

Se giocano, anche gli italiani segnano. Perfino nella Nba, come dimostra Belinelli. Il problema è che in serie A giocano poco o comunque senza continuità. Se Peppe Poeta, ormai, è il miglior regista italiano e Stefano Mancinelli da due stagioni dà cifre da americano alla Fortitudo, la prestazione vincente di Jacopo Giachetti, 24 punti a Rieti compresi quelli del successo, fa riflettere: ormai ha 25 anni, ha dimostrato di essere un buon giocatore ma, a Roma, quest'anno, 1 volta su 3 non è neppure entrato. Eppure, nelle ultime due partite, è stato decisivo. Possibile che uno così debba fare così fatica per avere l'opportunità di stare in campo con continuità?
Cambiamenti Lo stesso discorso vale per troppi giocatori italiani: Di Bella è stato l'uomo partita nelle ultime due vittorie di Caserta, ma è alla terza squadra in un anno, Luca Garri (23 punti contro Treviso), avrà anche deluso a Roma, ma ha cambiato 6 società in 6 anni dovendo ricominciare ogni volta da capo. E diciamo sempre che non ci sono giovani forti: Michele Antonutti, 22 anni, promessa eterna di Udine, ha fatto appena in tempo a segnare 21 punti all'Armani Jeans (e prendere 8 rimbalzi in 19' contro Ferrara) per vedere drasticamente ridotto il suo minutaggio. Nessuno discute che un Forte sia, in assoluto, più forte di Michele, ma le nostre squadre sono così attrezzate da buttar via un giocatore, italiano o no, delle potenzialità di Antonutti? Così si sono persi per strada decine di buoni giocatori, come lo sfortunato Datome, che si è fatto male proprio quando Roma gli aveva ridato fiducia, o Aradori, deludente a Biella (l'anno scorso alla Lottomatica, dopo aver giocato 2' in 8 partite, ha segnato 11 punti in 26' l'unica volta che è stata davvero utilizzato...), o Maggioli che preferisce giganteggiare con 20 punti e 9 rimbalzi di media in Lega2 piuttosto che languire in A.
Diritti Non tutti gli italiani devono avere il diritto di giocare, ma chi dimostra di essere competitivo sì. Il 2008 si sta chiudendo con dati sempre più preoccupanti per i nostri: attualmente, in serie A, solo 17 italiani stanno in campo più di metà partita, 2 oltre i 30'. Una miseria.
chiabo MARCATORI ITALIANI 1. Poeta (Teramo) m.p. 15.4 (14 o assoluto); 2. Mancinelli (Fortitudo) 14.4 (19 o ), 3. Di Bella (Caserta) 11.7 (40 o ); 4. Garri (Biella) 11 (50 o ), 5. Vitali (Milano) 9.8 (61 o ), 6. Antonutti (Udine) 9.2 (67 o ), 8. Amoroso (Teramo) 9.1 (68 o ).
Stefano Mancinelli, 25 anni, 14.4 punti a partita IPP
Fonte:gazzetta dello sport
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kobe24mvp
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by kobe24mvp »

La situazione è davvero tragica e questo articolo lo dimostra. I nostri giovani non vengono fatti crescere dalle società, che preferiscono a loro dei veterani americani, questa mentalità sta portando ad un impoverimento sempre maggiore di Italiani che giocano, con continuità, nel nostro campionato e quindi un decadimento della nostra nazionale a livello Europeo e Mondiale. Si deve necessariamente trovare una soluzione, perchè i buoni prospetti ci sono, ma vanno coltivati e soprattutto messi in campo, non facendolo si blocca la loro crescita e una loro possibile esplosione. Bisogna dunque fare qualche cosa...
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doc G
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by doc G »

kobe24mvp wrote: La situazione è davvero tragica e questo articolo lo dimostra. I nostri giovani non vengono fatti crescere dalle società, che preferiscono a loro dei veterani americani, questa mentalità sta portando ad un impoverimento sempre maggiore di Italiani che giocano, con continuità, nel nostro campionato e quindi un decadimento della nostra nazionale a livello Europeo e Mondiale. Si deve necessariamente trovare una soluzione, perchè i buoni prospetti ci sono, ma vanno coltivati e soprattutto messi in campo, non facendolo si blocca la loro crescita e una loro possibile esplosione. Bisogna dunque fare qualche cosa...
Il problema è quello sviscerato tante volte. Gli aspetti sono:
1) Una scuola italiana indubbiamente in difficoltà, con dei giocatori di picco di buon livello, ma un livello medio drammaticamente sceso ed un vuoto totale fra la classe '75 e quella '82/'83, con i tanti giocatoti nati nell'82 che hanno dilapidato tutti il loro talento per esclusiva colpa loro. Poi c'è stata una ripresa, ma sempre con pochi giocatori davvero adatti a giocare in lega A.
2) Con le nuove regole una squadra che abbia 4 americani azzeccati, due comunitari ed un naturalizzato, magari che abbia giocato in un'altra nazionale e non sia quindi eleggibile per la nostra, può essere un'ottima squadra. Basti pensare alle tante buone Cantù di Arrigoni, nelle quali quasi mai c'è stato un italiano decente.
3) Oggettivamente, viste le regole protettive, un italiano costa qualcosa in più di un comunitario e molto di più di un americano, cosa che porta molte squadre ad aver paura di investire su più di un italiano decente.
4) Il problema maggiore, il salto dalle giovanili alla prima squadra, in cui molti si perdono. Le famose "minors", le serie minori una volta fucina di giocatori, oggi sono un cimitero degli elefanti.
5) Vivai. Quante sono le società di lega A o di lega due ad avere buoni vivai, su cui puntano davvero? Cinque? Sei?
Soluzioni? Nessuno ha una vera soluzione. Diciamo che già porre l'attenzione sul problema e provare a lavorarci ed a risolverlo sarebbe qualcosa. Proposte interessanti sono venute in momenti differenti da Curioni, presidente della lega dilettanti, dallo stesso Recalcati, forse oggi più adatto ormai a fare il dirigente che l'allenatore. Basterebbe comunque, come inizio, che Meneghin o chi per lui almeno si interessi del problema e pensi davvero alla soluzione, non si limiti a porre regole e paletti sempre più stringenti alle squadre per giustificarsi davanti ad un Petrucci, senza però affrontare nessuno dei problemi. Fermo restando che i paletti attuali potrebbero anche essere utili e potrebbero anche essere aumentati, senza però esagerare. Ad esempio non capisco perchè eliminare del tutto i naturalizzati, cosa che ci priverebbe della possibilità di trovare in futuro un altro Radulovic o un altro Rocca, gente che alla nazionale ha dato parecchio, e perchè ridurre a tre gli extracomunitari lasciando a sei gli stranieri complessivi.
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lebronpepps
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by lebronpepps »

doc G wrote:
2) Con le nuove regole una squadra che abbia 4 americani azzeccati, due comunitari ed un naturalizzato, magari che abbia giocato in un'altra nazionale e non sia quindi eleggibile per la nostra, può essere un'ottima squadra. Basti pensare alle tante buone Cantù di Arrigoni, nelle quali quasi mai c'è stato un italiano decente.
Senza andare a Cantù,basta vedere la squadra che sta dominando in Italia negli ultimi 2-3 anni...
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by jayone »

lebronpepps wrote: Senza andare a Cantù,basta vedere la squadra che sta dominando in Italia negli ultimi 2-3 anni...
eh si, è tristissimo vedere Siena...
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Dopo l'esecuzione di jayone MJ (Michael Jackson) è risorto! Predu17[/align]
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doc G
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by doc G »

lebronpepps wrote: Senza andare a Cantù,basta vedere la squadra che sta dominando in Italia negli ultimi 2-3 anni...
Quella per lo meno ha due naturalizzati, di cui uno potrebbe venir buono per la nazionale. Basterebbe una regola che limitasse i naturalizzati ad uno, un giocatore che gioca in un torneo importante con la nazionale, come adesso, venga considerato italiano a tutti gli effetti, ma chi la rifiuta torni ad essere naturalizzato... come Napo Orso Capo hanno rifiutato la nazionale parecchi giocatori, non è una novità. A Cantù di solito non c'è nemmeno un giocatore buono per Recalcati, l'unico "italiano" è Mazzarino, che però gioca in altre nazionali....
Certo, anche Siena da questo punto di vista non è un bel vedere. Diminuire ad uno i naturalizzati credo che sia l'unica soluzione, magari si potrebbe far digerire alla lega riportando a 4 gli extracomunitari o permettendo due naturalizzati a patto che siano eleggibili per la nostra nazionale.
Bisogna però tener conto che si lavora sempre sul filo, sia Lega che GIBA se andassero davanti ad una corte di giustizia europea non faticherebbero a far annullare regole restrittive. L'Unione Europea ha appena risposto picche a Blatter che voleva imporre che almeno metà dei giocatori della lista consegnata all'arbitro fossero cittadini della nazione della squadra. Il regolamento andrà riscritto da un avvocato molto bravo, ed esperto delle tematiche sportive.
Che voi sappiate Gerry Donato è disponibile?
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doc G
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by doc G »

Leggevo in giro di una probabile convenzione sempre con un minimo di sei italiani su dodici uomini a referto, di cui minimo cinque italiani di formazione e massimo un naturalizzato, fra i massimo sei non italiani ci sarebbe un massimo di tre extracomunitari, ma gli altri non sarebbero comunitari, bensì europei.
Ho trovato articoli su basketground, basketnet e, naturalmente, rassegna stampa di legabasket.
Che ne pensate?
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by MP3 »

doc G wrote: Leggevo in giro di una probabile convenzione sempre con un minimo di sei italiani su dodici uomini a referto, di cui minimo cinque italiani di formazione e massimo un naturalizzato, fra i massimo sei non italiani ci sarebbe un massimo di tre extracomunitari, ma gli altri non sarebbero comunitari, bensì europei.
Ho trovato articoli su basketground, basketnet e, naturalmente, rassegna stampa di legabasket.
Che ne pensate?
non cambia molto perchè comunque c'è il rischio che a giocare siano i 6 stranieri, l' italiano naturalizzato e massimo 1-2 italiani "veri"

tralasciando questo trovo assurda la definizione di italiano di formazione la vera differenza dovrebbe essere tra convocabili in nazionale e non... volendo trascurare gli extracomunitari si potrebbe ancora mantenere questa distinzione tipo scalabrine o rocca italiani "veri" perchè possono essere convocati eze no perchè ha già giocato con la nigeria
se i videogiochi avessero realmente influenzato la nostra esistenza, ora vivremmo in enormi stanzoni bui, mangiando pillole ascoltando musica elettronica ripetiva
"il culo è ripartito malissimo tra gli esseri umani" (cit.)
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Re: Italiani decisivi Se non stanno in panchina

Post by doc G »

MP3 wrote: non cambia molto perchè comunque c'è il rischio che a giocare siano i 6 stranieri, l' italiano naturalizzato e massimo 1-2 italiani "veri"

tralasciando questo trovo assurda la definizione di italiano di formazione la vera differenza dovrebbe essere tra convocabili in nazionale e non... volendo trascurare gli extracomunitari si potrebbe ancora mantenere questa distinzione tipo scalabrine o rocca italiani "veri" perchè possono essere convocati eze no perchè ha già giocato con la nigeria
Non puoi scrivere giocatori eleggibili per la nazionale perchè l'UE si è espressa decine di volte su questo, bocciando questa possibilità senza riserve. Il primo Martinelli che sta perdendo qualche partita di troppo fa ricorso e fa annullare la convenzione.
Ci si possono inventare limitazioni alla circolazione dei comunitari solo se minimali (tipo i tre italiani di qualche anno fa) oppure nei campionati semiprofessionistici o dilettantistici. In B fai quel che vuoi, in A o lega due no.
Scrivendo italiani di formazione puoi mascherare il tutto come difesa dei vivai, e su questo finore l'UE ha chiuso un occhio.
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