Re: La Settima Arte, Da Wim Wenders a Joe D'Amato: Il Topic del Cinema.

[Gerry Donato]

Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.

Tra l'altro, furbata delle furbate, si appoggia parzialmente ad una storia vera, rendendo tutta quell'illusione di felicità, che a qualcuno potrebbe infastidire, più ancorata al vissuto raccontato.
Praticamente è l'incontro tra "Parla con Lei" e "Lo scafandro e la farfalla" contaminati da "Infelici e contenti" con Pozzetto/Greggio.

Ennesima conferma del cinema francese, d'altronde l'hanno pur sempre inventato loro eh. Per dirla alla Franci: consigliatissimo (cit.).

P.S.: allucinante la somiglianza non solo fisica ma anche mimica tra François Cluzet e Dustin Hoffman (nel modo di abbozzare il sorriso in particolare!).

[The Answer Palermitano]

Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.

Tra l'altro, furbata delle furbate, si appoggia parzialmente ad una storia vera, rendendo tutta quell'illusione di felicità, che a qualcuno potrebbe infastidire, più ancorata al vissuto raccontato.
Praticamente è l'incontro tra "Parla con Lei" e "Lo scafandro e la farfalla" contaminati da "Infelici e contenti" con Pozzetto/Greggio.

Ennesima conferma del cinema francese, d'altronde l'hanno pur sempre inventato loro eh. Per dirla alla Franci: consigliatissimo (cit.).

P.S.: allucinante la somiglianza non solo fisica ma anche mimica tra François Cluzet e Dustin Hoffman (nel modo di abbozzare il sorriso in particolare!).

assurda la somiglia e non so se ci avete fatto caso, ma quando gli fanno i baffetti è IDENTICO a Dustin Hoffman in Hook

[Birdman]

Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.

Tra l'altro, furbata delle furbate, si appoggia parzialmente ad una storia vera, rendendo tutta quell'illusione di felicità, che a qualcuno potrebbe infastidire, più ancorata al vissuto raccontato.
Praticamente è l'incontro tra "Parla con Lei" e "Lo scafandro e la farfalla" contaminati da "Infelici e contenti" con Pozzetto/Greggio.

Ennesima conferma del cinema francese, d'altronde l'hanno pur sempre inventato loro eh. Per dirla alla Franci: consigliatissimo (cit.).

P.S.: allucinante la somiglianza non solo fisica ma anche mimica tra François Cluzet e Dustin Hoffman (nel modo di abbozzare il sorriso in particolare!).

Ottimo, questa sera ero indeciso se andare al cinema a vederlo..vada per il sì!

[johnOJ]

Visto anch'io Quasi Amici qualche giorno fa: giudizio positivo anche se avevo letto che si rideva moltissimo, in realtà almeno per me non è stato così. Abbina un lato divertente ad un altro che fa anche riflettere, questa credo sia la forza del film.
Nulla di strepitoso a mio avviso, però sicuramente oltre la sufficienza.

Visto anche Shame nei giorni scorsi, non è malvagio però boh, a mio modesto avviso il film ha qualche pecca piuttosto evidente, la più grande quella di non aver fatto morire la sorella del protagonista, scelta per me piuttosto incomprensibile. Anche in questo caso però il mio voto è oltre la sufficienza.

[Sberl]

Aggiunti alla collezione blu-ray Full Monty, Platoon e Tora Tora Tora.
Devo trovare tra le uscite in blu-ray un altro classico della II guerra mondiale: i Cannoni di Navarone

[francilive]

Visto anche Shame nei giorni scorsi, non è malvagio però boh, a mio modesto avviso il film ha qualche pecca piuttosto evidente, la più grande quella di non aver fatto morire la sorella del protagonista, scelta per me piuttosto incomprensibile. Anche in questo caso però il mio voto è oltre la sufficienza.

Riguardo il tag spoiler, vorrei descriverti la mia impressione.
Il fatto che si salvi rende aperto il finale, rendendolo ancora più amaro.
Non c'è il tempo di piangere per una tragedia che già bisogna pensare a ricostruire un rapporto o a distruggerlo del tutto. la pioggia non è liberatoria, la scena finale sul metrò, in apparenza positiva, non fa altro che alimentare i dubbi di uno stato d'animo in perenne conflitto tra la ragione, che gli provoca continui sensi di colpa, e l'istinto, che lo costringe a cercare sempre e comunque il sesso, anche facendosi del male.
Per me Steve McQueen ha fatto un ottimo lavoro, affrontando con coraggio, senza banalità, un tema comunque complesso proprio per il fatto che non rimane nella mente e nelle azioni del malato, ma finisce per rovinare la vita anche di chi lo circonda. Ed è proprio per questo che Shame lascia il segno. Qualche eccesso teatrale c'è, ma ritengo sia ben calibrato e soprattutto sceneggiato in momenti in cui il film se lo può permettere.

[francilive]

Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.

Ennesima dimostrazione di come in Francia prima di produrre un film leggano le sceneggiature. Pratica che da noi si è persa da tempo, andando di copia/incolla sperando che qualcuno abbocchi sempre. Non ho ancora sentito uno parlare male di questo film. Spero di riuscire ad andare a vederlo al più presto al cinema. Stasera causa contrattempo mi è saltato Hysteria, altra commedia sicuramente divertente che credo valga il prezzo del biglietto.

[johnOJ]

Riguardo il tag spoiler, vorrei descriverti la mia impressione.
Il fatto che si salvi rende aperto il finale, rendendolo ancora più amaro.
Non c'è il tempo di piangere per una tragedia che già bisogna pensare a ricostruire un rapporto o a distruggerlo del tutto. la pioggia non è liberatoria, la scena finale sul metrò, in apparenza positiva, non fa altro che alimentare i dubbi di uno stato d'animo in perenne conflitto tra la ragione, che gli provoca continui sensi di colpa, e l'istinto, che lo costringe a cercare sempre e comunque il sesso, anche facendosi del male.
Per me Steve McQueen ha fatto un ottimo lavoro, affrontando con coraggio, senza banalità, un tema comunque complesso proprio per il fatto che non rimane nella mente e nelle azioni del malato, ma finisce per rovinare la vita anche di chi lo circonda. Ed è proprio per questo che Shame lascia il segno. Qualche eccesso teatrale c'è, ma ritengo sia ben calibrato e soprattutto sceneggiato in momenti in cui il film se lo può permettere.

Sì, direi che la tua è una chiave di lettura che ci può assolutamente stare. D'accordo anche per gli eccessi teatrali, lei che canta per mezzora New York New York è realmente fastidiosa.

Intanto stasera ho colmato una lacuna clamorosa con La 25ma Ora. Beh davvero splendido sotto ogni aspetto. Poco altro da aggiungere.

[ride_the_lightning]

Nel caso si aprisse un nuovo topic, pardon, sposterò il post. .

Ieri sera ho visto Restless [L'amore che resta --> :semilasciticancelloinspired:]. Preso in DVD per arginare un'eventuale perdita finanziaria causata dal blu ray [sigh].

Che dire. Film gradevole, l'ora e mezza scarsa passa molto velocemente e non ha vistosi cali di ritmo o momenti in cui gira a vuoto. Non so, sicuramente lo rivedrò più volte perchè mi ha convinto, ma non così convinto. Forse da Van Sant mi aspettavo di più perchè il plot scritto da Jason Lew è interessantissimo, anche ben sviluppato [per gusto personale mi è sembrato "superficiale" a tratti], ma oscilla costantemente fra l'essere "leggero" e cercare una "profondità" maggiore. Non so quale fosse l'intento reale, visto che strappa pure qualche sorriso.
Qualche rimpianto su come sia stata sfruttata la figura del fantasma Hiroshi [kamikaze jappo] che accompagna Enoch, parte bene, ma viene assegnato a un ruolo superficiale. Lo avrei utilizzato di più, anche per spiegare la psiche di Enoch, vabbè.

Molto bene la fotografia, colori caldi [sull'arancione/marroncino] e autunnali. Incantevole la Portland che fa da cornice alla storia. Mi è piaciuto il figlio dell'indimenticabile Dennis Hopper e anche la Wasikowska non sfigura. Considerazione sui costumi : ben realizzati, ma tremendamente indie/radical chic e giù di lì.

Ultima menzione d'onore alla colonna sonora, che inizia con i The Beatles e prosegue con, cito a memoria quindi mi scorderò qualcuno, Nico, Bon Iver, Sufjan Stevens, Bach..con leit motiv il lavoro di Elfman.

[Mr. Sloan]

Mi associo alla grande ai pareri positivi delle pagine precedenti su Quasi Amici e comprendo perfettamente come mai sia il record di incassi in Francia: è un film che piace, non nel senso commerciale o tecnico del concetto, ma proprio empatico, epidermico, di humus, di umore.

Ennesima dimostrazione di come in Francia prima di produrre un film leggano le sceneggiature. Pratica che da noi si è persa da tempo, andando di copia/incolla sperando che qualcuno abbocchi sempre. Non ho ancora sentito uno parlare male di questo film. Spero di riuscire ad andare a vederlo al più presto al cinema. Stasera causa contrattempo mi è saltato Hysteria, altra commedia sicuramente divertente che credo valga il prezzo del biglietto.

Hysteria l'ho visto un po' di tempo fa, e' una commedia onesta, che racconta con grazia un tema sul quale sarebbe fin troppo facile avere delle clamorose cadute di stile alla Vanzina. Si lascia andare verso la fine, trasformandosi in una sagra dei buoni sentimenti di cui potevano tranquillamente fare a meno, ma in generale resta un film gradevole. Molto bene Rupert Everett nel ruolo dell'aristocratico fissato con la tecnologia, Maggie Gyllenhaal a volte invece fa venire la tentazione di prenderla a schiaffi

Ieri invece ho visto Hesher.

Direi meglio di Hysteria, anche qui non si tratta di capolavoro ma di un film molto molto gradevole. Poi c'e' la divina, sono riusciti a trasformarla in una specie di zerbino ambulante ma basta pucciarla in piscina che ritorna in tutta la sua magnificenza

[alessio14]

Sono finalmente riuscito a vedere Hugo Cabret, in colpevole ritardo, e a distanza di una dormita mi chiedo ancora come gli possa esser stato preferito The Artist agli Oscar.

Scorsese mi ha emozionato, Hugo Cabret è l'omaggio di un grande regista al cinema come stupore, che ha il suo padre in Melies. E' il film che farei vedere ad un bambino per farlo appassionare alla settima arte. Melies sarebbe emozionato nel vedere il suo atterraggio sulla luna in 3D.

Entrambi, The Artist e Hugo Cabret, sono film che richiamano il passato: solo che il primo lo riporta in vita, magistralmente, senza aggiungere sostanzialmente niente. Il secondo sceglie il modo migliore per omaggiarlo...

[Jamal Crawford]

E' l'ultima settimana di Blockbuster a Parma, non so se la data di chiusura degli altri punti vendita sia la stessa anche altrove. :(

Hanno messo quasi tutto al 60 % di sconto, tant'è che con 50 euro in tutto ho portato a casa 6 film e 1 gioco ps3 (il quale, già da solo, era a 65 euro a prezzo pieno).
Ma la tristezza per l'imminente addio definitivo supera di gran lunga la soddisfazione dell'acquisto vantaggioso.

[Bounce]

KNOCKOUT (Haywire)
L'ultima fatica di Soderbergh, un autore da cui, se si eccettua qualche passo falso in stile Contagion, è sempre lecito attendersi qualcosa di intelligente.
L'idea di fondo è questa. Ho un bel budget, chiamo un po' di gente tosta, vediamo un po', si McGregor, ok, Fassbender, via, Tatum, alla grande, pure Michael Douglas (e potremmo andare avanti ancora per un bel pezzo), poi li faccio cartellare tutti dalla mitica Gina Carano
Il film è esteticamente perfetto, pulito, virtuoso, la fotografia desatura gli dona anche quel tocco vintage e glamour che non guasta mai.
La tecnica di regia è eccellente. Il girato è allo stato dell'arte.
Ma dopo ambiziose premesse, il tutto ricade nel piattume di una narrazione troppo scolastica, complice una sceneggiatura di una banalità sconcertante che si porta appresso il demerito di svelare a priori l'accaduto, procedendo a ritroso nella ricerca delle motivazioni.

quoto tutto e anzi sei stato troppo buono: soprattutto considerato che un trailer alla radio lo definiva "il miglior film d'azione della storia" (non scherzo)....!!!!!!!! sono stati soldi buttati purtroppo

Quasi Amici

[Birdman]

Ieri sera ho visto "Misery non deve morire".
Ottimo film, i due protagonisti sono veramente super nei loro ruoli, sono invece rimasto un po' deluso dalla sceneggiatura, abbastanza piatta. La suspance in ogni caso non manca, consigliato.

[dipper 2.0]

Ieri sera ho visto "Misery non deve morire".
Ottimo film, i due protagonisti sono veramente super nei loro ruoli, sono invece rimasto un po' deluso dalla sceneggiatura, abbastanza piatta. La suspance in ogni caso non manca, consigliato.

è pure piatto il libro, poco da fare