Re: Il salary cap nel calcio

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margheritoni10
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by margheritoni10 »

TheBalckpresident wrote:Super Lega Mondiale con 30 squadre divise in 2 Conference:
La North con Celtic, Rangers, Arsenal, Man Utd, Liverpool, Chelsea, Bayern Monaco, Amburgo, O.Lione, PSG, CSKA Mosca, Dinamo Kiev, Real Madrid, Atletico Madrid e NY Red Bulls.
La South con Benfica, Porto, Barcellona, Valencia, Milan, Inter, Juventus, Marsiglia, Roma, Sao Paulo, Flamengo, River Plate, Boca Juniors e Los Angeles Galaxy.
Stagione Regolare da 56 partite tra Novembre e Aprile, le prime 4 di ogni conference vanno ai Playoff (Maggio)
Salary Cap a 50 milioni di Euro, squadre con max 23 giocatori.
Ogni squadra deve avere lo stadio di proprietà
X il draft si sfruttano i campionati nazionali.
Due mesi x le Nazionali x i vari tornei di qualificazione e le grandi Competizioni.
(Giugno - Luglio)
Agosto e settembre x le vacanze e Ottobre x il training Camp

:lol2: :lol2: :lol2:
A questo punto manca il commish (ma se Matt esce dalla Dinasty possiamo provare a convincerlo), un logo di alto profilo (si può sempre stilizzare Kaka con le braccia al cielo così si fa contento anche Bagnasco) e qualche Marco Polo che va a dire ai Nippo "No, il pallone è nostro e voi non giocate!".
Quando s'inizia?
Last edited by margheritoni10 on 21/11/2007, 15:49, edited 1 time in total.
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E' lo stesso medesimo principio, mismo, siam sempre lì qualità o quantità??
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jorgeparatres
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by jorgeparatres »

margheritoni10 wrote: :lol2: :lol2: :lol2:
A questo punto manca il commish (ma se Matt esce dalla Dinasty possiamo provare a convincerlo), un logo di alto profilo (si può sempre stilizzare Kaka con le braccia al cielo così si fa contento anche Bagnasco) e qualche Marco Polo che va a dire ai Nippo "No, il pallone è nostro e voi non giocate!".
Quando s'inizia?


Mai...
Pianga, Malaussène, pianga in modo convincente. Sia un buon capro.

" ... dunque tu chi sei?"
"Una parte di quella forza che vuole costantemente il Male e opera costantemente il Bene"
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doc G
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by doc G »

Peyton_Manning18 wrote:Il grosso problema è che il salary cap funziona in un'unica nazione: gli USA. Cercare di farlo funzionare a livello europeo è praticamente impossibile.

Il salary cap funziona solo se tutte le squadre (città) che rientrano nella lega chiusa, dove per lega chiusa intendo nessuna retrocessione, hanno bacini di utenza confrontabili e quindi potenzialità economiche simili.

Nonostante gli americani, a livello di sport, considerino fondamentale la parità di opportunità, non acceterebbero mai un campionato in cui squadre come Atalanta, Chievo, Cagliari... giochino insieme a Milan, Inter, Roma, Juve...

Se vai a vedere l'NFL, ad eccezione di Green Bay che è sostenuta dall'intero Wisconsin, tutte le città sono confrontabili a livello economico. Inoltre, i primi 10 mercati girano una quota di introiti alle altre 22, ma queste cifre non sono così distanti di quanto non siano i giri d'affari tra un Chievo e un'Internazionale...

Se si dovesse fare qualcosa di stile USA in Europa, l'idea sarebbe questa:
1) le squadre top europee in una loro lega con Salary cap
2) le altre a contendersi i titoli a livello più basso

Altre opportunità non ne vedo.


Impeccabile come disamina. Il salary cap sarebbe possibile solo facendo un campionato europeo con le migliori squadre, anche 20 per girone, tanto a quel punto le coppe non avrebbero più senso. Un giocatore avrebbe una visibilità spaventosa, uno in piena attività preferirebbe sempre essere li, a giocare la domenica con il Chelsea, il Real, il Barcellona, il Bayern, piuttosto che magari prendersi soldi da una emegente con cui dovrebbe però giocare contro Cagliari, Albacete, Hansa Rostock o Stoke City.
Sarebbe sempre difficile, perchè ci sarebbe sempre qualche squadra fuori dal campionato, con qualche presidente in cerca di visibilità o di scaricare utili, pronta ad offrire per un giocatore celebre, e qualche campionato da lanciare, tipo Emirati Arabi o Giappone, ma sponsor e pubblico preferirebbero quasi sempre il campionato europeo.
Bisognerebbe però fare una scelta precisa: sport professionistico all'americana, ed in tal caso tetto salariale, contratti da rispettare, bilanci perfetti, regole economiche rigorosissime, ricerca asfissiante dello spettacolo anche a discapito dei valori sportivi, oppure un ritorno deciso verso quei valori sportivi, cercando di regolare meglio i campionati nazionali, dando più opportunità alle medie, impedendo robe tipo le rose a 30 giocatori con 20 stranieri (cosa che invece sarebbe normalissima nel primo caso).
Perchè questa scelta non si fa? Per ragioni politiche, in quanto sarebbe molto più difficile sfruttare lo sport in uno di questi due casi, ragioni economiche, in quanto probabilmente anche al G 14 conviene ancora un ibrido come quello attuale, una tradizione consolidata, gli stessi tifosi che ancora non vedono di bon occhio tutto ciò.
Segnali di crisi si vedono però in tutti i campionati, l'epoca della scelta per la prima volta si è avvicinata.

PS sul Chievo e l'Inter: negli ultimi 15 anni, quali squadre cosiddette di "provincia", pur se provincia ricca e popolosa come Verona, sono riuscite a competere per il titolo? Nell'epoca delle cosiddette sette sorelle le 7 erano appunto le milanesi, le romane, la Juventus, Parma e Fiorentina. A parte il fatto che io mi guarderei bene dal portare ad esempio di buona gestione Cecchi Gori e Tanzi, in ogni caso, pur dilapidando patrimoni, la Fiorentina ha ottenuto come massimo risultato un quarto posto (4°, sottolineo), il Parma è arrivato due volte secondo, in campionato non è mai stato competitivo come in Europa, dove si è tolto diverse soddisfazioni.
Oggi i presidenti di Sampdoria, Napoli, Genoa e Palermo sono molto facoltosi, nei primi due casi forse anche ai livelli di Berlusconi e Moratti, eppure non provano neanche ad insidiare le milanesi, la Roma e la Juve. Perchè? Perchè sono a capo di squadre che hanno alle spalle aree metropolitane importanti, interessanti per gli sponsor, con un elevato interesse per il calcio, ma ancora non paragonabili alle quattro di cui sopra. Se hai incassi globali (tutto considerato, ma proprio tutto) inferiori, devi spendere un x% in più di Berlusconi, Moratti, Sensi, della famiglia Agnelli per competere, e non mi sembra facilissimo.
Per inciso, il Chelsea ha sede nel centro di Londra, non in una città splendida, ricca, vivace ma pur sempre 20 volte meno popolosa della capitale londinese, come Verona.
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francospicciariello
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by francospicciariello »

Partiamo dall'Italia. Il problema è quello di un campionato a 20 squadre che riduce ancor di più la concorrenza. Immaginiamo ad esempio i migliori delle ultime 2/4 squadre spalmate sulle altre. Aggiungiamo il fatto che, non esistendo limiti al tesseramento, Inter, Milan e Juventus, in pratica si comprano tutto ciò che c'è sul mercato, facendo peraltro scendere il livello medio del campionato. E' infatti assurdo dover vedere le tribune di queste tre squadre piene di giocatori che farebbero i titolari ovunque. Mettiamo questi due fattori con l'assenza di salary cap, che andrebbe imposto a livello UEFA, ed ecco che il danno è fatto.

Ma si dirà: una sproporzione tra le "grandi" e le "piccole" c'è sempre stata, cone le prime che hanno sempre vinto quasi tutto, in Italia come in Spagna (non in Germania, dove il Bayern fino all'era beckenbauer non aveva vinto mai nulla, o nell'Inghilterra pre-Premier). E' vero, ma la differenza oggi rispetto al passato sta nei mezzi di comunicazione. TV via satellite e internet consentono un effetto moltiplicatore del seguito (e conseguenti revenues da diritti TV, merchandising, ecc.) intorno alle squadre più note (vedi le tre nostre, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Real, Barça, Bayern, e anche Celtic e Rangers) in passato impossibile da realizzare.

Se non si pongono dei limiti la frattura in una decade potrebbe diventare insanabile. Ciò vorrebbe dire, secondo me:
- salary cap UEFA (le entrate extra, derivanti da stadi e altro, andrebbero ai proprietari, e allora vedrai che bilanci e risultati andrebbero a braccetto). Il cap deve essere ovviamente netto, sta poi ad ogni lega combattere col proprio Parlamento/Governo sui limiti di tassazione.
- luxury tax
- limiti alle rose (ad es. 18 più 7 cresciuti nella Primavera. Certo chi fa le coppe dovrebbe averne di più: 20% di partite extra dovrebbero voler dire almeno 4/5 giocatori extra)
- stadi di proprietà con annessi e connessi (inevitabile ormai).
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by shilton »

francospicciariello wrote:Partiamo dall'Italia. Il problema è quello di un campionato a 20 squadre che riduce ancor di più la concorrenza. Immaginiamo ad esempio i migliori delle ultime 2/4 squadre spalmate sulle altre. Aggiungiamo il fatto che, non esistendo limiti al tesseramento, Inter, Milan e Juventus, in pratica si comprano tutto ciò che c'è sul mercato, facendo peraltro scendere il livello medio del campionato. E' infatti assurdo dover vedere le tribune di queste tre squadre piene di giocatori che farebbero i titolari ovunque. Mettiamo questi due fattori con l'assenza di salary cap, che andrebbe imposto a livello UEFA, ed ecco che il danno è fatto.

Ma si dirà: una sproporzione tra le "grandi" e le "piccole" c'è sempre stata, cone le prime che hanno sempre vinto quasi tutto, in Italia come in Spagna (non in Germania, dove il Bayern fino all'era beckenbauer non aveva vinto mai nulla, o nell'Inghilterra pre-Premier). E' vero, ma la differenza oggi rispetto al passato sta nei mezzi di comunicazione. TV via satellite e internet consentono un effetto moltiplicatore del seguito (e conseguenti revenues da diritti TV, merchandising, ecc.) intorno alle squadre più note (vedi le tre nostre, Manchester United, Liverpool, Arsenal, Real, Barça, Bayern, e anche Celtic e Rangers) in passato impossibile da realizzare.

Se non si pongono dei limiti la frattura in una decade potrebbe diventare insanabile. Ciò vorrebbe dire, secondo me:
- salary cap UEFA (le entrate extra, derivanti da stadi e altro, andrebbero ai proprietari, e allora vedrai che bilanci e risultati andrebbero a braccetto). Il cap deve essere ovviamente netto, sta poi ad ogni lega combattere col proprio Parlamento/Governo sui limiti di tassazione.
- luxury tax
- limiti alle rose (ad es. 18 più 7 cresciuti nella Primavera. Certo chi fa le coppe dovrebbe averne di più: 20% di partite extra dovrebbero voler dire almeno 4/5 giocatori extra)
- stadi di proprietà con annessi e connessi (inevitabile ormai).




mi trovi d'accordo quasi in toto
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by Peyton_Manning18 »

Alcuni punti mi trovano d'accordo, altri meno.
1) il salary cap è utile, ma va capito come deve essere calcolato. Il sistema che reputo, attualmente, il migliore è quello NFL (casualmente la lega più ricca del mondo). Il cap è calcolato come una percentuale degli introiti complessivi di tutta la lega. Esiste un tetto minimo (per evitare che alcuni presidenti facciano i furbi) e ogni anno la cifra viene modificata al rialzo (visto la crescita degli introiti).
2) sono d'accordissimo sul limite massimo di giocatori per ogni formazione. Tralascerei il vincolo sui giovani, almeno in una prima fase. Purtroppo non esistono veri e propri tornei (i campionati Primavera sono abbastanza ridicoli) in cui sviluppare talenti. 25 giocatori per tutti, con possibilità di gestire gli infortunati con il pescaggio dei giocatori liberi durante tutto l'arco della stagione
3) la luxury tax è meglio non utilizzarla. Conoscendo un po' i presidenti, si rischierebbero disastri. Meglio un limite posto fin dall'inizio ed è morta lì. Le situazioni di Knicks e Yankees sono lì a mostrare come si possano creare "sgorbi" anche con il salary cap.
4) il problema più grave è proprio la definizione dei campionati. Per creare qualcosa di importante, è necessario generare il maggior valore possibile. Una lega europea con tutte le big è l'esempio più vicino a un campionato di stile USA. Devono essere eliminate le retrocessioni, perchè non puoi gestire lo stesso cap tra squadre di A e di serie inferiori. Qua probabilmente si schiantano tutte le speranze.

Comunque è sempre interessante discutere di questi temi.
“Orgoglioso di non essere uno di loro" - Paolo Maldini #3
Non sono folle, è che l’impresa è l’impresa - Marco Pantani
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TheLaw

Re: Il salary cap nel calcio

Post by TheLaw »

secondo me tutte queste proposte sono valide (alcune più, alcune meno) ma io non riesco proprio a palesarmi una squadra italiana di serie A rassegnarsi a non entrare nell'elitè europea e a non poterci mai più entrare. Come fai a dire ai napoletani o ai fiorentini che le loro squadre possono solo in campionati minori?
Promossioni e retrocessioni fanno parte della cultura calcistica europea e sono ineliminabili; ma con le retrocessioni è difficile applicare salary cup, luxury tax e via dicendo
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Re: Il salary cap nel calcio

Post by Peyton_Manning18 »

TheLaw wrote:secondo me tutte queste proposte sono valide (alcune più, alcune meno) ma io non riesco proprio a palesarmi una squadra italiana di serie A rassegnarsi a non entrare nell'elitè europea e a non poterci mai più entrare. Come fai a dire ai napoletani o ai fiorentini che le loro squadre possono solo in campionati minori?
Promossioni e retrocessioni fanno parte della cultura calcistica europea e sono ineliminabili; ma con le retrocessioni è difficile applicare salary cup, luxury tax e via dicendo


Ti sei fatto una domanda e ti sei dato la risposta... le due possibilità sono disgiunte...
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