Allora. Prendiamo ovviamente in considerazione il range di età pisellable, che di solito è variabile, ma per comodità attesteremo tra i 20 e i 35 anni.
E' risaputo che nello sci la capacità è direttamente proporzionale alla pratica che si possa fare (più si pratica e meglio si scia). A suffragio di questa tesi, il fatto che sciatori che non abitano in zone con impianti a distanza medio-breve hanno sicuramente più difficoltà ad affinare le proprie doti. ...ma non divaghiamo.
Ergo, più le donzelle hanno la possibilità di praticare (lo sci!) più sapranno cavarsela in ardui pendii.
E qui dobbiamo individuare già subito le 2 macrocasistiche principali sulla possibilità di pratica sciistica.
1) La donzella impara da piccola, è affascinata dallo sport e lo pratica con una alta frequenza, probabilmente perchè iniziata all'attività (sciistica sempre) da un genitore particolarmente sportivo.
Tenete a mente questa casistica perchè ci servirà per confermare la mia tesi principale
2) La ragazza inizia già più tardi, diciamo tra i 14 e i 20 anni, e quindi non è più il genitore a portarla sulle piste ma gli amici o il semplice piacere di provare uno sport nuovo.
Analizziamo meglio questa casistica e proviamo a scomporla in 2 principali scenari:
a) La ragazza si reca sulle piste in modo autonomo e per iniziare si affida ad un maestro.
b) La ragazza asperge ai monti con gli amici e prova ad approcciare allo scii in modalità autodidattica.
Mi pare ovvio che nel caso della casistica a, il maestro di sci prediliga aver a che fare con una ragazza di questo tipo
che di questo tipo
e quindi a furia di ripetizioni anche ad impianti abbondantemente chiusi, la prima ragazza ha sicuramente modo di fare più pratica della seconda, per la quale il maestro, un po' scettico nell'insegnare i suoi segreti, risulterà financo scortese e sbrigativo, diminuendo l'appeal dello sport sulla propria indole.
In egual modo, è decisamente più facile, nell'ipotesi b, che un gruppo di amici inviti a sciare, anche quotidianamente e prendendo pure dei giorni di ferie non pagati, la ragazza della prima foto che la seconda, che potrà praticare lo sport solo 1 volta ogni 2 mesi di insistenti richieste di aggregarsi al suddetto gruppo di amici, che per l'occasione si organizzerà per arrivare sulle piste con abbigliamento tipico di Christian De Sica negli anni 90 e con grossi occhiali da sole per non essere poi facilmente riconosciuto dalle ragazze della prima tipologia presenti sulle piste.
Se ne deduce che per la tipologia delle ragazze che iniziano tardi a sciare, sia insindacabile che ci sia un legame forte e diretto tra essere gnocche e saper sciare bene.
Per l'altra tipologia, invece, oltre a essere comunque direttamente impattati dallo scenario 2 - tipologia b (teoria della conservazione della specie - postulato sci), c'è da fare un'ulteriore considerazione.
Una ragazza che si abitua fin da piccola a sciare e a praticare, con l'andare del tempo avrà sviluppato un'indole fortemente sportiva, che le permetterà di effettuare qualche attività sportiva anche in periodi estivi, e di mantenere un fisico decisamente invidiabile, unito al fatto che la costante presenza sulle piste garantisca un livello di abbronzatura che ne migliora sicuramente l'aspetto esteriore. Per cui ecco che in questo caso la bellezza diventa quasi più una conseguenza che una causa dello sci.
Certo, poi potranno pure esistere le eccezioni... ma non ne ho ancora trovate in 20 anni di onorato servizio sulle piste..
Direi che ci sono tutti gli elementi per considerare inoppugnabile la tesi... come sono andato ?
2. Gli eroi del soccorso alpino - Robin
la verità è che un momento così non l'ho mai passato in vita mia...passata la notte a vegliare i nostri 4 angeli con il pensiero di come sia ingiusto il mondo...
e di quanto tentato sono di mollare tutto, xk ogni volta che chiudo gli occhi penso sempre alla stessa scena..non è facile dormire, ma non credo sia un problema di tutti i volontari della nostra sezione del soccorso...cè tensione nell'aria, ci sentiamo tutti feriti dentro e la cicatrice non si formerà velocemente...
mi da pure fastidio vedere il mio giubbotto rosso, passare con la macchina per i paesi della vallata e vedere da lontano le foto sulle bacheche comunali con quei 4 volti familiari...
stamattina mi sveglio e non so cosa fare, non mi va di fare niente.. tra me e me penso di rendermi utile e di andare alla stazione del 118, cè sempre qualcosa da fare...passo di li verso le 11...il clima è teso, guardo dall'altra parte quando passo oltre alla fila di fiori all'entrata...
dopo neanche 20 minuti arriva una chiamata...sulla Marmolada d'ombretta di distanza cè stata la segnalazione di un incidente durante una ferrata...uno scalatore ha fatto un volo di 30 metri e miracolosamente ha fermato la sua caduta in una sporgenza di una parete abbastanza problematica per il recupero con il vericello...
il silenzio cala nella sala....senza dire una parola io e un mio collega andiamo verso il nostro armadietto..il capo-stazione capisce e avverte l'equipaggio dell'elicotterò: il Falco riprenderà il suo volo....
equipaggio nuovo proveniente dalla stazione di Treviso (un ringraziamento dal mio piccolo), senza neanche pronunciare una parola si monta su e si parte..appena l'elicottero passa la collina e sorvola Pieve si vede ogni persona presente in piazza alzare lo sguardo in cielo e parte un applauso in ogni piazza di ogni paese che sorvolimao (almeno questo stando dalle testimonianze raccolte dal giornale locale)..una cosa da brividi...
per noi gente di montagna l'elicottero del 118 rappresenta il nostro angelo custode...e vederlo ritornare a volare sembra spezzare questa nube cupa che attenaglia tutta la provincia... i nostri nuovi colleghi capiscono la situazione mia e di marco e crecano di essere il più professionali possibili..
arriviamo sul luogo d'intervento..cè uno sbalzo di 80 metri per andare a recuperare il ferito..bisogna scendere giù con la barella e il vericello...risluta una cosa difficile: il veivolo deve stare a filo della parete e uno sbalzo di qualche centrimetro dell'elicottero risulta come qualche metro all'operatore con il rischio di scontrarsi con la parete...ecco, proprio il primo intervento dopo la catastrofe non poteva essere una cosa semplice
io e Marco siamo i due tecnici...Marco cerca di tirare fuori l'imbragatura, ma io lo fermo..."guidami tu con il vericello" (Marco deve tornare a casa da Lorenzo, penso, il suo piccolo di 10 mesi)...lui non replica, commente solo con un: se te la senti"....si comincia a scenderema mancano 5 metri dal punto d'arrivo..l'elicottero deve abbassarsi di altri 5 lunghissimi metri sfiorando il punto più brutto della parete con una sporgenza pericolosa.. quindi dovrà spostarso di qualche centimetro...in quel momento mi passa per la mente la voce di Stefano Fabrizio Dario e Marco, mi sembra di essere tornato al nostro ultimo recupero....per loro dobbiamo farlo...per fortuna non arriva nessuna folata di vento e io riesco a reggere alla sbalzo mettendo i piedi sulla parete..posso finalmente andare a recuperare il ragazzo immobile e dolorante...durante la risalita mi passano mille cose per la mente, ma cerco di essere il più lucido possibile, cè un lavoro da portare a termine...appena salito incrocio lo sguardo con Marco e gli altri tecnici..tutti in silenzio abbiamo gli occhi umidi..
voliamo verso l'ospedale di Belluno dove il ragazzo sarà ricoverato con un politrauma...
ritorniamo alla nostra stazione...appena sorvoliamo la piazzolla vediamo un gruppo di persone che ci stanno aspettando..ci sono tutti i volontari del soccorso e gli uomini del suem...parte un applauso, le pacche sulle spalle e il pensiero è tutto rivolto a loro..sono sicuro che i nostri 4 angeli delle dolomiti sono orgogliosi del nostro operato....++durante questo pomeriggio cosi ricco d'emozioni ho capito una cosa..che oltre per i miei motivi personali per cui ho scelto di fare questo mestiere, adesso ho un ulteriore motivo per andare avanti.. so che ogni volta che effettuerò un recupero non sarò mai da solo, avrò sempre i miei 4 angeli custodi...
vi ho raccontato queste cose non per vantarmi o per ricevere complimenti, ma per farvi capire le emozioni che proviamo noi tutti del soccorso alpino e le emozioni che si provano a fare questo lavoro (anche se sarebbe giusto dire mestiere, non essendo un lavoro retribuito)...
grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, anche voi amici del forum che mi fate staccare dai miei impegni e mi fate passare del tempo in allegria...grazie a tutti per i post a mio favore...
3. Lo struggente sfogo (cit.) - giorgio
TU SEI PROPRIO UNA BRUTTA PERSONA E UN GIOCATORE SCORRETTO:IL GRAVE E' ANCHE CHE GLI ARBITRI MANCO TI RICHIAMANO:CIALTRONE E IGNORANTE SEI.CIAO.Io sono stato sospeso sette giorni perchè ho detto che molti incarichi alla fibs sono iin mano a LECCAPIEDI.Logicamente per leccare i piedi bisogna averli nelle mani e certi piedi,sometime,puzzano parecchio.La mattina dopo trovo bannate parti di post,nessuno confuta e si mette in contatto con me.Utile pure per gli altri,che così imparano il regolamento e che il forum sia avvertito che è stata presa la decisione, per quale motivo..Intendo il FORUM come il nostro BALLPARK.L'ERRORE esiste,si va STRIKEOUT, ma certe schifezze,come la conduzione di girardi e soci se hanno un minimo di dignità si impone AUTOLICENZIAMENTOi.Mi riferisco all'apice dell'incapacità e disonestà che è stato il VII INNING dell' OPENING DAY del new YANKEE STADIUM il IIII XVI MMIIIIIIIII .La BANDA mazzotti,faraone e soci a BARCELLONA aggrega tale norrito che sarà stato a Messina sei mesi in tutta la sua vita,ma forse meno.Lui una MERDA ad accettare,i compagni non ancora saturi di tanta altre schifezze si mangiano pure questa.Il resto è storia.Nella circostanza ho speso DUECENTO EURO per TELEGRAMMI a vari giocatori al CINQUE STELLE DOVE SOGGIORNAVA LA BANDA.mazzotti alle quattro della mattina dopo l'assassinio scempio del BASEBALL perpetuato con la SPAGNA e norrito PARTENTE, riusciva a DORMIRE dopo averlo fatto tutto il pomeriggio alla partita .Già da molto prima davanti a certe scelte avrebbero dovuto prender la borsa e tornarsene a casa a fare attività serie,utili,giuste e divertenti.MUTI.SINFONIA.Anche i MUTI potanno parlare mentre i SORDI già lo fanno.CARO AMICO GHIORGHIO o GIORGIO come ti chiamo da quando ci siamo conosciuti nel 1968 al liceo scirntifico Fermi a Padova,mio carissimo e prezioso MEDICO in questo periodo di mia DISABILED LIST.Nonchè padre di un tredicenne che segue le tue orme giocando a BASEBALL.norrito che non ha fatto neanche un giorno insieme ai suoi compagni e amici di squadra.ZILERI MANDATO A PARMA A CASA.Questa è per me la peggiore di una serie infinita di schifezze (per l'aspetto principalmente umano di questa),ingiustizie e palese,presuntuosa ignorante incapacità.La fibs avvalla ed autorizza.Gli addetti stampa pontificano e santificano la scelta.ITALIA a casa dalle OLIMPIADI.Ma quello chè grave è il mio LINGUAGGIO per schiroli.
4. Iscritto perchè? - Mike
ma come iscritto perchè? ma iscritto perchè sì, adesso è tardi per riconsiderarne le dinamiche. sei iscritto, punto, basta. chissà quanti mila iscritti, altrettanti mila motivi, di cui non frega nulla a nessuno: l'importante è la tua presenza se gradita altrimenti si stava bene anche senza di te (cit.) dispiegare la mente alla volta del nesso tra causa e fine a cosa può portare: il fine che t'ha spinto a iscriverti diviene la causa per cui adesso sei iscritto e così via. o forse il contrario. dannata analisi grammaticale. possiamo riconsiderarlo un destino o una casualità, ognuno creda a ciò che vuole. e non me lo spiego come tutti questi mila motivi diversi ci hanno portati tutti qui riuniti e tra tutti questi mila pochi si siano scelti come futuribili amici di penna, con un occhio al presente ed il cuore al passato di una pallacanestro che nessuno ha visto, alle rivoluzioni del sessantotto, al rock morto nel 1973 o ai milanisti fino all''86. e non me lo spiego come certe passioni che nella vita di tutti i giorni ti costringono a essere additato come un eretico ed emarginato (per cosa poi? un pick n' roll alto o una hook sulle 7? ok, la smetteremo di parlare quel fottuto inglese da fighette quando capirete che non esistono solo i piedi per spingere un pallone) sono state la causa di tutto e che poi vengano messe bellamente da parte in favore delle solite discussioni sul nulla atomico che potresti fare tranquillamente con gli amici di sempre. ma scopri un gusto nuovo, non per forza migliore, ma che prima non conoscevi. qualcosa che altrove, al baretto, in biblioteca, ai giardini, in ufficio semplicemente non c'è. e allora non puoi dire che è un forum di sport americani. ma non puoi neanche dire se è stato il caso o il destino. che magari si riveleranno essere la stessa cosa nel momento in cui non te ne fregherà più nulla. puoi solo ringraziare di essere passato da queste parti e di esserci rimasto, nonostante tutto.
5. Le Croniche di Playit. Vol II. - Yuppidù
19 Beni Hatirla?
Nuova Playit. Millemila anni dopo. Un vecchiardo dalla barba bianca arranca tremante sul ripido viale che porta al Palazzo delle Capre. Le guardie lo osservano sghignazzando. Giunto all’ingresso, il vecchio si rivolge a uno dei due energumeni, un grosso, grasso pelatone chiamato Ilunderscorejasone, lo fissa negli occhi con aria convinta, ed esibendogli uno strano artefatto metallico con due cerchi penduli che si è trascinato su per la china, con voce altempostessamente stentata e stentorea, siffattamente lo apostrofa: “in nome del Sacro Triciclide io ti ingiungo di aprirmi l’accesso et accompagnarmi nelle Segrete dei Bannati a Vita”.
Alcuni minuti dopo, ripresa conoscenza, e dopo essersi non senza difficoltà liberato dai rottami del triciclide che Ilunderscorejasone gli aveva attorcigliato attorno al collo, il vecchio si alza faticosamente in piedi e si guarda attorno. Si trova in un angusto corridoio, umido et raccapricciante. E buio anche. E si odono dei passi metallici avvicinarsi. Una luce coraggiosa passa negli occhi dell’anziano, che prontamente rimanda l’iniziale impulso di dar soddisfazione alla prostata, e risolutamente si prepara a vender cara la pelle. Gettandosi a terra per fingersi morto.
“Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii… ancora svenuto questo sta!” esclama TheAnswerPalermitano, stregone di corte e gran collezionista di rubinhi.
Poi, rivolgendosi sempre ai due energumeni di prima: “’sta faccia nun mi è nuova, comunque per intanto schiaffatelo in qualche cella che poi vedremo”.
Poco dopo, con gran cigiolicchiamento, trambusto e rumor di ferraglia, Il vecchio si ritrova in una cella oscura. “Che, la giusta via hai smarrita?” chiede una voce.
Il vecchietto apre un occhio e ne vede altri 4 che lo fissano da vicino. “Chi sei? –dice una voce femminile- Che ci fai qui” Che succede là fuori? Sono 2 anni che siamo rinchiusi qui dentro!”
“Beni hatirla?” bisbiglia il vecchio “beni hatirla?” e intanto agguanta i rottami del triciclide, sferruzza un momento, ne estrae un piccolo oggetto. Un temperino. Un temperino rosso con una piccola croce bianca.
Allora la donna lo afferra per un braccio e bisbigrida “ma tu… tu sei… sei…”
