Re: NCAA HISTORY

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theref86
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Re: NCAA HISTORY

Post by theref86 »

Chiedo venia...nella fretta ho messo una foto di USF generica...non è facile trovarne..
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lebronpepps
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Re: NCAA HISTORY

Post by lebronpepps »

Uno che secondo me al College era un giocatore fenomenale e che probabilmente in NBA ha dato meno di quanto potesse per colpa degli infortuni è senza dubbio Danny Manning,protagonista dell'ultima cavalcata di Kansas verso il titolo prima della cavalcata della squadra di Bill Self...

Al College era davvero una roba incredibile,allenato da Larry Brown fra l'altro...
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Radiofreccia
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Re: NCAA HISTORY

Post by Radiofreccia »

Ricollegandomi al discorso di kanon e theref, credo sia una questione di mass media e di visibilità.

Nelle prime epoche citate da kanon, la Ncaa era una competizione e basta. Come tale aveva il proprio prestigio e la propria competività e giocarci, per alcuni, poteva essere un ottimo traguardo raggiunto.

Ma oggi? Con tutta la visibilità a livello internazionale che ha la Ncaa? Cioè, oramai i giocatori giocano anche per essere inseriti in un mock, non solo per vincere il titolo stagionale.
Tutta la concentrazione di Tv e stampa che c'è attorno alla competizione è buona e dannosa nello stesso tempo:
- buona perchè, ovviamente, da maggiore visibilità ai giocatori, alle squadre e quindi porta soldi nelle tasche di esse e della Lega;
- dannosa perchè i giocatori vedono sempre più la Ncaa come una vetrina e non più come una competizione da vincere.

Poi kanon e theref mi sapranno dire se è un ragionamento corretto o no.
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kanon
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Re: NCAA HISTORY

Post by kanon »

E' in parte vero e ti spiego subito il perchè: una volta accedevano al torneo solo i vincitori dei propri tornei di conference, una sorta di coppa dei campioni. Poi con le diverse espansioni il numero di squadre è aumentato (non di pari passo a quello delle conference) e questo ha portato ad introdurre il comitato che "invita" un numero di squadre (oggi) anche più elevato di quelle che vi partecipano di diritto.

La parte vera è che la regola del one-and-done ha enfatizzato sopratutto il secondo punto che hai evidenziato: nel senso che i giocatori sanno che un anno lo devono passare al college (esclusi i casi limite come Jennings) e allora lo usano al meglio come vetrina in vista del draft. Perchè non credo che un Wall, un Cousins o un Favors (per restare ai giocatori usciti quest'anno) senza la regola avrebbero messo piede su un parquet NCAA
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theref86
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Re: NCAA HISTORY

Post by theref86 »

Tutto giusto condivido al 100% quanto detto da Kanon...a corollario di ciò una volta al college si doveva restare un minimo di anni e il primo anno non si giocava..ma si era inseriti nel team delle matricole, che fino agli anni '60 e forse oltre giocava solo amichevoli contro gli altri atenei....
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Radiofreccia
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Re: NCAA HISTORY

Post by Radiofreccia »

kanon wrote: E' in parte vero e ti spiego subito il perchè: una volta accedevano al torneo solo i vincitori dei propri tornei di conference, una sorta di coppa dei campioni. Poi con le diverse espansioni il numero di squadre è aumentato (non di pari passo a quello delle conference) e questo ha portato ad introdurre il comitato che "invita" un numero di squadre (oggi) anche più elevato di quelle che vi partecipano di diritto.

La parte vera è che la regola del one-and-done ha enfatizzato sopratutto il secondo punto che hai evidenziato: nel senso che i giocatori sanno che un anno lo devono passare al college (esclusi i casi limite come Jennings) e allora lo usano al meglio come vetrina in vista del draft. Perchè non credo che un Wall, un Cousins o un Favors (per restare ai giocatori usciti quest'anno) senza la regola avrebbero messo piede su un parquet NCAA
Se non sbaglio alla parte finale del torneo accedono solo le squadre che sono scelte da una "giuria" di giornalisti et similia. Giusto?
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Re: NCAA HISTORY

Post by theref86 »

Radiofreccia wrote: Se non sbaglio alla parte finale del torneo accedono solo le squadre che sono scelte da una "giuria" di giornalisti et similia. Giusto?
Non proprio...è il comitato organizzatore NCAA che decide...tu ti confondi con le POLL fatte da ESPN o AP che di settimana in settimana stilano una classifica delle migliori 25 squadre della nazione.
I team vengono selezionati sulla base delle vittorie e delle sconfitte chiave contro avversari diretti o vittorie contro team di vertice o sconfitte contro team più deboli.

Ogni team campione di conference ha la seed automatica al torneo, per le selezionate non vincitrici delle conference si parla di at large berth. I cosidetti "bubble teams" sono quelle squadre non certe della qualificazione e che fino all'ultimo sperano di entrare al torneo.
NOn è assolutamente una scienza esatta, anzi nemmeno i grandi esperti americani riescono a stilare l'elenco completo dei team.
Anche quest'anno ci sono state delle sorprese, come l'inclusione di Florida.


Il meccanismo di scelta è molto complesso. Se vuole Kanon che è un esperto in materia ti dà maggiori delucidazioni.
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Re: NCAA HISTORY

Post by Radiofreccia »

Non mi dispiacerebbe kanon :D Se vuoi, of course.

Comunque Davide, grazie per la delucidazione.

In conclusione, credo di essermi fatto un'idea:
bisognerebbe introdurre una regola che obbliga ai giocatori di giocare almeno per 2 anni per rendersi eleggibili al Draft.

Non vedo altro metodo per tornare ad avere una Ncaa di livello agonistico notevole.
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Re: NCAA HISTORY

Post by kanon »

ho avuto una serie di giornate mica da ridere ma ora, spero, sono in grado di rispondere, anche perchè non è argomento cui si possono dedicare due righe due.

Partiamo da un concetto fondamentale, o meglio, da un acronimo: RPI.
RPI sta per Ratings Percentage Index ed è alla base di ogni valutazione fatta da chiunque, dal semplice appassionato fino al comitato che invita le squadre al torneo.

Senza star troppo tempo a parlar di formule vediamo quali sono i dati di cui tiene conto: oltre all'ovvio record della squadra presa in considerazione, pondera ogni vittoria rispetto alla "durezza" della schedule della squadra avversaria.

Questo è uno dei concetti fondamentali quando si parla di RPI, la Strenght of Schendule (SOS). Questo concetto spiega perchè, ad esempio, quest'inverno anche se era rimasta l'unica squadra imbattuta Kentucky non era in testa al ranking RPI.

Diciamo che offre un'immagine più completa rispetto al record nudo e crudo. Posto due link per capirci meglio:

http://web1.ncaa.org/weeklyrpi/template ... s=1&y=2010
questo è quello ufficiale della NCAA, forse un po' più scarno di altri

http://www.thehoopsreport.com/rpi.aspx
questo invece è un po' più completo: fornisce informazioni anche riguardo al record contro squadre (in quel momento) nella top 50-100 ecc ecc

Chiaramente nemmeno questa è una scienza esatta: molto spesso è una base per una valutazione più ampia.
Sopratutto in riferimento ai cosiddetti bubble-team (ovvero le squadre in bilico per la partecipazione al torneo) intervengono altri fattori: la qualità di alcune vittorie e la pesantezza di alcune sconfitte.

In questo senso, nel momento delle scelte, il peso di quelle partite viene rivalutato anche alla luce dell'annata complessiva di quelle squadre affrontate: così ti puoi ritrovare ad avere una vittoria all'inizio dell'anno contro una squadra data per super favorita e che invece poi ha deluso le aspettative...di conseguenza la tua eventuale vittoria contro quella squadra perderà giocoforza di valore.
Altri fattori indubbiamente tenuti da conto sono la conference di appartenenza e la qualità delle squadre che vi partecipano.

Tutto questo per dire che la parte di matematica pura conta sicuramente, ma non è così sbagliato almeno secondo me, lasciare un margine ai ragionamenti delle persone che le scelte le mettono in piedi.

Spero di non aver fatto un casino inserendo troppi concetti tutti insieme  :forza:
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Re: NCAA HISTORY

Post by Radiofreccia »

Kanon :notworthy:

Domandona: perchè Haslem, con quella carriera ai Florida Gators, è stato un undrafted?! :shocking:
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Re: NCAA HISTORY

Post by Giordan »

theref86 wrote: Anche in questo caso occorre fare distinzioni, sicuramente è molto più probabile che accada il contrario, questo è sicuro, ovvero spesso giocatori immarcabili o devastanti al college hanno avuto carriere poco significative in NBA.

Se vogliamo parlare di chi invece è arrivato in NBA proveniendo da semi sconosciuto e poi è diventato leggenda, un nome su tutti è John Stockton. Sia chiaro però un discorso, il suo valore e il suo talento non si discutevano nemmeno allora, solo che lui è di Spokane, e scelse di andare a Gonzaga, ateneo della sua città natale, che a quei tempi non era proprio nei radar di tutti gli USA. Quindi la sua scelta alla numero 16 al draft del 1984 lasciò molti perplessi. Poi il risultato lo conosciamo.

Altro nome passato inosservato nei taccuini NCAA fu quello di Ben Wallace, che fu si un dominatore al College, ma in un ateneo di DIV II, Virginia Union....


Al momento questi mi vengono in mente...ma sicuramente ce ne sono altri..ci rifletto un momentino, magari anche altri eminenze verranno in soccorso...
Il primo nome che mi viene in mente, forse ancor prima di Stockton, è Scottie Pippen, da Central Arkansas.
Non lo conosceva nessuno, ma proprio nessuno, tranne Krause.
Aveva fatto dei buoni provini pre-draft insieme agli altri rookie, ma a livello NCAA era praticamente uno sconosciuto...

Comunque di storie così ce ne sono molte, basta pensare a tutti i grandi giocatori NBA che son stati scelti al secondo giro o tardo primo giro, tipo Rodman, Arenas, Redd, Tim Hardway (sparo a memoria)...


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Re: NCAA HISTORY

Post by kanon »

Vero quello che dice Max, anche se è vero che di quei nomi Arenas e Redd non venivano dalla luna, anzi Arenas aveva giocato la finale del 2001 con Arizona contro Duke e Redd veniva comunque da una college rispettabilissimo come Ohio State.

L'esempio di Pippen è forse quello più calzante, anche se è altrettanto vero che se Krause ha scambiato la 7 con la 5 per prenderlo: significa che il sentore che almeno qualcuno nei dieci una scelta per lui la usasse...
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Re: NCAA HISTORY

Post by Giordan »

kanon wrote: Vero quello che dice Max, anche se è vero che di quei nomi Arenas e Redd non venivano dalla luna, anzi Arenas aveva giocato la finale del 2001 con Arizona contro Duke e Redd veniva comunque da una college rispettabilissimo come Ohio State.

L'esempio di Pippen è forse quello più calzante, anche se è altrettanto vero che se Krause ha scambiato la 7 con la 5 per prenderlo: significa che il sentore che almeno qualcuno nei dieci una scelta per lui la usasse...
Si la storia di Pippen è pazzesca: fino a 16-17 anni era un play abbastanza scarsino, poi in pochi mesi crebbe di + di 20 centimetri, e la sua fortuna fu che in quei mesi continuò sempre a giocare, per cui mantenne ball handling e agilità di una guardia in un corpo all'improvviso mooolto lungo.

Tuttavia era in un college di secondo piano, per cui era sostanzialmente sconosciuto - anche perchè non è mai stato un realizzatore, ma un giocatore di squadra. Se non che, nei provini predraft dopo 2 minuti che lo videro giocare coi pari età era lampante che stava facendo il mazzo a tutti quanti...

A quel punto il colpo di genio di Krause, che andrò dal giocatore promettendogli che lo avrebbe scelto con la 5 A CONDIZIONE che smettesse di fare provini!

Il resto è storia !!

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Re: NCAA HISTORY

Post by Hank Luisetti »

Restando in questo filone..anche un certo Julius Erving al college non era certo considerato come una SuperStar.. veniva considerato un buon giocatore, specie un ottimo rimbalzista uno dei soli giocatori ad aver concluso la propria carriera NCAA con almeno 20 pt e 20 rb di media (Artis Gilmore, Bill Russell, Spencer Haywood Paul Silas e Kermit Washington gli altri..).. venne selezionato con l'ultima chiamata (la numero 12) del primo round dai Milwaukee Bucks in NBA.
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Re: NCAA HISTORY

Post by theref86 »

Ecco diciamo che io non ero ancora nato o quasi..quindi in effetti il particolare Pippen mi era sfuggito..per quanto la scelta al draft alta mi avesse fuorviato...

Per quanto io magari intendevo qualcuno di proprio sconosciuto..allora forse l'ho intesa in maniera troppo letterale....sicuramente la storia di Pippen però rientra in questo novero...

Arenas e Redd non li ho considerati visti cmq i nobili trascorsi...
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